In parte ti ho già risposto
qui. Poi devi sapere che il digitale presenta notevoli vantaggi rispetto l' analogico ed una praticità nell' utilizzo senza eguali.
Intanto non è più necessario separare elettricamente i circuiti dei treni e praticare sezionamenti multipli per comandare le loco indipendentemente in quanto l' alimentazione è sempre presente sul tracciato e non viene modulata in potenza come succede per l' analogico.
Le loco però vanno equipaggiate con un decoder il cui compito appunto è principalmente quello di decodificare le informazioni incorporate sull' alimentazione dalla centralina DCC per il controllo del verso di marcia e della velocità di un determinato treno .. ma non solo!
Con il digitale sono possibili molte altre opzioni come il controllo combinato delle luci e dei suoni relativi alle segnalazioni acustiche nonchè di tutti gli elementi accessori quali possono essere scambi elettrici, sganciavagoni, segnaletica, ecc. Anche quest' ultimi prelevano/derivano l' alimentazione con i relativi comandi da un' unica linea, costituita dal tracciato medesimo, e possono avere il decoder interno oppure servirsi di uno esterno con più uscite di comando.
Tutto questa semplificazione nella gestione e nel cablaggio (collegamenti) è possibile grazie ad un sistema di indirizzi (uno per ogni dispositivo, o meglio funzione, da comandare) che è parte integrante del protocollo DCC oltre ad una serie di accorgimenti hardware tipo i booster (amplificatori in corrente) sincronizzati che vanno collegati semplicemente in parallelo all' unica linea presente e nella giusta polarità i quali consentono di aumentare a piacimento il numero di utenze (locomotive, scambi, ecc) da servire.
Riassumendo in un concetto: una sola linea elettrica bifilare, costituita dai binari stessi, che funziona sia veicolando l' energia che da bus dati avvalendosi di un sistema di indirizzamento univoco, alimenta e controlla (unidirezionalmente) tutte le utenze.