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Pipi, come ti fanno vedere un paio di tette, ti va in pappa il cervello.
Te faccio un esempio di a cosa serve il numero di Reynolds.
Se metti nel palmo della tua mano un pugno di sabbia e ci soffi sopra, vedrai che i granelli volano via sospinti dal tuo profondo sospiro (l'è profond per via di quelle con le tette).
Se nel palmo della mano metti una pietra di arenaria pesante esattamente quanto la sabbia di prima e soffi, la pietra non si muove.
Stesso materiale, stesso peso.
Quale è la differenza?
Che il piccolo granello "sente" l'aria come se se fosse più viscosa e infatti l'aria se lo porta via.
Il blocco di arenaria ha più "corda" del piccolissimo granello, e l'aria del tuo fiato non gli fa un baffo.
Per spostarlo, ci vuole un uragano. Sempre aria cioè, ma molto più veloce.
Spiego meglio.
Quando in galleria del vento provano un modello o un alettone da auto in scala, più piccolo dell'originale per via dei limiti della galleria del vento (dimensioni e velocità dell'aria) ricorrono al numero di Reynolds per capire cosa succederebbe al pezzo finale, in dimensioni naturali e alle velocità del vento di definitivo utilizzo.
Il numero di Reynolds mette in rapporto le forze d'inerzia e quelle viscose (in un fluido in movimento) e aiuta a quantificare l'importanza dell'una verso l'altra.
Vale per l'aria l'acqua e per gli altri fluidi.
Per piccoli granelli di sabbia (arenaria) rispetto al tuo soffio da lupo, vince la forza viscosa del fluido, per la pietra di arenaria dello stesso peso della sabbia, vince la forza di inerzia.
Un aliante minuscolo sente il vento da bestia, un aliante grosso vola stabile e avanza nel vento. Se il vento l'è un uragan, l'alianton l'è nella merda.
Se con il tuo soffio da lupo investi la casetta della signorina cappuccetto rosso, quella viene giù comunque per ragioni non legate alle leggi della fisica.
Non ghe provar coi tre porcellini, che non voglio saper.
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