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Vecchio 16 maggio 10, 20:19   #18 (permalink)  Top
lakelake
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Originalmente inviato da giambattista Visualizza messaggio
C'è una cosa che non capisco, quali modelli da volo libero intendete?
Se si parla di F1... la prima cosa con cui si lotta sono i grammi e una rx, 2 servi e batteria non sono proprio l'ideale, poi c'è il conflitto di comandi.
Prendiamo un coupe d'hiver, nel lancio c'è il controllo di almeno due posizioni della deriva, lo svergolamento dell'ala per pochi secondi, lo stesso vale per i piani di coda che subiscono almeno tre variazioni.
In pratica ci sono un casino di cavetti che viaggiano per tutto il modello e dove metto i servi? in fuso c'è già l'elastico, nella pinna il timer .... ecc..
Certo il recupero del modello con radio sarebbe una bella cosa, ma dato che fila sottovento, dopo tre minuti e con quel carico alare, mi sembra dura ritornare indietro controvento con la radio, se poi (come normalmente accade) lo seguo a piedi per poterlo vedere, come faccio a recuperare la tx e ritrovarlo?
Capisco benissimo che la categoria è a rischio estinzione, ma la radio mi sembra poco attuabile e poi come rc c'è già di tutto.
Piuttosto la cultura del volo libero è difficile da trasmettere, inoltre la tecnica (gelosamente custodita) ed i costi sono elevatissimi rendendo difficili le new entry.
Difficili le autocostruzioni, difficile reperire i materiali sopratutto in Italia, il balsa contest non si trova senza parlare dei films per il rivestimento, ecc.. i modelli +/- pronti al volo costano minimo 400€ e si rompono solo a guardarli.
A Torino c'è una buona iniziativa con le scuole e con modelli monotipo, i ragazzi rispondono bene, i genitori un pò meno, manca tempo e voglia da dedicare ai figli, per non parlare di qualche euro... meglio se il figlio non rompe e và nella sua stanza a giocare col pc (che non è gratis).
Ultimo grande ostacolo: lo spazio!!!
aeroclub: ma quanto rompono questi!
campagna: mi pestano l'erba e poi cosa mangiano le vacche? (magari mangiassero erba)
Club: ma io devo volare con il maxi 3d, fumogeno ecc.. cosa rompono con i modelli che vanno per i cavoli loro?
NON E' FACILE ma servono idee senza snaturare il volo libero (modelli dai costi moooolto contenuti, semplici,pronti e monotipo che mantengano il tempo di volo sotto la soglia dei due minuti, volontà di organizzare gare e magari un pò di comprensione da parte degli Enti che dispongono di spazio).
Personalmente con un P30 pronto al volo da 64€ mi diverto il doppio di quando volo con il coupe d'hiver da 400€ (ne ho perso uno in nube), peccato che le gare P30 latitano.
Ciao
Giamba
giustamente hai sollevato delle questioni determinanti, che a mio avviso stanno determinando proprio la morte di una intera categoria.

La difficoltà tecnica è superabile: capisco i P30, ma i miei ultimi F1C con riduttore erano decisamente più complessi; nonostante questo è possibile metterci una due canali con due servi miniaturizzati. Le parti mobili ( deriva e profondità ) possono sopportare il doppio comando, fidati di me che lo avevo già progettato ( deriva divisa in due che si muove tutta per il volo libero e muove la parte mobile per la radio, idem per il timone. Ci perdi una decina di grammi in totale ).

Ovviamente il tutto dovrebbe essere accompagnato da una modifica della formula, per consentire il surplus di peso.
Per la logistica del lancio non la vedo così problematica: avendo la radio a disposizione non sarebbe più necessario correre dietro al modello per seguirlo, ma si resterebbe alla commissione prendendone la sola direzione e non perdendolo di vista ( cosa che accade già, garantisco !! ).

Per i materiali, sono parzialmente d'accordo: infatti sono da sempre un sostenitore della revisione delle formule, nell'ottica di ridurre le prestazioni e permettere ad un modello costruito alla vecchia maniera di essere competitivo come gli altri.

Queste sono considerazioni che, ahimè, lasciano il tempo che trovano. Io sono nato vololiberista e mi piange il cuore nel vedere una categoria scomparire, ma come ho già detto in precedenza sono troppi ad essere "sordi" nei confronti delle proposte di modifica.
L'F5J autonomy è la formula che più di tutte si avvicina al volo libero e per questo ci stò entrando in punta di piedi. Speravo di terminare il modello molto prima ma ho subìto una battuta di arresto per diversi motivi e sono costretto a rimandare i primi voli ancora per un pò. Poi vi mostrerò un motomodello F1C da volo libero autonomizzato.

Ciao


Stefano
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Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare (Jim Morrison)
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