[sciurpadrun]

Mi permetto di segnalare, sul sito del neocostituito gruppo CR-RC (Associazione Aeromodellisti Cremonesi -Home page) una pagina di ricordi, ad opera del Sommo Maestro Ehstìkatzi in persona, in cui vengono ricostruite le avventurose vicende dello Stesso e del panorama aeromodellistico cremonese, dai primordi ad oggi. Benchè pregevole nell’insieme, lo scritto contiene un buon numero di inesattezze e imprecisioni, mi chiedo quanto involontarie, che vado sinteticamente ad evidenziare.
1) A pagina 1 il Nostro lascia intendere di essere in attività, modellisticamente parlando, dal 1953, e di avere iniziato in gioventù. Questo porterebbe a datarLo attorno agli anni Quaranta del ventesimo secolo. Nulla di più falso! Da alcuni geroglifici sappiamo che un Grande Maestro Ehstìkatzi operò durante il regno di Ramsete I, producendo, per il diletto del Faraone e della Corte, raffinati balsetta in papiro. In seguito ad un’animata discussione col Faraone stesso circa il luogo più adatto in cui situare un nuovo campo di volo, Ehstìkatzi radunò la sua gente portandola oltre il Mar Rosso.
2) Sempre a pag.1 si fa un frettoloso accenno ad aeromodelli definiti, cito testualmente, “ V1 e V2”. Vi ricorda qualcosa? Esatto! Troppo facile liquidare così il periodo nero del Maestro, in cui collaborava con il Terzo Reich per la costruzione di terribili armi di distruzione di massa. Sapete come amava farsi chiamare allora? Ehstìnazi.
3) Nel corso della narrazione il Nostro fa spesso cenno ad amici e colleghi aeromodellisti ormai- qualche volta prematuramente e drammaticamente- scomparsi. I casi della vita, direte voi, e il segno che gli anni passano. Forse…ma dopo avere visto con quale ferocia ha recentemente cercato di menomare a martellate il povero Lucio Minardi, reo soltanto di avere insidiato il suo record di balsetta, qualche dubbio io ce l’ho. Forse bisognerebbe riaprire qualche inchiesta…avete presente “Cold Case”?
4) A pag. 4 il Nostro vorrebbe quasi farci credere che per l’agricoltore di turno sia una fortuna, o quantomeno non un danno, ospitare un campo aeromodellistico. Non credetegli. Lo so io quello che sono costretto a fare! Derisioni, prepotenze, ricatti, minacce, abusi di ogni tipo. Sì, di ogni tipo. Un minuscolo trattorino rasaerba sembra enorme, se vi costringono a lavarlo dopo l’uso con la lingua, e asciugarlo con il fiato, perché, dicono, “così non si rovina la vernice”.
5) Ma la cosa più improbabile, e al limite del calunniatorio, è quando, sempre a pag. 1, il Nostro sostiene come il notissimo decano degli aeromodellisti cremonesi, Leardo Goi, in gioventù fosse talvolta Gai.