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Vecchio 22 ottobre 09, 10:49   #11 (permalink)  Top
gianmario
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ma no non voglio smontare nessun castello , mi permetto rettificare alcune inesattezze.
Il bec lineare non è altro che un comune integrato stabilizzatore e con un paio di resistenze e un condensatore il circuito è fatto : la potenza "sprecata" dal circuito e trasformata in calore è data dalla differenza tra la tensione in entrata e la tensione in uscita moltiplicata per la corrente. E' il circuito con la tensione d'uscita più pulita ( non ha nessun circuito oscillatore ) ma è il meno performante. Gli alimentatori da laboratorio a tensione variabile possono fornire la massima corrente solo se regolati sulla massima tensione, ma se la tensione di uscita viene portata al minimo e si pretende di prelevare la medesima corrente i finali vanno in fumo ! Il tester in continua da misure veritiere solo se la tensione è realmente continua. Nel caso di una tensione alternata il tester rettifica e poi misura ma parliamo sempre di 50 hertz . Nel caso di tensioni pulsanti come nello switching il tester non può fare misure. Il bec switching tra batteria e stabilizzatore interpone un circuitino che rende la tensione pulsante e quindi ne abbassa il valore efficace : in soldoni è come se abbassassimo la tensione della batteria e quindi lo stabilizzatore deve dissipare molto meno calore che è comunque dato dalla differenza tra tensione in entrata e in uscita moltiplicata per la corrente. Il consumo del circuito rimane sempre il medesimo anche se il tester ti da l'impressione che diminuisca : quindi viene sprecata molta meno energia e dissipato meno calore perchè il tutto consuma per un tempo brevissimo, poi si blocca, e poi riparte con una frequenza molto elevata. Oggi gran parte dell'elettronica ha alimentatori di questo tipo per economia di costi ma la qualità di quello lineare è impareggiabile.
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