| Per completare provo a descrivere cosa sono i codici esadecimali Il codice esadecimale di un programma per il microprocessore PIC (vale anche per gli altri microp.) è formato da due caratteri alfanumerici (numeri o lettere). Come già detto con questi due caratteri si possono avere 255 combinazioni e quindi tradurli in 255 istruzioni diverse per un programma. Esempio (codici di fantasia) E7 = incrementa 25 = somma 8C = confronta 0B = salta A seguito di queste istruzioni, ci possono essere altri due o quattro caratteri (sempre esadecimali) che indica dei numeri (veri). Questi numeri possono essere il valore dellincremento, il numero da sommare, da confrontare, passi di istruzione da saltare o indirizzi di memoria. A volte ci può essere solo una istruzione secca alla quale non segue nessun numero. Quando vedi un programma registrato in una memoria, vedi una sequenza di caratteri tutti uno di seguito allaltro senza spazi tra di loro Per distinguere se un byte è unistruzione oppure è un valore di unoperazione, si deve partire dallinizio del programma. Un byte codice di programma indica cosa deve fare e se deve essere seguito oppure no da un byte per loperazione che deve eseguire. Es. E7 (incrementa) non è seguito da un secondo byte in quanto incrementa sempre di 1 il valore in memoria. 0B (salta) è seguito da un byte che indica di quanti passi saltare. Poiché per il programmatore è difficile tenere a mente la funzione di 255 codici esadecimali, è stato abbinata ad ogni istruzione le iniziali dei nomi (inglesi) della funzione che esegue quella istruzione. Es. E7 (incrementa) = INC 25 (somma) = ADD 8C (confronta) = COMP 0B (salta) = JMP Di solito si scrive il programma con le istruzioni in mnemonico e poi si passa il tutto ad un programma traduttore (compilatore) che riscrive le istruzioni in esadecimale o in binario e si memorizza il tutto nel PIC. Naraj. p.s. Non spaventarti. Se sei motivato, è più semplice di quello che si crede. |