Discussione: Nuova BARCA IOM
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Vecchio 16 aprile 09, 19:11   #10 (permalink)  Top
TONICLE
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Tendenzialmente la transizione tra regime dislocante e regime planante piu` che vedersi, si misura.

Data una certa lunghezza di un corpo immerso (dato molto misurabile) e una certa finezza (dato poco verificabile ma comunque con un valore variabile da circa 1 a 1,3), se si studia sui libri dedicati si evince che: la transizione si verifica quando si supera la velocita` critica indicata dal numero di froude tra 0,4 e o,6 circa relativo a una certa lunghezza del corpo immerso con una certo coefficiente di finezza.

Allego una semplice tabellina riassuntiva e coparativa di dati calcolati con excel e tratti dall'ultimo studio applicato ai foiling moth per verificare l'influenza di uno scafo a coefficiente di finezza elevato rispetto a uno a basso coefficiente in interazione con l'effetto dei foil.
Tutte le formule sono tratte del libro di progettazione dei multiscafi di Crepaz.

In base alle assunzioni di cui sopra risulta che la velocita` critica di una IOM e` di circa 1,5 m/s, circa 3 nodi. Per le poche misure che ho avuto modo di fare sulle IOM a me risulta che ci arrivino e possano anche andare un po' oltre quando sono al lasco con venti vicino al limite del gioco 1.
Con venti al limite max degli altri giochi ci vanno di sicuro.

Con il vento che c'e` di solito in piemonte dalle mie parti non succede quasi mai

Per i dati della 2m invece quelli sono registrati con il GPS: con 12 nodi di vento al lasco ne fa 6,5, a 20 nodi di vento abbiamo registrato picchi oltre 9, piu` di 2 volte la velocita` critica.

Quindi ne concludo che i modelli avela RC superano al velocita` critica e quindi possono entrare in planata se correttamente progettati.
Non e` detto che uno scafo ottimizzato anche per planare funzioni altrettanto bene in condizioni deboli: il miglior compromesso globale dara` il miglior risultato medio senza forse eccellere in nessuna situazione.

Molto probabilmente nei modelli la giusta distribuzione dei volumi e le corrispondenti forme unite a una corretta centratura (e regolazione delle vele) sono indispensabili per ottenere uno scafo planante che non si ingavoni come un sottomarino e che non sia un gavitello con poca aria... ma il miglior compromesso sara` del tutto inutile se dato in mano a chi non sa pilotare... ma questo e` palese

ciao claudio, come dici tu è possibile che una iom plani e mi chiedo come mai non hai mai pensato di prog. una?
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ITA 119
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