La deriva non passa dal fondo, e` il tubo longherone piantato nel triangolo che tiene tutto:: se vai indietro nei post e ti rivedi tutta la sequenza di montaggio, vedrai che non 'e` nessun problema.
Lo scatolato che regge il longherone e` incollato al fondo dello scafo e alla coperta con un'ordinata anteriore che lavora a taglio.
Lo scafo non vede nessuna sollecitazione durante lo sbandamento della barca, carena solo quello che c'e` dentro... esattamente come molte barche in composito vere.
Gli unici carichi che sollecitano a torsione lo scafo sono quelli che vengono dal timone e che sono ridicoli rispetto alla rigidezza dello scafo chiuso (im mio e` in depron da 3)
Vengono trasmessi tramite una semiordinata di estruso da 2 cm con impiallacciato un compensato da 1 mm sopra e sotto (attraverso cui passa il tub, vedi foto post precedenti): regge la spinta dell'asse e la distribuisce sulla struttura a guscio.
Il tiro di strallo e paterazzo si scaricano allo stesso modo sulla struttura a guscio: a prua c'e` un'altra ordinata e a poppa c'e` l'attacco integrato in quella che regge l'asse del timone e pure l'uscita delle scotte delle vele. Vedi anche qui foto gia` postate.
Una roccia... fatta di niente
Patisce solo se ci fai cadere il bulbo sopra e ieri sera ci sono riuscito mentre lo maneggiavo
Ho fatto apposta il test per voi
Comunque e` andata bene: gli ho fatto solo un bollino che ho stuccato con uno stucco acrilico caricato con microsfere cave (Stuccofacile San Marco): pesa come il polistirolo, e` duro uguale da carteggiare e in mezzora asciuga... dopo mezzora e un minuto il bollo era un ricordo
Stasera ho amici a cena e non faro` molto, nel we saro` via, ma spero di arrivare alla fine per la prox settimana