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Vecchio 26 novembre 08, 19:06   #4 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da Alboix89 Visualizza messaggio
... appropositò complimenti per tutto quanto (barca, record, ecc...)
Grazie, comunque alla fine non è che sono cose così particolari: diciamo che basta avere abbastanza voglia e determinazione e qualche sacrifico e poi si fanno. Come in tutte le cose è molto importante avere qualcuno che ti insegna per evitare di reinventare "la ruota" e penso di essere sempre stato molto fortunato nel trovare "gli insegnanti giusti"

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Originalmente inviato da Alboix89 Visualizza messaggio
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l'unica mia preoccupazione, come ho già chiesto ad altri, è l'assenza del carbonio. Ovvero lo scafo esclusivamente in fibra di vetro, è comunque resistente?
Assolutamente si, tutti i classe IOM sono solo in vetro e non hanno nessun problema. La differenza il carbonio la fa solo se vuoi realizzare uno scafo di 1,2 metri da 300 grammi (scafo e coperta) o su dimensioni maggiori.
Il carbonio è più rigido e basta, ma un po' più difficile da lavorare bene. Se non fai attenzione lo stesso scafo in carbonio ti viene a pesare più di quello in vetro perchè, mentre il vetro tende a "rifiutare" la resina, ma si capisce bene quando è impregnato, il carbonio tende ad assorbirla e non è così facile capire quando sia impregnato a sufficienza... sembra sempre "asciutto"

Nella mia 65 lo scafo completo di coperta ultralight in carbonio pesa "finito" 95 grammi e quello in comune vetro 115: il peso finita è 1050 grammi...
Una volta verniciata non ti accorgi della differenza

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Originalmente inviato da Alboix89 Visualizza messaggio
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Oltre a questa, per la realizzazione della deriva, è necessaria anche qui la presenza del carbonio, o si può comunque realizzare alternando strati di legno e strati di fibra di vetro (ovviamente con più strati)?
Anche sulla deriva non è così vitale usare il carbone. Se realizzi un'anima in compensato e poi la rivesti in vetro da 160 con le fibre orientate 0-90 gradi e una buona resina verrà sufficientemente rigida. Basta che non la fai ultrasottile, tanto non serve a niente, specie sulla tua "prima barca"
Se la farai con l'anima in balsa converrà raddoppiare gli strati di vetro.
Poi, soprattutto, non si alternano gli strati... non serve a un tubo, anche se si leggono in giro cose del genere.
Il concetto di anima in legno e rivestimento esterno è il medesimo dei pannelli sandwich: anima "tenera" e pelli dure.
Strati intermedi duri possono al limite aiutare a "tenere dritto" il manufatto in fase di sagomatura, ma è un sistema che non ho usato una volta per prova e poi mai più perchè mi sembra una complicazione veramente inutile che incasina la tamponatura a profilo e basta. Basta scegliere bene il pezzo di balsa o di compensato in modo che sia ben "piano"
Al limite, per aiutare la realizzazione, è meglio inserire a metà spessore o uno strato di vetro o un compensato fine in modo da aiutare la costruzione rettilinea e fine del bordo d'uscita.
Se si vuole più robustezza e rettilineità del manufatto si inserisce un longherone nel punto di massimo spessore. Questo longherone può essere o in legno duro o in composito realizzato magari a parte. Ma, anche qui, come prima realizzazione non vale la pena di complicarsi la vita in quel modo.

Per una barca da 1-1,2 metri per fare una deriva da 40 cm se prendi due pezzi di compensato avio da 4 mm incollati tra loro (o 1 da 8) e li tamponi per bene a profilo hai già tutto quel che serve.
Poi la rivesti di fibra di vetro (1 strato da 160 o 2 da 80) e sei a posto.
Per farti un paragone di pesi, una delle mie derive della AC120 fatta da stampo in balsa-carbonio pesa circa 160 grammi, quella prototipo in compensato e carbonio pesa 210 scarsi e se fosse stata in vetro il peso sarebbe stato il medesimo data l'esigua superficie.

Come vedi anche qui , su 3000 grammi totali di deriva a e bulbo la differenza è minima, 50 grammi.


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Originalmente inviato da Alboix89 Visualizza messaggio
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I componenti per la laminazione, ovvero la resina e i relaiti tessuti, mi è stato consigliato di comprarli a "SCHALLER MODEL CENTER". Concordi?
e per i tessuti la grammatura è in g/mq, non g/dmq, giusto?

Grazie per i consigli...

Alessandro
Concordo sul fornitore e ti consiglio di farti mandare assieme al materiale il suo preziosissimo manualetto sui compositi
Il peso è espresso in g/mq
Ciao e buon lavoro.

P.s. Pavia non è poi molto lontana da Vercelli.. potresti venirci a trovare una volta che siamo da quelle parti.
claudio v non è collegato   Rispondi citando