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Vecchio 11 settembre 08, 18:54   #11 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Per rispondere in maniera un po' precisa e a questi quesiti e non dare solo delle opinioni a sentimento o moda .......
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Naturalmente le differenze sono spesso piccole in quanto le appendici nel computo globale del drag sono solo una parte e, come abbiamo visto prima, talvolta quasi trascurabile.
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Per quanto riguarda l'ottimizzare la deriva e il timone in forme e superfici... magari domani, ora devo scappare.
Saluti
Per continuare a rispondere a Ciccio riguardo l'ottimizzazione di forme della deriva si possono fare, in base a quanto scritto nel mio messaggio precedente, alcune considerazioni.

Prima di tutto bisogna prendere atto che le differenze tra un profilo a punta e uno tondo non sono molto gradi (perlomeno nelle dimensioni di IOM e classe M), cosi` come le scelte dei costruttori non sono le medesime.
Non tutti usano profili a punta del 6% e infatti molte IOM (come cita Ciccio il Widget) usano derive spesse l'8% cioe` il 30% in piu` di quelle di Bantock.

Per fare un'altro esempio si possono prendere le appendici di Walicki che con in suoi M ha vinto un po' di mondiali se non ricordo male e che sono certamente piu` spesse del 6% e soprattutto senza il bordo d'attacco affilato.

Penso che copiare sia una scelta molto intelligente: inventare l'acqua calda e` abbastanza stupido
Ma copiare avendo compreso i motivi, aiuta a copiare meglio mettendo insieme esperienze anche di campi diversi.
A questo punto, perche` qualcuno fa in un modo e qualcun altro in un altro?

Se ci si ricollega a quanto detto sui profili, bisogna ricordare che un profilo piu` spesso e` in grado di sviluppare piu` portanza di uno piu` sottile e che un bordo d'attacco arrotondato sopporta meglio gli angoli di incidenza maggiori.

Al contrario un profilo piu` sottile e con il bordo d'emtrata sottile fa un po' meno resistenza, ma solo ai bassi angoli di attacco.

Pero` la portanza generata dalle appendici che deve essere sviluppata per contrastare lo scarroccio e per "manovrare" e piu` o meno la stessa a parita` di tipologia di barca.
Ma la portanza si genera o con una deriva/timone + grande che sviluppa basso cp (coefficiente di portanza) e lavora a basso angolo di attacco o con una piu` piccola che sviluppa un Cp piu` alto a un angolo di attacco maggiore.

A questo punto risulta abbastanza evidente che in all round saranno preferibili profili sottili con superfici di appendici piu` grandi (quindi meno resistenza di forma e un po' piu` di superficie bagnata) o appendici un po' piu` piccole con profili piu` spessi (piu` resistenza di forma e meno superficie bagnata).

Globalmente non avremo grossi vantaggi ne` da una ne` dall'altra scelta.
Se pero` faremo appendici mediamente piccole con profili sottili o mediamente grandi con profili spessi probabilmente qualcosa ci perderemo.

Se invece un mezzo nasce per utilizzo "specialistico" a bassa o alta velocita` il compromesso andra` a spostarsi verso miscellanee particolari un po' atipiche, almeno a prima vista.

Uscendo dal campo modellistico posso citare un'esperienza che sto facendo in collaborazione con la federazione italiana Moth dove ho potuto verficare l'ultimo strillo ipertecnologico di queste barche a vela che negli ultimi anni hanno introdotto anche i Foil.
Li` il Re di utilizzo e` piu` normale, quindi tra la realta` e i calcoli, le differenze sono molto piccole.
Dall'esame e` risultato che nessuna delle barche prese in considerazione (bladerider e fastacraft) si sogna di fare profili ipersottili su deriva e timone anche se viaggiano a velocita` molto piu` elevate di quelle dei modelli e con calettamenti molto bassi (almeno sulle derive)

Soprattutto il bladerider (attuale CdM) non ha appendici con meno del 12-14 % di spessore relativo e con curvature non troppo arretrate, specie sul timone.
Altre barche di quel tipo usano profili con curvature piu` arretrate, pero` risultano un po' piu` critiche e meno facili da condurre.

A questo punto, visto il mix di elementi, rimangono ancora da prendere in considerazione almeno 2 aspetti per completare il "progetto" preliminare di una deriva/timone: il dimensionamento della superficie in funzione dell'utilizzo e le problematiche costruttive.

Saluti, alla prox
claudio v non รจ collegato   Rispondi citando