Discussione: A scuola di DS
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10 agosto 08, 11:28   #18 (permalink)  Top
frank
User
 
L'avatar di frank
 
Data registr.: 29-11-2002
Residenza: Mountain View, CA
Messaggi: 4.390
Citazione:
Originalmente inviato da flyingzone Visualizza messaggio
Ed io che mi aspettavo come da titolo qualche lezione sul DS...

a proposito...come si fà?
La scuola a cui facevo riferimento era quella fatta domenica scorsa con gli amici al pendio...
Per prima cosa ci vuole un ingrediente che non sta né nel pilota né nel modello: una "shear zone" in cui in un volume tutto sommato ridotto si trovano due masse d'aria in movimento a velocità molto diverse tra loro. Solitamente questo effetto si osserva in crinali a "V" rovesciata come quello delle mie foto, in cui il vento arriva da destra e nel sottovento a sinistra l'aria è praticamente ferma.
Il dynamic soaring riesce a estrarre energia dalla differenza di velocità tra le due masse d'aria. Non mi dilungo sul meccanismo di estrazione dell'energia visto che è documentato in dozzine di siti, ma nella pratica devi far compiere al modello una traiettoria chiusa che si trovi in parte nell'aria in movimento sopravento e in parte nell'aria ferma del sottovento. La tecnica che preferisco io è quella delle foto, in cui il modello compie una "O" inclinata, parallela al pendio, con la parte bassa in aria ferma e la parte alta nell'aria in movimento, il tutto eseguito praticamente con il modello a coltello, usando gli alettoni per mantenere la traiettoria e il cabra per chiuderla. Ad ogni giro completato c'è una accelerazione considerevole, che dipende dalla differenza di velocità tra le masse d'aria. La forza centripeta che l'ala deve generare è anche notevole, come pure le forze di torsione a cui è sottoposta al superamento del limite di separazione: pertanto occorre un'ala resistente in flessione e in torsione, e parti mobili resistenti anche esse in torsione.
Comunque è difficile capire come si fa senza vederlo. Io ho dovuto imparare da solo leggendo su internet, guardando i video e sforzandomi di non dare retta ai guru del pendio che dicevano "mai andare sottovento, c'è il rotore!", e al primo giro completato con successo non stavo in me dalla gioia. Ma se qualcuno ti fa vedere è molto più facile.
frank non è collegato   Rispondi citando