Seta giapponese anni 70 Buongiorno Sono un ex modellista (75anni) e mi ricordo che negli anni 70 costruivo modelli con span non più di 1200mm con peso intorno al chilo.Seguendo le buone norme nel rivestimento in seta ,specialmente delle ali, con tenditela alla nitro,succedeva che la seta diventava fragilissima, (al contrario di quando era vergine appena comprata) come la carta velina non appena toccava,in atterraggio qualche filo di erba secca.La riparazione sul campo avveniva con Rudol ed il volo proseguiva.Ora ,domando a voi esperti,se,con i nuovi prodotti, ne esiste uno che faccia le stesse funzioni del tendicarta alla nitro, ma che rimanga leggermente gommoso (e leggero) da conservare le caratteristiche di resistenza della seta.Molto tempo fa ho posto la stessa domanda in questo sito ,ma non ho avuto risposte utili. Qualcuno che costruisce ancora questa classe di modelli, sa dirmi qualcosa? Grazie saluti e buon lavoro a tutti. ercorea |
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C'è una discussione parallela dove si parla di modalità di copertura e uso della cellulosa come tendicarta. Il titolo è "help come creare colla nitrocellulosa". Tra l'altro ci scrive gente assolutamente degna di rilievo . Saluti. Inviato con ditoni e scocciofono. Scusate gli errori! |
Seta giapponese anni 70 Ti ringrazio Ho letto tutte le pagine della discussione, ma non ho trovato,come dicevo, nessuna risposta specifica al problema. Dal 1970 ho fatto miriadi di modelli anche conto terzi e ritengo di essere esperto in rivestimenti,tuttavia il problema della seta che diventa fragile,con il tendicarta alla cellulosa,rimane. Ed anche il quesito! saluti |
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Magari semplicemente non hanno visto il tuo post. Inviato con ditoni e scocciofono. Scusate gli errori! |
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Ciao. Credo che il prodotto che più si avvicina alle tue esigenze sia il SAM-SPAN: http://www.baronerosso.it/forum/aero...-sam-span.html Resta da vedere se l'unica fonte sia solo e sempre il sito Aeroplane-Modelle o se in pratica si reperibile anche in Italia. Un' ultima nota: da esperti di modelli vintage (ad esempio il Gruppo Falchi di Bergamo) ho saputo che alcuni costruttori, per ovviare alla fragilità della carta, ricoprono il loro modelli CON 2 MATERIALI. Prima con un moderno poliestere trasparente (tipo Oracover Air) e successivamente con carta Modelspan e tendicarta. Non è cosa semplice ma alla fine si ottiene un risultato ottimo come resistenza e anche dal punto di vista estetico. Ciao! ettore |
Qui da me i vecchi costruttori del club usano una specie di fondo acrilico monocomponente che ha una componente gommosa. Coral • Sparlack Cetol Deck • Verniz Naturalmente oltre che essere pesante, se diluita al 20% ci mette un sacco di tempo per seccare, e sulle tele trasparenti lascia quel colorito mezzo schifoso di carta-pecora. Però debbo dire che lascia le tele belle elastiche, le lascia belle stese e sembra essere, a quanto dicono, una molecola fatta in Europa e quindi suppongo si possa trovare pure qualcosa di simile |
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Ora invece del cotone che si usava all'epoca si è passati al dacron .........molto più longevo e anche termoretraibile. Mi ricordo di una discussione in cui si parlava di rivestimenti fatti con la fodera delle giacche......che dovrebbe essere proprio dacron ma non saprei più dove andarla a cercare...,. |
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Inviato con ditoni e scocciofono. Scusate gli errori! |
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Prova ad aggiungere qualche cucchiaino di olio di ricino. |
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