Magari gli imbecilli la smettono :fiu:

Stai sopravvalutando gli imbecilli.

Forse hai ragione...però sarebbe un modo per far capire a quelli che stanno fuori e leggono tutto, chiamati anche enac, che gli imbecilli vengono emarginati dai modellisti seri

Basterebbe buttarli fuori. Bisogna prendere le distanze da certi individui. Tenerseli in casa da comunque adito (a chi gia' ne capisce poco o nulla) di fare un'associazione. E visto che gli imbecilli sembrano essere piu' di chi lo fa con cognizione di causa, fare 1+1 e' molto facile.

infatti prima si espongono i vari comportamenti illegali in un fattoapposta e se si ripete si butta fuori senza se e senza ma :wink:

la tua proposta la vedo irrealizzabile per motivi pratici.. basta 2 quote e un ot per rendere difficile spostare frammenti dalle discussioni, estrapoli la cazzata e come lasci il resto?
poi il senso quel sarebbe? l'hall of shame? andare a leggere tutto quello che non va fatto e scritto? quello giudicato pericoloso o stupido? ci mettiamo dentro anche la ricetta della nitroglicerina? :icon_rofl certe cose se proprio vuoi fare del bene manco le ospiti sul sito, le cancelli e l'utente lo sospendi a riflettere una settimanella sulla serietà richiesta in questo ambiente.
francamente farei a meno anche del bullismo da forum e una poposta del genere più che educativa la vedo bella lanciata in quella direzione.

pensa come sarebbe assurdo dare spazio alle cazzate fino ad arrivare a regalargli una sezione o discussione.. :rolleyes: via su.. :rolleyes::rolleyes:

messaggio spostato, quote e risposte cancellate, utente richiamato/bannato
per il resto si, una bella hall of shame, certa gente capisce solo quello :wink:

Io sono d'accordo con wrighi e dtruffo: una gogna mediatica sarebbe controproducente.

mah.. per me no.
sono assolutamente contrario alle hall of shame.
non serve affibbiare etichette indelebili.

Errore.

Posso anticiparti con fiducia la vanteria dello "svergognato" (immancabilmente riportata su feisbuk): "Guarda che figata, ho fatto sbroccare i vecchietti con gli aerei di legnetti!".
Perchè una iniziativa abbia una qualche possibilità di successo bisogna essere CONOSCIUTI (come peso mediatico) e riconosciuti come AUTOREVOLI.

E soprattutto è indispensabile essere e sentirsi parte della comunità che ti "dà il voto". Se conosci le regole e le osservi perchè le riconosci giuste e TUE puoi (non necessariamente) vergognarti di averle infrante, sennò è aria fritta.
Io lavoro il sabato perchè non riconosco le regole della Torah e mangio 'nduia il venerdì perchè non riconosco il precetto del magro: sai cosa mi frega se sul forum dei rabbini o quello dei parroci mi mettono alla gogna...:P
Inoltre chi ti rimprovera deve a sua volta essere accettato come autorevole, pena l'inevitabile "'azzovuoichikazzocredidiessere". La qualifica (soltanto tecnica) di "mod" vuol solo dire che sul tuo schermo hai il tastino "banna" che gli utenti non vedono, ma non garantisce autorevolezza, soltanto autorità (garantita non dal merito ma dalla volontà dell' Admin)
E anche sull' opportunità di fare la "lavagna dei cattivi" c'è il rischio, evidentissimo in queste ultime settimane di esagitata ed anche un po' comica "guerra santa", di accettare soltanto interventi di plauso e sostegno a UNA tesi, bollando come illegale, eretico o indegno qualunque altro punto di vista. Un atteggiamento tra blog di Grillo e BokoAram che trasforma le discussioni in monotone litanie a senso unico. Se la linea editoriale (che cos'è, chiederà qualcuno) del forum prevede che NON SI PARLI di GPS o di trasmettitori da 500 mw, ebbene i relativi post NON DEVONO COMPARIRE. Forum moderato, post sottoposti ad approvazione: non è la fine del mondo, l' "odiens" si riduce ma si affina e il contenuto diventa più tecnico-specialistico ma più fruibile.
Altrimenti c'è il rischio che vengano presentati APPOSTA argomenti provocatori per la soddisfazione di aggiungere una tacca sul calcio della Colt.
Io ho avuto più post censurati di te perchè sono più figo e più "avanti".
Siamo su internet, il narcisismo è d'obbligo e prevale.