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Vecchio 10 gennaio 20, 19:34   #1 (permalink)  Top
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Catamarano Classe A

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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Interessante, però...
Se si tratta ci un cat Classe A, per il dislocamento reale devi comunque aggiugere al peso del cat anche i 150-180 kg di equipaggio: quindi il dislocamento "vero" sarà circa 250 kg e non 75 kg.
Poi, trattandosi di una catamarano, dato che le inerzie vanno con lo stesso rapporto dei pesi... occorre rammentare che la velocità con cui scuffierà sarà parente di... 125 volte maggiore.
Questo è il problema maggiore dei multiscafi "modello".

Ci sono vari esempi di cat con bulbo di zavorra per ridurre il problema, ma, visto il progresso attuale dell'elettronica, penso potrebbe essere interessante dronizzarlo e mettere un bel servo a braccio con zavorra mobile asservito a sistema giroscopico (ormai ci sono riceventi a 4 soldi don tutto integrato) per tenerlo più facilmente in assetto.

Per salvarsi da una ingavonata non sarà certo risolutivo, ma da una scuffia laterale...
Allora:
Si tratta di un 18 piedi Classe A. Quindi un singolo senza vele di prua. Per il peso dunque dovrei aggiungere circa 7/800 g. Se si trattasse del proprietario anche 1000 aimè.
Il peso aggiunto sarà basculante nel traverso di prua. Magari un poco troppo avanzato ma potrei risolvere inclinando l’albero di qualche grado.
Certo la reazione nello spostamento del peso non può essere paragonabile a quella molto più rapida del timoniere al trapezio. Stuzzicante però l’idea di un sistema di raddrizzamento giroscopico, la velocità di attuazione non sarebbe immediata da poter tenere la barca in equilibrio su un solo scafo. Mah! Vedremo. .. ci accontenteremo.
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Ciao, mauro.
Meno cose ci sono meno se ne rompono!


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Vecchio 11 gennaio 20, 01:15   #2 (permalink)  Top
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Per quella che è la mia esperienza di derive con cui ho regatato molti anni penserei che la soluzione migliore per simulare un equipaggio possa essere un servo a braccio messo al centro a poppa che muove una zavorra mobile.

Con 180 gradi di corsa e un braccio lungo metà della distanza tra gli scafi, potrebbe spostare agevolmente mezzo kg di zavorra in pochi decimi di seconda dal centro al lato e contemporaneamente verso poppa.
La scuffia con vento forte/raffica avviene non solo di lato, ma anche verso prua e quel movimento dovrebbe essere abbastanza efficace per opporvisi e anche più rapido di un vero equipaggio.

Ultima modifica di claudio v : 11 gennaio 20 alle ore 01:18
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Vecchio 11 gennaio 20, 11:32   #3 (permalink)  Top
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Per quella che è la mia esperienza di derive con cui ho regatato molti anni penserei che la soluzione migliore per simulare un equipaggio possa essere un servo a braccio messo al centro a poppa che muove una zavorra mobile.

Con 180 gradi di corsa e un braccio lungo metà della distanza tra gli scafi, potrebbe spostare agevolmente mezzo kg di zavorra in pochi decimi di seconda dal centro al lato e contemporaneamente verso poppa.
La scuffia con vento forte/raffica avviene non solo di lato, ma anche verso prua e quel movimento dovrebbe essere abbastanza efficace per opporvisi e anche più rapido di un vero equipaggio.
Ti ringrazio. Mi fa piacere avere qualcuno con cui tenzonare.
Per cominciare allego un estratto del 3D che ho ricavato dai rilievi del mio Cat che è un Bimare XJ.
Alla soluzione di un peso rotante avevo pensato anche io. Per la verità con un pupazzo in silicone ma poi mi è sembrata un sboronata e sono tornato al piombo che scorre nei traversi. Forse opterò per quello posteriore che è più giusto tenere il peso appoppato per evitare la straorzata. D'altro canto, il Classe A è molto stretto a prua e teme molto meno di ingavonarsi come il 18 piedi.
Ho abbandonato il peso rotante anche perchè dovrei murare la scotta a centro barca e non a poppa come in origine. D'altra parte una volta virato si sposta il peso sotto vento e li bastano piccoli movimenti che comunque non sono paragonabili a quelli che potrebbe fare un timoniere al trapezio che si sposta facilmente non solo dentro e fuori ma anche avanti e dietro e che soprattutto sente la barca sotto i piedi e non attraverso la radio.
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Ultima modifica di favonio : 11 gennaio 20 alle ore 11:39
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Vecchio 11 gennaio 20, 19:13   #4 (permalink)  Top
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se ti puo' interessare...
https://www.youtube.com/watch?v=mCUr...y&index=7&t=0s
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Vecchio 12 gennaio 20, 11:03   #5 (permalink)  Top
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Molto interessante grazie, soprattutto il modo con cui ruota e poi sporge. Avevo anche cercato un pupazzo 1/6 che sarebbe quasi in scala. L'unico problema per cui ci sto ripensando è che il Classe A ha un trasto di randa a poppa, come tutti i catamarani, per cui il pupazzo dovrebbe attraversare la scotta. Si potrebbe murare al centro del boma e rinunziare alla fedeltà senza troppi scrupoli... Ci sto ancora pensando, è una cosa che si può sempre fare. Il grosso per ora è fare gli scafi che per non fare gli stampi saranno in polistirolo tagliati alla CNC e rivestiti in carbonio.
Per ora sono pronti albero timoni ed anime in polistirolo degli scafi.
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Vecchio 20 gennaio 20, 00:15   #6 (permalink)  Top
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Ti ringrazio. Mi fa piacere avere qualcuno con cui tenzonare.
Per cominciare allego un estratto del 3D che ho ricavato dai rilievi del mio Cat che è un Bimare XJ.
Alla soluzione di ....
Allora non sono il solo ad avere un Classe A full size..

Io esco a Bracciano, tu?

Carlo
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Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63
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Vecchio 20 gennaio 20, 00:29   #7 (permalink)  Top
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Molto interessante grazie, soprattutto il modo con cui ruota e poi sporge. Avevo anche cercato un pupazzo 1/6 che sarebbe quasi in scala. L'unico problema per cui ci sto ripensando è che il Classe A ha un trasto di randa a poppa, come tutti i catamarani, per cui il pupazzo dovrebbe attraversare la scotta. Si potrebbe murare al centro del boma e rinunziare alla fedeltà senza troppi scrupoli... Ci sto ancora pensando, è una cosa che si può sempre fare. Il grosso per ora è fare gli scafi che per non fare gli stampi saranno in polistirolo tagliati alla CNC e rivestiti in carbonio.
Per ora sono pronti albero timoni ed anime in polistirolo degli scafi.
Io lascerei perdere il pupazzo e piazzerei un bel panetto di piombo subito a prua della traversa di poppa, da far scorrere su due guide in carbonio da 6mm. Per arrivare a 800 grammi il panetto dovrebbe essere di 70 cm cubi, quindi un parallelepipedo di 10*7*1 cm.
Se le guide arrivano fino al bottazzo ed il piombo è fissato con la scottina al centro, dovresti riuscire a farlo sporgere sopravvento di almeno 2-3 di cm.
Il problema più grosso è muoverlo velocemente, per reagire in tempo al comportamento nervosissimo dello scafo. Un giroscopio da aereo sarebbe sufficiente, da accoppiare ad un servo con tamburo bello veloce.
Vedrei bene anche il servo della randa associato al giroscopio, per lascare in tempo appena lo scafo si alza.

Carlo

p.s. Non ho capito la scala del modello......
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Vecchio 20 gennaio 20, 10:39   #8 (permalink)  Top
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Io lascerei perdere il pupazzo e piazzerei un bel panetto di piombo subito a prua della traversa di poppa, da far scorrere su due guide in carbonio da 6mm. Per arrivare a 800 grammi il panetto dovrebbe essere di 70 cm cubi, quindi un parallelepipedo di 10*7*1 cm.
Se le guide arrivano fino al bottazzo ed il piombo è fissato con la scottina al centro, dovresti riuscire a farlo sporgere sopravvento di almeno 2-3 di cm.
Il problema più grosso è muoverlo velocemente, per reagire in tempo al comportamento nervosissimo dello scafo. Un giroscopio da aereo sarebbe sufficiente, da accoppiare ad un servo con tamburo bello veloce.
Vedrei bene anche il servo della randa associato al giroscopio, per lascare in tempo appena lo scafo si alza.

Carlo

p.s. Non ho capito la scala del modello......
Ciao Carlo. Mi fa piacere trovare un appassionato. Io veleggio a Marina di Ugento sotto Gallipoli, Victor Village per la precisione. Il mio primo A Beep Beep 1° lo presi usato a Bracciano.
In effetti il pupazzo è un po' una "sboronata".
Diversi anni fa 2003 se non ricordo male ho già realizzato un Topcat K2 che aveva un tubo a prua in cui scorreva un piombo da 600g funzionava bene anche se il tutto un po' pesante.
Pensare di equilibrare la barca spostando il peso come si fa sul fullsize è un po' volere troppo. Mi accontenterò di tenere il peso sopravento ma un sistema che molla la scotta o meglio ancora il carrello quando sbanda non sarebbe male. Sul fullsize è duro timonare con il carrello ma qui non ci sono problemi di forza ma solo di velocità di reazione.
Ora farei scorrere un piombo nel traverso di poppa (o forse di prua non so ancora) che è un tubo da 25mm.
La scala è un po' meno di 1/5 perché per ragioni di materiali mi mantengo in un metro FT e dovrei stare in un chilo e mezzo in ordine di volo...spero.
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Vecchio 20 gennaio 20, 11:03   #9 (permalink)  Top
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Ciao Carlo. Mi fa piacere trovare un appassionato. Io veleggio a Marina di Ugento sotto Gallipoli, Victor Village per la precisione. Il mio primo A Beep Beep 1° lo presi usato a Bracciano.
In effetti il pupazzo è un po' una "sboronata".
Diversi anni fa 2003 se non ricordo male ho già realizzato un Topcat K2 che aveva un tubo a prua in cui scorreva un piombo da 600g funzionava bene anche se il tutto un po' pesante.
Pensare di equilibrare la barca spostando il peso come si fa sul fullsize è un po' volere troppo. Mi accontenterò di tenere il peso sopravento ma un sistema che molla la scotta o meglio ancora il carrello quando sbanda non sarebbe male. Sul fullsize è duro timonare con il carrello ma qui non ci sono problemi di forza ma solo di velocità di reazione.
Ora farei scorrere un piombo nel traverso di poppa (o forse di prua non so ancora) che è un tubo da 25mm.
La scala è un po' meno di 1/5 perché per ragioni di materiali mi mantengo in un metro FT e dovrei stare in un chilo e mezzo in ordine di volo...spero.
Che bella che è Ugento!!!! Gli ultimi anni son sempre venuto da quelle parti in vacanza, anche se un pochino più a nord (Marina di Pulsano).
Tornando al modello, come avrai notato facendo il trapezio sul full size, mettere il peso su una delle due traverse lo sbilancia troppo in entrambi i casi. L'ideale sarebbe di mettere due zavorre separate, una per traversa, in modo da avere un centro di zavorra effettivo a 80 cm dalla traversa di poppa, che è la posizione tipica che si tiene al trapezio con vento fresco. con due zavorre riesci ad avere una maggiore escursione (sono più piccole, quindi possono fare una corsa maggiore) ma hai la complicazione di dover raddoppiare i tiranti.

Tienimi aggiornato, sono curioso...

Carlo
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Vecchio 20 gennaio 20, 17:43   #10 (permalink)  Top
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Che bella che è Ugento!!!! Gli ultimi anni son sempre venuto da quelle parti in vacanza, anche se un pochino più a nord (Marina di Pulsano).
Tornando al modello, come avrai notato facendo il trapezio sul full size, mettere il peso su una delle due traverse lo sbilancia troppo in entrambi i casi. L'ideale sarebbe di mettere due zavorre separate, una per traversa, in modo da avere un centro di zavorra effettivo a 80 cm dalla traversa di poppa, che è la posizione tipica che si tiene al trapezio con vento fresco. con due zavorre riesci ad avere una maggiore escursione (sono più piccole, quindi possono fare una corsa maggiore) ma hai la complicazione di dover raddoppiare i tiranti.

Tienimi aggiornato, sono curioso...

Carlo
Si soprattutto il mare.
Hai ragione due contrappesi è più equilibrato e non si aumenta il peso anche se con vento fresco a volte si sta anche dietro al traverso di poppa. Alcuni ci mettono anche gli strep li dietro. Io ormai che non vado più al trapezio con 18 nodi o più mi seggo tra il carrello ed il traverso. Gli ultimi Classe A, che sono più abbananati, sono molto sensibili allo spostamento longitudinale.
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Ciao, mauro.
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