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-   -   Domanda in apparenza semplice: da dove si comincia un progetto? (https://www.baronerosso.it/forum/navimodellismo-vela/109615-domanda-apparenza-semplice-da-dove-si-comincia-un-progetto.html)

rivetto 11 novembre 08 19:05

Domanda in apparenza semplice: da dove si comincia un progetto?
 
Avendo ormai appurato che un modello a vela rc non è una semplice riproduzione in scala, e che quindi richiede un progetto ex novo come "barca piccola", la curiosità mi spinge a chiedere a quelli di voi che progettano in proprio: qual è il vostro punto di partenza? Dò per scontato che si sia già individuata la dimensione voluta.
Forse vi sembrerà curioso, ma in tanti anni non mi ero mai posto questa domanda. In genere nel "vero" questa decisione dipende dalle dimensioni del portafogli del committente e dalle sue velleità: grande, comoda, marmi e arredi dappertutto, ma leggera e veloce, mille hp di ausiliario e mille mq di vele poco ingombranti e facili da piegare.
Max

grakula 11 novembre 08 21:11

Non ho mai progettato niente "seriamente" anche perchè non credo di averne le capicità.
Però mi sono divertito a disegnare qualcosa, di solito decido che barca voglio fare, intendo metro, M, rg65 ecc ecc, quindi dipende molto dal regolamento di stazza corrispondente

luca71-5 11 novembre 08 22:22

Quasi per tutti credo sia ..... la + veloce possibile in tutte le andature e se possibile ancora di + in bolina . :uhm: Hai ide :unsure:

grakula 11 novembre 08 23:41

Citazione:

Originalmente inviato da rivetto (Messaggio 1206440)
Avendo ormai appurato che un modello a vela rc non è una semplice riproduzione in scala, e che quindi richiede un progetto ex novo come "barca piccola", la curiosità mi spinge a chiedere a quelli di voi che progettano in proprio: qual è il vostro punto di partenza? Dò per scontato che si sia già individuata la dimensione voluta.
Forse vi sembrerà curioso, ma in tanti anni non mi ero mai posto questa domanda. In genere nel "vero" questa decisione dipende dalle dimensioni del portafogli del committente e dalle sue velleità: grande, comoda, marmi e arredi dappertutto, ma leggera e veloce, mille hp di ausiliario e mille mq di vele poco ingombranti e facili da piegare.
Max

Date le mie precedenti premesse sulla mia poca conoscenza, a volte mi vengono delle idee più o meno strampalate prendendo spunto da cose che sento o leggo in giro, un esempio. un po' di tempo fa, mi pare che proprio te avessi parlato del ginocchio delle barche di coppa america, da un altra parte avevo sentito che una prua larga allungava la lunghezza teorica della barca.
A quel punto mi sono chiesto se facendo uno scafo con le classiche sezioni semicircolari ma con una prua molto larga (per intendersi su un rg65 avevo pensato a 3/4cm)che stesse normalmente fuori dall'acqua e arrotondata per diminuire l'attrito in caso di ingavonamento potesse essere in qualche modo vantaggiosa.
Il disegno l'avevo anche fatto ma li mi sono fermato non sapendo di formule e di altre simpatiche amenità :icon_rofl

ddm.mail 12 novembre 08 07:41

Approfitto anch'io......
Mi sto incuriosendo, nonchè divertendo con DELFTSHIP. Mi sembra carino, ma non riesco a capire alcune cose.
Ho trovato e caricato un disegno di uno scafo; riesco un po a modificarlo, ma come si fa ad aggiungere la coperta, o parte dello scafo??? o si riesce a modificare solo cio che già esiste?
E poi, si riesce ad avere una sorta di rendering (foto il più possibile reale) dello scafo?
Si riesce ad avere o impostare una scala a piacere, una volta deciso la dimensione reale?

rivetto 12 novembre 08 10:54

Citazione:

Originalmente inviato da grakula (Messaggio 1207088)
...prendendo spunto da cose che sento o leggo in giro, un esempio. un po' di tempo fa, mi pare che proprio te avessi parlato del ginocchio delle barche di coppa america...

Mi fa piacere che qualcuno faccia caso a ciò che scrivo e magari provi a leggere fra le righe. Allora aggiungo qualcosa: l'"opera viva" (parte immersa) non si chiama così per caso! Il 70% del valore aggiunto di una barca viene dalla sua carena. Tenete conto che sia il profilo di prua che gli slanci sono importanti nel calcolo del rating, ma influiscono poco sulle prestazioni, quindi non sono molto importanti in un modello (mi riferisco in particolare alle infinite e inutili disquisizioni che tempo fa avevano riguardato un modello - non ricordo quale - a poppa tonda). D'altronde non si può trascurare il fatto che l'opera morta diventa viva, anzi vivissima, a barca sbandata, quindi...
Oltre al ginocchio avevo già accennato qualcosa a proposito di bordi di uscita della deriva, timone, forse anche della posizione del bulbo, non ricordo se solo in privato. Secondo me se lavorate in questo senso potreste avere delle sorprese piacevoli. Un consiglio che darei è quello di guardare le tendenze di forma nel "vero" e muoversi nella stessa direzione: nessuno è disposto a rischiare denaro per fantasie strane, ciò che si vede in giro è certamente frutto di studi e poco è lasciato al caso.
Buon lavoro
Max

varese 12 novembre 08 14:17

dopo aver scelto le dimensioni e il budget , si dovrebbe sapere dove farla navigare, per quali venti e in quali acque
va

ciccio59 12 novembre 08 16:52

Citazione:

Originalmente inviato da rivetto (Messaggio 1207428)
Mi fa piacere che qualcuno faccia caso a ciò che scrivo e magari provi a leggere fra le righe. Allora aggiungo qualcosa: l'"opera viva" (parte immersa) non si chiama così per caso! Il 70% del valore aggiunto di una barca viene dalla sua carena. ....D'altronde non si può trascurare il fatto che l'opera morta diventa viva, anzi vivissima, a barca sbandata, quindi...
Oltre al ginocchio avevo già accennato qualcosa a proposito di bordi di uscita della deriva, timone, forse anche della posizione del bulbo, non ricordo se solo in privato. Secondo me se lavorate in questo senso potreste avere delle sorprese piacevoli. Un consiglio che darei è quello di guardare le tendenze di forma nel "vero" e muoversi nella stessa direzione: nessuno è disposto a rischiare denaro per fantasie strane, ciò che si vede in giro è certamente frutto di studi e poco è lasciato al caso.
Buon lavoro
Max

Ciao Max, ben trovato... certo che se dei bordi d'uscita e della posizione del bulbo non ne parlaste solo in privato... potremmo goderne e discutere tutti (gli interessati) :wink:
Da parte mia, nel passato, cercavo di affrontare un progetto (ma parlo di kiteboard e surf) fatto o sull'utilizzatore finale, o sul suo uso preponderante e/o preferito, ai modelli mi sono avvicinato da troppo poco tempo, per ora l'unico vero "progetto" (se di tale è lecito parlare...) è stato fatto cogliendo la moltitudine di consigli e/o dritte avute e/o lette o su questo forum o altri, o in privato (ebbene si...), e guardando centinaia di immagini e video...e barche.
tanto per darti una idea, il progetto di China Team ha avuto più di 20 revisioni, e le sue appendici anche di più, per non parlare di prove (software) di fluidodinamica (attraverso amici) e centinaia di simulazioni (sempre software), oltre a centraggi relativamente al piano velico (fatto da Luca) e ai pesi a bordo, certo è che non posso ancora dire di essere soddisfatto, qualcosa da migliorare c'è, ma l'ultima parola la dirà la prova in acqua, spero presto (relativamente, dati i miei tempi biblici...:()
Buon vento...

renderman 12 novembre 08 18:43

inserire coperta
 
ddm.mail.....per inserire la coperta vai a pagina 29 del manuale che si vede come si fa....per il rendering, non ne esegue se non nella vista prospettiva scegliendo l'opzione ombreggiatura, ma è solo ombreggiatura.ciao

claudio v 12 novembre 08 20:03

Citazione:

Originalmente inviato da rivetto (Messaggio 1206440)
Avendo ormai appurato che un modello a vela rc non è una semplice riproduzione in scala, e che quindi richiede un progetto ex novo come "barca piccola", la curiosità mi spinge a chiedere a quelli di voi che progettano in proprio: qual è il vostro punto di partenza? Dò per scontato che si sia già individuata la dimensione voluta.
....Max

Direi che "individuata la dimensione voluta" dice tutto, ma è un po' poco:wink:
Nel senso che è un paramero di partenza veramente minimo...
Più che la dimensione voluta credo che il punto di partenza base sia stabilire se questa barca che si vuole fare sarà "da regata" e quindi all'interno di un certo regolamento oppure per uso "diverso", quale ad esempio una semiriproduzione o un progetto di studio per verificare qualcosa.

Nel caso di un uso "regatistico", normalmente si studia il modo di renderla più veloce possibile, più semplice possibile da condurre e regolare, ottimizzata in tutte le parti "sollecitate" per garantire stabilità dimensionale e affidabilità totale di regolazioni rigging, vele e meccaniche.
Naturalmente ognuno di questi punti poi viene sviluppato separatamente dopo una bozza di progetto. In particolare il "più veloce possibile" è legato a due differenti ricerche. La prima è sul regolamento per individuare tutti i possibili "buchi" e bypassare le limitazioni dove possibile, La seconda è uno legato allo studio di carena in funzione del piano velico/dislocamento scelti. In classi tipo la IOM c'è poco da inventare, ma in un classe M c'è di che sperimentare una vita intera.
Normalmente in questi casi prima di tirare una riga cerco di esaminare un campione rappresentativo di quanto esiste e di farne un esame statistico in base ai parametri che ritengo più indicativi per entrambi gli aspetti.
Nel caso di una semiriproduzione o di un progetto di studio, credo che il punto chiave sia la domanda: che cosa voglio che faccia questo modello??
In pratica dove non esiste un regolamento che fornisca una "specifica" di progettazione, me ne creo una con i vari vincoli e desiderata.

Facendo una semiriproduzione, in particolare, è importante cercare di comprendere bene quale compromesso si vuole raggiungere, se più mirato all'estetica o alla funzionalità e poi operare le scelte di conseguenza. Dal punto di vista progettuale cercare di fare una semiriproduzione che "navighi" bene in maniera realistica credo sia una sfida interessante quanto quella di un progetto "da corsa".
I parametri su cui giocare diventano tutti "open" e senza particolari vincoli se non le forme di massima che dovranno dare l'impressione "del vero" e mascherare bene i punti su cui si bara spudoratamente per far "tornare i conti" di un funzionamento dinamico "reale".

Poi ci sarebbe da scrivere libri anche solo sui questi pochi punti...

rivetto 13 novembre 08 10:23

Citazione:

Originalmente inviato da ciccio59 (Messaggio 1208006)
Ciao Max, ben trovato... certo che se dei bordi d'uscita e della posizione del bulbo non ne parlaste solo in privato... potremmo goderne e discutere tutti (gli interessati) :wink:
...

Hai ragione, ma tieni presente che non sempre la teoria è ben accetta e molto spesso è noiosa. Devi poi mettere in bilancio che talvolta, in mancanza di dati certi (cioè quasi sempre: ogni progetto è un discorso a se stante), si aprono infinite discussioni su ciò che è giusto e ciò che non lo è; spesso il metro di valutazione è chi grida più forte. Non per niente il committente del "vero", soprattutto ad un certo livello di investimento, ha in genere un progettista preferito al quale non chiede di confrontarsi con gli altri sul piano teorico; i fatti ed i risultati sono garanzia della capacità; la fiducia viene da questo, il resto conta poco. In ogni caso non volevo fare il prezioso, se hai qualche opinione da chiedermi sono qui, senza alcuna pretesa di essere il Verbo o di pontificare ad una platea.
Ciao
Max

Citazione:

Originalmente inviato da claudio v (Messaggio 1208257)
Direi che "individuata la dimensione voluta" dice tutto, ma è un po' poco...
Più che la dimensione voluta credo che il punto di partenza base sia stabilire ...
Nel caso di un uso "regatistico", normalmente si studia il modo di renderla più veloce possibile...In classi tipo la IOM c'è poco da inventare, ma in un classe M ...
I parametri su cui giocare ... dovranno ... mascherare bene i punti su cui si bara spudoratamente per far "tornare i conti" di un funzionamento dinamico "reale".
...

Ovviamente era un discorso di "aiuto" a chi non è un professionista come te e volevo capire quali parametri vengano normalmente presi in considerazione per realizzare un modello. Sono convinto che neppure in classe M (di cui non conosco nulla) si possa "inventare", ma i compromessi per ottenere prestazioni migliori sono possibili ovunque. Ti dirò di più: restando nei limiti del buon senso (traduco: nel vero - e non mi riferisco alle barche commerciali realizzate in serie prima ancora di pensare ai possibili acquirenti - difficilmente ci sarà qualcuno disposto a rischiare faccia e carriera nel tentativo di vincere la lotteria con soluzioni ridicole come qualcuna vista in questo forum e spacciata per geniale), sfruttare i compromessi non è affatto "barare", ma una ovvia ricerca di miglioramenti lavorando sulla posizione, sui profili, su minimi dettagli in un campo dove non è facile inventare qualcosa di nuovo. Le teorie attuali sono quelle e ci dobbiamo attenere tutti; illudersi che arrivi il genio che sbaraglia il campo con una poppa a forma di prua è come sperare di estinguere il mutuo sulla casa comprando il biglietto della lotteria. E' però vero che qualcuno ci è riuscito ... basta decidere che strada si vuole seguire.
Ciao
Max

ciccio59 13 novembre 08 12:13

Citazione:

Originalmente inviato da rivetto (Messaggio 1208818)
Hai ragione, ma tieni presente che non sempre la teoria è ben accetta e molto spesso è noiosa. Devi poi mettere in bilancio che talvolta, in mancanza di dati certi (cioè quasi sempre: ogni progetto è un discorso a se stante), si aprono infinite discussioni su ciò che è giusto e ciò che non lo è; spesso il metro di valutazione è chi grida più forte. Non per niente il committente del "vero", soprattutto ad un certo livello di investimento, ha in genere un progettista preferito al quale non chiede di confrontarsi con gli altri sul piano teorico; i fatti ed i risultati sono garanzia della capacità; la fiducia viene da questo, il resto conta poco. In ogni caso non volevo fare il prezioso, se hai qualche opinione da chiedermi sono qui, senza alcuna pretesa di essere il Verbo o di pontificare ad una platea.
Ciao
Max
..............cut..........

Ciao Max, veramente non pensavo volessi fare il prezioso, questa possibilità non l'avevo proprio considerata.... invece non credo che la teoria non sia ben accetta, senza di essa non ci sarebbe nulla da mettere in pratica, o no?
Poi è un discorso diverso quale teoria si abbraccia....
Concordo, anche per la mia piccolissima esperienza, sulle motivazioni delle scelte di un committente per il "vero"... ma si vedono (le scelte) anche nel campo modellistico, quando, x es., un appassionato di IOM si affida alla barca di un costruttore/progettista anziché a quella di un altro...e le motivazioni sono le stesse da te citate...
Buonissimo vento... e il tuo Footy???? :fiu:

rivetto 13 novembre 08 12:26

Citazione:

Originalmente inviato da ciccio59 (Messaggio 1208996)
Ciao Max, veramente non pensavo volessi fare il prezioso, questa possibilità non l'avevo proprio considerata.... invece non credo che la teoria non sia ben accetta, senza di essa non ci sarebbe nulla da mettere in pratica, o no?
cut
... e il tuo Footy???? :fiu:

Apprezzo molto, se hai bisogno chiedi, magari riesco ad esserti di aiuto.
Il mio Footy era frutto di tecnologie innovative (forbici e vinavil) e di materiali sperimentali (cartone di fondo block notes). A causa di un malaugurato problema tecnico (figlio adolescente che l'ha varato nel lavabo) è affondato. Per il ricupero attendo l'arrivo dell'idraulico che sviti il sifone.
Ciao
Max

ciccio59 13 novembre 08 16:17

Citazione:

Originalmente inviato da rivetto (Messaggio 1209016)
Apprezzo molto, se hai bisogno chiedi, magari riesco ad esserti di aiuto.
Il mio Footy era frutto di tecnologie innovative (forbici e vinavil) e di materiali sperimentali (cartone di fondo block notes). A causa di un malaugurato problema tecnico (figlio adolescente che l'ha varato nel lavabo) è affondato. Per il ricupero attendo l'arrivo dell'idraulico che sviti il sifone.
Ciao
Max

Da quando hai trasferito la "Residenza" da Monza a Barcellona non riesci più a essere "serio"...:icon_rofl
Si vede che li ti diverti di più... sarà l'acqua, sarà l'aria, sarà....:shutup:
Buon vento...:D

rivetto 13 novembre 08 18:57

Citazione:

Originalmente inviato da ciccio59 (Messaggio 1209361)
Da quando hai trasferito la "Residenza" da Monza a Barcellona non riesci più a essere "serio"...:icon_rofl
Si vede che li ti diverti di più... sarà l'acqua, sarà l'aria, sarà....:shutup:
Buon vento...:D

parte OT
La mia residenza è ancora a Monza. Avendo casualmente contattato un mio quasi omonimo che vive in Brianza e che mi ha raccontato cose strane di millantate identità scaturite da questo forum (evidentemente più seguito di quanto mi immaginassi), sono andato a rileggermi i post del passato per capire cosa intendesse dire. A seguito di cose a suo tempo sfuggitemi, ho dovuto rivedere le mie concezioni sulla stupidità umana: c'è gente così "fessa" (uso un eufemismo per non essere asteriscato) che non solo se le canta e se le suona da sola, ma si convince anche di ciò che ha raccontato, pretende di indottrinare il suo gregge, emette la sentenza e condanna irridendo chi non c'entrava nulla e che per il solo fatto di avere un nome simile (neppure lo stesso! potere della presunzione ...) ha avuto qualche problema. Chissà se l'auto esilio, ancorchè dall'avvio sofferto, lo porterà a riconsiderare i suoi evidenti limiti mascherati dal senso di onnipotenza che gli avevano concimato gli antichi neuroni.
Per evitare altri problemi a chi non ha colpe ho comunque cambiato il dato di residenza: Monza è solo uno dei miei ricordi italiani, da molti anni abito qui.

parte non OT
Per divertirmi mi diverto, anche se sono serissimo: il mio prototipo cartonato di Footy è realmente naufragato nel lavabo. Bisognerebbe dire agli insegnanti che quando accennano il principio di Archimede ad un ragazzino il cui padre ha appena realizzato una sofferta barchetta in cartone, sarebbe buona norma illustrare contestualmente anche quello della densità superficiale, dei capillari, della coesione molecolare dei materiali a bassa densità ecc ecc. Magari anche spiegare sommariamente che il vinavil non muore sull'acqua esattamente come il tartufo sull'uovo fritto... Ciao
Max


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