![]() |
Citazione:
A barca sbandata in movimento, qualora l'avanzamento sia maggiore dello scarroccio, comunque tu inclini l'asse del timone, se poggi tenderai a sollevare la poppa sempre e comunque... |
Citazione:
|
Bene, provo a simulare i risultati dei vari tentativi fatti sulla base di quanto discusso, aspetto i commenti.... il timone, ellittico (bordo d'entrata a dx..): http://img61.imageshack.us/img61/9122/timonehu5.jpg lo scafo, completo di appendici...(ma senza "bumper" a prua...): http://img352.imageshack.us/img352/1509/iac432ij9.jpg è ovvio, sono ipotesi....ma realizzabili.... Buon vento...:D |
Citazione:
|
Citazione:
|
:icon_rofl fantastica risposta!!!!!!!!!!!!!!!! :icon_rofl PS: una delle cose che avrei voluto esser capace di partorire e scrivere! |
Citazione:
ottengo due cose: 1) l'acqua davanti a China evapora e lo scafo ha meno attrito (e l'acqua non può entrare...), ergo, sarà più veloce....:lol: 2) non resteranno altri scafi a galla, tanto meno gli svizzeri, che si scioglieranno come neve al sole, pardon, alle fiamme......:icon_rofl :D :fiu: Ciaauuuuuuuuuuuuuu.....:shutup: |
Citazione:
Lo vedi? Ci sono progettisti che fanno barche bellissime, derive con il bordo d'entrata ben studiato, timoni ben dimensionati e dall'asse invisibile per non sbagliare, e poi si fermano di fronte a questi dettagli. E' un dragone cinese o una biscia d'acqua? Io ricomincerei da capo...:lol: |
Vabbè :(, con te non ci sono possibilità.....:azz: Tanto è solo uno scarso rendering....:P :bleh: |
Citazione:
Max |
Citazione:
A presto... |
Citazione:
Dài, dì la verità che godi nel sentirtelo ripetere. E' bellissima. L'asse inclinato va bene, ma sarebbe andato bene anche perpendicolare al piano di galleggiamento. Infatti le barche senza slanci, le derive e gli scafi a poppa verticale non hanno questo dilemma Max ps: anche se mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il dragone |
Il "Dragone" sarà (prima o poi...) contento di vestire una "bella donna".... e ci gode...:D grazie x le precisazioni sull'asse... e... sono lento a capire le battute :wall:, è uno dei miei tanti difetti...:( Buon vento... |
Citazione:
ho costruito una nuova deriva tutta in carbonio, senza legno interno o altro materiale, pesa 84 gr profilo naca 0006 lama parallela di larghezza 85mm, è una lama nel vero senso della parola è rigidissima, piano piano si migliora anche nel costruire le cose!!!:icon_rofl |
Citazione:
Anch'io è tempo (molto, troppo direi...) che sto per farla, più o meno come tu dici d'averla fatta, ma internamente metterei due profilati di carbonio, due listellini per capirci... Cià e buon vento...:wink: |
Timoni e derive.... Sto alle prese con la fresatura della deriva del vor... dopo aver provato la fresatura positiva su polistirene e tentativo di creazione dello stampo femmina in gesso, mi sono dovuto armare di santa pazienza e tappi per le orecchie per rifresare in negativo su blocco di balsa. La mia CNC va moooolto lentamente e per fare il lavoro impiego circa una giornata di centinaia di decibel!!! Profilo scelto Naca0012 (forse troppo ciccione ma credo molto nella portanza della deriva :-) ) 90 mm max 60mm min 400mm di profondità per un bulbo da 2.8KG ancora debbo decidere per il timone (i timoni meglio) .. e l'idea di farli simili a quelli del dragone mi "frucuglia".. solo che esco dal disegno originale... cosa mi potete suggerire? Ciao Giank PS: ben riletto a Rivetto e Chesgiai che non leggevo da mesi... spero che tutto proceda al meglio! |
[OT] ma che avevo bevuto ieri? Giuro... non me lo ricordo....:lol::lol::lol::lol::fiu: |
Mi date qualche consiglio? Come già detto in altri 3D sono alle prese con la deriva del VOR il rendering sta a questo indirizzo il risultato ottenuto è quello che potete vedere qui sotto: deriva aperta deriva chiusa (per prova con nastro) ora vi chiedo qualche consiglio: siccome la catena di sforzo è composta da scassa, da baionetta, da deriva (nel mio caso dall'insieme di ordinate attraversate da 2 tondini di carbonio da 3mm e una piattina di carbonio da 8mm x 0,8 di spessore, e dall'ancoraggio sul bulbo di tutto questo ambaradam!! a) secondo voi è sufficiente che incolli il gruppo di ordinate alle due facce della deriva oppure ci metto anche qualche striscia di carbonioa cavallo dei longheroni? b) il carbonio posso filettarlo come il ferro? oppure al posto di un longherone ci metto una barra filettata da 3mm? c) siccome la deriva è senza baionetta, con il metodo costruttivo che ho adottato secondo voi quale è il metodo migliore per fare un supporto a questo elemento strutturale così importante? metto dell'alluminio da 2mm di spessore x 30mm di larghezza oppure faccio due pezzi di balsa che a sandwich chiudono i longheroni di carbonio dalla testa della deriva fino a dentro la scassa e su fino alla coperta? Oppure avete altri suggerimenti? Aspetto fiducioso le vostre risposte. Giank1957 |
Citazione:
Scusami, ma vedendo quello che stai realizzando ho l'impressione che tu riesca a complicare molto bene le cose semplici.:wink: Prima di tutto una degli obbiettivi principali delle realizzazioni in composito è fare dei pezzi monolitici laminati one shot e tu realizzi una deriva fatta da 2 guance separate con centine separate e pezzi separati da mettere dentro... Metti dei tondini di carbonio in mezzo e una piattina dietro in posti dove strutturalmente non servono. Questo genera problemi su problemi a far combinare tutto e problemi dopo: il carbonio non si filetta ed è fragile, se prendi un colpetto si spacca il tondino da 3 come ridere e ciao ciao a bulbo e deriva. In più incollare tra loro parti in compostito già catalizzate non sempre è così facile per un'utilizzo durevole e in acqua. Penso che se ti leggi questa vecchia topic ai link qui sotto ti puoi fare un'idea di cosa serve. http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1334980 anche al link correlato nel post che ti riporto anche qui sotto: http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1301189 Per risolvere il problema al tuo punto di lavorazione potresti fare varie cose, ad esempio questa sequenza: prendere un listello di obeche largo 5 mm alto e come la distanza tra le 2 pelli e metterlo in mezzo nel punti di max spessore. A questo listello attacchi 2 pezzetti di asta filettata in inox da 3 o 4 mm per fissare il bulbo e la deriva allo scafo. L'asta dopo averla piegata dal lato interno deriva per scongiurane la rotazione la leghi e incolli al longherone In alternativa al listello, se trovi un tubo di carbone (con le fibre avvolte a elica, non unidirezionale nel senso della lunghezza) del diametro giusto per inserirlo nel punto di max spessore può andare anche meglio perchè non patisce l'acqua. Poi resini bene tutto il listello per impermeabilizzarlo (o incolli bene il tubo di CFC), fai un pappino di resina e miocrosfere per tappare gli estremi della deriva e riempirla nel suo punto di intersezione con lo scafo e incolli nello stampo le due guance tra loro. Al limite, per continuare a usare la fresa, puoi anche fresare un'anima di polistirolo da inserire dentro alla deriva: ne guadagnerà in rigidezza con un incremento di peso minimo. Per avere la max rigidezza di solito si procede così: si fanno i 2 stampi della deriva, si prepara il longherone già a misura con gli attacchi superiore e inferiore incollati si prova tutto in bianco nello stampo verificando che lo spessore sia appena inferiore della somma degli spessori delle pelli che andrai a laminare. si laminano le pelli e, sulle pelli bagnate, si mette il longherone resinato, l'anima e un pochino di resina addensata per garantire un minimo di riempimento. Poi si chiude lo stampo, si fa polimerizzare e la deriva esce finita solo da rifilare delle bavure. Essendo un pezzo monolitico laminato e catalizzato in una sola volta la probabilità che non si smonti mai più è molto alta e il lavoro, se fatto con cura e nella giusta sequenza, abbastanza semplice. Ciao e buon lavoro |
Io sono l'ufficio complicazioni affari semplici Ahahahahahah, Ci hai proprio preso.. ma forse .... Il mio ragionamento è partito da una considerazione: Se lo scafo è semplicemnetge un involucro intorno al "triangolone" allora le pelli della deriva lo sono altrettanto se all'interno c'è un'anima come le ali d'aereo. Risparmio in peso e acquisto in efficienza. Beh... dai almeno non mi si può negare che cerco soluzioni diverse dal solito!! Insomma lo spirito che contraddistingue gli acquariani emerge dalla mia realizzaione!! :lol: Cmq avendo gli stampi delle pelli potrei anche ripercorrere il tutto in base alle tue spiegazioni... mi pare possibile... al mio rientro dalle ferie mi rimetto a lavorare sul pezzo!!! Per adesso grazie delle spiegazioni e dei suggerimenti, sempre apprezzati per un pazzo scatenato come me! :-))) Ciao Giank |
Max Spessore Il massimo spessore non è costante. La deriva è un profilo NACA-0012 con lunghezza variabile da 90mm fino a 60mm su 400 mm di altezza. Conseguentemente lo spessore varia. Inoltre mi parli di un obeche da 5 mm di larghezza ... Non è un poco piccolino? Oppre io non riesco a capire come montarlo. Scusami. Giank |
Assemblaggio Appendici ciao a Tutti! leggo con attenzione i consigli sulla costruzione delle appendici. Vi voglio informare su questo sistema, attualmente molto utilizzato nel mondo dei catamarani da regata: nello stampo in cui abbiamo laminato le due pelli in vetr/carbo o quant'altro, una volta polimerizzata la resina, si cola della resina epossidica auto-espandente (la Sicomin francese la produce) che incolla le due pelli e riempie ogni cavità. Molto semplice e veloce. Io sto usando appendici di questo genere: siamo riusciti ad abbassare il peso del 50% con aumento della rigidità. Buon lavoro Emanuele |
Citazione:
grazie |
Citazione:
Buon vento...:D |
Citazione:
Non tutti i pezzi sono uguali e una deriva è molto differernte da uno scafo: il triangiolone serve amettere il materiele lungo le linee di forza (rettilinee) dove passano i carichi. Nella deriva le linee di forza (per la flessione) coincidono con la pelle esterna nel max spessore. quindi quel che metti dentro deve servire solo a impedirne lo scorrimento/allontanamento Quindi ti ri-invito a leggere qui dove queste cose sono ben spiegate Citazione:
Citazione:
Citazione:
Considerando che farlo preciso è molto difficile, di solito lo si fa leggermente scarso e poi si fa un pappino di resina e riempitivo (microsfere o meglio fibrette di vetro/carbonio) e lo si mette a mo' di collante per compensarne le imprecisioni. Se hai un profilo al 12% , tolto lo spessore delle pelli, sarà da fare spesso poco più di 9 mm alla radice e circa 6 all'estremità. quindi usare un tubo di carbonio in questo caso è difficile a meno di trovarlo rastremato delle dimensioni giuste (di derivazione aquilonistica si potrebbe trovare) , Se c'è da aggiungere altra roba strutturale dovresti saperlo tu, dato che non hai scritto, a meno che mi sia sfuggito, quante pelli hai messo, quali e con che orientamento delle fibre... Ciao |
Citazione:
C'è anche qualcosa di più leggero che voi sappiate? grazie ciao |
Citazione:
cmq, torniamo a bomba... in effetti la "schiuma" epossidica è un pò pesantina :rolleyes:, una diversa opzione potrebbe essere una schiuma poliuretanica (tipo questa: R&G Faserverbundwerkstoffe | Rigid PUR-Foam + PUR-Hardener 1000 | online kaufen), si mette nei due semi stampi (della deriva), la si spiana (o si taglia semplicemente la parte eccedente il semi stampo...) fino a tirarne fuori due "mezze" anime già correttamente profilate (che poi si possono tagliare/lavorare ulteriormente per l'inserimento delle barre filettate e quant'altro..), è più pesante del polistirolo (che però non possiamo schiumare negli stampi) "Density after unrestricted expansion approx. 37 kg/m³ ", ed è strutturalmente non male... ho visto, però, derive (di modelli) con dentro un'anima a nido d'ape...(tipo questa: R&G Faserverbundwerkstoffe | Thickness 5 mm = ca. 145 g/m² | online kaufen) che ne pensi?? A presto e buon vento...:wink: |
Citazione:
Dato che in tutte le classi i limiti strutturali/prestazionali sono già più o meno raggiunti, la ricerca della nuova moda o del "più figo" del momento porta talvolta ad esasperazioni varie. Il nido d'ape è bello, ma per usarlo bisogna sempre lavorarlo di fresa dopo averlo stabilizzato a dovere e farlo ben preciso altrimenti poi o non si incolla bene o incollandolo dentro si deve mettere troppo pappino (che pesa) etc. A questo bisogna aggiungere che le resine ritirano sempre un minimo e in un laminato a pelli sottili è molto facile che l'esagono della celletta segni a breve la superficie. E allora stucca e pittura e liscia e..... Quindi la complicazione costruttiva per fare un bel lavoro non manca. Anche TDmodel in passato aveva fatto derive con anime alveolari i carbonio di vari tipi, ma mi pare che ultimamente sia tornato a sistemi più classici che con meno lavoro portano a risultati più uniformi, duraturi e ripetibili. Alla fine la soluzione più semplice per il "core" per usi "derivistici" credo resti un'anima in polistirolo ultralight sagomata giusta o appena abbondante e ben compressa all'interno dello stampo assieme a pelli (e longherone quando serve). Compatta il laminato, aggiunge rigidezza torsionale e flessionale e rende pù solida la costruzione senza troppi rischi di "segnare" la superficie del profilo nel tempo. |
Ciao riapro la discussione per chiedere a voi più esperti perchè nei vari progetti che si trovano ci sono sempre derive trapezioidali che, almeno per quanto letto, dovrebbero essere migliori mentre sulle varie foto presenti in giro le derive sono sempre rettangolari? Ciao Franco. |
Ciao ....... non ho perso il tuo n° di cell. e prima o poi ti chiamerò ....... , rettangolari sono molto + facili da realizzare , montare ... trapezioidali , non riescono a dare un vantaggio tangibile , a questo punto meglio star sereni e concentrarsi sul perfetto allineamento e alla patata ... ciao |
| Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01:51. |
Basato su: vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
E' vietata la riproduzione, anche solo in parte, di contenuti e grafica. Copyright 1998/2019 - K-Bits P.I. 09395831002