Riproduzione corazzata Roma 1/120 Salve sono Susanna mi sono già presentata ora sono a chiedere il vostro aiuto. sono a cimentarmi con un bel progettino di 2m e qualche spiccio della corazzata Roma. Ho già fatto lo scheletro e adesso in teoria sarei alla posa del fasciame su la chiglia. ma non ho idea di che legno usare e lo spessore quindi eccomi quí a chiedere il vostro aiuto. Grazie e a presto. |
...con quelle dimensioni...il modello al varo avrebbe un peso in scala di 20 kg...Siamo sicuri di riuscire a gestirli..?..Cioè di riuscire a sollevare, spostare, mettere in acqua, trasportare, e recuperare in caso di affondamento..?..Inoltre proprio il suddetto fasciame e l'intera struttura devono sopportare e distribuire tale peso, eventualmente anche in zone localizzate per le eventuali zavorre...quindi il tutto andrebbe dimensionato nell'ottica dei 20kg...Siamo in grado..?...Proviamo a sollevare una sacchetta di cemento per 'vedere' quanti sono 20 kg...e proviamo a sollevare un batteria al piombo per auto da 45/50 Ah per capire quanti sono 12 kg (..ma anche una cassa d'acqua da 2 lt e' lo stesso peso...) e proviamo a immaginare di dover inserire un tale peso da qche parte dentro la 'barchetta'...:) |
Tale discorso non si fa per scoraggiare...ma per aiutare a realizzare di cosa si tratta quando si parla di 'nave in scala'..per rispettare le linee originali di carena/ equilibrio/ stabilita'/ galleggiamento/ dislocamento/ pesi...Una soluzione, pero', può essere di ridurre la scala a livelli più gestibili, rimanendo su dimensioni di 80/120 cm...oppure farsi la nave grande ma con fondo/carena diversi...probabilmente, meglio se piatto...a 2 cm sotto la linea di galleggiamento...così pure stando entro la decina di kg AUW (..:D..) una volta messa in acqua..chi se ne accorge..?..Poi se la si vuole porre in mostra statica...si disporrà un supporto con finta carena in scala...nel quale incassarla per non sfigurare...Voilà...risolti i problemi di neofiti e modelli giganti di navi...:D.. |
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Avete ragione non ho specificato che si tratta di un modello statico. Quindi nessuna sega mentale per calcoli o formule ingegneristiche. Solo colla,legnetti,carta vetrata,stucco e un può di olio di gomito. |
2 Allegato/i Solo per delizziarvi Posto 2 foto fatte fresche fresche |
Anche se ho costruito qualche natante, non sono in grado di risponderti. Stai costruendo basandoti su piani per un modello o disegni tratti dagli originali della vera nave? |
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Essendo statico non serve impermealizzazione con resine e telini, quindi puoi procedere anche in questo modo. Altre essenze di legno potrebbero risultare sispendiose per fascisme, dato che lo scafo sará liscio e pitturato. |
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su modellismo.net mi è stato detto che la balsa non và bene,mi era stato detto un altro legno che non ricordo quale fosse forse tiglio? più idoneo per la fasciatura della chiglia spessore 1,5/2mm come prima fasciatura la seconda in legno pregiato tipo noce o mogano. cosa è il trinciato? p.s GRAZIE PER AVERMI FATTO CONOSCERE IL SITO NAVIMODELLISMO BOLOGNIESI:wink: adesso ho anche i piani per fare il sottomarino Guglielmo Marconi:D P.P.S SENTIAMOCI SU MODELLISMO.NET CHE CI METTIAMO DA CORDO PER LO SCAMBIO DEI PIANI:wink::) |
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Il mondo é piccolo. Il Tiglio é un buon legno solo che da 1.5mm lo pieghi malissimo e poi c'é tanto olio dingomito per le carteghiature. Chiaro che é l'essenza di legno piú usata, peró mi sento di dirti di comprsre una tavoletta di balsa e provare. Io faró cosí...per lo meno questo sará il piano, peró il mio modello sará navigante rc quindi anche il peso influisce ed il tiglio pesa. Dei Navimodellisti Bolognesi mi fa piacere: in giro non vi sono strutture come quelle, e comunque a mio avviso rappresentano un patrimonio culturale molto importante. Tienici aggiornati |
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