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Vecchio 10 giugno 20, 13:52   #81 (permalink)  Top
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Effettuate prove di galleggiamento, assetto longitudinale e stabilità di peso, come si può vedere nei seguenti video:

https://www.youtube.com/watch?v=RNUN0nOwIIk
https://www.youtube.com/watch?v=gmt_hatBYxg
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Vecchio 16 novembre 22, 21:25   #82 (permalink)  Top
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avanzamento lavori

Ecco alcune foto recenti dell'avanzamento.

Quella con tutte le vele è solo una prova con vele di cartoncino ritagliato.

Il fiocco e la trinchetta sono vere.
Icone allegate
progetto e realizzazione ex novo-20220610_195537.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20220615_005333.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20220921_222333.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20220603_220444.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20221113_181334.jpg  

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Vecchio 16 novembre 22, 22:58   #83 (permalink)  Top
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Io non sono esperto di navi...ma questo modello è qualcosa di fantastico!!!

In una delle mie pochissime ferie fatte tanti e tanti anni or sono, feci una gita di 3gg in Croazia su una nave bialbero simile a questo....una delle più belle esperienze di mare mai avute, alle 3 di notte solo pace infinita e le stelle...le vele accarezzate dal vento facevano rotta per qualche isoletta e l'estate che proseguiva sempre più bella!!!

Bellissima realizzazione...mi hai fatto emozionare! Bravo bel lavoro!!!
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Vecchio 17 novembre 22, 00:01   #84 (permalink)  Top
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Io ti ringrazio dei complimenti e dell'entusiasmo. Sui fora fa sempre piacere essere seguiti, figuriamoci ricevere apprezzamenti.

Tuttavia mi sento in dovere di fornirti alcuni dettagli. In realtà questo modello (in scala 1:60) è ispirato molto liberamente ad una nave da guerra, più precisamente ad un cannoniera del periodo della guerra civile statunitense americana. La classe è USS Unadilla.

La propulsione era mista, elica e vela. Piroscafo a vapore armato a goletta.
Il modello invece sara RC navigante sia a motore (elettrico) sia a vela.
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Vecchio 15 settembre 23, 19:31   #85 (permalink)  Top
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alcuni progressi in campo statico e dinamico

Buonasera a tutti.

Volevo aggiornarvi su alcuni progressi; sono stati fatti alcuni test e in attesa che qualcuno di buona volontà mi ricordi come si inseriscono le foto direttamente, indico alcuni link che, essendo video, forse chiariscono meglio.


PROVE DI GALLEGGIAMENTO E ASSETTO
DISLOCAMENTO TEORICO - DISLOCAMENTO ALLO STATO ATTUALE - TEST PRATICI


Il primo problema, se vi ricordate, era di farla galleggiare.

Il volume immerso, calcolato in relazione alla linea di galleggiamento disegnata mi imponeva di rimanere sotto i 5 kg peso circa.

Come potete vedere in questo video di youtube, sebbene il modello non sia completo, la superficie dell'acqua è ancora di pochissimo sotto la linea di galleggiamento, l'importante è non superarla.

https://www.youtube.com/watch?v=isghAPGK3Tc

All'interno ci sono due batterie al piombo AGM di circa 700 grammi l'una di peso.

ASSETTO LONGITUDINALE
https://www.youtube.com/watch?v=EJqYVRW2ctc


PROVE DI STABILITA' LATERALE
STABILITA' LATERALE - CAPACITA' DI RADDRIZZARSI


Come ho già avuto modo di spiegare, in fase di progetto, per il quale ho usato il software Rhinoceros, volevo calcolare precisamente dove fosse il centro di carena (in assetto stabile) e il baricentro del modello, in modo da farli capitare uno sopra e l'altro sotto, al fine di ottenere la stabilità di peso.
Per motivi che non ho ancora compreso, il volume disegnato non si è chiuso perfettamente (purtroppo non sono riusciti a risolvere il problema nemmeno degli esperti che fanno lezioni su YouTube ai quali mandai il file), pertanto sebbene sia riuscito a disegnare senza problemi tutte le ordinate e la chiglia non ho avuto molte delle informazioni che volevo.
Tutto quello che ho fatto per abbassare il baricentro l'ho fatto senza poter mai conoscere dove stesse, comunque visto che in soldoni bisogna abbassare il baricentro il più possibile, ho proceduto così:
Tutti i pezzi essenziali di peso rilevante, come: il motore elettrico, le batterie al piombo tipo AGM, la trasmissione in ottone e alluminio, i verricelli, il servo del timone, ecc. li ho collocati in un spazio progettato più in basso che si può.
Tutto quello che era sopra la linea di galleggiamento ho cercato di farlo col materiale più leggero possibile.
Infine (attenzione perché questo "trucchetto" è determinante), conoscendo quanto peso potevo ancora mettere a bordo senza che si abbassasse la linea di galleggiamento che avevo disegnato, ho sostituito la chiglia in legno con un quadrello di ottone rivestito di listelli di mogano in modo che non si vedesse nulla.
Tutti questi accorgimenti mi hanno consentito di avere una buona spinta raddrizzante (chissà forse anche una stabilità di peso e non solo di forma) nei limiti del dislocamento massimo prefissato di 5 kg peso e di non mettere quelle bruttissime pinne con bulbo sotto lo scafo.

Nel video che si può vedere seguendo questo link:

https://www.youtube.com/watch?v=3YnGEF-qoG8

E' chiaro che la capacità di raddrizzamento è ancora molto forte e sono convinto che può sostenere bene venti abbastanza "vivaci" al traverso; infatti, nonostante gli alberi siano quasi orizzontali, il modello riesce a tornare in posizione, peraltro in maniera molto veloce.



PROVE MOTORE E TIMONE
Per le prove motore e timone non c'è un link video, ma posso affermare che la spinta era rilevante e il timone rispondeva bene sul flusso dell'elica (logicamente andrà testato senza che l'elica giri).

Il motore così potente non mi serve per una navigazione realistica che, in assenza di vento, dovrà essere lenta, ma per far rientrare il modello in caso di necessità, qualora non si riesca a manovrare con vento forte.
Il timone dovrà riuscire a far virare o abbattere anche senza il movimento dell'elica; ciò non è affatto scontato perchè l'elica crea un flusso diretto sul timone che permette al modello di ruotare anche da fermo o quasi sul suo punto di rotazione. Questo test non è possibile effettuarlo in una vasca da bagno.



PROVA FUNZIONALITA' DELLE VELE

La prova che potete vedere in questi due video :

https://youtu.be/r_-i5S2L6pc?si=xTlmCkaZG3IWNitH

https://youtu.be/3afGNksfE2E?si=z-o3m7PQjsNrc5Uo


mi ha rassicurato perchè, nonostante il ventilatore fosse molto debole e potesse investire un solo albero alla volta, il modello si spostava in avanti.
Come si può vedere il flusso d'aria è verso poppa a circa 45 gradi e non da dietro, perciò può navigare di bolina.
Posso affermare che le vele sono funzionali e non solo per belllezza.



PROVE VERRICELLI
COMANDARE LE VELE


Dopo aver testato le principali problematiche per la navigazione, rimaneva il dilemma di comandare le vele perchè, con la scotta fissata ad una certa lunghezza, può andare bene per un'andatura ma non certo per tutte, perciò c'era bisogno di poterla accorciare (_azzare) o allungare (lascare).

Il sistema di rinvii della scotta funzionava bene sia per le rande sia per i fiocchi ma il tratto accorciabile era troppo lungo.
Inizialmente, con nessun bagaglio di esperienze e con poche informazioni errate, ho pensato che fosse necessaria una notevole escursione e quindi ero molto contento quando ho scoperto che i verricelli fossero in grado di riavvolgere ben 36 cm di cordino.
Ho poi constatato che, per passare da un'andatura con la vela tutta "_azzata" (bolina stretta) ad una con la vela tutta lascata (poppa), bastava molto meno riavvolgimento, anzi nemmeno un terzo.
Lasciare tutta questa escursione non era solo inutile ma anche deleteria. Infatti, tutto questo cavo, lasciato libero sotto o sopra il ponte, si sarebbe sicuramente incattivato e intorcinato su uno die tanti elementi sporgenti.
Non conoscendo il mio radiocomando non sapevo come fare per ridurre questa escursione, il manuale non spiegava granchè su questo punto. Volevo chiedere qui, ma c'era poco tempo e gli unici due modellisti dinamici erano assenti, perciò ho perso molto tempo a smanettare e una soluzione l'ho trovata. Non so se è l'unica o se è la migliore, comunque la riporto a beneficio degli altri.
Inizialmente ho tentato con la funzione end point, ma con esito negativo.
Alla fine sono andato a modificare la curva del throttle (al quale avevo precedentemente abbinato i verricelli, collegati elettricamente in parallelo).

https://studio.youtube.com/video/cdYGgo2lgng/edit


https://studio.youtube.com/video/bc_zeCKY76Y/edit


Per comodità e per un risparmio economico ho predisposto un cablaggio per alimentare il radiocomando con batterie ricaricabili esterne da 12 volt.
alessandroROMA non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 settembre 23, 21:48   #86 (permalink)  Top
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Prima prova al lago

Prima prova al lago


Questi test nella vasca mi hanno indotto a voler fare una prova più impegnativa al lago. Sebbene, infatti, il modello non sia completo dal punto di vista del modellismo statico, a questo punto è abbastanza veritiero un responso dal punto di vista dinamico RC.
Se è vero che l'aggiunta dei cannoni e delle scialuppe oltre ad altri particolari, aumenterà il peso totale, io credo che questo rimarrà nei limiti del dislocamento massimo imposto. Ho circa 300 grammi ancora a disposizione.
Queste aggiunte saranno purtroppo sopra la linea di galleggiamento e andranno a peggiorare la stabilità laterale ma, siccome non sono pesi rilevanti, io presumo che rimarrà una buona spinta raddrizzante.


Il test al lago è visibile in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=NTsYPwn58U4&t=15s
Scusate le pessime riprese video, la prossima volta cercherò di fare meglio.


ESITO E VALUTAZIONI

NAVIGAZIONE AD ELICA
Dal punto di vista della navigazione a motore, nulla da eccepire. Con lo stick ad un quarto della sua corsa o, al massimo, a poco meno della metà la velocità è realistica.
Con l'elica in funzione, il timone risponde benissimo.
In caso di necessità è possibile sfruttare la massima potenza del motore.

NAVIGAZIONE A VELA
Per quanto riguarda la navigazione a vela, l'esito può dirsi positivo ma da ripetere assolutamente per la mancanza di vento. Quel pomeriggio solo poche deboli folate ogni tanto. Non si sono alzati nemmeno i fili di lana per farmi capire da che direzione provenisse il vento.
Io credo che servano almeno quattro nodi, dagli otto ai dodici sarebbe l'ideale, probabilmente anche di più per divertirsi, ma quel giorno ce n'erano al massimo due.
Lo so, avrei dovuto vedere prima le previsioni, ma tanto avevo a disposizione solo quel giorno e ci sarei andato comunque.

Nei pochi istanti di vento, non più di un minuto consecutivo, ha veleggiato, anche di bolina.
Ciononostante non ritengo il test soddisfacente perché non è solo l'andatura che deve funzionare, e fin qui potremmo ritenerci soddisfatti in quanto con maggior vento sicuramente potrà far solo che meglio, ma anche le abbattute e soprattutto le virate.
Senza un certo abbrivio il timone non sembra infatti essere efficace. Non è un caso che, chi mette in acqua riproduzioni, aggiunge timoni giganteschi rispetto a quelli che dovrebbero essere in scala.
Non ho pensato a fare una prova ad hoc per verificarlo: avrei dovuto spingere da riva verso il largo la goletta con la massima forza e dar immediatamente il comando al timone a sinistra o a destra, ripetendo poi la stessa prova ma sempre con minore spinta iniziale. Se la nave gira va bene, vuol dire che il timone agisce anche senza che l'elica debba essere azionata, altrimenti è una grossa pecca, un limite che va conosciuto ed, eventualmente, superato.


STABILITA' E TENUTA ERMETICA
Non si può dire nulla su nessuna di queste caratteristiche. C'era talmente poco vento che non si è quasi mai inclinata e quando è successo lo ha fatto molto poco e per poche decine di secondi. Sul ponte, normalmente investito dall'acqua (alla quale dobbiamo impedire di arrivare nella stiva), non è caduta nemmeno una goccia.



CONSUMI ENERGETICI E DURATA DELLE BATTERIE
Non avere un rilevamento telemetrico né alcuna spia sullo stato delle batterie è un grosso problema. Andarle a misurare ogni tanto è impensabile perché l'apertura dei coperchi è un'operazione lunga.
Il circuito che avevo pensato per la N.A.M non va bene perché i led di segnalazione mal si conciliano con l'estetica di questa nave.

Quando ho finito ho misurato le batterie a vuoto ed erano ancora cariche.
Posso ancora avere margini per migliorare la durata.

Nell'attuale configurazione, una batteria è dedicata all'alimentazione della ricevente e dei servomeccanismi, mentre l'altra al variatore di tensione (ESC) e quindi al motore elettrico. In questo modo, come già dissi, il positivo del BEC (battery elimator circuit) del variatore è staccato.
Siccome il motore assorbe molto di più, forse sarebbe meglio dedicargli una batteria con più carica rispetto all'altra, oppure mettere in parallelo le due batterie da sei volt. In quest'ultimo caso, visto che ad alimentare la ricevente e i servomeccanismi sarebbe il BEC integrato nel variatore, il positivo andrebbe riconnesso.
Un'altra alternativa valida è quella suggerita da Giulio Meo, posso sostituire la tecnologia al piombo con quella NiMh, in tal caso potrei metterne di più, a parità di peso, e aumentare notevolmente la carica. In questo caso, essendo 7,4 volt la tensione di lavoro dovrei far passare tutto per il variatore.
Comunque, al di là del disagio di non sapere quanta carica rimane, visto l'ampio margine e il comportamento sperimentale in fase di scarica a 200 mA e 1,2 A, posso stare abbastanza tranquillo.
Icone allegate
progetto e realizzazione ex novo-20230911_174619.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20230911_174638.jpg   progetto e realizzazione ex novo-20230911_175334.jpg  
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