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alessandroROMA 09 settembre 13 22:09

Citazione:

Originalmente inviato da claudio v (Messaggio 3935667)
Ciao,
credo che per la tipologia di domande dei tuoi post, in navimodellismo a vela troverai poche risposte utili. Ti sposto in navimodellismo riproduzioni.
Se poi, a barca iniziata e definita, vuoi fare domande inerenti la sola parte vela con domande specifiche qui probabilmente troverai una aiuto.
Per i verricelli delle vele, fino a circa 50 dm2 di superficie, un verricelo Hitec tipo HS 785 da circa 13 kg/cm di trazione e` sufficiente senza problemi se non si hanno velleita` corsaiole (quindi perfetto nel tuo caso).
Avendo piu` vele da muovere, ne userei almeno uno per le rande e un altro per i fiocchi.
ciao

Grazie innanzitutto per la risposta, spostami pure, anche perché nella prima domanda non ebbi alcuna risposta, probabilmente perché era formulata male, o troppo lunga o “postata” nella sezione sbagliata. Chiedo venia ma a differenza di utenti esperti di questo forum commetto molti errori. Pensa che non sapevo nemmeno dell’esistenza di giunti con grani. Ho chiesto e qualcuno che non si è sentito troppo in alto mi ha risposto chiarendomi molto le idee in merito. Purtroppo prima di informarmi, (grazie anche ad utenti preparatissimi di questo forum che però preferiscono scrivere in PM, chissà perché) non sapevo dell’esistenza di molti arnesi già pronti per il modellismo e d’altro canto constatavo che molte cose che pensavo esistessero non sono mai state prodotte. Ho fatto domande che oggi riconosco come banali ma non mi vergogno mai di chiedere.
Alla luce di quanto detto spero di non seccarti se ti chiedo ancora qualcosa.
L’uso di due verricelli è perentorio o è solo consigliabile ? Te lo chiedo perché vorrei usare un solo verricello. Sia per motivi di progetto già fatto sia per comodità di comando. Non mi dilungo sui dettagli delle motivazioni che sono lungi e noiosi.
PS La superfice velica totale è 144555 mm2 meno di 15 dm2

alessandroROMA 09 settembre 13 22:54

Citazione:

Originalmente inviato da franave (Messaggio 3936236)
Ciao Ale, se sei bravo nel modellismo cosi' come lo sei nel cad allora non vedo l'ora di vederlo realizzato! Il progetto e' davvero interessante e curioso.
Provo a risponderti qui a qualche tua domanda in modo tale che se scrivo inesattezze di sicuro mi correggeranno:
1)Per il servo sei ok, uno standard qualsiasi come quello che hai scelto da 6kg e' sufficiente. Per il verricello ti ha risposto il piu' che competente Claudio.
2)La radio e' ok, scegli bene se mode 1 o 2 in base alle tue prefrenze.
3)Anche con l'esc sei a posto. L'ho avuto uguale (poi passato a pierpi), devi solo cambiare i connettori che fanno pena. E' anche waterproof!
4)Il motore dovrebbe andare bene, considerando che e' una semiriproduzione e non un missile da corsa. L'assorbimento a vuoto e' quello che hai visto (nel tuo caso 2A). Se le dimensioni (mi pare di aver capito tra gli 80 e i 100 cm) ma sopratutto il peso e' rilevante, puoi prenderne anche qualcuno piu' grande visto il costo basso.
5)Per il giunto la risposta e' si, non sono particolari, neanche tanto costosi. A titolo di esempio puoi dare uno sguardo qui per renderti conto di quanti modelli ce ne sono: Modular Boat propshaft Couplings from Cornwall Model Boats
6)Per il numero di ordinate penso che piu' sia complesso e preciso il modello, piu' ordinate ci sono. Ma attendi altre risposte.
Ciao e buon lavoro. :wink:
Francesco

Ciao Franave, piacere di risentirti.
Un saluto sul forum anche a Dooling che mi ha fornito utilissime indicazioni.

Grazie per le indicazioni, se ti interessa ti fornisco alcune dimensioni. Per il giunto ho già provveduto.
Il piroscafo goletta è lungo (fuori tutto): 1090 mm.
misurata sul ponte la lunghezza è di 905 mm
è largo: 163 mm circa

Appena disegno il sistema di pulegge, con due ipotesi, te lo posso far vedere in modo da aver un tuo parere sulla fattibilità?


Grazie per gli apprezzamenti, ma sono immeritati, non sono pienamente soddisfatto del progetto, come circostanza attenuante posso solo dire che il programma software non lo avevo mai usato prima, e se dovessi iniziare oggi lo farei meglio.
Un grosso rammarico è che per produrre subito le tavole per il taglio mi sono accontentato di una scafo che presenta alcune anomalie sebbene sostanzialmente congruente, per esempio non sono riuscito ancora a chiudere i volumi e perciò non posso ottenere in maniera semplice e automatica (come è in grado di fare questo software) utili punti e cifre nautiche per la successiva disposizione dei pesi o altro.

Comunque spero di realizzare un buon modello benché non ci sia quasi nulla per capire come erano disposti i particolari del ponte su questo tipo di navi. Ho solo qualche immagine di vecchi dipinti sempre di vista laterale. E’ incredibile ma non ci sono nemmeno scatole di montaggio. Quello che si avvicina di più sono piroscafi a ruote.
Ho scelto una tipologia e un periodo sfavorevoli per la realizzazione autonoma. E pensare che per altri periodi ci sono particolari a non finire.
Logicamente spero di essere smentito, magari esce qualcuno con disegni o immagini dettagliate di un piroscafo a vapore (compreso il ponte) della seconda metà del 1800, (non le corazzate) con propulsione ad elica; va bene qualsiasi attrezzatura velica.

Mach .99 10 settembre 13 00:47

Citazione:

Originalmente inviato da alessandroROMA (Messaggio 3936409)
Lungi da me fare il saccente, ma per un certo periodo il vapore, (quindi il termine piroscafo, e non vuol dire nave a motore), e le vele hanno convissuto. Dopo aver abbandonato le ruote ritenute meno prestanti dell’elica, confronto definitamente consacrato dalle prove fra l’Alecto e la Rattler, della marina del Regno Unito, nel 19° secolo era possibile vedere navi mercantili e da guerra con fumaiolo e attrezzatura velica completa di vario tipo: golette, navi, brigantini, brigantini goletta ecc. ecc. Nella seconda metà del 1800 i piroscafi a vapore con attrezzatura velica erano la norma. Ci sarebbe da scrivere molto più e con molti più dettagli ma credo sia inutile. Voglio precisare però che nel 1861 una ventina di cannoniere americane della classe Unadilla, venivano varate dopo una veloce costruzione; erano tutti piroscafi ad elica, con armature veliche a due alberi, perlopiù a goletta ma anche a brigantino goletta. Ecco, io mi sono ispirato liberamente (senza pretesa di volerle copiare anche perché non ho nulla per farlo purtroppo) a quei piroscafi.

Era solo per chiarire :wink:

alessandroROMA 10 settembre 13 01:19

Citazione:

Originalmente inviato da Mach .99 (Messaggio 3936662)
Era solo per chiarire :wink:

Beh se è chiaro, allora posso abbinare una propulsione ad elica con le vele nello stesso modello di piroscafo?
La mia domanda sui verricelli e sul motore era plausibile per lo stesso modello, o devo scegliere fra i due escludendone uno ?
Ho sorpassato il basilare punto d'inizio scegliendo un piroscafo con vele?

Mach .99 10 settembre 13 09:52

No no va bene, di sicuro sarà esistito qualcosa del genere.

Dei motori elencati io non ne sceglierei nemmeno uno, è tutta roba che fa un sacco di giri, e su questo tipo di barche non lo vedo troppo appropriato.

Penso ci voglia qualcosa di lento che giri un'elica grossotta.

claudio v 10 settembre 13 14:18

Citazione:

Originalmente inviato da alessandroROMA (Messaggio 3936424)
Grazie innanzitutto per la risposta, spostami pure, anche perché nella prima domanda non ebbi alcuna risposta, probabilmente perché era formulata male, o troppo lunga o “postata” nella sezione sbagliata. C.....
.........................
L’uso di due verricelli è perentorio o è solo consigliabile ? Te lo chiedo perché vorrei usare un solo verricello. Sia per motivi di progetto già fatto sia per comodità di comando. Non mi dilungo sui dettagli delle motivazioni che sono lungi e noiosi.
PS La superfice velica totale è 144555 mm2 meno di 15 dm2

Direi che hai postato fondamentalmente nella sezione sbagliata (navimodellismo a vela) e non ti ho spostato qui prima perche` nel mese scorso sono stato molto poco presente sul forum e ho cercato di rispondere ai messaggi tecnici... cosi` il tuo post, scivolando verso il basso, mi era sfuggito.
In ogni caso, nessun problema, qui ora troverai piu` suggerimenti per la maggior parte delle domande poste.

per quanto riguarda i verricelli, con quella superficie velica uno e` piu` che sufficiente, anzi, basterebbe anche un servo a braccio, anche di dimensioni ridotte.
15 dm2 e` la superficie di una Footy e basterebbe un servo a braccio da 3 kg.
solo che tui hai piu` vele da controllare e magari vuoi anche far passare di bordo i fiocchi e quindi le cose si complicano.
L'altro problema e` che avrai piu` scotte da muovere e quindi piu` "passaggi/rinvii" che aumentando gli attriti faranno sforzare il servo, quindi probabilmente un verricello potrebbe essere la soluzione migliore.

Non avendo una chiara idea di come tu voglia muovere le vele e s e tu voglia poterle controllare tutte, per ora non saprei cosa dire di piu` specifico. Se vai avanti con il disegno e la costruzione e dettagli un po' di piu` cosa vorrai fare, a quel punto sara` piu` facile dare un consiglio specifico.

Data la stazza del modello finito di alcuni kg e l'esigua superficie velica verrebbe anche da domandarsi se serva effettivamente controllarle o basti fermarle in una posizione piu` o meno neutra perche` il muoverle potrebbe avere uno scopo piu` riproduzionistico che funzionale
Tieni presente che con 20 dm2 di vele una barca a vela da 1kg concepita per navigare a vela si muove bene, ma una da 3 kg non ottimizzata per la navigazione a vela con la stessa superficie di vele non va "molto" a meno di essere in una bufera, cosa che difficilmente accadra` al tuo piroscafo.

Ciao

alessandroROMA 11 settembre 13 00:29

grossi problemi
 
Direi che hai postato fondamentalmente nella sezione sbagliata (navimodellismo a vela) e non ti ho spostato qui prima perche` nel mese scorso sono stato molto poco presente sul forum e ho cercato di rispondere ai messaggi tecnici... cosi` il tuo post, scivolando verso il basso, mi era sfuggito.
In ogni caso, nessun problema, qui ora troverai piu` suggerimenti per la maggior parte delle domande poste.


Grazie! Mi hai salvato il “topic”, con questo spostamento.


Per quanto riguarda i verricelli, con quella superficie velica uno e` piu` che sufficiente, anzi, basterebbe anche un servo a braccio, anche di dimensioni ridotte.
15 dm2 e` la superficie di una Footy e basterebbe un servo a braccio da 3 kg.
solo che tui hai piu` vele da controllare e magari vuoi anche far passare di bordo i fiocchi e quindi le cose si complicano.
L'altro problema e` che avrai piu` scotte da muovere e quindi piu` "passaggi/rinvii" che aumentando gli attriti faranno sforzare il servo, quindi probabilmente un verricello potrebbe essere la soluzione migliore.


Quello che hai scritto mi rincuora.
Le prime domande che avevo "postato" erano vecchie a avevo deciso di prendere una decisione in autonomia, perciò ho tagliato le ordinate in modo che ospitassero solo un verricello.
In effetti avevo ravvivato il “topic” chiedendo solo in merito alla verniciatura.
Anche se non ho esperienza con modelli a vela so che quello che affermi è verissimo, molte volte quello che si guadagna con le leve lo si perde per gli attriti, perciò sto studiando il modo di ridurli al minimo.



Non avendo una chiara idea di come tu voglia muovere le vele e s e tu voglia poterle controllare tutte, per ora non saprei cosa dire di piu` specifico. Se vai avanti con il disegno e la costruzione e dettagli un po' di piu` cosa vorrai fare, a quel punto sara` piu` facile dare un consiglio specifico.



Voglio, anzi vorrei, controllare le rande separatamente e i fiocchi insieme ma senza pretesa di farli passare di bordo (anche se è meno realistico).
Conto di disegnare uno o due sistemi o simulazione per il controllo delle vele dove si vedrà un po’ meglio il verricello e i punti di rinvio, così da poterli sottoporre ai più esperti per un giudizio critico.
Ho seri problemi in questo senso perché visibili dovranno essere solo le manovre “finte”. Quella vera dovrà correre perlopiù sotto il ponte.
Ma è veramente un rebus creare delle aperture (coperchi) sul ponte per ovvi motivi, (non ultimo la movimentazione delle batterie), pur lasciando dei fori fissi per l’inserimento delle manovre correnti vere.
Anche in questo caso, in assenza di risposte, ho deciso di procedere in autonomia disegnando i profili dei ponti nel modo più “flessibile” che mi è riuscito.
Non so se su questo punto sono stato chiaro. Insomma non potevo far passare il buco della manovra proprio sul coperchio a meno di non riannodare tutto ogni volta.


Data la stazza del modello finito di alcuni kg e l'esigua superficie velica verrebbe anche da domandarsi se serva effettivamente controllarle o basti fermarle in una posizione piu` o meno neutra perche` il muoverle potrebbe avere uno scopo piu` riproduzionistico che funzionale
Tieni presente che con 20 dm2 di vele una barca a vela da 1kg concepita per navigare a vela si muove bene, ma una da 3 kg non ottimizzata per la navigazione a vela con la stessa superficie di vele non va "molto" a meno di essere in una bufera, cosa che difficilmente accadra` al tuo piroscafo.


Qui mi hai gettato nello sconforto anzi hai centrato la “santabarbara”. Infatti il mio terrore più grande, (ti ricordo che questo è un progetto sperimentale ex novo che non segue alcuna via già tracciata) è proprio questo.
Per la precisione sono due i crucci, il primo è che si ribalti, ma credo di poterlo risolvere agendo sulla dislocazione dei pesi e alle brutte rinunziando alle controrande.
Il secondo è che la riduzione (che ho già effettuato due volte) del piano velico riduca l’efficacia delle vele fino a renderle pressoché inutili, salvo bufere.

claudio v 11 settembre 13 09:04

Citazione:

Originalmente inviato da alessandroROMA (Messaggio 3938105)
....

Voglio, anzi vorrei, controllare le rande separatamente e i fiocchi insieme ma senza pretesa di farli passare di bordo (anche se è meno realistico).
Conto di disegnare uno o due sistemi o simulazione per il controllo delle vele dove si vedrà un po’ meglio il verricello e i punti di rinvio, così da poterli sottoporre ai più esperti per un giudizio critico.
Ho seri problemi in questo senso perché visibili dovranno essere solo le manovre “finte”. Quella vera dovrà correre perlopiù sotto il ponte.
Ma è veramente un rebus creare delle aperture (coperchi) sul ponte per ovvi motivi, (non ultimo la movimentazione delle batterie), pur lasciando dei fori fissi per l’inserimento delle manovre correnti vere.
Anche in questo caso, in assenza di risposte, ho deciso di procedere in autonomia disegnando i profili dei ponti nel modo più “flessibile” che mi è riuscito.
Non so se su questo punto sono stato chiaro. Insomma non potevo far passare il buco della manovra proprio sul coperchio a meno di non riannodare tutto ogni volta.


Citazione:

Data la stazza del modello finito di alcuni kg e l'esigua superficie velica verrebbe anche da domandarsi se serva effettivamente controllarle o basti fermarle in una posizione piu` o meno neutra perche` il muoverle potrebbe avere uno scopo piu` riproduzionistico che funzionale
Tieni presente che con 20 dm2 di vele una barca a vela da 1kg concepita per navigare a vela si muove bene, ma una da 3 kg non ottimizzata per la navigazione a vela con la stessa superficie di vele non va "molto" a meno di essere in una bufera, cosa che difficilmente accadra` al tuo piroscafo.

Qui mi hai gettato nello sconforto anzi hai centrato la “santabarbara”. Infatti il mio terrore più grande, (ti ricordo che questo è un progetto sperimentale ex novo che non segue alcuna via già tracciata) è proprio questo.
Per la precisione sono due i crucci, il primo è che si ribalti, ma credo di poterlo risolvere agendo sulla dislocazione dei pesi e alle brutte rinunziando alle controrande.
Il secondo è che la riduzione (che ho già effettuato due volte) del piano velico riduca l’efficacia delle vele fino a renderle pressoché inutili, salvo bufere.

Se vuoi comandare le vele separatamente, cioe` le rande separate dai fiocchi non vedo come tu possa farlo con un solo verricello.
il sistema per far passare di bordo i fiocchi senza l'uso di comandi specifici esiste e rende verosimile il funzionamento, ma, naturalmente, penalizza l'efficacia della vela.
Si tratta di far partire la scotta dal ponte da un lato, farla passare attraverso un occhiello nel punto di scotta del fiocco e poi farla andare sull'altro lato del ponte.
Da un lato la scotta e` fissa, dall'altro e` collegata al verricello che lasca e cazza permettendo al fiocco essere regolato, anche se in maniera un po' approssimativa.
Il passaggio di mura del fiocco avviene automaticamente dato che scivola sulla scotta che passa nell'occhiello e quindi il vento provvede a spingerlo da un lato e dall'altro automaticamente.

Come dicevo, pero`, in questo modo il rendimento della vela non e` il massimo cosi` come il controllo della sua forma... pero`, dal punto di vista semi-riproduzionistico offre un compromesso accettabile simulando l'estetica e il funzionamento della vela reale.
Un tale sistema e` adatto sia per il funzionamento dei fiocchi sia delle controrande.
Soluzioni del genere le ho viste ma non le ho mai impiegate perche` a me interessa fare cose che funzionino al meglio e che quindi non sono mai riproduzioni.
Dato che la tua nave avra` dei motori, un peso elevato, basso momento raddrizzante e una superficie velica esigua... il consiglio e` di pensare alle vele solo per l'aspetto estetico e non cercare di farla navigare solo a vela perche` difficilmente funzionera` in maniera soddisfacente.
Pero`, per dire quanto poco sara` efficace la propulsione a vela del tuo piroscafo, sarebbe molto utile sapere il dislocamento finale previsto e le dimensioni overall (lunghezza, larghezza, pescaggio etc) che avrai certamente gia` calcolato ma che, ameno che mi siano sfuggine, non ho trovato nei tuoi post.
Ciao

alessandroROMA 11 settembre 13 18:25

Se vuoi comandare le vele separatamente, cioe` le rande separate dai fiocchi non vedo come tu possa farlo con un solo verricello.

Scusa mi sono espresso male, volevo dire che non intendo lasciare i fiocchi fissi ma comandarli; logicamente con un solo verricello si comanda tutto insieme.
L’idea di rinunciare al comando dei fiocchi me l’ha fatta abbandonare con un giusto consiglio proprio un utente di questo forum in un PM.


il sistema per far passare di bordo i fiocchi senza l'uso di comandi specifici esiste e rende verosimile il funzionamento, ma, naturalmente, penalizza l'efficacia della vela.
Si tratta di far partire la scotta dal ponte da un lato, farla passare attraverso un occhiello nel punto di scotta del fiocco e poi farla andare sull'altro lato del ponte.
Da un lato la scotta e` fissa, dall'altro e` collegata al verricello che lasca e cazza permettendo al fiocco essere regolato, anche se in maniera un po' approssimativa.
Il passaggio di mura del fiocco avviene automaticamente dato che scivola sulla scotta che passa nell'occhiello e quindi il vento provvede a spingerlo da un lato e dall'altro automaticamente.


Sei stato chiarissimo, potresti scrivere vademecum e manuali; in effetti avevo pensato di fare proprio così ma, correggimi se sbaglio, per facilitare il passaggio di mura del controfiocco (intendo quello più alto e più a prora, spero di non aver sbagliato il termine) , dovrei ridisegnare il controfiocco stesso facendolo più stretto (per capirci l’angolo in prossimità dell’occhiello sarebbe “molto ottuso”);

Come dicevo, pero`, in questo modo il rendimento della vela non e` il massimo cosi` come il controllo della sua forma... pero`, dal punto di vista semi-riproduzionistico offre un compromesso accettabile simulando l'estetica e il funzionamento della vela reale.

Il rendimento della vela è ridotto perché non si riesce a mantenerla bene o per un altro motivo?
Comunque il termine “semi-riproduzionistico” mi piace.


Soluzioni del genere le ho viste ma non le ho mai impiegate perche` a me interessa fare cose che funzionino al meglio e che quindi non sono mai riproduzioni.


Comprendo bene.

Dato che la tua nave avra` dei motori, un peso elevato, basso momento raddrizzante e una superficie velica esigua... il consiglio e` di pensare alle vele solo per l'aspetto estetico e non cercare di farla navigare solo a vela perche` difficilmente funzionera` in maniera soddisfacente.

Su questo punto ho seri dubbi anch’io, ma non ho perso definitivamente tutte le speranze.
Non escludo di ridisegnare il piano velico prevedendo un aumento della superfice velica ma senza alzare i picchi. Per fortuna, a differenza delle ordinate e dello scafo, sull’alberatura ho ancora tutte le opzioni aperte e posso comunque sperimentare in fase costruttiva.

Ho pensato di farla navigare perché quando finii la “porcata” che hai visto nei video di youtube, ripeto il link se ti sfugge:
https://www.youtube.com/watch?v=V6nOPxd891M
notai che, nonostante il peso (li veramente incredibile), il volume, la scarsissima superfice velica, fissa e fatta male, in alcuni momenti di vento più consistente cercava timidamente quasi di rispondere alla chiamata.
Mi sono detto pensa se avessi fatto meglio la randa e la potessi comandare. Idea balzana.

In effetti mentre per la parte estetica-riproduttiva mi ispiro liberamente alle cannoniere classe Unadilla del 1861, per la parte velica il mio obiettivo è una navigazione di questo genere, per me sarebbe il massimo.
https://www.youtube.com/watch?v=9fsWjH6Ue7A
Lo so che è diversa la superfice e diverso l’armamento e diverso tutto, ma per me è solo un punto finale per quel che riguarda la velocità e la fluidità dei movimenti.
Purtroppo chiunque naviga a vela, anche con riproduzioni d’epoca non fa a meno di una grossa pinna per la stabilità. A me la pinna sotto la chiglia non piace (a meno che non sia prevista anche nell’originale).

Sul momento raddrizzante non ho potuto fare alcuna previsione o “calcolo” (parola grossa per me) per i motivi che scrivo sotto, ma potrei riuscire a non averlo tanto basso.


Pero`, per dire quanto poco sara` efficace la propulsione a vela del tuo piroscafo, sarebbe molto utile sapere il dislocamento finale previsto e le dimensioni overall (lunghezza, larghezza, pescaggio etc) che avrai certamente gia` calcolato ma che, ameno che mi siano sfuggine, non ho trovato nei tuoi post.
Ciao


Ho scoperto che per disegnare uno scafo non c’è un metodo certo, ci si arriva in vari modi ed è un discorso molto lungo. Io ci sono arrivato per successive approssimazioni. Alla trentesima circa mi sono stufato e ho deciso che andava bene (ho rinunciato alla perfezione e mi sono accontentato della coerenza delle tre linee: acqua, longitudinali e ordinate).
Però mi sono portato dietro un problema: non riesco tuttora a chiudere i volumi, con conseguenze impossibilità di conoscere dati importanti. Questo per dirti che molti aspetti dovrò affrontarli ancora in maniera empirica, in fase di realizzazione. Per fortuna nel progetto ho lasciato aperte varie opzioni.
Comunque posso darti alcune cifre, già ora:

lunghezza fuori tutto: 1090 mm; 109 cm.
Lunghezza misurata sul ponte: 904 mm, circa 90 cm
Altezza a perpendicolo da bordo inferiore della chiglia alla punta della maestra: 579 m, circa 58 cm
Questa misura si può modificare.
Larghezza misurata al baglio massimo: 166,58 mm; 16,7 cm
Larghezza misurata fra le estremità degli appoggi delle griselle: 186 mm, 18,6 cm
Superfice di galleggiamento sulla linea teorica di g. : 110084 mm2, circa 11 dm2
pescaggio teorico: 86 mm; 8,6 cm.
altezza da bordo inferiore chiglia a superfici del ponte principale: 130 mm.
Superfice approssimativa dello scafo (va aggiunta la chiglia e il tagliamare che sporgono di circa un cm):
questo dato può essere utile solo per la verniciatura: 9322 mm2; circa 93 cm2


Ti farò sapere i pesi dell’allestimento interno esclusa la nave (scafo, alberi, accessori, sartiame ecc.ec.) che consistono in: motore, verricello, servomeccanismo, batterie AGM (ce ne vanno tre ma intendo metterne una o due al massimo), asse dell’elica, elica, ricevitore, variatore e chiglia d’acciaio.

claudio v 13 settembre 13 15:20

non sono sicuro di aver capito bene... mi stai dicendo che non sai quale volume avra` lo scafo e lo stai costruendo?

Ti consiglierei, se con il cad non ci riesci, di calcolarteli in maniera matematica con la semplice formula che trovi qui a partire dal fondo di pagina 25
http://www.radiovelisti.it/downloads...1M_Parte_2.pdf

Basta conoscere l'area delle sezioni immerse e la loro distanza e quelle con il cad le saprai calcolare facilmente.

Per le misure che hai dato, cioe` meno di 17cm di larghezza e e 8,5 cm di pescaggio, supponendo forme di ordinate un po' quadre si puo` supporre che avere una sezione maestra data da 16,5 x 8,5 cm = circa 140 cm2 meno un 15% dato dalla forma arrotondata: circa 1,15 dm2 (e` una stima, dipende da come sono fatte le ordinate)

La lunghezza al galleggiamento (che non hai scritto), suppongo possa essere circa 9 dm, quindi, supponendo un coefficiente prismatico di circa 0,75 otteniamo:
1,15 x 9 x 0,75 = 6,2 kg

Pero`, come vedi, questo calcolo presenta diverse supposizioni e non so quanto possa essere esatto.
Sarebbe molto utile che tu lo calcolassi, perche` il progetto di ogni roba che galleggi dovrebbe partire sempre dal volume immerso stimato, altrimenti si rischiano spiacevoli sorprese costruendo sottomarini e non navi:wink:
Ciao

p.s.
questo dato
Citazione:

Originalmente inviato da alessandroROMA (Messaggio 3938935)
[I]...
Superfice approssimativa dello scafo (va aggiunta la chiglia e il tagliamare che sporgono di circa un cm):
questo dato può essere utile solo per la verniciatura: 9322 mm2; circa 93 cm2
...
[/B]

e` sicuramente sbagliato perche` vorrebbe dire che lo scafo ha meno di 1 dm2 di superficie... ed e` impossibile... ci deve essere forse qualcosa che non combina nelle unita` di misura/conversioni usate.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 19:52.

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