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Confermo il Proxxon, perfetto (e riutilizza anche lame spezzate :)) Andrea |
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Per quello ti si chiedeva cosa ci devi fare: un seghetto da traforo fa cose che con il tuo sono impossibili, e per contro non ne fa altre per cui il seghetto è indispensabile. |
ci ho pensato parecchio e ho anche provato il traforo a casa di un amico. Il seghetto ha come handicap (o limite) che devi avere una buona mano per andare dritto. Anche il traforo pero' ha lo stesso limite... Io ho acquistato anche un supporto (costa 5 euro) che ti permette di fissarlo alla morsa e lavori con la lama rivolta verso l'alto usando il piano di acciaio come appoggio. Che dire... e' un traforo con la lama piu' corta... Ripeto che avendoli provati entrambi posso dire che la versatilita' del seghetto alternativo e' impagabile. Da non sottovalutare 2 fattori: spazio e rumore. Il rumore e' minimo, al pari delle vibrazioni generate. Se poi il pezzo e' appoggiato su un piano di poliestirene estruso da 40 mm non hai nemmeno problemi di doverlo muovere (ogni tanto butti via il polistirene e risolvi) In ultimo lo spazio che occupa e' veramente poco e lo riponi in un cassetto dopo l'uso. Il traforo occupa mezzo tavolo. |
ok,grazzie a tutti. domani faccio un giro,e vedo. |
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Non credo sia tanto colpa del seghetto, quanto del tipo di lama e del nostro (proprio) "soramanego", in veneto abilità :wink: Ho notato che le lame in dotazione, se pigliano la strada, non riesci più a correggere, non so se mi spiego. Mentre montando come sul mio traforo, le lamette dell'archetto manuale (con apposito adattatore a morsetti), riesci a guidare correttamente la lama lungo il profilo da tagliare; ovvio non saranno tagli rettilinei tipo laser a CNC, ma almeno non se ne va dove vuole. Credo che la differenza la faccia la dentatura della lama, che ti permette di "mangiare" anche lateralmente riuscendo a guidare il taglio dove vuoi. Questa la mia esperienza. |
Quoto... in base alla mia esperienza posso dire che per fare i tagli dritti non bisogna correre o aver fretta... l'avanzamento lo dai in base al tipo di legno e spessore, senza forzare contro la lama... poi la lama nuova, affilata e che taglia bene, contribuisce al taglio pulito... come pure la tensione che si da per stringere la lama... mentre nel taglio curvo, un fattore che incide, è la vena del legno che cambiando orientamento fa deviare il taglio... ovviamente in primis c'è anche la tecnica manuale... |
Citazione:
Le lame economiche di solito tirano a destra lo stesso, perchè la dentatura viene ottenuta con una trancia e i denti non sono rifiniti. In questo caso basta rettificarle appoggiando sul lato destro un carborundum a grana fine (sul seghetto in moto, ovviamente): quando non si sente più il "grattamento" la lama è liscia e pronta per il taglio. E a questo proposito, non fare forza col pezzo contro la lama. Se la lama è affilata taglia lo stesso, anzi meglio perchè non "acciaccate" i denti, e riuscite a controllare direzione e "aggressività" del taglio senza problemi. Se non è più affilata buttatela, vi segna il legno con bruciature e va dove vuole lei, e i pochi centesimi non valgono l'incaxxatura. Edit:Chicco, ci siamo sovrapposti...:lol: |
...eh già... :lol: in pratica le principali tecniche segrete sono queste... :P |
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Io personalmente, dopo avere tagliato diversi mq. di compensati vari, ora che ho preso la mano ,riesco a fare degli ottimi tagli anche con lame schifosissime e consumate....ma non appena noto un calo di prestazioni dovute alla lama usurata la cambio subito. Ciao Nico....:wink: |
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Grazie |
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