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Se l'Enac approva, il campo e' registrato nei loro sistemi e viene rilasciato una specie di certificato da mentecatti. CI sono solo lati negativi ma anche 1 agevolazione . A discrezione dell' associazione operante su quel campo, i membri quindi i modellisti possono essere esonerati dal conseguimento dell'attestatoCatto A1 A3. Il QRcatto assegnato a quella associazione e' valido per i modelli operanti solo in quel campo. Lo scrive Enac nel suo sito nella sezione "registrazione campi di volo". In alternativa valgono le leggi per i CattoDronati. Attenzione! Sulla certificazione Enac scrive, CHIARAMENTE, che la certificazione del campo puo' essere declinata per esigenze sovragiunte! Quindi se prima operavi e quello di quella casa li giu' era ' infastidito dai modelli, doveva prendersela con ogni singolo modellista. Dopo basterà' telefonare ad Enac = campo di volo / zona interdetta all'attività. Se di interesse meglio leggere sul sito Enac. Saluti PS L' esempio della casa potrebbe significare che il proprietario e' preoccupato per ipotetici o probabili incidenti..... |
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Dovranno essere presenti anche i controllori di volo anche se manca la torre. Risultato... E rimasto il campo appena registrato all' Enac , il Presidente inventore delle leggi ed 1 socio. Gli altri tutti dispersi per le campagne compreso me. Hanno fatto il tuo stesso ragionamento : tiro fuori la canna da pesca. Saluti |
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Unico modo ormai per mantenere le ATM 03 con agevolazione sulle quote di volo o possibilità di operare, a determinate condizioni,dove DCoso non lo permetterebbe ..... In ogni caso non è assolutamente previsto non avere l'attestato A1/A3...... |
Devo cercare il file integro. Non ricordo dove l'ho salvato. Ho una foto di una pagina. Secondo te a cosa si riferisce? A quello che hai indicato? https://i.postimg.cc/c44W3DgN/IMG-20230822-195954.jpg |
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...oggi siamo a questo.....almeno per quanto ci riguarda.... |
Dopo aver iniziato questa discussione vorrei fare qualche considerazione in seguito ai vari commenti. Intanto, come giustamente mi hanno fatto notare, i parchi non sono chiusi in autonomia da ENAC ma quest'ultima, a seguito di richiesta di una amministrazione competente, applica le regole per l'area oggetto di richiesta. Quindi, nel caso specifico, L'ente Parco di Trevignano ha avviato la richiesta di limitazione di sorvolo e l'ENAC ha definito tutta l'area vietata al sorvolo. Quindi ho fatto un errore. Poi insisto sulla divisione tra droni e aeromodelli già prevista nella ATM-03C in vigore. Ripeto questo distinguo perché, a mio giudizio, è l'unica cosa che potrebbe aiutarci a non chiudere il nostro hobby. Aeromodellista: persona che è ai comandi di un aeromodello. Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi. E' proprio questo il punto che andrebbe sostenuto. Dai vari commenti scritti, tra l'altro, viene fuori una situazione davvero paradossale. Il dronista vojerista, cioè il tizio che con il drone va a spiare intorno alle case ed altri posti, se ne frega delle regole perché, essendo il drone dotato di telecamera e di sistema di volo automatico, non controllato quindi a vista, può stare comodamente seduto dentro la sua casa e far volare il drone dove vuole. E siccome non rispetta le regole il dronista vojerista da supermercato non avrà QR-CODE, non sarà assicurato, non avrà fatto l'esame EASA e nessuno lo beccherà mai. Se il drone viene abbattuto non lo reclamerà ma probabilmente se ne comprerà un'altro. Il paradosso è proprio questo. Il modellista fa volare il proprio modello in aree aperte, il modello vola a vista quindi il modellista è facilmente individuabile anche se vola su un prato o un'area aperta nel rispetto delle regole. E' proprio la possibilità di essere facilmente individuato che lo consiglia di rispettare tutte le regole previste. Quindi come al solito chi rispetta le regole è vessato chi non le rispetta fa ciò che vuole senza timore di essere beccato. Ora giusto la categoria dei dronisti da supermercato vojeristi ma anche sprovveduti vanno a volare con il drone a Piazza del Duomo o in testata pista di Ciampino. Li li beccano e pagano. Come già successo. Il fatto di dover pagare 6 euro per essere in regola forse è la cosa che mi scoccia di meno. Se serve a continuare a far vivere il nostro hobby si possono, forse, anche accettare. Un'altra considerazione è il quasi totale disinteresse dei commercianti di prodotti aeromodellistici o degli editori delle riviste (ne è rimasta solo una per la verità). Non ho mai saputo di qualche loro iniziativa. Forse perchè tanto al posto degli aeromodelli vendono i droni. Che alla fine per loro è uguale. Ma all'estero che fanno? Tedeschi, Francesi che fanno modelli enormi tentano qualche mediazione? Quindi per riassumere credo che l'unico tentativo che si possa fare, tramite dei rappresentanti, è di far presente ad ENAC la differenza che ho scritto prima nella speranza che comprendendo la differenza tra dronista da supermercato e modellista si possa fare qualche cosa per togliere qualche limitazione. In ultimo io capisco che l'ente Parco di Trevignano possa desiderare di chiudere il parco a tutti ma, davvero, vorrei proprio capire quale danno può fare un modello senza motore che vola nel silenzio in un raggio di 300 metri dal modellista che lo guida che è tra l'altro perfettamente individuabile a qualsiasi autorità costituita. A differenza dei dronisti del ....... |
Il canto del cigno. Citazione:
Ho un'età che, dopo 45anni di lavoro uno vorrebbe tirare un po' il respiro, praticando il suo hobby preferito, invece no bisogna correre a dietro a leggine da inquisitore gabellatore, inique e deleterie per l'indotto del settore, e cosi stiamo tutti pensando di vendere tutto e di darci alla pesca per stare all'aria aperta! E' evidente che siamo al canto del cigno! |
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Periodicamente queste discussioni di ripresentano con le solite critiche, interpretazioni "personali" delle norme (che già di loro sono belle incasinate) e qualche proposta di soluzioni fantasiosa. Sta di fatto che a livello europeo (EASA) c'è un regolamento, tutto è già stato deciso per cui se ne prende atto e ci si adegua, alla fine sono 3 cose in croce... -Patentino online A1-A3 a 31€ in Italia o meglio ancora gratis in Lussemburgo -Registrazione D-Flight con 6€ (NON è obbligatorio rinnovare ogni anno) -Assicurazione idonea. -Attenersi al rispetto delle regole e spazi aerei. Non credo sia tutta sta tragedia. |
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Nelle zone rosse chiedere una area riservata non è impossibile. Ci vuole impegno. |
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E forse anche il periodo del covid, non capisco il nesso, ma anch'io come altri mi sono impigrito nei vari hobby. |
Quando dialoghi con chi fa orecchio da indiano... Citazione:
:rolleyes: Bah! Fin'ora con ENAC e altri soggetti deputati, mi sembra che siano stati colloqui tra sordi! Per la serie non c'é peggior sordo di chi non vuol udire... oh no!? :( |
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Tutto questo per i droni... |
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La strada è già stata aperta da chi ha ottenuto la conferma di quelle già esistenti...... |
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Di sicuro non si occupano più di volo con motore termico o di modelli di medie o grandi dimensioni. Trattano generalmente aerei di polistirolo a batterie. A 80 anni fare l' esame, calcolando poca dimestichezza con internet, regole troppo rigide sul campo = abbandono. Tolti i veterani chi rimarrà? |
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Se a questo aggiungiamo che si va a parlare divisi in tanti piccoli pollai il fallimento è assicurato...... |
E' come diceva il marchese del Grillo: io so io, ma Voi nun siete un c...o!! Citazione:
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-_- INFATTI! NON se ne viene fuori! |
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D'altra parte se si basano con quello che sta succedendo in Ucraina dovrebbero vietare l'uso di qualsiasi UAV droni compresi. Quindi tutti, ma dico tutti, a terra. Ciò a cui mi riferisco è un'area di 400 metri di diametro e di altezza definita da ENAC nel quale far volare modelli senza sistema di navigazione autonoma con il rispetto delle regole sancite. Esame, assicurazione, QR-Code identificativo. Insomma si potrebbe chiedere la riserva di qualche limitata area oltre quelle già regolarizzate che non mi sembra siano molte. Nello specifico mi riferisco a qualche pendio. |
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La puoi anche chiedere in zona rossa di DCoso....ad esempio la nostra è nell'ATZ di un aeroporto.... ..ho messo i due link qualche messaggio più in alto...... |
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Gran parte delle aree parco sono state chiuse al sorvolo quando si sono diffusi i droni e andavano a volare ovunque... Queste istanze di chiusura dei parchi sono state impugnate da parecchi dronisti incazzati ed ENAC le ha giudicate non valide se non rilasciate d Enac stessa e allora i parchi hanno rifatto i documenti in modo corretto e siamo arrivati a oggi con le proibizioni a qualunque attività di volo..... Se ci sono le ATM nelle ATZ (rispettando precise regole di sicurezza) perché non ci possono essere in un parco....??...(chiaramente nella parte di parco in cui non si crea disturbo)... |
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P.S. il divieto di sorvolo nel Parco del Ticino è del 2007 :wink: i) sorvolare con velivoli non autorizzati, salvo quanto definito dalle leggi sulla disciplina del volo e per i mezzi di pubblico servizio https://normelombardia.consiglio.reg...r.%2086%2F1983. |
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Al momento e' cosi. Le regole sono necessarie ma il troppo storpia. Spero che in futuro si trovi un punto d' incontro. Ciao |
Ed in fine ecco la beffa. D-Flight ha stabilito esclusione del volo da 0 a 300 e dal sito dei seguaci della madonna della nota veggente si alza in volo un drone. https://roma.repubblica.it/cronaca/2...8563-P14-S1-T1 C'è da notare che il sito religioso è a 500 metri dalla zona dove pochi modellisti fino al primo di luglio facevano volare dei modelli classici anche non troppo grandi senza disturbare nessuno. Tra l'altro per alzare la statua il drone di certo non poteva essere piccolo. E' davvero una situazione paradossale. Ora sono proprio curioso di sapere che cosa fanno. |
E che rapporto ci sarebbe tra un drone professionale (con magari tutte le autorizzazioni del caso) e i modellisti ? Se il multicoso non fosse in regola, basta un esposto all'enac (documentato dall'articolo dei diversamente giornale) e sono acidi per chi ha operato. Per vedere se era autorizzato o meno e' sufficiente verificare se e'stato emesso qualche notam per tale operazione. Se cosi' non fosse, PEC a Enac immediata, anche se credo che a chi gestisce quella buffonata denincia piu' o denincia meno poco cambi. Rende di piu' un articolo sul giornale. Per attivita' pianificate e' possibile richiedere notam temporanei che, se non impediti da motivazioni serie, vengono rilasciati senza tanti problemi. Ovvio che bisogna avere tutto in regola. Se a fare l'attifita' fosse stato un elicottero che differenza ci sarebbe stata ? |
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Mi sembra davvero strano che il dronista (probabilmente da supermercato) abbia chiesto il permesso ad ENAC. Forse non era neanche sul posto visto che probabilmente con la telecamera lo puoi pilotare a distanza. Quindi anche eventuali denunce non credo abbiano alcun risultato. Chissà da dove il prode dronista pilotava il drone. Questo è il paradosso. Con un drone puoi fare ciò che vuoi senza rischio di essere beccato. Con un modello sei beccato subito visto che per farlo volare devi essere sul posto e nei paraggi del modello stesso. Quindi io, con patentino, QRcode, assicurazione, attestato di aeromodellista del Aeroclub devo attenermi alle regole e a trevignano non ci posso più andare il dronista buontempone ci vola, magari da remoto, in assenza di qualsiasi rischio. |
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