03 febbraio 19, 22:21 | #61 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-12-2009 Residenza: biella
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Droni professionali.... Droni ludici.... Aeromodelli...... Si contava molto sulle norme EASA per avere questa differenziazione anche da noi e invece ora arriva questa novità.......... | |
03 febbraio 19, 22:33 | #62 (permalink) Top | |
Data registr.: 10-01-2013
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__________________ ----------- "Bisogna provare compassione per tutti gli esseri viventi perché tutti, in qualche misura, soffrono. Alcuni soffrono troppo, altri troppo poco." (Siddharta Gautama, il Buddha) | |
04 febbraio 19, 00:30 | #63 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
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| Citazione:
A livello semantico "Droni ludici e aeromodelli" è una distinzione che non regge, a livello pratico lascia fuori, per dire, l'elimodellismo e i suoi riferimenti storici che abbiamo visto comprendere MOLTI multirotori, per cui la strega volante è molto meno "modellisticamente corretta" di un quadricottero. Le caselle da riempire per una normativa decente a parer mio (ma non solo) sono quelle che sta cercando di definire l'ENAC, 1) Quanto pesa (è importante se casca e per come deve essere costruito) 2) Ci lavori o ci giochi (che include il problema di patentini, assicurazioni, permessi, certificazioni, luoghi e quote di volo) 3) Come riesco a vedere se ci sei, dove sei e chi sei (ed eccoci a identificazioni, trasponder e tecnologie di tracciamento) Vorrei ricordare che il Codice della Strada, che nessuno contesta definendolo scritto da malvagi incompetenti, gira tutto sommato sugli stessi temi, ed ha solo 2 assi da controllare, stante che le auto di solito non si muovono sull' asse Z - funziona discretamente, è simile in tutto il mondo, non distrugge posti di lavoro e neppure creatività e poesia. | |
04 febbraio 19, 02:12 | #64 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-12-2009 Residenza: biella
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Se una determinata attività si è svolta per un determinato periodo senza dare particolari problemi sarebbe da ritenersi intrinsecamente sicura......e questo è il caso degli aeromodelli.... Questo è un principio che ha governato per anni l'operato degli enti che in tutto il mondo di sono occupati di sicurezza aeronautica....... Torno a ribadire che non capisco questo cambiamento di modo di giudicare........oltretutto non motivato da particolari eventi in cui siano stati coinvolti aeromodelli..... | |
04 febbraio 19, 08:04 | #65 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-05-2011
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Dico la mia... se io vado a volare con gli aeromodelli, ma anche iddrone, al campo volo dove sono iscritto, campo zona segnalata, ho l'assicurazione, perciò luogo privato, accessibile ad iscritti o soci... non credo di preoccuparmi più di tanto su ciò che succede "là fuori" normative fittizie che non si sa di preciso come e quando saranno applicate... se poi daranno proprio "fastidio" deciderò... Un esempio: se ho la Ferrari e vado in pista a farla sfogare, non può mica venire la polizia a chiedermi perché non ho la targa o come mai andavo a 270...
__________________ La passione, è tutto... senza, c'è il vuoto... |
04 febbraio 19, 08:33 | #66 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-12-2009 Residenza: biella
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E comunque è stato annunciato per l'estate un'aggiornamento al regolamento Enac.......per cui inizieranno a cambiare le regole.... | |
04 febbraio 19, 10:37 | #67 (permalink) Top | ||
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
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Gli aeromodelli "classici" NON SONO intrinsecamente sicuri. Anzi. Sono costruiti per lo più un tanto al chilo, non dimensionati, con elettroniche tutte da vedere, vengono giù da sempre come pere, e in grosse quantità, e anche loro hanno fatto morti e feriti. Qualunque aeromodellista sa che non è questione di SE ma di QUANDO farà il suo buco per terra. E' che fino all'arrivo dei multicotteri a basso costo e grande facilità d'uso VOLAVANO SUI CAMPI DI PATATE. Non era proprio possibile (o almeno, era DIFFICILISSIMO) volare sopra case e ignari passanti, e sottolineo ignari perchè il divieto di sorvolo di persone nei campetti di volo non è mai stato osservato granchè, ma di solito sono tutti modellisti, ogni tanto danno una controllatina sopra la testa e se ne fregano gioiosamente. Gli elicotteri avrebbero potuto, in teoria, volare anche in città, ma sono sempre stati minoritari, rognosi da pilotare, difficimente gestibili. Quindi, diciamolo, erano sicuri quanto è sicuro che resti casto su un isola deserta: non PUOI, non è che non vorresti o non saresti in grado. La rivoluzione è stata l'elettronica a basso costo e alte prestazioni (non ho detto SICURE, ho detto ALTE) e le batterie al litio. Da un giorno all'altro chiunque poteva mandare un "coso" in FPV a distanze inimmaginabili - e i primi erano AEREI, non multicotteri. Questi ultimi hanno permesso di partire e tornare dal balcone di casa senza problemi, e ovviamente gli "svolazzatori cittadini" sono aumentati. Contemporaneamente i multicotteri hanno reso possibili applicazioni commerciali impensabili qualche anno fa. Quindi la necessità di nuove regole deriva dal NUMERO di aggeggi volanti e dal probabile (possibile?) aumento di questo numero, più che dalla loro effettiva pericolosità. E anche su questo, mettiamoci d'accordo su cosa stiamo discutendo. Non esistono statistiche su QUANTI aeromodelli "classici" vengano giù più o meno rovinosamente all'anno, meno che meno sul PERCHE'. Se le varie manifestazioni aeree insegnano qualcosa dev'essere un' ecatombe - ma nessuno si preoccupa perchè, appunto, volano sui campi. Quando non lo fanno, vedi alianti da pendio sulle cascine e svolazzi su parcheggi, anche con i sacri manufatti di balsa e colla (e VTR e carbonio) i danni ci sono eccome. Viceversa TUTTI i multicotteri cittadini, sia che cadano ma anche quando non cadono, finiscono (giustamente) sui giornali. E NON ne cadono poi tanti. Quindi, se la pericolosità non dipende dall'affidabilità operativa ma dal LUOGO e da cosa ci fai, ecco che ENAC va a normare IL LUOGO e cosa ci fai. Vietando a tutti l'FPV e ribadendo per tutti l'obbligo di restare sui campi di patate vengono oltretutto a cadere le cervellotiche (a pare mio e non solo) divisioni tra "droni" e "aeromodelli": sono tutti giocattoli volanti, punto. E' ovvio che ENAC essendo un organismo che si è sempre occupato di velivoli VERI ci vada giù con la manina pesante, ma è anche vero che se l'approccio dei "veri modellisti" è Citazione:
E guardiamo anche chi rappresenta chi. I modellisti aerei italiani non sono certamente rappresentati dalla FAI (i jedi dell'agonismo) nè da AeCI (che se ne frega dei modelli); quindi l'unico rappresentante ufficiale resta la FIAM, correggimi se sbaglio, ossia il primo bersaglio di sarcasmi, sfanculamenti, accuse e recriminazioni ma anche il solo a poter sottoscrivere una guideline o una dichiarazione di intenti. Perchè non "irrobustire" la FIAM (con tutti i suoi difetti) invece che farneticare di modellisti-Robin Hood e petizioni internettare? Specifico, NON faccio parte nè di ENAC nè di FIAM e non lavoro per DJI... Ultima modifica di seengapoor : 04 febbraio 19 alle ore 10:40 | ||
04 febbraio 19, 11:14 | #68 (permalink) Top |
User |
Abbi pazienza, ma c'e' qualcosa che mi sfugge.
__________________ Associazione Sportiva GRUPPO AEROMODELLISTICO VST - Volare su Tetti http://www.vst-aero.it - Per i poco intelligenti non indica 'i tetti', ma il Comune in cui ha sede il campo volo (Tetti Neirotti) che dista piu' di 750 mt. dalla pista. |
04 febbraio 19, 11:37 | #69 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-07-2005 Residenza: Bassa Modenese
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| Citazione:
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04 febbraio 19, 12:03 | #70 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
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| Il tuo centro di intelligence nella Bassa Modenese ti ha informato male. Nei miei quindici anni circa di aeromodellismo diciamo "attivo" ho battezzato (e in molti casi seppellito) una cinquantata di modelli, tra trainer, motoalianti, sperimentali (fui forse il primo in Italia a importare il Lazy Bee direttamente dalla Clancy Aviation) e cretinate volanti varie. E, aggiungo, li costruivo anche piuttosto bene, compatibilmente con la mia formazione di biologo e il "laboratorio" sul tavolo del soggiorno. Erano tempi meno aggressivi e meno apprensivi, si praticava il modellismo per "staccare", non per incazzarsi. Si facevano molte stupidaggini, si fumava nei cinema e in moto andavi senza casco. Nei campetti ci vado ancora come spettatore, e rilevo con piacere la creazione di aree riservate e protette, a dimostrazione che c'è chi ci vola sopra (o non sarebbe necessario proteggerle). Aerei caduti nei parcheggi quanti ne vuoi, piloti col naso per aria (e quindi col modello SOPRA la testa loro e dei colleghi) anche. Non è quello il problema. Si parlava di opportunità-probabilità di ULTERIORI e diverse normative. Citazione:
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