ENAC e avvicinamento a norme europee

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Personal Jesus

E i tagliacarte per fare rapine in banca...

Ma mi fermo qui...

Aggiungo solo: Il Corsair della Horizon Hobby oltre largamente usato e visto nei campi aeromodellistici è anche tra i mezzi preferiti da parte di chi fa lavoro aereo con "dispositivi aerei" a pilotaggio remoto?
Se sì, perchè?
Se no, perchè?
(Domande retoriche in verità)

Quei modelli lì, se non sai pilotare e anche bene, vengono giù come tutti gli altri. Tranquillamente.

[Personal Jesus]

Originalmente inviato da Kat Sitwoy

Quei modelli lì, se non sai pilotare e anche bene, vengono giù come tutti gli altri. Tranquillamente.

Ah allora sono aeromodelli e tu sei "aeromodellista".

[Kat Sitwoy]

Questo era il drone che decollava e atterrava da solo in pista. "Discontinued" dopo pochi mesi perché, troppo caro, troppo macchinoso, troppo... inutile. Non interessava agli aeromodellisti perché non era un aeromodello e ai dronaroli perché non era un drone. L'ho provato e funzionava benissimo, ma a parte la lunga e macchinosa procedura di inizializzazione era un cosetto simpatico e divertente per non più di cinque minuti, poi ti veniva l'orchite. Come col drone, insomma.
[YOUTUBE]www.youtube.com/watch?v=Qyw-yg-eQsU[/YOUTUBE]

Edit: le ho provate tutte, ma non riesco a inserire il video. Troppo macchinoso anche questo. Cercatevelo.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Personal Jesus

Ah allora sono aeromodelli e tu sei "aeromodellista".

Credo.

[Personal Jesus]

Io sono sempre più convinto, e poi mi taccio veramente, che dalle risposte che ho ricevuto e che appunto un po' mi aspettavo, gli aeromodellisti vengano loro malgrado tirati dentro da chi fa appunto pilotaggio remoto neanche per uso ludico, ma pure da chi lo fa per uso professionale.

Ripeto, stante queste le premesse, hai voglia per gli aeromodellisti spuntare una sezione del regolamento a loro dedicata fatta decentemente o, proprio proprio, essere di fatto stralciati dalle future normative.

Sarebbe come dire che chi fa immersione con tanto di bombole e patentini, chiedesse norme anche per chi fa "snorkeling" a 30 metri da riva con pinne e maschera.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Personal Jesus

Io sono sempre più convinto, e poi mi taccio veramente, che dalle risposte che ho ricevuto e che appunto un po' mi aspettavo, gli aeromodellisti vengano loro malgrado tirati dentro da chi fa appunto pilotaggio remoto neanche per uso ludico, ma pure da chi lo fa per uso professionale.

Ripeto, stante queste le premesse, hai voglia per gli aeromodellisti spuntare una sezione del regolamento a loro dedicata fatta decentemente o, proprio proprio, essere di fatto stralciati dalle future normative.

Sarebbe come dire che chi fa immersione con tanto di bombole e patentini, chiedesse norme anche per chi fa "snorkeling" a 30 metri da riva con pinne e maschera.

Senti, col regolamento attuale io dovrei volare entro i 70 metri di quota dato che non ho l'attestato perché richiederlo purtroppo va contro i miei principi religiosi. Come tantissimi altri, però, me ne sono fatto una ragione e campo benissimo lo stesso. Pensate ad altro, date retta, che la vita è già tanto amara di suo e non vale la pena perdere tempo dietro a queste piccolezze. De minimis non curat preator.

[Stefano Orsi]

Originalmente inviato da buzz lightyear

Certo, questo è vero. Infatti, esistono diverse soluzioni per il monitoraggio e la gestione del traffico aereo “unmanned”, ma permangono molti dubbi di ordine tecnico, economico e normativo.

Ammesso e non concesso che il tutto proceda come da ottimistiche previsioni delle autorithy nazionale e parlamento europeo permettendo, ci sarebbero soluzioni economiche e semplici da usare.

Innanzi tutto, pare che le richieste di monitoraggio di tutto il parco volante, droni aerei, elicotteri ecc. sia dovuto a questioni di ordine pubblico.
E ci può anche stare come motivazione.

Quindi se da un lato come avete giustamente notato, esiste un consorzio, peraltro menzionato anche lunedi scorso a Roma, anche se non ne è stato fatto il nome c'erano strani personaggi di alcune di quelle aziende già da voi citate.
Il macchinino o la chiavetta USB, solo per farvi capire le dimensioni potrebbe essere installata su ogni modello volante.

al momento negli States nel quale stanno provando sul campo diverse soluzioni, la più semplice ed economica è quella di installare una app sul propri smarpthone che oltre a segnalare la propria posizione in tempo reale, dice anche al pilota quale sia la situazione del traffico aereo manned nei dintorni.

Oppure la soluzione DJI sfrutta i dati trasmessi tra radio e drone per inserire altri identificativi che possono essere letti da appositi ricevitori scanner (sistema Aeroscope)

A mio avviso, specialmente qui in Italia, un po' perchè siamo nati furbetti e quindi le app le craccheremmo subito, un po' perchè altrimenti non ci mangia sopra nessuno, verranno scelte soluzioni (spero non troppo costose) hardware.

In una delle versioni delle bozze Easa a proposito del transponder o sistema di tracking si parlava di protocollo open e frequenza a 5,8Ghz.
Quindi immagino la pattuglia della polizia che gira con uno speciale scanner, vede in drone in volo, accende il ricevitore e non trova alcuna identificazione, si reca sul posto e lo fa atterrare chiedendo spiegazioni.

Nel sistema tanto decantato (sono anni oramai) dall'Ente, invece si è sempre parlato di un sistema centralizzato con il quale vedere tutti i droni in volo contemporaneamente. E qui tecnicamente parlando mi scappa un po' da ridere.


Poi se si parlerà del 2022, se verrà tutto bloccato, se invece ENAC in estate se ne uscirà con un regolamento transitorio onestamente è un po' come giocare alla lotteria.

[MAXZANI]

Originalmente inviato da sub53

Cerchiamo di non andare sul ridicolo, un fotografo professionista cambia reflex se fattura o fotografa per piacere ?

Poi ci sono i fotoamatori che al matrimonio dell' amico usano la stessa reflex... ma in nero !

Originalmente inviato da Personal Jesus

Io sono sempre più convinto, e poi mi taccio veramente, che dalle risposte che ho ricevuto e che appunto un po' mi aspettavo, gli aeromodellisti vengano loro malgrado tirati dentro da chi fa appunto pilotaggio remoto neanche per uso ludico, ma pure da chi lo fa per uso professionale.

Ripeto, stante queste le premesse, hai voglia per gli aeromodellisti spuntare una sezione del regolamento a loro dedicata fatta decentemente o, proprio proprio, essere di fatto stralciati dalle future normative.

Sarebbe come dire che chi fa immersione con tanto di bombole e patentini, chiedesse norme anche per chi fa "snorkeling" a 30 metri da riva con pinne e maschera.

Questa confusione è portata avanti e alimentata da tanti, Dronezine in testa, in questo modo fra un paio di anni chiunque potrà fare foto e filmati dove gli pare e in caso di controlli delle forze dell'ordine sarà in grado, affermando di essere Aeromodellista, di evitare contestazioni......
In quanto ai droni oggi in commercio, sono quasi tutti per non dire proprio tutti, illegali per uso ludico in quanto in grado di fare volo autonomo.........basta che abbiano l'RTH.....
Basterebbe fare qualche controllo.......esattamente come gli ULM.....tutti di almeno un paio di quintali sopra ai 450 chili massimi che dovrebbero essere......
Ma intanto in questo paese va ormai bene tutto.......

[Stefano Orsi]

La situazione che descrivi Max è esattamente quella attuale.
Ovvero il cugggino o l'amico dell'amico, ti fa il video e le foto aggratis (almeno così dice) e se lo beccano dice di essere un aeromodellista.
206 euro di sanzione, reato penale, ma non trascritto come in caso di sottrazione di punti sulla patente di guida.

Se dovesse passare l'idea EASA, verrebbe da un lato regolarizzato l'uso ludico ricreativo (e qui sta il buffo delle questione) anche in certi contesti.
Ora per come la ho intesa io, un uso ludico e ricreativo sta a significare non professionale e potrebbe essere quasi paragonato al modellismo (ho tolto la parola "aero" così non vi incazzate)

Invece evidentemente nella testa dei legislatori, esistono droni ricreativi e aeromodelli, che invece potranno volare tranquillamente nei proprio recinti (campi volo debitamente riconosciuti)

Insomma al di la dei facili commenti, l'aeromodellismo nel prossimo probabile futuro, è la categoria che tra furboni delle domenica e professionisti del drone, ci rimette di più.

[MAXZANI]

Originalmente inviato da Stefano Orsi

La situazione che descrivi Max è esattamente quella attuale.
Ovvero il cugggino o l'amico dell'amico, ti fa il video e le foto aggratis (almeno così dice) e se lo beccano dice di essere un aeromodellista.
206 euro di sanzione, reato penale, ma non trascritto come in caso di sottrazione di punti sulla patente di guida.

Se dovesse passare l'idea EASA, verrebbe da un lato regolarizzato l'uso ludico ricreativo (e qui sta il buffo delle questione) anche in certi contesti.
Ora per come la ho intesa io, un uso ludico e ricreativo sta a significare non professionale e potrebbe essere quasi paragonato al modellismo (ho tolto la parola "aero" così non vi incazzate)

Invece evidentemente nella testa dei legislatori, esistono droni ricreativi e aeromodelli, che invece potranno volare tranquillamente nei proprio recinti (campi volo debitamente riconosciuti)

Insomma al di la dei facili commenti, l'aeromodellismo nel prossimo probabile futuro, è la categoria che tra furboni delle domenica e professionisti del drone, ci rimette di più.

A maggior ragione con le nuove regole dove un aeromodello potrà volare ovunque.......ma chi ha mai chiesto di poter volare ovunque se non chi da questo può trarre un vantaggio.....??
Quelli che tu disprezzi chiamandoli recinti sono in realtà aree debitamente attrezzate e poste in luoghi dove lo svolgimento delle nostre attività non costituisca pericolo per nessuno...........ben diverso da chi va negli aeroporti a filmare gli aerei in finale........non me lo invento io, risulta dai rapporti dell'ANSV..........