Chiedilo al commissario
 

Abbiamo richiesto e ottenuto, la possibilità di porre al commissario aeci Prof. Avv. Pierluigi Matera le domande che riterremo opportune.
Dato che siamo una comunità lo staff ha deciso di condividere con tutti questa direi golosa opportunità.
Vi chiedo quindi di postare di seguito le domande che vorrete porre alla sua attenzione.
Tra sette giorni chiuderemo il 3d ed inviaremo le vostre (ed eventualmente le nostre) domande ed attenderemo la risposta che avremo cura di pubblicare tempestivamente.
Ringraziamo l'ufficio stampa e comunicazione Aeci, nella persona del Sig. Federico Ciacchella per la disponibilità accordata.:)

Rompo io il ghiaccio, per quanto poco qualificato a farlo.

Qual'è l'atteggiamento verso i c.d. "cani sciolti", che rappresentano comunque una discreta fetta di aeromodellisti che, per vari motivi, non fanno riferimento ad un campo di volo ma che, comunque, non mi risulta che abbiano mai creato particolari problemi?

Grazie

Carlo

Anche io ho una richiesta :

- dato per scontato la posizione degli aeromodellisti in possesso di FAI ( a parte i costi assurdi ) ;
- dato che non mi piacciono i " cani sciolti " ;
vorrei sapere se i gruppi regolarmente costituiti al pari degli aero club locali, potranno essere legittimati , ricorrendone i requisiti, come enti aggregati all'Aero Club d'Italia pagando una quota simbolica, ma facendo si che tutti i praticanti siano censiti e coinvolti nelle politiche dell'AeCI in materia di aeromodellismo; al pari delle Sezioni di specialità presso gli aero club locali.

Per gli aspiranti Aero Club federati con meno di sessanta soci che praticano l’attività aeromodellistica, i motivi di oggettivo impedimento sono riconducibili principalmente allo Statuto vigente (1), per esempio:

a) l’Art. 7 dello Statuto prevede un numero minimo di sessanta soci maggiorenni, per ottenere la qualifica di Aero Club Locale Federato e la federazione all’Aero Club d’Italia;

b) l’Art. 8 dello Statuto prevede un numero minimo di duecento soci, al fine di usufruire di quote federative agevolate o ridotte, eventualmente fissate dal Consiglio federale.

Non ritiene che tali criteri discriminatori siano a detrimento dello sviluppo dell’aeromodellismo?

Considerato che le scuole di aeromodellismo operative (2) sono insufficienti, non ritiene che il Regolamento (3) debba essere riformato?

1) http://www.aeci.it/upload/files/Stat...13%20n.-53.pdf
2) http://www.aeci.it/upload/files/scuo...19.01.2017.pdf
3) http://www.aeci.it/upload/files/Rego...iz.-3-2016.pdf

Ehem... Carlo, se gli pongo la domanda col copia/incolla c'é rischio che L'avvocato chiami le guardie zoofile.:D
Non credo che conosca il termine "cani sciolti" ad esempio, vuoi riformulare la domanda in modo diverso? :)

Ok, ci provo.

Considerando che ci sono molti modellisti che, per varie ragioni, non frequentano i campi di voli ufficiali ma volano (comunque solitamente in condizioni di sicurezza) in aree non esplicitamente dedicate ma comunque giudicate idonee, qual'è la posizione di AeCI verso questa categoria di aeromodellisti che, storicamente, non ha mai creato particolari problemi?

Grazie

Carlo

Essendo una domanda formale vorrei suggerire un "puntino sulla i", per evitare fraintendimenti: gli aeromodellisti "pilotano", sono gli aeromodelli che "volano".
Fatta questa precisazione io vorrei chiedere se ha senso qualificare e regolamentare come "aeromodello" un giocattolo da 50gr e non sia il caso di considerarlo tale da un certo peso (da stabilire ) in su.

Ti rimanderebbe direttamente al regolamento SAPR emanato da ENAC, che lui non può proprio ignorare.

3 domandone
 

Gentilissimo Commissario, avremmo piacere di capire fin dove pensa di potersi spingere nella sua azione, Lei si limiterà a riformulare lo Statuto correggendo le storture formali e giuridiche oppure ritiene di poter e dover riformare l'Ente cercando di dare un maggior equilibrio tra gli Sport rappresentati?

Lei ritiene di intervenire aggiustando le evidenti sperequazioni tra i vari sport dell'aria con particolare attenzione all' aeromodellismo che non può dover sottostare alle stesse regole delle altre attività in quanto non ne ha le esigenze ma nemmeno i mezzi economici, ha un piano di intervento?

L'aeromodellismo a causa di politiche non coerenti del passato sta pagando a caro prezzo le scelte fatte a livello di promozione e diffusione, mi riferisco alle gare e manifestazioni ma soprattutto alle scuole che sono diventate troppo poche e mal distribuite sul territorio, putroppo spesso appena un aeromodellista entra in contatto con AeCI vede solo incrementare costi, problemi e senza contropartite, vedasi la anomala ripartizione delle quote assicurative, cosa si pensa di fare in merito?

Negli ultimi noi Aeromodllisti non capiamo che ruolo abbiamo all'interno di Aeci, a parte i 280 circa che per poter partecipare alle gare Fai sono costretti ad associarsi non è chiaro il motivo per cui non si sia cercato un numero maggiore di adesioni mettendo in opera politiche di integrazone , alcuni di noi hanno la sensazione che gli Aermodellisti siano un peso e non una risorsa, Lei è al corrente di questo?

Spero vivamente che continuino a fregarsene come sempre hanno fatto.
Almeno loro coltiveranno in pace il loro loro hobby.