14 aprile 20, 01:18 | #382 (permalink) Top |
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Seguo questa e l'altra discussione riguardante il futuro dell'aeromodellismo in Italia e non solo. Resto sempre più basito sul fatto che ci si compiaccia di tutta questa burocrazia Borbonica Qrcode, logger, patentino (on line o meno) (a scadenza o anche no). Forse serviva qualche regolamentazione più seria ma adesso mi sembra che si esageri nel normare quello che fino ad oggi ha funzionato più che egregiamente, parlo ovviamente di aeromodelli, nonostante qualcuno continui a cercare di unificare due categorie che sono molto diverse. Tutto questo nell'indifferenza di chi dovrebbe seguire e difendere il mondo degli aeromodellisti nel percorso nelle varie commissioni e non so cos'altro. Ma cosa si pensa di ricavare? Oggi se togliamo i giocattoli preconfezionati quanti siamo? tra un paio di generazioni ci conteremo con i numeri del lotto, e alla fine le spese per la gestione dei 4 gatti saranno superiori del gettito che si ricaverà, perché alla fine è con i nostri versamenti che si conta di fare cassa. E' molto divertente leggere di previsioni di roboanti numeri di droni che solcheranno i cieli mondiali! Ma siamo seri! Ad oggi un drone (multirotore) vola per qualche decina di minuti se deve portare un carico utile ci facciamo consegne e dove in città? perché con quella autonomia non vai certamente a consegnare la rivista di Cesare in giro per gli appennini o altre località "scomode" da raggiungere con i mezzi terrestri. E già dirà qualcuno ma la tecnica ci permetterà autonomia infinita in futuro... Vorrei ricordare che le prime auto elettriche (parliamo ancora prima della Ford T) avevano più o meno l'autonomia delle auto di oggi.... Ma non divaghiamo troppo, per quello che vedo il traffico aereo è praticamente azzerato e quando (e se) ripartirà quante compagnie avranno ancora i soldi per farlo? quanti passeggeri saranno disposti a prendersi il rischio di stare a 50cm da un possibile positivo, Le low cost guadagnano se gli aerei volano pieni e come distanzi di un metro i passeggeri di un 737 e portare comunque i 160 passeggeri? Forse oggi i problemi sono diventati altri come fare ripartire l'AeCI (ma a qualcuno interessa ancora?), e magari anche l'aviazione commerciale ... In questo momento mi sembra quasi che, già scritto da altri, si sia perso il senso della realtà e la priorità sembra quella di normare una nicchia (perché tale è) tutto sommato povera, la guerra commerciale nei droni è iniziato a il giorno dopo il volo del primo drone... Ma forse ho capito male e ENAC, AeCI, e tutto il resto degli enti europei contano di riscuotere le stesse tasse dell'aviazione dal mondo degli aeromodellisti e operatori di droni. Ma forse sono solo un inguaribile pessimista.... Enrico |
14 aprile 20, 01:45 | #383 (permalink) Top | ||
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
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Invece di essere contento, umanamente e anche per motivi di pagnotta, che ci sia ancora gente che pensa a permessi e patentini PER VOLARE con modelli o droni o vincolati o schiumini, vieni qui a fare lo sborone cinico e disperato... Dovrebbe interessare più te che altri, non siamo mica noi che abbiamo una casa editrice di modellismo. Oppure è che non riesci più a stupire e scandalizzare nessuno, e ti rode un po'? Scusassero l'OT, ma anche se personalmente di patentini ed ENAC ed EASA non me ne potrebbe fregare di meno, trovo che sia cosa buona e giusta pensare a qualcosa altro che non siano curve di morti e di contagi. Mi andrebbero bene anche discussioni su Classico e Scientifico... | ||
14 aprile 20, 08:21 | #384 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-05-2009
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Standing Ovation. Aggiungo solo che una quarantina e più di anni fa l'Aeroclub d'Italia ti dava un patentino di aeromodellista di durata illimitata sulla fiducia, bastava "pagare l'obolo". La prova pratica? Cos'è? Mi si dirà che in 40 anni le cose sono cambiate. Non più di tanto risponderei io se è vero che una volta era tutto praticamente legno e adesso nella maggior parte dei "volatori" è tutto praticamente polistirolo. Sì forse qualcosa è cambiato, ma in peggio aggiungo io. Ma la pericolosità dei modelli è sempre quella per non dire anche qui che forse è andata invece a migliorare (specie se si pensa all'elettronica). Mi si dirà anche "Sì ma adesso ne volano di più". Sicuri? Risponderei io. Rileggetevi quello che ha appena scritto Enrico, anche. Nel mentre direi che il tasso d'incidenti dovuto ai modelli è sostanzialmente rimasto il medesimo. PS L'Aeroclub d'Italia nei decenni ha fatto sempre di tutto per espellere i modellisti da quelle che erano le aeree a loro dedicate. Sono io il primo a dire che in molti casi erano diventate anacronistiche ma, fatto ciò, li avesse poi mai aiutati a trovarne di più consone. Se sono sorti federazioni e club paralleli un motivo ci sarà. Adesso cerca di recuperare i modellisti a tempo ben più che scaduto? Ultima modifica di Personal Jesus : 14 aprile 20 alle ore 08:25 | |
14 aprile 20, 09:57 | #385 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-12-2009 Residenza: biella
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Ma non generalizziamo sempre.......ci sono anche tanti casi in cui accade proprio l' inverso, non e' questione di enti ma di persone.... | |
14 aprile 20, 11:01 | #386 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
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Direi proprio di no, le dimensioni, le potenze e i pesi sono cresciuti in modo esagerato, per creanza gli incidenti con aeromodelli qui non vengono segnalati ma ci sono e anche mortali. Se dai un'occhiata alle discussioni, capita spesso di leggere domande da principiante fatte da uno che si appresta a mettere in volo modelli da 5/6 Kw di potenza, è un po' l'andazzo "tutto subito". L'ultimo che mi ha impressionato : https://www.ilrestodelcarlino.it/fan...dato-1.5043011 Umberto
__________________ SONO DEI POLLI ! ---------------- | |
14 aprile 20, 11:37 | #387 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-03-2006
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14 aprile 20, 12:02 | #389 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-05-2009
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Anche con le ventole, in quanto a pesi al decollo non è che fossero dei ramoscelli di ulivo. Ah, i pulso tra le altre cose avevano il brutto vizio d'incendiarsi in fase di accensione e decollo forse anche più delle moderne turbine. In quanto a dire dove a volte cascavano meglio lasciar perdere anche lì allora... | |
14 aprile 20, 12:29 | #390 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-09-2012
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Detto questo però credo che in passato la dimensione media dei modelli fosse più piccola. Io non c'ero però l'impressione che ho deriva dai vecchi cataloghi che mi è capitato di vedere; credo che questo dipenda molto dalla più piccola dimensione dei propulsori disponibili. Occorre però anche dire che il carico alare era certamente maggiore rispetto ad oggi perché le tecniche costruttive, per varie ragioni, erano diverse. Non so se ho ragione, nel caso non l'avessi qualcuno più attempato di me mi correggerà. Inviato dal mio Mi A3 utilizzando Tapatalk | |
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