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Vecchio 13 febbraio 13, 23:48   #1631 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da gwyddno.cd Visualizza messaggio
s

ho notato che l'ignoranza (nel senso più letterale del termine) la fa da padrona quando si parla di FPV.
cominciamo a dare un significato a quest'acronimo, che molti identificano nel Long Range selvaggio, ma così non è:
First Person View = Visione in prima persona
può essere fpv un modello volante, ma anche navale o terrestre, è sufficiente che questi abbia una telecamera a bordo che trasmetta in tempo reale le immagini al pilota.
chi pratica fpv con un aereomodello E' un areomodellista, che poi sia un modellista incosciente non fa testo, anche un elicotterista che vola a vista o un pilota di jet a turbina può esserlo!
ho letto anche che è vietato volare in fpv... bene, fino ad ora la cosa non è assolutamente corretta, se uno utilizza le frequenze e le potenze ammesse fino ad oggi può volare in fpv con i limiti imposti al volo a vista (quota, lontananza da siti "pericolosi", e soprattutto, il limite di volare con i criteri del pare di famiglia)


secondo voi, se il vero motivo sono gli interessi economici sul "giro" delle riprese aeree, ve lo vengono a dire ad una riunione dell'enac? faccio una breve riflessione:
l'enac pubblica la bozza e si mette a leggere i forum per vedere l'effetto... secondo voi, vedendo questa "caccia alle streghe" sull'fpv, non può aver approfittato della cosa per spacciarla come motivo scatenante?

alcune considerazioni finali sull'fpv:

- la bozza dice che non devono essere istallati a bordo sistemi di pilotaggio automatico che NON diano al pilota la possibilità di prendere il controllo del mezzo; siamo sicuri che un RTH (return to home)
faccia parte di questa categoria? se la risposta è si, non trovate che sia un clamoroso autogol nei confronti della sistematica ricerca del volo in sicurezza? io l'rth lo metterei obbligatorio su tutti i mezzi volanti
oltre un certo peso! non sarebbe una sicurezza in più rispetto al classico "incrocio degli stick"?
Io non ho nulla di particolare contro chi fa FPV in modo ragionevole, però lasciami dire, che anche voi che lo fate ragionevolmente, siete un po' "de coccio" così come dite che siamo tutti noi altri aeromodellisti.

Primo "vizio" dei tuo/vostro ragionamento.
"Vizio" peraltro "marchiano" però insidioso perchè, per assurdo, non si vede a prima vista (anche se "marchiano" vorrebbe dire proprio il contrario).

Date per scontato che First Person View significhi Fist Person Piloting.
Invece sta proprio qui l'errore.
Vuol dire visione, non pilotaggio. Anche se pure un bambino capisce che il passo da l'una all'altra cosa è, se non automatico, quasi immediato.

SOLO CHE SAREBBE PROPRIO LA COSA DA NON FARE!

Leggetevi a questo proposito la pagine di Wikipedia (purtroppo in inglese poche altre lingue)

First Person View - Wikipedia, the free encyclopedia

Dopo aver spiegato appunto come la cosa sia tecnicamente possibile, compreso il pilotaggio diretto e non a vista, passa poi a descrivere la situazione "internazionale".
E si vede come in UK e USA, il pilotaggio diretto è proibito! Per ovvie ragioni di sicurezza.
In UK sembra che siano leggermente più "tolleranti": il pilota può pilotare direttamente in remoto ma deve avere sempre a fianco un osservatore che a vista guarda sempre il modello.
In USA il controllo diretto è proibito. Solo in aeree (campi di volo) autorizzati si può fare una cosa strana. Si può pilotare in due con due radio lo stesso modello. Il pilota in comando che deve comunque avere sempre il controllo del modello, deve guidarlo sempre a vista. Il secondo pilota può pilotare in remoto quando il pilota in comando gli molla temporaneamente i comandi ma continua a controllarlo a vista pronto a riprendere il comando a sua discrezione.

Voi in Italia ste cose le fate?

Seconda domanda.
Ma quindi il fine occulto di questa normativa e dell'ENAC quale sarebbe?
Perchè io non l'ho ancora capito.
Veramente sarebbe rifinanziare un ente inutile (Aeroclub d'Italia), imporre una tassa occulta (patentino), trovare dei posti di lavoro a qualche politico fallito, vendicarsi di un qualche sgarro fatto a qualche assicuratore e chi più ne ha più ne metta?
Perchè io continua a pensare che, indipendentemente dalla normativa che uscirà, per l'ennesima volta, le UE ci sta solamente chiedendo di normare una cosa che, in tutti gli altri stati membri è già stata fatta. Noi come al solito siamo rimasti indietro e siamo in ritardo. Evidentemente il tempo sta scadendo.

Ultima domanda.
Non ho capito il senso di questa frase:"la bozza dice che non devono essere istallati a bordo sistemi di pilotaggio automatico che NON diano al pilota la possibilità di prendere il controllo del mezzo".
Volevi scrivere prendere o perdere?
Veramente, non ho capito il senso della frase e dove vuoi andare a parare.
Io ci capisco solo che un aeromodello, per rimanere tale, non deve avere avere a bordo sistemi che gli consentano di volare autonomamente indipendentemente dai comandi del pilota.
Poi potrei essere d'accordo con te. I sistemi di girostabilizzazione sono boder line.
Però un conto è la girostabilizzazione un conto il return to home.
Quest'ultimo è un sistema di controllo autonomo benchè semplice.
E anche qui però, se ci pensi, c'è un pericolo subdolo.
Apparentemente è una sicurezza. Che mi dici però se, avendo perso il controllo del mezzo, spegni la radio o inserisci il RTH e questo, magari riuscendo a volare solo su traiettorie rettilinee, fa attraversare al tuo modello zone vietate al volo dei modelli o pericolose?
La sicurezza diventa pericolo.
Certo, meglio, che perdere completamente il controllo del modello.
Ma già come per il fail safe, il confine tra sicurezza e pericolo è sempre molto labile.
Sarà per questo che occorrerebbe pilotare sempre a vista anche nel FPV? (e non First Person Piloting...)
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Vecchio 13 febbraio 13, 23:50   #1632 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da andrea64 Visualizza messaggio
Te lo dico da aeromodellista, simpatizzante e praticante fpv e ci aggiungo anche le faccine (tante)per farti capire che non ce l'ho con te ma con quello che hai scritto fra poco si scatena l'inferno . Gli stessi discorsi li facevano altri per giustificare il fatto che volare a svariati km di distanza era sinonimo di un progresso tecnologico di notevole aiuto per l'umanità . Risultato,
hanno scatenato le ire di altri utenti del forum con litigi, cancellazioni di discussioni e alla fine sono stati cacciati.
Come avrai visto all'enac non può fregare di meno non solo dell'fpv ma anche dell'aeromodellismo, le regole le dettano loro, noi le subiamo.
Con simpatia e nessuna voglia di polemizzare
Andrea
non l'ho scritto qui, ma in altri post... non pratico fpv long range.

tecnologia vuole anche dire volare in sicurezza entro un raggio di poche centinaia di metri, magari con un segnale video di ottima qualità, senza interferenze...

se poi qualcuno travisa le mie parole (per puro spirito polemico e/o odio atavico nei confronti della categoria) facendo sempre e comunque riferimento al Long Range... AMEN... io problemi di coscienza non ne ho
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Vecchio 13 febbraio 13, 23:59   #1633 (permalink)  Top
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C'è bozza e bozza...

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Originalmente inviato da Personal Jesus Visualizza messaggio
...

Per la verità, se andate a vedere sul sito FIAM (di cui non sono nè un sostenitori ne un difensore d'ufficio), spulciando, trovate che già ora un abbozzo di regole ci sarebbe.

http://www.fiamaero.it/regolamenti/G...zza%20Volo.pdf

Vi è scritto essere una bozza del 2010.
Tuttavia, nella parte seconda, vengono definite delle regole da rispettare nelle varie zone dello spazio aereo...
Mi sembra ci sfugga un concetto di base, e assai importante:
Questa era una BOZZA che tale è rimasta della FIAM
Quello su cui veniamo settimanalmente aggiornati è una bozza di regolamentazione ENAC che dovrebbe essere poi (non si sa bene in che tempi ma ci arriveranno) tramutata in regolamento.
Ora mi sembrerebbe superfluo ma lo faccio uguale, ribadire che, alla fine dei conti, FIAM sta x Federazione Italiana Aero Modellisti e quindi possibilità di legiferare = ZERO.
Se invece si muove ENAC (Ente Nazionale per l' Aviazione Civile), ente governativo, è tutta un altra musica. E' in grado di legiferare e decidere per tutti, trasformando quanto servirà e verrà ritenuto utile in articoli di codici della navigazione.
Quindi, non me ne vogliano gli iscritti o i sostenitori di FIAM, ma la "vecchia bozza" 2010 era una proposta "rimasta interna" ad una associazione ludico-sportiva-agonistica e fine...
Inoltre, ho letto e riletto da aliantista convinto la bozza, e mette in mano delle interpretazioni alquanto contrastanti: per pilotare un aliante fino a 300 metri di quota mi devi fare esame per avere attestato di modellista E patentino di abilitazione al pilotaggio RC (ovviamente certificato dai "miei" istruttori federali, ma fin qui ci sta)...
Poi paragrafo dopo se ne escono (uscivano): modelli di categoria A sotto gli 8 chili...libero uso, non è richiesto l' uso di nessun patentino o attestato...beh ma allora ce le facciamo in diretta dall' ufficio UCAS le ex bozze???
Inoltre...se ce l' ho abbastanza grosso (4 metri) e sono patentato bene, altrimenti a 3,75 (tutti i più classici quarter scale...) non posso salire...
NON HO VISTO CITATA DA NESSUNA PARTE UN ESAME DELLA VISTA.
Non sarebbe meglio passare prima da lì che definire se il 4 metri magari di un DG1000 con corda a 20 cm sia più visibile magari di un old timer da 3.75 con corda da 50 cm???
greenmanalishi non è collegato  
Vecchio 14 febbraio 13, 00:00   #1634 (permalink)  Top
andrea64
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Originalmente inviato da gwyddno.cd Visualizza messaggio
se posso, butterei giù qualche punto per una eventuale proposta sul volo fpv:

- limiti di altitudine: uguali a quelli degli altri modelli

- distanza: massimo l'80% della portata della radio (una Futaba in 2.4 come esce di fabbrica ha una portata di circa 4 km, e non lo dico per averlo letto nel manuale ma per prova pratica)e del sistema video utilizzando le potenze autorizzate (2.4 10mW e 5.8 25mW di potenza irradiata dicono che ci fai un km ma penso più che altro vedi parecchia nebbia e disturbi) (dando luogo così ad un eventuale upgrade futuro in caso di "liberalizzazioni" future di frequenze/potenze; con RTH, magari omologato, a bordo (RTH, retun to home per i non addetti omologato? compriano tutti delle cinasate da due soldi neppure marcate CE figuriamoci l'omologazione) , oppure a vista o poco più nel caso di assenza di RTH)
obbligatorietà di spotter in caso di volo senza rth (questa è l'unica cosa sensata al momento, volare entro i limiti visivi dello spotter

- limitazione aree: aperta campagna, lontano da centri abitati, strade principali e areoporti; pendio

magari qualcuno può aggiungere qualcosa
Un saluto Andrea
 
Vecchio 14 febbraio 13, 00:01   #1635 (permalink)  Top
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gwyddno,

non corriamo troppo. Innanzitutto dimentica le "omologazioni" e le "certificazioni" da parte di un ente come enac di tutto ciò che è RTH, GPS e compagnia bella.
le certificazioni sono una cosa estremamente complicata e costosa, che enac non vuole applicare neppure alla parte commerciale degli APR (sotto i 20kg) perchè sarebbe una follia in termini di costi, tempi e burocrazia. Figuriamoci al modellismo.
La stessa definizione di "volo autonomo" è dubbia e assolutamente non definitiva.
In particolare, per enac (e la cosa ha senso) pilotare un APR oltre il campo visivo (modalità detta BLOS) è qualcosa di estremamante delicato e richiede la segregazione dello spazio aereo coinvolto. In VLOS ("a vista") le cose sono molto più semplici e i vincoli più laschi, perchè la "valutazione del rischio", che per ora chiameremo "buonsenso", dice che quest'ultima è molto meno pericolosa. Questo in estrema sintesi.
merengue non è collegato  
Vecchio 14 febbraio 13, 00:03   #1636 (permalink)  Top
andrea64
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Originalmente inviato da merengue Visualizza messaggio
scusate se ultimamente scrivo poco, ma devo fare una precisazione, visto che c'è un gigantesco equivoco di fondo, ovvero una versione di "parte" di Ranox, che scrive sull'onda della sua personale guerra (?) contro l'FPV e chi lo pratica:



La frase in rosso è un'ipotesi di Ranox, che ha più volte prevaricato i dirigenti enac (in particolare Ing. Trifaldi e Cifaldi) impedendogli più volte di parlare perchè praticamente si faceva domande e si dava risposte da solo (ovviamente quelle che voleva lui) applaudito da una claque personale. Più volte l' ing. Trifaldi ha provato a dire (anche a workshop finito) che la classificazione dell'APR non dipende dalla dotazione sensoristica di bordo, ma dalla destinazione d'uso (ludica o commerciale), come da direttiva proveniente da EC (non ricordo onestamente se da EASA o Eurocae, ora mi sfugge) che è l'esatto contrario di quanto riferito da Ranox.

Ora, non voglio fare l'avvocato del diavolo, non sto difendendo o accusando l'FPV o altra specialità, e di "pericolose" nel modellismo ce ne sono, la stessa board dell'ENAC quando ha accennato al modellismo pericoloso NON ha citato l'FPV ma "modelli da 250 all'ora" e "modelli da più di 20kg".
Si tratta solo di coerenza e di dire le cose come sono state dette, soprattutto se si ha la pretesa di "rappresentare" (occhio alle virgolette) una categoria.
Se in tale categoria, gli aeromodellisti, c'è chi fa anche FPV, bisogna prendere atto di questa realtà, che piaccia o no, piuttosto che demonizzarla (e quindi far si che si creino cani sciolti anche arrabbiati perchè gli hanno tolto il gioco) magari sintetizzarne una proposta di regolamentazione che abbia un senso, magari insieme a chi pratica quella specialità. In altri stati stanno facendo così, e pare funzioni.
Grazie del chiarimento, ci voleva.
Andrea
 
Vecchio 14 febbraio 13, 00:04   #1637 (permalink)  Top
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* ma stiamo scherzando? per volare a 3500 piedi (o metri, non ricordo) sopra un areoporto di leggi ne fai fuori almeno 3 o 4....

** secondo te, quel fantomatico aereo sopra l'areoporto di Bologna, senza la bozza enac non riescono ad identificarlo ma con la bozza sì? abbastanza inquietante come ragionamento....
Ma...hai letto bene quello che ho scritto?

Perchè nel caso che hai/ho citato ho detto esattamente quello che stai dicendo tu.

Per fare il mazzo a quello che hanno visto a Bologna non serve nessuna nuova normativa probabilmente.

Sta di fatto che per regolamentare formalmente quello che stiamo facendo volare noi modellisti da circa 40 anni, ormai i tempi e la situazione sono più che maturi, purtroppo per mettere nero su bianco due righe.

Discorso estremo: ipotizzo che agli albori dell'automobile non esistesse un codice della strada specifico per gli automezzi (anzi forse non c'era proprio nessun codice della strada). Se però qualcuno con una delle prime macchine dell'epoca combinava qualche danno la maniera per farlo pagare esisteva eccome.
Quando però le macchine hanno iniziato ad essere qualcuna di più che una sporadica che passava in paese alla domenica, ecco che hanno "inventato" i codici della strada.
Penso che nessuno al giorno d'oggi si scandalizzi di questo fatto ma lo reputi normale.
Anzi. Ci si stupirebbe del contrario. Se con milioni di veicoli circolanti per le strade non esistesse nessuna normativa a regolarne la circolazione.
E bada bene anche un altra cosa. Nessuno dice che un qualsiasi codice della strada, restrittivo o no che sia, fermi il progresso tecnologico.
Anzi, pensa ai limiti di velocità. Virtualmente sono "talmente bassi" che dovrebbero rendere "inutile" concepire, costruire e vendere certi tipi di macchine (e non dico quali perchè non mi interessa discutere se sia "giusto o sbagliato" costruirle), ma invece lo si fa?
Quindi?
Quindi secondo me il progresso tecnologico non c'entra niente con le normative.
O meglio, laddove ci sono normative esiste progresso tecnologico: pensa alle normative antinquinamento.
Ma sopratutto, come ho sempre "polemicamente" detto e pensato, il modellismo ha poco a che vedere con la spinta al progresso tecnologico.
Il progresso viene da altri campi industriali più seri e poi man mano riversato anche nel modellismo quando la tecnologia è caduto di costo.
Personal Jesus non è collegato  
Vecchio 14 febbraio 13, 00:08   #1638 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da merengue Visualizza messaggio
La frase in rosso è un'ipotesi di Ranox, che ha più volte prevaricato i dirigenti enac (in particolare Ing. Trifaldi e Cifaldi) impedendogli più volte di parlare perchè praticamente si faceva domande e si dava risposte da solo (ovviamente quelle che voleva lui) applaudito da una claque personale. Più volte l' ing. Trifaldi ha provato a dire (anche a workshop finito) che la classificazione dell'APR non dipende dalla dotazione sensoristica di bordo, ma dalla destinazione d'uso (ludica o commerciale), come da direttiva proveniente da EC (non ricordo onestamente se da EASA o Eurocae, ora mi sfugge) che è l'esatto contrario di quanto riferito da Ranox.
Molto interessante.

Sarebbe bello se ci fosse un video integrale del workshop ENAC...
John Doe non è collegato  
Vecchio 14 febbraio 13, 00:09   #1639 (permalink)  Top
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Domanda diretta a Ranox..

Ranox, dillo a noi con assoluta sincerità, hai fatto l'interesse di tutti gli aeromodellisti, compresi gli sfigati FPvisti buon padri di famiglia? SI o NO?

... e per questo sarai ringraziato o disprezzato
Ranox, sei missing in action?
__________________
Il troppo pensare è la conseguenza del poco sapere...
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Vecchio 14 febbraio 13, 00:10   #1640 (permalink)  Top
andrea64
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non l'ho scritto qui, ma in altri post... non pratico fpv long range.

tecnologia vuole anche dire volare in sicurezza entro un raggio di poche centinaia di metri, magari con un segnale video di ottima qualità, senza interferenze...

se poi qualcuno travisa le mie parole (per puro spirito polemico e/o odio atavico nei confronti della categoria) facendo sempre e comunque riferimento al Long Range... AMEN... io problemi di coscienza non ne ho
Tempo addietro i detrattori del Long Range (i soliti noti) cercavano di dare una "misura" a quella che era una distanza per definire se il volo era Long Range o no. Chi diceva 5, chi 10 km, ogniuno diceva la sua. Per me tutto ciò che esce dalla portata visiva è Long Range.
Andrea
 
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