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Vecchio 16 novembre 20, 17:43   #91 (permalink)  Top
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Giono a tutti, qualcuno sa dirmi come accorciare i basrtoncini della spektrum dx6?
nel senso, li ho svitati e regolati al massimo piu corti possibile, ma per me sono ancora troppo alti.
Sapete se si possono trovare in commercio piu corti per questa radio?
io non ho trovato nulla su internet...
grazie
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Vecchio 16 novembre 20, 18:31   #92 (permalink)  Top
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Ciao Fabio.
Innanzitutto grazie della pronta risposta.

Molto interessante ciò che offri! Ti annuncio da subito che non ho alcun interesse per le pale colorate; per il resto credo che acquisterò almeno parte del materiale. Certo mi avrebbe fatto assai comodo conoscere l'importo di ciascun articolo (la tua offerta affiancata al prezzo nominale medio al dettaglio) ma è chiedere troppo: pazienta un attimo fino a che, uno alla volta, calcolo l'effettivo risparmio realizzabile. Anche perché non tutti i componenti hanno la medesima rilevanza, stimando le ore di volo accumulate senza incidenti: una coppia di pale o palini, un tubo di coda o degli ingranaggi sono soggetti ad usura assai più di un telaio, di un servo o della testa rotore.

Quanto al tuo ex collega che «ogni tanto ha delle entrate in massa di pezzi Blade» sarebbe utile - sempre che la faccenda non sia una tua esclusiva a scopo di ricarico, nel qual caso fa' come se non l'avessi detto - conoscere di che tipologia tratta in prevalenza e magari contattarlo per essere aggiornato sul fronte ricambi limitatamente al settore microelicotteri: sul totale della mia flotta ben dieci sono di marca Blade pur se al momento volo più che altro con un fidato mCP X v1 del 2011 con testa, pinze e piatto in alluminio (componenti ricevuti in omaggio da un maresciallo dell'AMI!) che mi serve da banco di prova per motori e servi, ed un Nano CP S nuovo acquistato per quattro soldi come fondo di magazzino quale "elicottero da passeggio". Il mio 130 X è in fase di riassemblaggio, quasi riprogettazione se conto tutti i punti d'intervento.

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ora lavoro in linea volo di Leonardo, ex AgustaWestland, e mi occupo di qualita per il 129 Mangusta.
Come dicono a Roma? Me' cojoni! I miei rispetti.

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Per la scatola di coda chiedo e poi ti dico.
Incrocio le dita. Non sono un habitué delle elaborazioni, tanto meno di quelle superflue (il fattore bling non esercita alcun fascino su di me) però, quando col progetto o con la soluzione originale "proprio non ci siamo" o la via per un radicale miglioramento è lì sotto gli occhi a breve distanza dall'essere imboccata, sono aperto a modifiche e personalizzazioni: poche, maledette, subito e soprattutto di reale utilità, possibilmente con materiale di serie compatibile (anche di altre marche) anziché prodotti di terze parti, invariabilmente offerti a prezzi da rapina da aziende specializzate in elaborazioni. Tuttavia la scatola di coda Lynx per il 130 X è il meglio che c'è (o meglio, che c'era) e se in una linea di prodotti già di nicchia (bada bene elimodelli, quindi non autovetture né elettrodomestici) i modelli precedenti fossero gradualmente affiancati da quelli successivi anziché rimanere a catalogo lo spazio di un mattino indifferentemente dal successo riscosso per poi sparire ufficialmente, la vita non sarebbe così dura. Non so tu ma io non ho mai pensato alla classe micro come a "modellismo usa e getta"; considero tale punto di vista un'eresia condita con abbondante cinismo, imperdonabile e diseducativa, grondante lucro e sfruttamento plusvaloristico della clientela spesso fidelizzata con promesse da marinaio o disincantata da avanzamenti o soluzioni a magagne progettuali tosto realizzate artigianalmente dall'utenza con poca spesa ed ottimi risultati che la Casa madre non riesce ad implementare, o non vuole, neppure anni dopo il rilancio di un modello di successo e migliaia di articoli, recensioni ed interventi tecnici di appassionati sui forum dedicati. Un fenomeno spiegato, ma non giustificato, solo dalle politiche commerciali sempre più bieche e spietate. Blade con gli anni ha preso ad assomigliare sempre più a Walkera: sta riducendo i modelli in catalogo e questi vi rimangono pochi mesi; la disponibilità dei relativi ricambi perdura per un lasso di tempo ridicolo, inconcepibile con l'aspettativa di vita di un elimodello a meno di considerare questi prodotti al pari di generi alimentari facilmente deperibili, condannando gli acquirenti ad accantonare un elicottero dopo l'altro a meno di non trasformarsi in riparatori professionali (!) o accumulatori di ricambi, facendo leva sulle novità e voltando le spalle a quanto proposto con enfasi cinque minuti prima, con conseguente scorno della clientela che darà vita ad una sorta di mercato parallelo dei fondi di magazzino.

Insomma bello il SAFE, utile a chi inizia, ma il buon vecchio AS3X ('vecchio' in ordine di tempo coerente con la suddetta aberrazione ma tutt'altro che obsoleto) è tutto ciò che serve ad un elicottero flybarless per volare bene.

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[...] da come parli sei molto tecnico, io a tuo confronto sono un principiante
Per deformazione professionale mi ritengo un buon meccanico, diciamo così. A livello di volo acrobatico c'è di meglio. Me la cavo discretamente col volato ma anche da un affarino da 30 grammi pretendo - ed ottengo - movenze da elicottero, non da libellula strafatta di crack... Mi piacciono manovre ampie, tese, ben articolate: decolli, flares, stalli, circuiti, accelerazioni, avvicinamenti ed altri classici da ala rotante.

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[...] come si programma la coda? visto che non ci ho capito un tubo
La centralina del 130 X ha una sua sequenza di programmazione per accedere alla taratura dei parametri, inclusa la sensibilità del giroscopio. La sequenza dei comandi si attua dalla radio usando come guida i LED della centralina. Sempre che il servo non si muova a scatti o non vi siano anomalie lungo la trasmissione. Il servo di coda è velocissimo ma anche da nuovo la squadretta ha un gioco esagerato, intollerabile sul ciclico ed ancor meno sulla coda. Occorre prima eliminarlo (in pratica estendendo con una colata di resina la parte filettata del cursore), poi si passa a controllare tutta la catena dei leverismi pezzo per pezzo. È un mezzo delirio (a me stimola di brutto ) ma se ne viene a capo come anche si riescono ad eliminare le vibrazioni di risonanza al passaggio di regime: gli altri miei due elicotteri con coda a cardano scontano ciascuno i propri punti deboli ma nessuno soffre della più famosa 'caratterialità' del 130 X. Sappi solo che si può metterlo a punto perfettamente... E si deve! Ecco un esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=JwNbWTFZhVo

Qui, non dovessi già averla, il link all'appendice del manuale dov'è illustrata la sequenza:
http://www.horizonhobby.com/on/deman...l_Addendum.pdf

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Complimenti per la tua radio [...]
Niente male davvero quanto a facilità di programmazione ed affidabilità, pur se si inchina a fianco di una vecchia Walkera 2801 Pro (e si fa da parte al cospetto di una DEVO 12S). Tuttavia da tempo faccio quasi tutto con una Devo 7E radicalmente modificata, tra l'altro visibile nel mio album foto. Ho acquistato la DX7s usata pari al nuovo da un elicotterista trentino che vi aveva installato il kit per la retroilluminazione. Solo mi domando perché diamine la DX7s abbia solo due preselezioni di volo (normal e idle up) anziché tre come il 99% delle radio in circolazione. L'ho pagata meno di 150 euro un paio d'anni or sono in versione senza ricevente, ancora in scatola e con le pellicole protettive a tutt'oggi in sede ma con la batteria proprietaria già andata, che non passa i 5,4 V dopo ore ed ore di carica, non intercambiabile con normali pile stilo - e sostituirla costa un botto. Credo che la svenderò, ancora senza un graffio, non appena si renderà disponibile una DX9 usata tenuta maniacalmente ed a prezzo congruo.

Saluti, di nuovo grazie.

P. S. mi farò vivo telefonicamente al più presto.
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Vecchio 22 novembre 20, 17:03   #93 (permalink)  Top
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buongiorno a tutti, sto diventando matto per portare mcpx in un kit statico di un 205 uh1 huey 1/48 vietnam italeri, ho visto su youtube alcuni ci sono riusciti..... ma a me sembra inpossibile....andra a finire che buttero sia mcpx che kit huey....
ma chi me l'ha fatto fare....
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Vecchio 23 novembre 20, 17:06   #94 (permalink)  Top
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buongiorno a tutti, sto diventando matto per portare mcpx in un kit statico di un 205 uh1 huey 1/48 vietnam italeri, ho visto su youtube alcuni ci sono riusciti..... ma a me sembra impossibile....andra a finire che butterò sia mcpx che kit huey....
ma chi me l'ha fatto fare....
Hmmm... Ti arrendi alla svelta! Dopo che al telefono ti avevo spiegato nei dettagli come fanno i modellisti che sfruttano gli statici in scala per montare una meccanica...

Tralasciando forma e quota fuori corpo del rotore, numero delle pale, lunghezza e corda di quelle funzionali rispetto a quelle riproduttive, la fusoliera va studiata per bene onde ricorrere al minor compromesso possibile circa il piazzamento della meccanica, senza tubo di coda in quanto il cono di coda delle fusoliere in polistirolo è fin troppo robusto.

Da due semigusci devi ottenere una fusoliera in due parti separabili anteriormente, con viti (es. Nine Eagles Bravo SX) o micromagneti (Nine Eagles Solo Pro 127 / 128 / 129 / 130 - XK K123 / K124). Sfrutta il telaio di stampaggio della riproduttiva per ottenere polistirolo allo stato colloidale del colore originale sciogliendo la plastica già sbriciolata in acetone dentro boccette di vetro a tenuta ermetica e tappo a vite in termoindurente con sotto guarnizione di nylon. Incolla con la stessa sostanza poiché, stando attenti ai tempi di essiccazione che dipendono dalla proporzione plastica/solvente, si realizza una vera saldatura autogena a freddo. Etil- e metilcianoacrilato, e cianoacrilato uretanico, sono compatibilissimi e fanno meno "danni collaterali" rispetto all'ABS stando attenti a non eccedere e non incollare mai le parti vetrate senza adeguata ventilazione (i fumi opacizzano la plastica). Le colle più adatte sono a base cellulosica, praticamente vernice nitro allo stato colloidale (puoi pensare l'opposto, la vernice come colla estremamente diluita), sia per balsa sia per polistirolo. Tutto ciò ti sarà indispensabile quando dovrai incollare le parti fisse e ricavare le sedi dei magneti per la parte anteriore della fusoliera (andrà prima preparata con la vetratura in sede e poi sezionata usando un bisturi, in infiniti passaggi, per non rovinarne l'aspetto segandola) e fissarli in posizione.

Sull'UH-1 devi ricavare sulla sommità posteriore della deriva la sede per un portamotore di tua scelta che dev'essere privo di viti essendo preferibile saldare al manicotto di attacco al trave i due semigusci della fusoliera riproduttiva sempre che siano simmetrici, deriva inclusa (cioè non metà con la deriva intera e l'altra senza) ed annegare un microconnettore ai cavi del motore di coda, che non saranno più amovibili una volta terminato il posteriore della fusoliera; quindi meglio lasciarli di sezione abbondante e connettere il motore tramite microconnettore solidale al cestello e cavo con secondo connettore passante nel cono di coda, da far arrivare con agio fino alla ricevente. Per il verso di rotazione lascia perdere: userai una meccanica convenzionale e, a meno di non voler invertire verso di rotazione del rotore principale e montare le pale a rovescio, il rotore anticoppia sarà saggio piazzarlo rivolto a destra, con coerenza 'dinamica' anziché correttezza 'statica'. Il flybar originale dell'Huey potrai sempre fissarlo alla testa dell'albero mediante foro passante. Ovviamente non funzionale, solo per onorare l'estetica.

Cestelli: scontato che in coda utilizzerai almeno un 7016 o meglio un 7020 SUT dato il potenziale sbilanciamento e la doverosa aggiunta di zavorra sul muso in alternativa a batterie surdimensionate, consiglio Xtreme Production (gabbia trilatera da 7 mm, attacco per trave tondo) o HiSKY (gabbia quadrilatera da 7 mm, attacco per trave quadrangolare). Devi eseguire un montaggio di prova di tutta la fusoliera incollando mano a mano dalla deriva fino all'area che ospiterà la meccanica, quotare dentro e fuori prendendo tutte le misure poiché non potrai più accedere alla centralina senza smontare la meccanica che dev'essere accessibile divaricando leggermente i due semigusci: devono essere allargabili quel tanto da estrarre la meccanica quindi dall'inizio del cono di coda alla zona dei posti di pilotaggio devi prevedere i due semigusci liberi con almeno tre punti di serraggio con microviti autofilettanti la cui sede va studiata su misura: occhio all'ingombro laterale all'altezza della corona e dei servi, allo sbalzo del piatto ed allo spazio per la forcella antirotazione che nell'mCP X di serie è a sinistra; l'accessibilità (viti passanti nel tubolare di fissaggio, eventuali scassi attorno all'albero e per l'accesso al portabatterie). Preparati altresì ad eliminare sporgenze superflue e/o gli attacchi capottina del telaio originale o anche ricavare "spiedini" di montaggio in tubo di carbonio attraversanti il telaio, sfruttando o meno le sedi originali. Per il piazzamento comanda la configurazione interna della fusoliera).

Non demordere!
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Vecchio 23 novembre 20, 18:01   #95 (permalink)  Top
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Ciao Mater, dunque...a parte che come ti ho detto al telefono sei un enciclopedia, e...leggendo i tuoi consigli....mi sono spaventato un attimo...peso che ci riflettero molto, se farlo o meno....il kit posso sempre farlo statico.. o metterl.o su ebay aprezzo stracciato...
O altreimenti optare su quelle della scale quality master....credo si scriva cosi...
grazie ancora per i tuoi consigli.
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Vecchio 24 novembre 20, 14:59   #96 (permalink)  Top
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Ciao Mater
Azz, siamo finiti sulla Nostromo! Dov'è Jones? Non computo!

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[...] mi sono spaventato un attimo
Benvenuto nel modellismo propriamente detto... Ti dirò: preferisco pilotare che smanettare, la programmazione è d'altro canto necessaria. Già gli elimodelli sono impegnativi per i fatti loro; se poi ci si aggiunge la complicazione di dover adattare una fusoliera per non avere sempre davanti agli occhi la medesima struttura ormai stereotipata che a guardarla pare non possa esistere altro, è una tristezza. È questo divario con l'aeromodellismo a costituire la spina nel fianco. L'idea di base dell'aeromodello non è un traliccio con tutto a vista la cui fusoliera è considerata un extra, un lusso e spesso entrambe le cose (senza nulla togliere ai gioielli che si ammirano in rete, ai maximodelli a turbina eccetera); ma non si può volare a vita con la sterotipatissima configurazione trainer senza aver voglia di un po' di realismo. Sinceramente l'utilizzo degli elicotteri come fossero attrezzi da "atletica volante" (cfr. atletica leggera) e l'esasperazione delle prestazioni fa forse bene a ricerca e sviluppo ma ammacca l'anima di un sognatore, aviatore con i piedi sul terreno ed il cuore tra le nuvole.

Gli elimodelli «pod & boom» sono da sempre, o quasi, bruttarelli: tranne rarissime eccezioni il servo di coda, quand'è presente, è appeso al trave anziché integrato nel posteriore del telaio. Molti stanno perfino eliminando supporti del trave ed impennaggi (ed il modello sembra ancor più una lisca di pesce che un elicottero), capottine che assomigliano più a punte di scarpa femminile che abitacoli da quanto sono acuminate, striminzite, in una parola irrealistiche e con un'aria a dir poco aggressiva; grafiche stereotipate con colori sgargianti, zero vetrature (un abisso rispetto ai gloriosi Hirobo o anche solo E-Sky) e un'aria di cosa buttata lì a mo' di velo pietoso giusto per non lasciare il telaio del tutto sguarnito: stile minigonna o hotpants, coprono solo il muso in zona batterie lasciando scoperto praticamente tutto il resto poiché il settore conta solo sull'innovazione tecnologica di centraline, motori e servi. Eppure nella realtà non mancano elicotteri con telaio e trave ridotti all'osso, a volte neppure carenati (Hughes, Bell, Aérospatiale...), spesso autocostruiti o pertinenti alla categoria ultraleggeri, con abitacolo dalla forma armoniosa, mai aguzza, la cui finestratura - sovente a bolla - se applicata ad un elimodello già ne cambierebbe la faccia rendendolo meno arcigno. Sarà mica lo stesso motivo per cui le esibizioni di voli 3D sono accompagnate da musica fracassona? Una capottina decente che copra bene le fiancate ed il retro pare sia considerata il massimo del superfluo, prova ne sia che non ne esistono. Sarebbe invece quanto meno auspicabile che allestimenti essenziali ma dall'aria meno aggressiva fossero offerti in alternativa a quelli di fabbrica poiché, in materia di riproduzioni, la situazione negli anni è stagnata parecchio. Dagli elimodelli giocattolo, tutti coassiali con flybar, quasi tutti con radio a infrarossi, dall'aspetto ridicolo causa rotori fintissimi e sproporzionati che spuntano da fusoliere esteticamente curate, si passa direttamente alle fusoliere in vetroresina per elimodelli classe 450 e oltre, che da sole costano come due o tre elimodelli classe mini o micro messi assieme... La classe micro è graziata ogni qualche anno dal lancio di un modello in scala, verissimo, ma sono mosche bianche. E hanno il vizio di tutti i micro: spariscono alla svelta.

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parte che come ti ho detto al telefono sei un'enciclopedia
Vola bass!
Volando s'impara. Ho ancora qualche neurone funzionante e cerco di farne buon uso. A questo serve un magazzino ricambi ben fornito e a questo serve una buona manualità e l'esigenza di sviscerare le questioni onde poter intervenire al meglio anziché rassegnarsi ad acquistare elaborazioni o ricambi di terze parti. Come insegna il mio mestiere, nulla deve trovarmi impreparato, non c'è problema che non possa trovare soluzione. Frequentare un elimodellista professionista con negozio, campo volo, pubblicazioni e consigli spassionati, soprattutto gentilezza e disponibilità illimitate, spalmare la lettura e l'aggiornamento su più fonti in rete (specialmente Deviation) e tenermi in contatto con esperti non solo a chiacchiere mi ha insegnato molto sul pragmatismo, che in coppia con la fantasia dovrebbe sempre avere ha la meglio sui deliri da consumatore incallito viziato e mai contento, il tipico so-tutto-io appollaiato sui rami di RC Groups o Helifreak che dieci minuti dopo il lancio di un elicottero ha già pronto il proprio panegirico all'insegna del pollice verso, pieno di astio verso la stessa azienda presso cui spende interi salari, con il medesimo copione che va in rete (stavo per dire "in onda") ad intervalli regolari, la cagnara mediatica che ne consegue e la raccomandazione di sostituire buona parte del materiale originale.

I micro quasi mai sono fatti volare bene: basta andare su YouTube per rendersene conto. Li si sbatacchia su e giù a furia di piroflip mentre i passo fisso sono trattati anche peggio, alla stregua di trottole con sotto appesa una fusoliera o pseudotale, in balìa del vento e chissenefrega se volano di traverso anziché tenere la direzione, e virata coordinata chi ti conosce?

I passo variabile non se la passano meglio: sono ormai la macchietta del settore, considerati dai più stuzzichini, ripieghi per la brutta stagione, sfizi da un volo e dieci scassature, o giocattoli tout court - dimenticando che di fatto è un giocattolo anche la riproduzione a turbina da migliaia di euro, la quale non vedrà un impiego operativo come invece è ormai realtà per i multirotore (video, fotogrammetria) e perfino per gli aeromodelli da traino. E la consapevolezza di costituire una categoria da sé stante, degna di esistere, permane solo nel cuore e nei pollici di una manciata di appassionati. C'est la vie...


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penso che ci rifletterò molto, se farlo o meno
Sei partito col piede giusto? Adattare una fusoliera statica ad un elimodello classe micro è un grande esercizio di modellismo. È un ottimo antidoto allo stress, non dovrebbe essere fonte di stress!


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O altrimenti optare su quelle della scale quality master....credo si scriva cosi
Heli Scale Quality. Sono tedeschi, producono kit per fusoliere di elicottero con accessori in plastica di ottima qualità e diverse serie complete di decal con marche e coccarde riproduttive che consentono risultati spettacolari. Però richiedono molto più lavoro rispetto ad un kit statico il quale in sintesi va solo adattato alla meccanica che riceverà. Il foglio di lexan che costituisce la parte principale di ciascun progetto HSQ è molto più leggero del polistirolo ma va rifilato su misura e tutta la costruzione è delicatissima e doppiamente impegnativa rispetto ad un kit statico adattato al volo; senza contare che il prezzo proposto, per un insieme di parti che in realtà non sono vere scatole di montaggio, è a dir poco esorbitante.

Ma anche qui non facciamoci ingannare: gli elicotteri veri sono macchine pesanti, non parapendio o veleggiatori! La fusoliera ricavata da un modello statico è pesante? Si aumenti in proporzione la potenza dei motori o si opti per la meccanica di un altro modello. Ne risulterà un velivolo fuori specifiche ma che, se ben equilibrato, grazie alla massa superiore tenderà a mostrare in volo un comportamento realistico anziché schizzare come un missile. È forse codesto un fattore secondario? Non direi.

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grazie ancora per i tuoi consigli.
Prego, figurati! Sempre a disposizione, in presenza (quando si potrà, speriamo bene) o telematicamente. Come tutti i modellisti sono qui per imparare quel che ancora non conosco e, in cambio, aiutare a districare qualche matassa riguardo a questioni che invece conosco a menadito.
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Vecchio 25 novembre 20, 23:32   #97 (permalink)  Top
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Ciao master, grazie per gli ottimi consigli, pero devo dire che ora sono un po piu incasinato di prima, nel senso che, tu dici che i modelli di quella casa tedesca sono piu impegnativi e difficili, a confronto di adattare una meccanica in un kit statico?...a me sembrava il contrario, perche loro, ti danno anche un cd con le istruzioni.....quindi seguendo una guida crredevo che diventava tutto piu facile...
hai ragione quando dici che hanno prezzi esagerati, infatti ci stavo pensando bene se acquistrne una o no, ma ora che tu mi dici cosi, penso che ci pensero' molte volte, prima di prenderla....se la prendero'.
La parte piu difficile di infilare mcpx nella fusoliera dello huey che ho io, ho visto e' la coda , perche bisogna sfilare i fili dal tubo dell'mcpx, e per farlo bisogna disaldareil connettorino che va alla scheda madre, altrimenti togliendo il motore della coda, poi il connetorino non passerrebe dal tubo, dovendo sfilarlio, correggimi se sbaglio.
secondo fatto re fissare il telaio sulla base della fusoliera....avevo pensato a delle viti, ma la plasrtica del telaio mcpx cosi fine che , penso alla prima botta sicuramente si spacca.....insomma penso che sia un bel casino riuscire a fare una cosa fatta bene....
Speriamo che questo casino del virus finisca presto, mi farebbe molto piacere conoscerti, visto poi che siamo anche abbastanza vicini.
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Vecchio 25 novembre 20, 23:36   #98 (permalink)  Top
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Fili del motore di coda:
Io dissalderei dal lato motore, mi sembra più facile che non lavorare sui cavi dove si giuntano a quelli del connettore... forse...


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Non prendetemi troppo sul serio, sono un hobbista non un esperto.
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Vecchio 26 novembre 20, 23:04   #99 (permalink)  Top
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Ciao emipan, un effetti si penso tu abbia ragione...ma stavo pensando ad un modo per non dissaldare nulla...non so ancora come, ma prendo ancora tempo per pensarci su, anche perche devo anche vedere come connettere il telaio alla piastra , o pavimento, dello huey, fissandolo poi con due viti , nei buchi dove si inserisce il pattino dell,mcpx, sempre pero che non sia troppo fine la plastica dei fori, altrimenti alla prima bottapotrebbe spaccarsi....e utare poi mcpx e modello huey, mi farebbe girare un po' i maroni....
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Vecchio 26 novembre 20, 23:27   #100 (permalink)  Top
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Ciao emipan, un effetti si penso tu abbia ragione...ma stavo pensando ad un modo per non dissaldare nulla...non so ancora come, ma prendo ancora tempo per pensarci su, anche perche devo anche vedere come connettere il telaio alla piastra , o pavimento, dello huey, fissandolo poi con due viti , nei buchi dove si inserisce il pattino dell,mcpx, sempre pero che non sia troppo fine la plastica dei fori, altrimenti alla prima bottapotrebbe spaccarsi....e utare poi mcpx e modello huey, mi farebbe girare un po' i maroni....
Io farei in modo che si possa smontare almeno parte di una semifusoliera dello Huey e fisserei il telaio dell'mCP X incollando dei tubi di plastica, all'interno della fusoliera, in corrispondenza dei 4 supporti della cabina dell'mCP X. Chiudendo la fusoliera dello Huey i tubi s'infilano sui supporti e, opportunamente dimensionati, bloccano il telaio.
__________________
ELI:mCPX,Solo Pro228A,V911, E160#AEREI:ApprenticeS15e, CESSNA400Corvallis,TurboTimber 1,5m,Rare BEAR 0,9m,UMXTurboTimber#BARCHE:USAF Rescue Boat,Airboat tattica,Hovercraft Griffon 2000TDX,PT-109,LCM-3,costruiti da zero#TX:SPEKTRUM DX6i,DX8, FLYSKY FS-GT3B.
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