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qualcuno mi sa dare qualche risposta? ciao |
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Hai identificato detto componente? Sicuro che sia un componente individuale e non, come già comprovato da anni con tanto di documentazione fotografica, un'incrinatura dell'area della ricevente che ospita i microscopici contatti di uno degli integrati installati? Nel 95% dei casi la causa è dovuta a cadute che coinvolgono la ricevente con conseguente interruzione di una o più tracce del microprocessore. Questo avviene, alla faccia della massa ridottissima di tutto l'elicottero, 'grazie' alle stringenti norme di sicurezza ambientale che negli USA impongono l'utilizzo di uno stagno per saldature a tenore di piombo insufficiente epperciò assai più fragile della lega 60/40 comunemente utilizzata da tempo immemore per la brasatura dolce. Si aggiunga lo spessore esiguo del rivestimento in resina epossidica della ricevente (vetronite a doppia faccia), ricopertura con nominale funzione antiossidante che però, se fosse solo appena più consistente, garantirebbe una maggior resistenza meccanica ad una scheda già fragile - pur piccola che sia - e soggetta a danneggiarsi facilmente in caso di urto frontale o frontale/inferiore. Sul Nano CP X Un urto localizzato in determinati punti garantisce come minimo la frattura del velo di epoxy ed il conseguente distacco di uno o più contatti dell'integrato piazzato a sud-est sulla facciata esterna (tenendo la scheda di fronte a sé). Non ricordo se su RC Groups o Helifreak, tempo fa ho consultato le uniche fonti informative su quest'anomalia, che pare fosse (coniugato al passato: ubi maior per 9 piloti su 10, ehm...) la principale causa di "mortalità infantile" del primissimo Nano di casa Blade. Nonostante negli ultimi tempi abbia ridotto o eliminato la quasi totalità delle proposte commerciali collaterali alla qualifica per cui è divenuto un punto di riferimento per i piloti di micro Blade, MegasMicros è ancora il mago del reflow. Gran parte della sua attività è stata proprio la riparazione delle riceventi 3-in-1 dei Blade mCP X e Nano CP X. Prova a contattarlo: la tariffa standard per una bella ripassata sotto la stazione ad aria calda non è per nulla esosa e, anche tenendo conto delle spese di spedizione e ritorno, il lavoro si paga da sé visto che l'elicottero è fuori produzione da anni e la disponibilità di ricambi va ovviamente scemando man mano che passa il tempo. Citazione:
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ciao e grazie della risposta Non essendo particolarmente esperto di elettronica del cp x, avresti la possibilita di indicarmi esattamente ( meglio con foto) quali sono i componenti/piste da verificare? Per il problema motore per essere precisi il problema è il continuo " stacco" di quest'ultimo, appena si accende il motore e dai un minimo di gas il motore si spegne per poi ripartire ( non sempre) e a volte con il reset della centralina. Spero di essermi spiegato ciao |
Per completezza di cp x ne ho 2 e entrambi ho installato motore brusless originale con centralina non originale, visto che le originali dopo pochi voli non funzionavano più correttamente ( stesso problema di " stacco") |
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https://static.rcgroups.net/forums/a...-P10128921.jpg Citazione:
Mi è già capitato di eseguire alcune riparazioni del genere, con cannello ad aria calda, ma solo su porzioni limitate del circuito, vale a dire massimo di due o tre reofori sconnessi sui quali l'epoxy è stato rimosso manualmente con molta pazienza. Un intervento radicale ove occorra rimuovere un'ampia area di resina e ripreparare diverse piazzole spezzate da un urto deciso necessita della stazione ad aria calda. Ovviamente, dato il tempo e la concentrazione richiesta, tale lavoro piuttosto impegnativo ha senso in due sole circostanze: 1) il danno è limitato, diagnosticato con sicurezza e riparabile in breve tempo; 2) il pezzo è fuori produzione, fuori mercato, rarissimo o, per altri motivi, prezioso ed insostituibile. L'altra ipotesi, più debole poiché a mia esperienza ciò che descrivi non combacia con il tipico repertorio di sintomi da MOSFET danneggiati o 'cotti', è controllare se i medesimi presentino sbeccature, dilatazioni o, più banalmente, contatti interrotti (come sopra). In quest'ultimo caso è sufficiente un saldatore con punta micro e temperatura controllata e del buono stagno preparato 60/40 di sezione 0,8 o 1 mm, tuttora reperibile nei negozi di componenti elettronici. Un flussante liquido (ad es. Stannol), in comodo applicatore a feltro stile pennarello, è utilissimo e facilita il lavoro risultando meno sporchevole della buona vecchia colofonia. Ovviamente si lavora sotto una lente... :D Per identificare questi ultimi componenti piazzo il link ad una coppia di foto con didascalie dal sito di HacksMods, pubblicate su Helifreak, che illustrano la componentistica del Nano CP X: https://www.helifreak.com/attachment...2&d=1419648971 https://www.helifreak.com/attachment...1&d=1419651007 |
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Tutto può essere, ma non sono certo che il problema del continuo 'stacco' sia da attribuire all'ESC originale Blade. L'ho comprato pure io, provato (tutto OK tranne che richiede batterie freschissime e magari più prestanti di quelle di serie) e riposto per sfruttare il brillantissimo coreless Micro Motor Warehouse. Lo reinstallerò, forse, a suo tempo. Tanto per il tipo di volato che prediligo (volo riproduttivo, acrobazia non 3D) il motore originale va più che bene: se voglio più potenza o devo sollevare una micro-videocamera ho diversi altri elicotteri su cui contare... |
Concordo. Il suo kit bl vuole batterie ottime e piatto perfetto, il motore Mmw è mille volte meglio! |
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appena controllato ti aggiorno. ciao e ancora grazie |
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per il regolatore uso il FATJAY XP-3A brushless ESC 3A 1 s ( consigliato da un amico molto più esperto di me) |
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