Volare chiude

[luca.masali]

Originalmente inviato da Corrado

La lettura al cesso è in serio pericolo...

Ormai al cesso ci si va col portatile... o col tablet...
ricordandosi della carta igienica...[/QUOTE]

perché, non c'è la app toilet paper per android e iPhone?

[antonio73c]

Fatto......peccato però.... :-(

[VELTRO205]

Sono abbonato a Volare dal 1996 ma avevo cominciato a leggere la rivista da quasi un decennio prima (in pratica quasi dai primi numeri) e la notizia della chiusura mi ha sorpreso non poco!

La perdita di professionalità anche in questo settore, è devastante dal punto di vista dell'informazione corretta; nelle notizie "gratuite" della rete, ci sono errori madornali che nessuno pensa a correggere: è di oggi, prima pagina del portale "Virgilio", la notizia che "sta per iniziare la costruzione di un treno superveloce (USA) che arriverà a 1200 km/h, il doppio della velocità del Concorde....."
Gli appassionati di aviazione come me vomiterebbero addosso a questi "gionalistucoli" che non sanno che il prestigioso Concorde viaggiava a mach 2 (il doppio di quel treno....)...

Italiani, continuate a leggere i giornali di gossip, quelli si che fanno cultura...

Ciao.

Dan.

[Emidio]

Originalmente inviato da VELTRO205

Sono abbonato a Volare dal 1996 ma avevo cominciato a leggere la rivista da quasi un decennio prima (in pratica quasi dai primi numeri) e la notizia della chiusura mi ha sorpreso non poco!

La perdita di professionalità anche in questo settore, è devastante dal punto di vista dell'informazione corretta; nelle notizie "gratuite" della rete, ci sono errori madornali che nessuno pensa a correggere: è di oggi, prima pagina del portale "Virgilio", la notizia che "sta per iniziare la costruzione di un treno superveloce (USA) che arriverà a 1200 km/h, il doppio della velocità del Concorde....."
Gli appassionati di aviazione come me vomiterebbero addosso a questi "gionalistucoli" che non sanno che il prestigioso Concorde viaggiava a mach 2 (il doppio di quel treno....)...

Italiani, continuate a leggere i giornali di gossip, quelli si che fanno cultura...

Ciao.

Dan.

Mai stato cosi d'accordo con qualcuno nella mia vita.
la mole delle informazioni disponibili è aumentata esponenzialmente e trovare in questo infinito calderone una notizia professionale ed utile è una impresa
A questo servono i forum.

[m_s900]

dispiace sì, ma se una rivista non vende abbastanza. Alcuni editori faticano a capire che il futuro non è carta ma web

Sent from my Lumia 610 using Board Express

Originalmente inviato da m_s900

dispiace sì, ma se una rivista non vende abbastanza. Alcuni editori faticano a capire che il futuro non è carta ma web

Sent from my Lumia 610 using Board Express

C'è un piccolo dettaglio: per molti (moltissimi direi) "web" è sinonimo di "gratis" e lavorare gratis non credo sia la massima aspirazione di nessuno. Personalmente sono molto contento di aver affiancato alla rivista cartacea l'edizione digitale che sta andando sorprendentemente meglio di quello che mi sarei aspettato permettendoci anche di venderla in paesi dove quella cartacea sarebbe off-limits dato che i costi di spedizione superano notevolmente il prezzo di copertina (Brasile, Stati Uniti, Australia...) ma riuscire a vivere solo di quello sarebbe impensabile. Che la carta stia subendo una flessione è un fatto, ma esiste un limite, uno zoccolo duro oltre il quale non si scende, al punto che abbiamo alcuni casi di persone che comprano entrambe le edizioni perché vogliono avere anche qualcosa di meno volatile e più collezionabile.


------------------

[VELTRO205]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

C'è un piccolo dettaglio: per molti (moltissimi direi) "web" è sinonimo di "gratis" e lavorare gratis non credo sia la massima aspirazione di nessuno. Personalmente sono molto contento di aver affiancato alla rivista cartacea l'edizione digitale che sta andando sorprendentemente meglio di quello che mi sarei aspettato permettendoci anche di venderla in paesi dove quella cartacea sarebbe off-limits dato che i costi di spedizione superano notevolmente il prezzo di copertina (Brasile, Stati Uniti, Australia...) ma riuscire a vivere solo di quello sarebbe impensabile. Che la carta stia subendo una flessione è un fatto, ma esiste un limite, uno zoccolo duro oltre il quale non si scende, al punto che abbiamo alcuni casi di persone che comprano entrambe le edizioni perché vogliono avere anche qualcosa di meno volatile e più collezionabile.


------------------

Concordo.
Il "tutto gratis" non va sempre bene, e logicamente nessuno farebbe un lavoro gratis...

Volare ha l'edizione "elettronica", per gli abbonati, però personalmente preferisco ancora il cartaceo, aprire la rivista quando voglio, fare "le orecchie" alla pagina per tornare velocemente al punto che mi interessava o per approfondire poi sul web o per cercare libri sull'argomento...

Credo anche io allo "zoccolo duro", però se gli editori guardano i "numeri" e non conviene...

Purtroppo non si tratta di "giornali di partito" che... non arrivano neanche nelle edicole ma vanno al macero direttamente, tanto "paga Pantalone"...

Ciao.
Dan.

Originalmente inviato da VELTRO205

Concordo.
Il "tutto gratis" non va sempre bene, e logicamente nessuno farebbe un lavoro gratis...

Volare ha l'edizione "elettronica", per gli abbonati, però personalmente preferisco ancora il cartaceo, aprire la rivista quando voglio, fare "le orecchie" alla pagina per tornare velocemente al punto che mi interessava o per approfondire poi sul web o per cercare libri sull'argomento...

Credo anche io allo "zoccolo duro", però se gli editori guardano i "numeri" e non conviene...

Purtroppo non si tratta di "giornali di partito" che... non arrivano neanche nelle edicole ma vanno al macero direttamente, tanto "paga Pantalone"...

Ciao.
Dan.

Una rivista come Volare deve sostenere dei costi (pensa solo al personale...) che una rivista come la nostra, artigianale e "homebrew", nemmeno si sogna. Come dico spesso, da noi CDR non è il "Comitato di Redazione", ma il monogramma dell'editore/direttore/caporedattore/uomo delle pulizie. E' quindi evidente che - paradossalmente - i piccoli abbiano una maggior resilienza, rispetto ad un (ex?) grande gruppo come l'Editoriale Domus o l'ormai defunta Editoriale Olimpia. Ma i problemi sono anche di altro genere. Ad esempio, nel nostro settore, web o cartaceo che sia, gli investimenti pubblicitari delle aziende si stanno contraendo moltissimo. Prendi ad esempio la Multiplex, che ha smesso di fare pubblicità in tutta Europa e - al massimo - fa delle manchettes o poco più (e nemmeno sempre) solo su qualche rivista tedesca. Anche qui sul BR di pubblicità di grandi aziende (HK a parte, via Google) se ne vede sempre meno. Sono tempi duri per tutti. E andrà sempre peggio.


----------------------

[UAV drone]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Come dico spesso, da noi CDR non è il "Comitato di Redazione", ma il monogramma dell'editore/direttore/caporedattore/uomo delle pulizie. i piccoli hanno maggior resilienza rispetto a grandi gruppi. gli investimenti pubblicitari si stanno contraendo. tempi duri per tutti. andrà sempre peggio.

CDR... buona questa

Ma il resto è tanto vero quanto amaro.
Mi chiedo da tempo quale sarà il futuro dell'informazione. Quotidiani dalla grande tiratura e - soprattutto - dalla grande credibilità come il Washington Post stanno sviluppando nuove forme di diffusione dei contenuti salvaguardando i ricavi: reclutano bloggers di eccellente livello e fanno pagare l'accesso al sito.
Voglio dire: è probabile che come in ogni rivoluzione i meno intelligenti soccomberanno (forse soppiantati da nuovi stupidi, ma questo è un altro discorso) mentre i più lungimiranti si rafforzeranno ulteriormente. Un travaso, un rimescolamento, niente più.

Ciò che prevedo è: informazione priva di contenuti gratuita per tutti da una parte, informazione documentata e a pagamento per pochi dall'altra.

Consiglio la lettura della trilogia di Geminello Alvi ("Le seduzioni economiche di Faust", "Il secolo americano", "Il capitalismo - verso l'ideale cinese") per un'intelligente visione del Medioevo prossimo venturo. Già iniziato da decenni.

[Pampa]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Una rivista come Volare deve sostenere dei costi (pensa solo al personale...) che una rivista come la nostra, artigianale e "homebrew", nemmeno si sogna. Come dico spesso, da noi CDR non è il "Comitato di Redazione", ma il monogramma dell'editore/direttore/caporedattore/uomo delle pulizie. E' quindi evidente che - paradossalmente - i piccoli abbiano una maggior resilienza, rispetto ad un (ex?) grande gruppo come l'Editoriale Domus o l'ormai defunta Editoriale Olimpia. Ma i problemi sono anche di altro genere. Ad esempio, nel nostro settore, web o cartaceo che sia, gli investimenti pubblicitari delle aziende si stanno contraendo moltissimo. Prendi ad esempio la Multiplex, che ha smesso di fare pubblicità in tutta Europa e - al massimo - fa delle manchettes o poco più (e nemmeno sempre) solo su qualche rivista tedesca. Anche qui sul BR di pubblicità di grandi aziende (HK a parte, via Google) se ne vede sempre meno. Sono tempi duri per tutti. E andrà sempre peggio.

Per non parlare dell'immane spreco di risorse rappresentato dal sistema di distribuzione di quotidiani e periodici. E' spesso più la roba che va al macero che quella che viene letta.