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Vecchio 05 ottobre 18, 09:50   #91 (permalink)  Top
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Buongiorno

…….”che sul tavolo ci sia un punto di riferimento preciso” .

Questo ho scritto sul post del 3 ottobre.
Ed è verissimo. Non ne avevo idea ma il mio amico (il pazientissimo che ha ricostruito per ben due volte causa mia inettitudine la parte elettronica e, come ho già affermato, senza il quale questo progetto non sarebbe mai andato avanti) mi ha passato un semplice file PDF con un uno schema quadrettato che si è rilevato poi fondamentale sia per le prove che per il taglio.
Aggiungerei anche che questo foglio, che ho allegato e spero che il mio amico non se la prenda, mi è stato utile proprio per determinare quali fossero i due punti (sinistro e destro) dai quali far partire il filo al nikel. Insomma l’esatta determinazione della posizione di zero sia per il movimento orizzontale che per quello verticale.
Ho fatto stampare il foglio in una di quelle copisterie ben attrezzate che hanno plotter abbastanza grandi. La stampa è su cartoncino. Lo ho disposto sul piano del tavolo esattamente tra i due bracci. (continuo a non digerire l’uso di questo plurale, bracci non se po’ sentì e se qualcuno ha qualche suggerimento mi scriva)
Comunque sul cartoncino ho individuato la retta centrale. La retta che è nel senso di spostamento del filo. Ho calcolato con esattezza la distanza tra i bracci, ma proprio esattamente, e ho sistemato il cartoncino in modo che la sua retta centrale si sovrapponesse esattamente al centro dei due bracci. (no bracci proprio nun se po’ sentì).
Il mio punto di partenza lo ho riportato sul cartoncino e ho disegnato un’altra retta che è esattamente quella di partenza. Quindi il cartoncino ora può essere utilizzato e per proteggerlo, non avendo voglia di tornare in copisteria per farlo plastificare, lo ho ricoperto con nastro adesivo trasparente.
Questo cartoncino è fondamentale anche per il posizionamento del blocco nel caso del taglio di ali rastremate. E ricordo che il posizionamento, in questo caso, è assolutamente fondamentale.
Di queste problematiche cioè delle esperienze di funzionamento se a qualcuno interessa si potrà parlarne in seguito.
Per oggi mi fermo.
Un saluto e buona giornata a tutti.
Marco

Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 06:14
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Vecchio 06 ottobre 18, 07:18   #92 (permalink)  Top
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Buon giorno a tutti
Il terzo punto del post del 3 ottobre…………”Il carrello parta sempre da uno stesso punto”.
È un perfezionamento del post di ieri. Ribadisco che, per l’uso con risultati soddisfacenti della macchina, è fondamentale stabilire, una volta per sempre, quale sarà il suo punto di partenza.
Insisto su questo punto perché nel settare il programma la prima volta e nel tagliare le ali rastremate sarà necessario stabilire una posizione zero in base alla quale il software, nel mio caso GMFC, farà i suoi calcoli per un avanzamento preciso.
Ieri ho descritto l’uso del foglio quadrettato di riferimento e della retta da me disegnata che rappresenta la retta base sulla quale si adagia il filo al nikel per la partenza, oggi descrivo un semplicissimo supporto che mi sono costruito a posteriori per trovare facilmente la posizione zero.
Quando non è in uso ripongo la macchina su delle mensole. Ma date le dimensioni, perché occupi meno spazio, devo spostare il carrello del movimento verticale più o meno a metà della corsa orizzontale. Quando la rimonto sul tavolo da lavoro devo quindi ritrovare la posizione di zero. E’ vero che sono aiutato dal foglio quadrettato ma se anche questo ha bisogno di un riferimento preciso ecco che le cose si complicano.
Per fare in modo di ritrovare facilmente la posizione zero mi sono costruito due semplici supporti, ricavati da un profilato di alluminio, fissati con due bulloncini al supporto del cuscinetto.
Qui vale il principio del lasco controllato.
La prima volta si fa scorrere il carrello finchè il filo al nikel non si è posizionato nella posizione zero, poi ho avvicinato i profilati e ho stretto i bulloncini. I due profilati non andranno più mossi. Fatto questo il carrello avrà come posizione zero la posizione in cui tocca i supporti. Questi ultimi rimangono fissi e ogni volta che monto la macchina sul tavolo sarà sufficiente spostare a mano il carrello finchè non tocca i supporti. Poi monto il filo, poi stendo il foglio quadrettato di riferimento e lo blocco con del nastro adesivo in modo che il filo al nikel si sovrapponga alla retta che avevo disegnato in precedenza come posizione di riferimento del filo.
So di non essere stato, forse, troppo chiaro. Ma in realtà è complicato descrivere questa fase ma attuarla praticamente è meno complicato.
Comunque sono assolutamente disponibile a rispondere a domande o a chiarire punti che sono poco comprensibili.
Qui piove, il fine settimana si preannuncia grigio.
Buon WE a tutti.
Marco

Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 06:14
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Vecchio 07 ottobre 18, 07:14   #93 (permalink)  Top
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Eccomi per l’ultimo dei quattro punti. Buongiorno.
Sempre grigio il tempo è! Anzi ora piove proprio.
L’ultimo dei punti cita :…..
”Che si possano misurare gli spostamenti fino quasi al decimo di millimetro”.
Questa esigenza non è tanto riferita al funzionamento della macchina durante il normale uso ma piuttosto durante la lunghissima, almeno per me, fase di messa in funzione e messa a punto dell'intero sistema. Più precisamente della fase relativa al “collegamento” macchina – software. Tra le tante problematiche che ho riscontrato nei primi test c’è stata quella di impostare, e far eseguire, alla macchina degli spostamenti, sia in verticale che in orizzontale, pari ad un determinato valore di “X” e di “Y”. Per spiegare meglio, se io imposto al software che il carrello si deve spostare di 400 mm questo dovrà spostarsi esattamente di 400 mm e non di 399,8 o 400,2.
Esattamente 400 millimetri.
Tralascio la descrizione del funzionamento del software.
Ma poi questo spostamento va verificato e per farlo dovrò misurare lo spostamento da un punto fisso (e ci risiamo con il punto “zero”) al punto raggiunto dal carrello dopo l’esecuzione del comando. Quindi ogni volta devo prendere il righello e posizionare il suo punto zero sul punto di partenza del filo e misurare il punto dove il filo stesso ha terminato il suo spostamento.
Tutto se po' fa ! Ma siamo sicuri che poi nel misurare riusciamo a posizionare il righello sempre nello stesso punto zero?
Ma perché non inventarsi un sistema per cui basta leggere un indicatore e sapere di quanto si è spostato il carrello?
Detto fatto.
Misuratore spostamento orizzontale
Ho acquistato quattro righelli metallici da 50 cm e due li ho fissati su un lato del profilato di alluminio come si vede dalla foto. Poi mi sono inventato un supporto per una spilla (quadrello di alluminio pieno) montato sul carrello e che scorre solidale con quest’ultimo. È ovvio che la riga e l’indicatore andranno montati in modo che, quando il carrello è in posizione zero (tocca i profilati di alluminio), la punta della spilla è esattamente sullo zero. Lo zero non è difficile da ottenere perché la riga e il quadrello supporto ago possono muoversi e poi essere fissati una volta trovata la posizione di partenza. Un po' di lasco sui fori.
Dando lo start alla macchina il carrello inizierà a muoversi e la spilla indicherà sulla riga lo spostamento con la massima precisione. Non dovremo quindi più misurare nulla perché la spilla ci dirà esattamente di quanto si è spostato il carrello.
Misuratore spostamento verticale.
Qui la riga la ho fissata sulla guida lineare verticale. Se vi ricordate, nella fase di montaggio, avevo scritto di estrarre quattro bulloncini dalla parte posteriore e di inserirli nelle guide laterali. Ecco questi bulloncini li ho utilizzati per fissare i righelli di misurazione dello spostamento verticale.
Qui però non ho messo aghi come indicatori, ma il righello è posizionato in modo che quando il carrello è a posizione zero il suo angolo in alto a sinistra corrisponde con lo zero. E lo stesso angolo, quando salirà per effetto dello spostamento impostato, mi indicherà il valore di questo spostamento.
Le foto chiariscono abbastanza.
Ecco questa degli indicatori è stata sicuramente una trovata utile.
Per oggi è tutto e per la prossima puntata una chicca semielettronica.
Buona domenica a tutti.
Marco

Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 06:14
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Vecchio 07 ottobre 18, 07:51   #94 (permalink)  Top
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Altre due foto a chiarire. Ma alla fine neanche più di tanto.

Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 06:14
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Vecchio 08 ottobre 18, 10:01   #95 (permalink)  Top
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Buongiorno a tutti.
Il lunedì è duro. Ma va benissimo così.
Bene ! Alla fine sono arrivato alla conclusione di questa costruzione, almeno per la parte meccanica. Per quanto mi riguarda, in ogni caso, tanti piccoli particolari sono stati modificati nelle tre versioni che ho dovuto fare prima di arrivare a questa macchina che ho descritto.
E’ chiaro che molto è stato fatto in base al posto dove, poi, la macchina avrebbe dovuto lavorare. Quindi ho descritto il sistema di blocco dei bracci al tavolo, ho scritto del foglio quadrettato di riferimento e dei sistemi per rilevare il movimento senza misurazioni. Del carrello che si può muovere liberamente di quasi 180 gradi, del filo al nikelcromo e della tensione dello stesso.
Perfetto, a questo punto occorre organizzare il resto come il PC con il software di comando, la posizione dell’interfaccia (elettronica MM2001) ed i vari collegamenti.
I fili elettrici dei motori vanno tagliati della lunghezza necessaria affinchè arrivino, comodamente, alla parte elettronica. Questo perché va considerato lo spostamento del carrello verticale con il motore in alto che si trascina il filo. Il filo del motore orizzontale lo ho fatto passare e lo ho bloccato all’interno del profilato orizzontale in modo che non sia di ostacolo al carrello. Tanto il motore orizzontale non si muove. La prima foto è la mia situazione di lavoro.
La parte elettronica la ho sistemata sotto il tavolo ed il PC con il software di lato. Tralascio la descrizione della scheda GGC che consente il collegamento USB dell’elettronica MM2001 al PC ma un particolare va descritto.
La scheda USB ha tre connettori a pin. Per intenderci i collegamenti si possono fare mediante i singoli pin delle spinette femmine dei servocomandi.
Di questi connettori uno serve ai comandi (Heat on Heat off – Motori ON motori OFF – Riscaldamento del filo automatico o manuale) che sono previsti già nella scheda MM2001 ma che devono essere trasferiti, come connessione, dalla scheda MM2001 alla scheda USB GGC. Il secondo connettore serve a collegare un display a 16 caratteri .
Ecco ho pensato di utilizzare questo connettore ed il precedente per trasferire su una consollina, che metto vicino al PC sostenuta da un braccetto regolabile ad uso fotografico, i comandi ON – OFF dei motori, un volmetro/amperometro che rileva voltaggio e amperaggio del filo al nikel durante l’uso e il display che da, effettivamente, delle informazioni utili.
Tra tutto forse proprio l’interruttore ON – OFF dei motori si è rilevato utilissimo da avere a portata di dito. Se a qualcuno interesserà ne potrò scrivere ma questa parte riguarda l’uso del software.
Ora qualcuno penserà : ma non aveva detto che di elettronica non ne capiva nulla ?
E lo confermo con la massima convinzione ma, in questo caso, si tratta di collegare dei fili seguendo uno schema spiegato molto bene nel manuale della scheda GGC e nonostante queste chiare istruzioni sono riuscito a bruciare ben 2 display .

Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 06:14
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Vecchio 08 ottobre 18, 10:06   #96 (permalink)  Top
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Ancora qualche foto. L'ultima è esattamente ciò che vedo quando devo tagliare ali

Ultima modifica di imbamar : 30 dicembre 21 alle ore 15:33
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Vecchio 08 ottobre 18, 11:59   #97 (permalink)  Top
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Sono arrivato alla fine della descrizione di questo mio progetto.
La macchina funziona davvero bene ma, devo dire, la costruzione della parte meccanica ha richiesto molto tempo, (un paio di anni ovviamente non continuativi) un po’ per disponibilità limitata di tempo ma molto perché non ho potuto avere grandi consigli se non dal mio amico esperto di elettronica. Tuttavia la sua macchina è concepita in modo diverso dalla mia, non ha la scheda USB (la cui messa a punto è stata lunga) ha un archetto che tende il filo e, fattore importante, viviamo a 500 chilometri di distanza e quindi mi è stato impossibile fargli vedere le problematiche con cui mi sono dovuto scontrare durante l’avanzamento della costruzione.
Quindi moltissimo lo ho risolto durante i test.
La parte elettronica, praticamente fatta dal mio amico, funziona alla grande e lo ringrazio ancora. Dopo aver messo a punto la macchina mi sono dedicato, oltre che a qualche taglio di ala, anche alla traduzione pressoché completa del manuale e delle note della scheda USB GGC.
Nel tradurre il manuale qualche cosa lo ho trovato già tradotto da qualche modellista volenteroso, altro lo ho tradotto io. Il manuale originale in inglese è in formato elettronico sul sito di Gilles Muller autore del programma
http://gm.cnc.free.fr/n for
Nel manuale che ho tradotto, che è in format word, ci sono diverse note originali derivanti dalla mia esperienza di messa a punto e aggiunte nei capitoli specifici. Questo servirà anche a me perché, nel tempo che passa, si perdono anche questi particolari la cui soluzione magari mi ha richiesto parecchio tempo.
Sono assolutamente consapevole che qualsiasi particolare di cui ho descritto la costruzione è migliorabile o si poteva realizzare con soluzioni migliori. Sono altrettanto convinto che la progettazione è sicuramente un presupposto fondamentale per la riuscita di una costruzione meccanica e, avendo avuto un padre ingegnere, questo concetto viene spesso in mente. Ma alla fine sono partito quasi per gioco e, comunque, possedendo una soddisfacente attrezzatura sono riuscito ad arrivare all’obiettivo sebbene io non sia precisissimo.
Se poi riesco al lavorare con precisione di un millimetro sono felice.
La fase della messa a punto della macchina, del suo collegamento al software GMFC, la messa in funzione della scheda USB, le esperienze di taglio, la soluzione di errori di taglio non sono stati trattati e costituiscono un altro capitolo piuttosto lungo.
Se qualcuno fosse interessato a conoscere questi aspetti qualche cosa potrei scrivere ma, forse, domande su casi o problematiche specifiche potrebbero, a mio giudizio e se sono in grado di rispondere, essere più efficaci per un aiuto.
Rimango a disposizione, comunque, per eventuali nuove richieste di informazioni, foto o documentazione utile alla realizzazione di macchine simili, ovviamente, nei limiti delle mie conoscenze.
Le ultime foto :
Nella prima un mio primo tentativo di realizzazione di 15 anni fa paragonato con quello attuale.
Un saluto
Marco
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Vecchio 08 ottobre 18, 12:07   #98 (permalink)  Top
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Sono arrivato alla fine della descrizione di questo mio progetto.
La macchina funziona davvero bene ma, devo dire, la costruzione della parte meccanica ha richiesto molto tempo, (un paio di anni ovviamente non continuativi) un po’ per disponibilità limitata di tempo ma molto perché non ho potuto avere grandi consigli se non dal mio amico esperto di elettronica. Tuttavia la sua macchina è concepita in modo diverso dalla mia, non ha la scheda USB (la cui messa a punto è stata lunga) ha un archetto che tende il filo e, fattore importante, viviamo a 500 chilometri di distanza e quindi mi è stato impossibile fargli vedere le problematiche con cui mi sono dovuto scontrare durante l’avanzamento della costruzione.
Quindi moltissimo lo ho risolto durante i test.
La parte elettronica, praticamente fatta dal mio amico, funziona alla grande e lo ringrazio ancora. Dopo aver messo a punto la macchina mi sono dedicato, oltre che a qualche taglio di ala, anche alla traduzione pressoché completa del manuale e delle note della scheda USB GGC.
Nel tradurre il manuale qualche cosa lo ho trovato già tradotto da qualche modellista volenteroso, altro lo ho tradotto io. Il manuale originale in inglese è in formato elettronico sul sito di Gilles Muller autore del programma
http://gm.cnc.free.fr/n

Nel manuale che ho tradotto, che è in format word, ci sono diverse note originali derivanti dalla mia esperienza di messa a punto e aggiunte nei capitoli specifici. Questo servirà perché, nel tempo che passa, si perdono anche questi particolari la cui soluzione magari mi ha richiesto parecchio tempo.
Sono assolutamente consapevole che qualsiasi particolare di cui ho descritto la costruzione è migliorabile o si poteva realizzare con soluzioni migliori. Sono altrettanto convinto che la progettazione è sicuramente un presupposto fondamentale per la riuscita di una costruzione meccanica e, avendo avuto un padre ingegnere, questo concetto viene spesso in mente. Ma alla fine sono partito quasi per gioco e, comunque, possedendo una soddisfacente attrezzatura sono riuscito ad arrivare all’obiettivo sebbene io non sia precisissimo.
Se poi riesco al lavorare con precisione di un millimetro sono felice.
La fase della messa a punto della macchina, del suo collegamento al software GMFC, la messa in funzione della scheda USB, le esperienze di taglio, la soluzione di errori di taglio non sono stati trattati e costituiscono un altro capitolo piuttosto lungo.
Se qualcuno fosse interessato a conoscere questi aspetti qualche cosa potrei scrivere ma, forse, domande su casi o problematiche specifiche potrebbero, a mio giudizio e se sono in grado di rispondere, essere più efficaci per un aiuto.
Rimango a disposizione, comunque, per eventuali nuove richieste di informazioni, foto o documentazione utile alla realizzazione di macchine simili, ovviamente, nei limiti delle mie conoscenze.
Le ultime foto :
Nella prima un mio primo tentativo di realizzazione di 15 anni fa paragonato con quello attuale.
Un saluto
Marco

Ultima modifica di imbamar : 30 dicembre 21 alle ore 15:33
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Vecchio 08 ottobre 18, 13:27   #99 (permalink)  Top
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Per errore ho postato due volte l'ultimo argomento. Chiedo ai moderatori, se possibile, di eliminare il penultimo al quale mancavano le foto.
Grazie
Marco
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