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alessiofbt 21 settembre 22 19:30

Ridurre tensione e consumi
 
Tempo fa per ridurre la tensione di un termosifone elettrico mi è stato consigliato di usare dei diodi in serie o semplicemente un regolatore di tensione con pot da modulare
Funzionava alla grande riducendo di 1000 watt la potenza e aumentando però sensibilmente il tempo di riscaldamento....normale ovviamente

La mia domanda ora va su altri elettrodomestici posso farlo su una piastra a induzione? E su una semplice in ghisa?
Su una macchina del caffè individuando il filo della serpentina che scalda l'acqua?

sub53 22 settembre 22 01:17

Citazione:

Originalmente inviato da alessiofbt (Messaggio 5247502)
Tempo fa per ridurre la tensione di un termosifone elettrico mi è stato consigliato di usare dei diodi in serie o semplicemente un regolatore di tensione con pot da modulare
Funzionava alla grande riducendo di 1000 watt la potenza e aumentando però sensibilmente il tempo di riscaldamento....normale ovviamente

La mia domanda ora va su altri elettrodomestici posso farlo su una piastra a induzione? E su una semplice in ghisa?
Su una macchina del caffè individuando il filo della serpentina che scalda l'acqua?

Se il termosifone funziona a 220 V. ovviamente alternata, il diodo è una bufala totale....
Quello che può avere senso fare è livellare la tensione a 210V. quando, in alcuni casi, arriva a 235/240 ( la tensione nominale della rete è 230V +/- 10% ). In effetti vendono apparecchi che funzionano limitando la tensione per un risparmio, ma ho dei grossi dubbi sul reale beneficio... se l'apparato è resistivo puro assorbe meno, ma ci metterà più tempo, ad esempio, a scaldare una stanza, se invece è switching non cambia nulla :wink:

In ogni caso prova e raccontaci... magari la cantonata l'ho scritta io !

Naraj 22 settembre 22 14:06

In realtà, la presenza di un diodo in serie, dimezza la tensione e quindi la potenza.

Naraj.

sub53 22 settembre 22 14:36

Citazione:

Originalmente inviato da Naraj (Messaggio 5247524)
In realtà, la presenza di un diodo in serie, dimezza la tensione e quindi la potenza.

Naraj.

Certo... ma se ne metti due ?

"mi è stato consigliato di usare dei diodi in serie"
E' una bufala, abbassi solo di 0.7 V. :fiu:

BBC25185 22 settembre 22 16:23

In corrente alternata, inserire un diodo in serie, elimini mezz'onda della corrente che passa e, quindi, dimezzi circa la potenza!!! (quindi metterne 1 o 10 cambia nulla, sempre quello fá... rende solo piú sicuro la modifica in caso di fallimento di un diodo)

In altre parole non dimezzi la tensione o la corrente... semplicemente 50 volte al secondo viene interrotto il passaggio di energia per metá del tempo!!!

Funziona su tutti i dispositivi che non chiedono un'onda alternata pulita (aka carichi resistivi come asciugacapelli e stufette solo se montato sugli avvolgimenti, piastre elettriche NON a induzione etc etc).
Sui motori elettrici 220 AC , per esempio, puó essere che non funzioni come sistema.

A me, personalmente, non piace come sistema (abbastanza barbaro) ma vedo che viene usato spesso sui prodotti commerciali per avere, per esempio, 2 velocitá (quasi sempre sui prodotti economici).

Ovviamente questo discorso vale solo in corrente alterata... in corrente continua il diodo toglie solo 0,7V (quasi niente)

giocavik 23 settembre 22 07:38

Il sistema del diodo in alternata funziona anche su alcuni tipi di motore in AC, visto che e' adottato su taluni trapani vintage, ma può essere dubbio laddove ci sia elettronica di gestione o di controllo.Di fatti, però, la domanda sarebbe se porta reale risparmio, perché effettivamente si riduce la potenza assorbita, ma non l'energia che richiede il sistema, (laddove, ad es. vi sia un termostato), per cui, si dovrebbe riflettere se aumentando il tempo per andare a regime, si consuma realmente di più o di meno. :)

Naraj 23 settembre 22 14:27

Citazione:

Originalmente inviato da giocavik (Messaggio 5247538)
'......................Di fatti, però, la domanda sarebbe se porta reale risparmio, perché effettivamente si riduce la potenza assorbita, ma non l'energia che richiede il sistema, (laddove, ad es. vi sia un termostato), per cui, si dovrebbe riflettere se aumentando il tempo per andare a regime, si consuma realmente di più o di meno. :)

Il dubbio, non mi sembra ben formulato.
Il termostato non controlla la potenza ma è solo a protezione per non superare una certa temperatura.

Nel caso del trapano, il diodo riduce al 50% la tensione media di alimentazione (i picchi di tensione dell'onda sinusoidale rimane a 220 V).
Con il sistema del diodo, la potenza iniziale disponibile è ridotta al 50%, ma c'è un particolare.
Nel caso del trapano, pur avendo ridotto la tensione e la potenza al 50%, se si mette sotto sforzo il trapano, la corrente sale notevolmente fino a superare la potenza iniziale.
Nel caso di una stufa (resistenza ohmica), la potenza con l'uso del diodo. rimane fissa al 50% riducendo anche il consumo totale.

Naraj.

alessiofbt 23 settembre 22 16:21

Vedo che ho scatenato un bel casino beh io adesso riguardo attentamente la modifica che ho fatto il mio termosifone ormai sono passati quasi dieci anni quindi non ricordo se ho messo un diodo e soprattutto che tipo So solo che erano due resistenze perché il termosifone aveva più portate di corrente quindi per intendersi aveva tre modalità di Potenza Io ovviamente ho ridotto quella più bassa
Ora sono sicuro che riuscirei a fare la stessa cosa anche su una piastra elettrica in ghisa perché come mi avete detto sia quella induzione che quella infrarossi non vanno bene giusto?
L'altra interessante cosa che voglio provare a smontare una macchinetta del caffè a cialde classica per arrivare ai fili che riscaldano l'acqua dentro il boiler e ridurre così la quantità di corrente che viene assorbita Certo è vero forse ci vorrà più tempo per fare un caffè però la possibilità di essere usata magari in posti dove non hai molti molti Watt a disposizione è interessante voi che dire?

alessiofbt 23 settembre 22 16:26

Ero anche interessato a comprare su Internet che vendono dei regolatori di tensione per la corrente alternata con tanto di manopola per gestire la quantità di volt da immettere nel circuito

giocavik 23 settembre 22 21:35

Bisogna chiarire la questione termostato, ovvero se per far bollire un litro di acqua occorrono 4186 x 85=355810 Joule, se hai la meta' della potenza, il tempo per fornirglieli raddoppia, ma sempre quella energia gli va data.La potenza implica in quanto tempo gli si fornisce l'energia necessaria, altrimenti non arriva a bollire, ok?
Stessa cosa per la stufa, ovvero per scaldare la stanza fino a venti gradi occorre X energia+ il calore che disperde nell'unita' di tempo, e riducendo la potenza, si aumenta il tempo per arrivare a venti gradi, per cui il risparmio puo' essere da verificare.
:)

Naraj 23 settembre 22 22:20

Citazione:

Originalmente inviato da alessiofbt (Messaggio 5247561)
Ero anche interessato a comprare su Internet che vendono dei regolatori di tensione per la corrente alternata con tanto di manopola per gestire la quantità di volt da immettere nel circuito

So che andiamo fuori tema, ma giusto per curiosità e cultura generale, va spiegato come funziona un regolatore di tensione in alternata (detto anche Dimmer).
Di Dimmer, esistono almeno due tipi, uno per carichi resistivi (tipo stufe e lampadine) e uno per carichi induttivi (tipo bobine o trasformatori).

La sinusoide della tensione regolata con la manopola, viene fatta a "fettine" , e le fettine di sinusoide sono più o meno larghe. In questo modo, si ottiene più o meno tensione al carico (si sta parlando di valore medio di tensione). Naturalmente, anche la corrente assorbita dal carico subisce contemporaneamente lo stesso trattamento e così vale anche per la potenza erogata.

Naraj.

nicolap 24 settembre 22 17:25

Vorrei fare una piccola osservazione...un diodo in serie ad una resistenza non abbassa la tensione, e quindi l'assorbimento, erogati ma impedisce che la corrente attraversi la resistenza stessa su una delle due semionde della sinusoide. Questo significa che la potenza erogata è sempre quella massima ma per un tempo minore. Stessa cosa per quanto riguarda I regolatori di tensione che, come qualcuno ha ben spiegato, fanno a fette la sinusoide anziché ridurne l'intensità. Questi ultimi sono particolarmente sconsigliati per alimentare carichi capacitivi...o che abbiano almeno un condensatore sul circuito di alimentazione. Se l'obbiettivo è quello di utilizzare piccoli elettromestici, come piastre o macchina da caffè, al campo volo alimentandoli con un inverter collegato alla batteria si potrebbero avere spiacevoli conseguenze...

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falex71 25 settembre 22 20:25

Se l’intento e’ quello di risparmiare energia allora la soluzione adottata non e’ quella corretta, vai a dimezzare la potenza assorbita ma raddoppi il tempo di utilizzo per avere la stessa efficacia, quindi il conto e’ zero (anzi il diodo qualcosina consuma). Se invece l’intento e’ quello di poter variare la potenze degli apparecchi (non per i motori però) direi che e’ una buona soluzione (poca spesa tanta resa).


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