A proposito di campi...
 

Nella discussione sui Campionati si e' parlato giustamente di fare prove su campi diversi (con proposte interessanti ) per essere abitutati a condizioni diverse.
Da "novizio" della F3K ( non e' una battuta, ma una seria considerazione ) mi pongo alcune domande a cui, chiedo, se sia possibile dare una risposta.

1) siamo in grado di capire le condizioni ( previsionali) in cui andiamo a competere ? e quindi scegliere la tipologia di modello piu' adatta ( al pilota e all'aria ).
A questo proposito, allego la locandina del prossimo mondiale ( vedi pag 4 ) che pur mancando di alcune indicazioni ( dov'e' in Nord ? ) riporta molte informazioni.
Senz'altro l'avete gia' vista .... quali sono le considerazioni che ne traete ?


2) siamo sicuri che un modello unico sia adatto a tutti i piloti ? ( che piaccia o meno, ogni pilota ha le sue caratteristiche) o sia meglio che ci sia una persona che sappia interpretare le singole caratteristiche ? ( sponsorizzazioni a parte )


Se ritenete che queste siano domande " da vecchio rinco..." , perdonatemi e mi ritiro in buon ordine.

Sergio

Vacanze in Croazia
 

...e se organizzassimo un week end sul posto, papabili e non per i Mondiali?
Abbiamo quasi due anni a disposizione, non attendiamo l'ultimo momento.
Ciao,
Ciura

Il nord lo riporta, anche se non in maniera precisa: la foto del campo di volo è scattata da nord verso sud.

Da ''novizio'' a ''novizio''.
Il campo sembra essere alle pendici di una zona collinare a sud, campi aperti a nord e casa sparpagliate. Secondo i grafici pubblicati dagli organizzatori la prevalenza del vento dovrebbe essere da sud ovest, quindi giù dalle colline , dal laghetto che si vede e dal centro abitato. Quindi aria fredda che rotola a valle e si scalda con cemento e tegole? Intensità del vento a livelli italiani. Campo ampio e senza ostacoli, termiche da andare a cercare sui tetti delle casa?
Tutto mi fa pensare che il modello campione del mondo 2013 sia indicato per queste condizioni, al limite dover spaziare fuori dal campo, molto uniforme, per sondare dove il terreno cambia colore.
Per gli altri quesiti medito!:uhm:
Ciao,
Ciura

Da ''novizio'' a ''novizio''.
In modello unico può aver senso se lo scambio di informazioni tecniche fosse una prassi comune. Il rischio è che, in ambito nazionale, la crescita del singolo vada a discapito del vantaggio che l' avversario può avere mantenendo i propri ''segreti''. Quindi nelle gare di Trofeo, o di EuroTour, la decisione è soggettiva. Invece, per mondiali od europei, la propria esperienza dovrebbe essere messa al servizio della squadra. Non potendo improvvisare all' ultimo momento e non sapendo da chi sarà formata la nazionale, la scelta va fatta a monte decidendo: gioco solo per me o per il futuro team, chiunque lo componga?
Personalmente valuto che, in funzione di quanto letto di recente e di quanto successo abbiano ottenuto le discussioni di carattere tecnico , non siamo ancora del tutto pronti per la seconda ipotesi ( penso a Meschia, avrebbe dovuto aprire una strada per la sua indagine tecnica, invece sembra essere stato un vicolo cieco, così come valuto grande il potenziale di Edu a vantaggio di tutti!). Riconosco che esistono piccoli gruppi attivi, sparpagliati per la penisola, in cui i singoli collaborano l'uno con l'altro. Sarebbe da auspicare che a loro volta i gruppi collaborino tra di loro.
Fondamentalmente le mie considerazioni non cambiano più di tanto anche se ognuno decidesse per un modello diverso dall'altro.
Ciao,
Ciura

Guardo da fuori, ma siccome sono chiamato in causa... per quale motivo io sarei un vicolo cieco?

Non tu ma la strada da te intrapresa ha avuto poco seguito. Ritengo che un certo tipo di indagine tecnica sia molto più proficua degli standard comuni di messa a punto di un modello, richiede però volontà e convinzione. Quanti hanno compiuto un lavoro come il tuo, od almeno ci hanno provato e reso pubblico a vantaggio di una crescita generale?
Ho il desiderio di riuscirci col tempo, ma mi anticipasti anche le difficoltà a cui sarei andato incontro, non solo tecniche.
Ciao,
Ciura

La storia di quel lavoro è interessante. In Italia, da quando è stato pubblicato ha totalizzato zero (0) commenti sulla lista di discussione AVOT-F3J, ed è stato pure rifiutato dal gruppo Nike di Milano per il loro convegno di tecnica aeromodellistica. All'estero è andata un po' meglio:

F3B Hard Core « Lomcovak_english
(blog di Roman Vojtech)

e

RC Groups - View Single Post - Next SBSS Meeting Entertainment 2nd Wednesday of Month
Data Logging and Telemetry
(presentazione tenuta alla South Bay Soaring Society)

HUD and telemetry for increased reality and RC modelers

Anche qui....dipende da che lato si guarda e da cosa si vuole ottenere, noi volevamo solo capire e passare davvero dalla spanna (la mia) e credenze popolari ai dati oggettivi, per me è stato un percorso interessante possibile solo grazie alla capacità e cultura di Francesco.
E fatto sta che per ora nessuna affermazione contenuta nell'elaborato è stata contestata o messa in discussione su basi oggettive e che non credo ci siano stati ulteriori e "nuovi" step che approfondiscano ulteriormente....e ce ne sarebbero......per ora ci accontentiamo di non essere messi al rogo.
Magari se lo scienziato fosse più vicino qualcosa potremmo aggiungere ma per un po basta così.

:D

Ciao, forse volevi dire un vicolo PIENO DI CIECHI ?

Io da profittatore ho beneficiato della tartaruga di MESCHIA per la messa a punto del Supra, e spero che riusciamo a ripetere l'esperienza per il Perfection .
E' incredibile che Meschia e il lavoro del suo gruppo abbiano piu' seguito e credito all'estero, ma noi italiani siamo fatti cosi, male !
Quando vuoi è sempre valido l'invito per Molinella o l'Olmo !

Umberto