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Vecchio 24 luglio 12, 16:27   #1 (permalink)  Top
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carica batterie 36 v. consiglio

Ciao a tutti, ho bisogno di un consiglio. Ho un monopattino che ha 3 batterie al piombo da 12v 12Ah per un totale di 36 v. Il monopattino ha un carica economico da 36v.
Ieri ho provato ad utilizzare uncarica elettronico imax b5 caricando ogni singola batteria (l'imax eroga max 12 v) ed ho scoperto che il carica in dotazione con il monopattino non carica del tutto le batterie. L'idea che ho sarebbe quella di predisporre un collegamento in parallelo delle batterie (+con + e - con -) tra le 3 batterie e caricarle con l'imax contemporaneamente a 12 volt. E' possibile? me lo consigliate?

grazie mille
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Ho avuto : SJM400 C PRO, DF-37, DF-36,MINI-TITAN E325, 4#3b full brushless, MX-12 GRAUPNER,HITEC OPTIC 6.
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Vecchio 24 luglio 12, 17:32   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di marcotorre
 
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Ti spiego; Le batterie si possono collegare, in linea teorica sia in serie, per aumentare la tensione che si somma tra i vari elementi, che in parallelo che aumentare la capacità in ampere che si sommano tra i vari elementi parallelati. Questo solo in teoria, e solo comunque con piccole batterie possibilmente non al piombo. In applicazioni importanti è permesso il collegamento serie per aumentare la tensione ma mai il collegamento parallelo diretto delle batterie. Purtroppo questo è spesso fatto sulle barche con staccabatterie che permettono il parallelaggio delle batterie senza nessuna protezione che non sia la resistenza dei cavi di collegamento. Questo non andrebbe mai fatto e vediamo perché. Se due batterie sono uguali per tipo e stato di carica il parallelo delle due darà, è vero, il risultato teorico voluto ovvero il raddoppio della capacità sia in termini di Ah che di corrente di spunto. Nel caso invece, molto più probabile, che una delle due batterie fosse diversa per tipo o peggio ancora per stato di carica, nel momento della chiusura del circuito nella batteria meno carica scorrerà tutta la corrente che l’altra batteria può dare con rischi gravi che possono arrivare anche all’esplosione della batteria se una è completamente scarica e l’altra completamente carica. Si ricordi infatti che una batteria, specie se per accensione motori, è in grado di fornire sullo spunto correnti che possono arrivare a molte centinaia di ampere: una corrente enorme per una batteria che la dovesse ricevere. Anche senza arrivare a casi estremi, l’esplosione o rottura dell’involucro, è però sempre possibile, e abbastanza comune, il danneggiamento delle piastre della batteria meno carica che dopo un po’ di questi trattamenti si romperà definitivamente. Nel caso di batterie di tipo diverso, cioè con trattamento delle piastre diverso la condizione di parallelo sarà fonte di una permanente condizione anomala. La batteria che ha un più alto potenziale cercherà sempre di scaricarsi sull’altra che, non potendo caricarsi più del limite fisico finirà per scaricare l’altra facendo nel frattempo bollire il proprio elettrolito. Tralascio l’ipotesi di parallelo tra due batterie completamente diverse anche come capacità, magari una 45 Ah e una 120 Ah perché è facile capire a quali rischi andrebbe incontro la più piccola batteria. Va detto, ad onor del vero, che grossi guai alla fine non capitano mai sulle barche perché, oltre al cattivo progetto di base vi è anche una pessima realizzazione dell’impianto elettrico con cavi spesso troppo lunghi. In queste condizioni la resistenza dei cavi è sufficiente ad evitare il peggio ma non è mai una cosa ben fatta.
Per quanto riguarda la ricarica le batterie, quando multiple, devono essere separate tra loro da diodi e, quando possibile, anche da regolatori di carica diversi. Non si tenti mai di ricaricare le batterie quando sono in parallelo perché, oltre a rischiare di danneggiare il caricabatteria, rischieremmo di sovracaricare una delle batterie e lasciare scarica l’altra o le altre.
Spero di esserti stato d'aiuto..
marcotorre non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 luglio 12, 20:25   #3 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da marcotorre Visualizza messaggio
Ti spiego; Le batterie si possono collegare, in linea teorica sia in serie, per aumentare la tensione che si somma tra i vari elementi, che in parallelo che aumentare la capacità in ampere che si sommano tra i vari elementi parallelati. Questo solo in teoria, e solo comunque con piccole batterie possibilmente non al piombo. In applicazioni importanti è permesso il collegamento serie per aumentare la tensione ma mai il collegamento parallelo diretto delle batterie. Purtroppo questo è spesso fatto sulle barche con staccabatterie che permettono il parallelaggio delle batterie senza nessuna protezione che non sia la resistenza dei cavi di collegamento. Questo non andrebbe mai fatto e vediamo perché. Se due batterie sono uguali per tipo e stato di carica il parallelo delle due darà, è vero, il risultato teorico voluto ovvero il raddoppio della capacità sia in termini di Ah che di corrente di spunto. Nel caso invece, molto più probabile, che una delle due batterie fosse diversa per tipo o peggio ancora per stato di carica, nel momento della chiusura del circuito nella batteria meno carica scorrerà tutta la corrente che l’altra batteria può dare con rischi gravi che possono arrivare anche all’esplosione della batteria se una è completamente scarica e l’altra completamente carica. Si ricordi infatti che una batteria, specie se per accensione motori, è in grado di fornire sullo spunto correnti che possono arrivare a molte centinaia di ampere: una corrente enorme per una batteria che la dovesse ricevere. Anche senza arrivare a casi estremi, l’esplosione o rottura dell’involucro, è però sempre possibile, e abbastanza comune, il danneggiamento delle piastre della batteria meno carica che dopo un po’ di questi trattamenti si romperà definitivamente. Nel caso di batterie di tipo diverso, cioè con trattamento delle piastre diverso la condizione di parallelo sarà fonte di una permanente condizione anomala. La batteria che ha un più alto potenziale cercherà sempre di scaricarsi sull’altra che, non potendo caricarsi più del limite fisico finirà per scaricare l’altra facendo nel frattempo bollire il proprio elettrolito. Tralascio l’ipotesi di parallelo tra due batterie completamente diverse anche come capacità, magari una 45 Ah e una 120 Ah perché è facile capire a quali rischi andrebbe incontro la più piccola batteria. Va detto, ad onor del vero, che grossi guai alla fine non capitano mai sulle barche perché, oltre al cattivo progetto di base vi è anche una pessima realizzazione dell’impianto elettrico con cavi spesso troppo lunghi. In queste condizioni la resistenza dei cavi è sufficiente ad evitare il peggio ma non è mai una cosa ben fatta.
Per quanto riguarda la ricarica le batterie, quando multiple, devono essere separate tra loro da diodi e, quando possibile, anche da regolatori di carica diversi. Non si tenti mai di ricaricare le batterie quando sono in parallelo perché, oltre a rischiare di danneggiare il caricabatteria, rischieremmo di sovracaricare una delle batterie e lasciare scarica l’altra o le altre.
Spero di esserti stato d'aiuto..
Grazie mille
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Vecchio 24 luglio 12, 20:33   #4 (permalink)  Top
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Ti spiego; Le batterie si possono collegare, in linea teorica sia in serie, per aumentare la tensione che si somma tra i vari elementi, che in parallelo che aumentare la capacità in ampere che si sommano tra i vari elementi parallelati. Questo solo in teoria, e solo comunque con piccole batterie possibilmente non al piombo. In applicazioni importanti è permesso il collegamento serie per aumentare la tensione ma mai il collegamento parallelo diretto delle batterie. Purtroppo questo è spesso fatto sulle barche con staccabatterie che permettono il parallelaggio delle batterie senza nessuna protezione che non sia la resistenza dei cavi di collegamento. Questo non andrebbe mai fatto e vediamo perché. Se due batterie sono uguali per tipo e stato di carica il parallelo delle due darà, è vero, il risultato teorico voluto ovvero il raddoppio della capacità sia in termini di Ah che di corrente di spunto. Nel caso invece, molto più probabile, che una delle due batterie fosse diversa per tipo o peggio ancora per stato di carica, nel momento della chiusura del circuito nella batteria meno carica scorrerà tutta la corrente che l’altra batteria può dare con rischi gravi che possono arrivare anche all’esplosione della batteria se una è completamente scarica e l’altra completamente carica. Si ricordi infatti che una batteria, specie se per accensione motori, è in grado di fornire sullo spunto correnti che possono arrivare a molte centinaia di ampere: una corrente enorme per una batteria che la dovesse ricevere. Anche senza arrivare a casi estremi, l’esplosione o rottura dell’involucro, è però sempre possibile, e abbastanza comune, il danneggiamento delle piastre della batteria meno carica che dopo un po’ di questi trattamenti si romperà definitivamente. Nel caso di batterie di tipo diverso, cioè con trattamento delle piastre diverso la condizione di parallelo sarà fonte di una permanente condizione anomala. La batteria che ha un più alto potenziale cercherà sempre di scaricarsi sull’altra che, non potendo caricarsi più del limite fisico finirà per scaricare l’altra facendo nel frattempo bollire il proprio elettrolito. Tralascio l’ipotesi di parallelo tra due batterie completamente diverse anche come capacità, magari una 45 Ah e una 120 Ah perché è facile capire a quali rischi andrebbe incontro la più piccola batteria. Va detto, ad onor del vero, che grossi guai alla fine non capitano mai sulle barche perché, oltre al cattivo progetto di base vi è anche una pessima realizzazione dell’impianto elettrico con cavi spesso troppo lunghi. In queste condizioni la resistenza dei cavi è sufficiente ad evitare il peggio ma non è mai una cosa ben fatta.
Per quanto riguarda la ricarica le batterie, quando multiple, devono essere separate tra loro da diodi e, quando possibile, anche da regolatori di carica diversi. Non si tenti mai di ricaricare le batterie quando sono in parallelo perché, oltre a rischiare di danneggiare il caricabatteria, rischieremmo di sovracaricare una delle batterie e lasciare scarica l’altra o le altre.
Spero di esserti stato d'aiuto..
Scusa l'ultima domanda... Se voglio caricare ogni singola batteria con un carica da 12v debbo scollegare i cavi che le collega in serie o posso lasciarli attaccati?
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Vecchio 24 luglio 12, 20:49   #5 (permalink)  Top
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Ti spiego; Le batterie si possono collegare, in linea teorica sia in serie, per aumentare la tensione che si somma tra i vari elementi, che in parallelo che aumentare la capacità in ampere che si sommano tra i vari elementi parallelati. Questo solo in teoria, e solo comunque con piccole batterie possibilmente non al piombo. In applicazioni importanti è permesso il collegamento serie per aumentare la tensione ma mai il collegamento parallelo diretto delle batterie. Purtroppo questo è spesso fatto sulle barche con staccabatterie che permettono il parallelaggio delle batterie senza nessuna protezione che non sia la resistenza dei cavi di collegamento. Questo non andrebbe mai fatto e vediamo perché. Se due batterie sono uguali per tipo e stato di carica il parallelo delle due darà, è vero, il risultato teorico voluto ovvero il raddoppio della capacità sia in termini di Ah che di corrente di spunto. Nel caso invece, molto più probabile, che una delle due batterie fosse diversa per tipo o peggio ancora per stato di carica, nel momento della chiusura del circuito nella batteria meno carica scorrerà tutta la corrente che l’altra batteria può dare con rischi gravi che possono arrivare anche all’esplosione della batteria se una è completamente scarica e l’altra completamente carica. Si ricordi infatti che una batteria, specie se per accensione motori, è in grado di fornire sullo spunto correnti che possono arrivare a molte centinaia di ampere: una corrente enorme per una batteria che la dovesse ricevere. Anche senza arrivare a casi estremi, l’esplosione o rottura dell’involucro, è però sempre possibile, e abbastanza comune, il danneggiamento delle piastre della batteria meno carica che dopo un po’ di questi trattamenti si romperà definitivamente. Nel caso di batterie di tipo diverso, cioè con trattamento delle piastre diverso la condizione di parallelo sarà fonte di una permanente condizione anomala. La batteria che ha un più alto potenziale cercherà sempre di scaricarsi sull’altra che, non potendo caricarsi più del limite fisico finirà per scaricare l’altra facendo nel frattempo bollire il proprio elettrolito. Tralascio l’ipotesi di parallelo tra due batterie completamente diverse anche come capacità, magari una 45 Ah e una 120 Ah perché è facile capire a quali rischi andrebbe incontro la più piccola batteria. Va detto, ad onor del vero, che grossi guai alla fine non capitano mai sulle barche perché, oltre al cattivo progetto di base vi è anche una pessima realizzazione dell’impianto elettrico con cavi spesso troppo lunghi. In queste condizioni la resistenza dei cavi è sufficiente ad evitare il peggio ma non è mai una cosa ben fatta.
Per quanto riguarda la ricarica le batterie, quando multiple, devono essere separate tra loro da diodi e, quando possibile, anche da regolatori di carica diversi. Non si tenti mai di ricaricare le batterie quando sono in parallelo perché, oltre a rischiare di danneggiare il caricabatteria, rischieremmo di sovracaricare una delle batterie e lasciare scarica l’altra o le altre.
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Questa è una mia prova. Per le batterie al piombo, le cose non cambiano molto.

http://www.baronerosso.it/forum/batt...a-diverse.html

Naraj.
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Vecchio 24 luglio 12, 20:55   #6 (permalink)  Top
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non c'è nessun problema a parallelizzarle visto che sono della stessa capacità(ma comunque non importante) e stessa carica
pensate al caso limite quando colleghiamo in parallelo le batterie di due macchine per avviare quella rimasta a terra, una è completamente scarica, l'altra ha pure l'alternatore in funzione ma non scoppia nessuna delle due
quello che vedo più difficile è collegarle da serie a parallelo per ogni carica e da parallelo a serie per ogni utilizzo...
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Vecchio 24 luglio 12, 21:28   #7 (permalink)  Top
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Scusa l'ultima domanda... Se voglio caricare ogni singola batteria con un carica da 12v debbo scollegare i cavi che le collega in serie o posso lasciarli attaccati?
Sì, a parer mio ti consiglio comunque di scollegare tutti i cavi che effettuano il collegamento in serie per sicurezza.
marcotorre non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 luglio 12, 21:34   #8 (permalink)  Top
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pensate al caso limite quando colleghiamo in parallelo le batterie di due macchine per avviare quella rimasta a terra, una è completamente scarica, l'altra ha pure l'alternatore in funzione ma non scoppia nessuna delle due
Ciao -RsX-, sì è un'eventualità che può presentarsi magari durante ore di carica in questa particolarità, certo nel caso del parallelo per avviare l'auto con la batteria scarica il caso di esplosione è pressochè quasi nullo visto i tempi molto brevi che le batterie restano collegate tra loro.
marcotorre non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 luglio 12, 22:02   #9 (permalink)  Top
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invece è proprio in quei tempi molto brevi che passa la corrente maggiore, poi questa scende piuttosto velocemente a livelli normali di ricarica
cosa deve cambiare tenere le batterie sempre in parallelo?
sono sempre "sotto tensione"? quella con autoscarica minore si scaricherà parzialmente nell'altra con autoscarica maggiore?
le batterie dei gruppi di continuità sono sempre in carica di mantenimento, lo stesso per le batterie di auto
-RsX- non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 luglio 12, 23:06   #10 (permalink)  Top
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Scusa l'ultima domanda... Se voglio caricare ogni singola batteria con un carica da 12v debbo scollegare i cavi che le collega in serie o posso lasciarli attaccati?
Se colleghi al caricabatterie la singola batteria con il suo più e meno, non c'è la necessità di scollegare la serie. Il collegamento serie tra una batteria e l'altra non ha la minima influenza nella carica della singola batteria.

Naraj.
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