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Vecchio 21 settembre 04, 14:33   #1 (permalink)  Top
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iniziare in pista: budget

Ciao a tutti.

Sto pensando se iniziare a livello AMATORIALE e NON COMPETITIVO l'hobby delle auto RC su pista scala 1:8 - 1:10

quanto devo preventivare come budget iniziale sia per l'elettrico che per lo scoppio? sottolineo che inizierei a livello amatoriale e non competitivo quindi mi interesserebbe un mezzo molto semplice da settare e pilotare, divertente e di facile manutenzione.

I vostri consigli sono tutti bene accetti anche con riferimento a marche e prodotti.

ciao a tutti
bi555 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 20:11   #2 (permalink)  Top
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uno alla volta, uno alla volta...

uno alla volta,... per carità...
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Vecchio 22 settembre 04, 20:20   #3 (permalink)  Top
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se ti interessa eletrico 1:10 ti faccio fare l'affare €500
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iniziare in pista: budget-kx-one01.jpg  
cespe non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 20:36   #4 (permalink)  Top
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4wd? 2wd? sterrato o no? i costi elettrico/scoppio sono similari... in uno spendi per un buon caricabetterie, nell'altro per la casseta di avviamento...
In uno in un motore lettrico decente ed un decente regolatore, nell'altro un motore a scoppio che non ti faccia sputare sangue, comunque, con tutto, nuovo, 500Euro per iniziare, mi sembra un budget ragionevole... Non conosco il modello di Cespe... (incredibilmente, faccio aeriei e scafi elettrici, ma l'unica 4wd da sterrato che ho, è una kyosho inferno, drasticamente modificata... a scoppio...), ma già tutte le gomme che vedo, sono un valore nontrascurabile...
Le batterie... il caricabatterie.. la radio... etc... l'offerta di Cespe, mi sembra interessante...

Questi i miei 2 cents.

Ciao!
__________________
anfarol non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 20:54   #5 (permalink)  Top
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E bello lungo ma è per farsi un'idea

"Anfarol hai visto E-Mail del tuo sito?"


Kyosho KX One
La rivoluzione dell'RC elettrico
Il motto, oltre l’estremo, è un po’ altisonante ma è vero che si tratti di qualcosa di nuovo: è sul mercato già da un po’ di tempo, la KX-One ovvero l’ultimo modello di touring elettrico 1/10 della Kyosho. La casa giapponese ha passato un colpo di spugna sulla impostazione meccanica dei modelli precedenti: infatti i TF2, TF3 e TF4 erano molto simili con la classica impostazione a due cinghie, pure utilizzata da altri fabbricanti, ed avevano in comune numerosi componenti come ad esempio i differenziali.
I tecnici nipponici hanno cercato di fare qualcosa di diverso al fine di migliorare la scorrevolezza, la rigidezza torsionale del telaio ed il momento d’inerzia di rollio.
Per raggiungere questi obiettivi hanno creato una struttura tipo monotrave composta da due piastre laterali in carbonio unite tra loro con parti in plastica avvitate a mo’ di distanziali. Tra le due piastre sono alloggiati i nuovi differenziali di diametro ragguardevole; la cinghia effettua un minor lavoro di flessione nell’avvolgimento attorno ai differenziali grazie al diametro maggiorato.
La monotrave, che risulta molto rigida grazie alla compattezza delle plastiche distanziatrici (e questo lo si sperimenta allorchè si va ad avvitare le viti), ospita al suo interno il pacco batterie che viene tenuto in posizione lateralmente da due vaschette in plastica morbida destinate ad alloggiare la ricevente ed il regolatore elettronico; le due vaschette sono ancorate con un incastro ed un fissaggio con delle classiche clips (quelle tipiche usate per assicurare le carrozzerie dei modelli).
Nella parte anteriore della monotrave, trova spazio anche il servo dello sterzo che è posizionato per mezzo di cilindretti di alluminio anodizzati in blu.
Nella parte posteriore, in una ulteriore apertura della struttura principale, viene alloggiato il motore che è ancorato ad una piastra in alluminio tenuta in posizione disassata tanto da centrarlo. L’aspetto del modello è di un oggetto molto snello; tale forma si può accentuare sostituendo le vaschette, sopra citate, con due piastre optional che, però, espongono ricevente e regolatore a probabili urti laterali. Le masse, pertanto sono accentrate all’asse longitudinale e così si è raggiunto un ridotto momento d’inerzia di rollio che garantisce reazioni più pronte ed uniformi nei cambi di direzione anche se tutto ciò comporta un innalzamento del baricentro in quanto, per fare passare la cinghia da qualche parte, essa scorre al di sotto delle batterie e del motore. La cinghia compie un percorso che ricalca quasi completamente il perimetro laterale delle piastre in carbonio che compongono la struttura principale e pertanto nella zona inferiore è completamente a vista: questo espone il componente al contatto con polvere o detriti si possono trovare in pista. Nella zona superiore la cinghia va ad avvolgere la puleggia dell’albero principale (come lo chiama la Kyosho) o albero “della ruota lenta” per usare un termine meccanico caro alla vecchia scuola dei tecnici; per parlarci chiaro: l’albero su cui è calettata la corona che ingrana il pignone...
La cinghia è tenuta premuta contro la puleggia dell’albero principale grazie ad un rullo in plastica nera che funge da tendi cinghia anteriore; la posizione del rullo è regolabile e con essa pure la tensione della cinghia per evitare “salti” in accelerazione.
Nella configurazione di serie il kit viene fornito di differenziale a sfere per il posteriore e di scatto libero per l’anteriore: questo va molto bene per le piste veloci e con buon grip, molto meno per quelle tortuose anche se poi la differenza la fa “il manico”; per chi non gradisca tutto ciò, non resta che acquistare un differenziale, del tutto identico a quello posteriore, per montarlo anche all’anteriore ma in questo caso è meglio montare anche il tendi cinghia posteriore (optional) per evitare “salti” durante le frenate ora possibili e prima sconsigliate per la presenza dello scatto libero all’anteriore. In ogni caso si può regolare il tutto mantenendo una ottima scorrevolezza che è obiettivo primario da raggiungersi in ogni automodello radiocomandato, ma soprattutto in quelli elettrici per non perdere preziosa energia e, quindi, autonomia. È disponibile, come optional, una cinghia a basso attrito, ma la stessa casa giapponese ne sconsiglia l’uso con motori potenti...
Qualcuno potrebbe obiettare che per cambiare i differenziali si debba smontare il telaio ma non è vero perché un intelligente sistema di ancoraggio dei bicchierini e relativi cuscinetti, scongiura questo pericolo.
Una ulteriore novità è costituita da un nuovo tipo di ammortizzatori dotati di pistoni con un piattello mobile che scorre assialmente e di cui è regolabile l’escursione: questo movimento permette al piattello di parzializzare i fori di passaggio dell’olio e così si realizza un “doppio effetto”; per il resto i nuovi ammortizzatori sono molto simili ai precedenti e così gli appassionati potranno usare anche quelli vecchi senza doverli gettare. Gli ammortizzatori sono agganciati superiormente a piastre in carbonio ed inferiormente ai braccetti: le piastre di supporto sono dotate di un certo numero di fori che permettono la scelta di diverse inclinazioni per personalizzare l’assetto (come Kyosho ha insegnato nel fuoristrada). Tra le cose che non sono cambiate, come filosofia, è il sistema dei portamozzi sterzanti anteriori (“barilotti”) che sono simili ai precedenti (e sempre alloggiati nelle classiche “C”) ma di nuovo tipo anche se sconcerta il fatto che, in quelli nuovi, si debba operare un taglio della plastica per poi aggiungere un pezzo in alluminio: quelli nuovi sono risultati, per i tecnici Kyosho, troppo corti rispetto alla necessità anche se il modello è stato provato con i vecchi e funziona benissimo ugualmente... chissà quali considerazioni sono state fatte! Al posteriore troviamo che i portamozzi sono forniti di una angolazione che fa sì che si abbia una convergenza superiore ad i vecchi modelli, con giovamento della stabilità in accelerazione. I braccetti inferiori, poi ,sono angolati in maniera da creare un effetto “anti squat”.
La macchina ha un comportamento facile a detta tutti quelli che l’hanno provata, sicuramente migliore dei modelli predecessori . Recentemente (settembre), poi è giunto in Italia un “conversion kit” con modifiche al telaio: ne riparleremo.

il kit di conversione KX-One e già montato con le viti in titanio.
differenziale con Scatto libero anteriore e fisso.

Qualsiasi ricambio vi serva ce già, in gara si anno sempre imprevisti. Anche molti sacchetti sigillati con ancora il prezzo, parti in carbonio di ricambio di tutta la machina.

4 Pacchi batterie tutti con connessioni e cavi da 4mm dorate
con una decina di cariche al massimo sono nuove!!
2 sono Sanyo 2400ma
1 e un GP 3300
1 e un Sanyo Celle Scelte 3300 Reedy Rated Matched Cells

Regolatore PC-16 con A.B.S. favoloso!!

3 Motori anche questi novissimi e cuscinetto e revisionati come nuovi Garantito..
2 Motori GM DR.SPEED
(16x3, max eff 82,5%, 27600 giri, potenza 199W, 27A a max eff, coppia 160Nmm
1 e un Tamiya Sport Tuned RS-540

La radio e una Hitec - Flash Pro Car FM 40 Mhz
La Flash Pro Car è stata progettata per l`uso automodellistico da competizione.
Specifiche tecniche
Memoria 2 modelli
Trim Digitali
Timer di allarme
Allarme batteria scarica
Regolazione fine corsa su tutti i canali
Reverse su tutti i canali
Presa Jack ricarica sul TX
Curva CVM indipendente per sterzo e motore. Permette di variare la risposta del servo al movimento dello stick. Fissato un punto intermedio si potranno avere due risposte lineari distinte al di sotto ed al di sopra di questo punto prefissato.
Questo tipo di radio si puo usare anche per aereomodelli visto che sganciando gli stik si possono usufruire dei 4 canali con programmi appositi coda a D e a V e varie miscelazioni.

Il set contiene:
ricevitore in FM
coppia quarzi
Batterie ricaricabili NiCd per il trasmettitore
Portabile per ricevitore
Caricabatterie CG-22
Interruttore RX

Il servocomando e un Multiplex Profi Speed Digi ingranaggi in metallo e parti di ricambio

il Caricabatterie e il Robbe - Power Peak 3 Sport
Stazione di carica ad elevate prestazioni per batterie 1...10 celle con gestione della batteria per aeromodelli, imbarcazioni ed automodelli
Con intensità di carica regolabile da 0,1 fino 6,5 A è adatto sia per le piccole batterie degli Slowflyer, delle trasmittenti e delle riceventi sia per le batterie più potenti.

Oltre alla elevata corrente di ricarica e la possibilità di collegare un elevato numero di celle, quest`apparecchio offre anche le seguenti funzioni :
- carica
- scarica
- 1x scarica-carica
- 3 x scarica-carica
Inoltre i seguenti parametri possono essere regolati o controllati sull`ampio display LC Dot-Matrix a 16 caratteri :
- Visualizzazione durata della ricarica, capacità, tensione di inizio Peak, tensione media, tensione di ricarica, energia, corrente di carica e scarica.
- Visualizzazione e memorizzazione : degli ultimi 5 valori di capacità di carica e scarica.
- Impostazione di corrente di ricarica, corrente di scarica, passaggio NC/NiMH
Il programma automatico di spegnimento Delta-Peak interrompe il processo di ricarica al momento giusto e può essere regolato su batterie NC e NiMH.

Con il collegamento tramite un alimentatore stabilizzato (vedere accessori consigliati) alla rete, l`apparecchio può funzionare anche a 230 Volt. In questo caso i valori massimi di corrente con elevato numero di celle è limitato.

Display : capacità, durata di ricarica, tensione di spegnimento Peak, tensione media, tensione di
ricarica, energia, corrente di carica e scarica, capacità memorizzate.
ISTRUZIONI IN ITALIANO

Alimentatore Schaltzteil Netzgerat
Modello: Snt-1710
13,8V 12A

5 treni di gomme per asfalto e palestra inndor

Svariate confezioni di Olio amortizatori grasso differenziali

6 corone e 7 pignoni che consentono tutta la gamma di raporti possibili

Spero di non essermi dimenticato nulla, visto che ci sono piccoli particolari preziosi come una piastra in ergal aquistata separatamente che mi è costata un capitale anche il kit l'ho importato dal giapone, sono quello che fa la differenza in gara come tutte le conessioni eletriche in oro piccoli dettagli ma tutti somati.... ho gli imballaggi originali di tutto qullo che vedete nelle foto .
Posso spedire per E-Mail altre foto in HQ anche su richiesta.
Il tutto vale circa un €1500 fatevi due conti vi posso assiqurare lo stato perfetto.

Le condizioni generali sono pari al nuovo ho corso pochissimo e quasi sempre al chiuso in palestre spolverate.
cespe non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 20:59   #6 (permalink)  Top
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@ Cespe
Citazione:


"Anfarol hai visto E-Mail del tuo sito?"
Ciao Cepse, cosa intendi??? non capisco?? se ho letto la posta su modelRC ??? No, la leggo sempre con qualche giorno di ritardo, quando uno dei 2 soci, me la rigira...

Se hai necessità, mandami un msg in privato che ti do la mail privata.

Ciao!!!
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anfarol non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 21:03   #7 (permalink)  Top
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@ bi555
L'offerta di Cespe mi sembra + che valida... se puoi permetterti questa cifra, ti porterai a casa un bel po' di roba... e mica il kit in plastichetta con un motore 17 spire standard....
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anfarol non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 04, 21:14   #8 (permalink)  Top
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@ Cespe...
hai posta

Ciao!
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Vecchio 23 settembre 04, 00:09   #9 (permalink)  Top
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ciao

vedete voi parlate già da esperti, spire, elettrico, scoppio, ecc

io sto incominciando a informarmarmi di com'è questo mondo per valutare se a Natale acquistare.
Che differenza c'è tra una 4wd ed una 2wd? (a parte le ruote motrici)
E' vero che esistono auto cosiddette "rigide" che hanno costi di scquisto e manutenzione limitati nonchè assetti molto semplici e sono anche molto divertenti da guidare?
Quanto consuma un modello RC scoppio? (in litri + costo al litro oppure in "pomeriggio in pista)
Quanto dura un motore RC scoppio?
Quanta autonomia ha una RC elettrica? quanto costano i pacchi batteria?

ciao e grazie
bi555 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 ottobre 04, 18:31   #10 (permalink)  Top
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Red face

allora...tra modellismo elettrico e a scoppio in generale c'è un abisso!! i motivi puoi immaginarli (non sto qui a elencarti tutte le differenze altrimenti non mi basterebbero 2 giorni... )..io ho iniziato con un modello elettrico da strada della tamya scala 1/10; da qualche anno sono passato alla categoria scoppio (off road scala 1/8)! comunque puoi iniziare benissimo con una macchinina RTR (ready to race=già montata e pronta da usare) oppure puoi comprarti un buon usato (oggi il mercato dell'usato in questo settore si sta ampliando a dismisura dato che i modelli da competizione ormai costano uno sproposito). Quindi tutto dipende dalla tua disponibilità economica e dal tempo libero a tua disposizione (lo scoppio richiede molta piu manutenzione)... io ti consiglierei di partire subito con una scoppio perchè (secondo me) è molto piu divertente! poi il negoziante dove comprerai l'auto (che sia nuova o usata) sicuramente ti darà tutte le dritte necessarie per la manutenzione e carburazione (che in fondo è la cosa piu dispettosa dello scoppio) del tuo motore! passiamo ai costi... ai tempi avevo speso circa 350 euro per auto elettrica completa di tutto (caricabatterie e due pacchi di pile ecc tutto nuovo) mentre l'off road scoppio l'ho pagata sulle 400 completa di tutto (usata). A questo punto a te la scelta...fammi sapere! ciauzzz
ceso16 non è collegato   Rispondi citando
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