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Vecchio 29 maggio 21, 03:22   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di davirex
 
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Condensatori non polarizati

Domanda agli esperti e non,quali vantaggi da un condensatore senza polarità rispetto a quello tradizionale?
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Condensatori non polarizati-30840005-capacitor-module-non-polarity-standard.jpg  
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Vecchio 29 maggio 21, 22:58   #2 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da davirex Visualizza messaggio
Domanda agli esperti e non,quali vantaggi da un condensatore senza polarità rispetto a quello tradizionale?
Sono costruttivamente diversi, motivo per cui nin possonoavere grandi capacita specifiche, ma ovviamente possono essere inseriti indifferentemente e probabilmente lavorare a tensioni piu elevate. Ma tra le caratteristiche importanti va considerata la "velocita" di restituzione dell'energia, definita dalla costante di tempo, forse piu importante della capacita.
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Vecchio 01 giugno 21, 16:01   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di saxo8v
 
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vero che sono costruiti diversi, di solito quelli ceramici (senza polarità) hanno capacità più basse rispetto a quelli elettrolitici (con la polarità). dipende se ti serve capacità o no.

la costante di tempo non ha nessuna relazione con il metodo costruttivo di un condensatore, anzi, manco esiste la costante di tempo per un condensatore: è una caratteristica di un circuito capacitivo, dipende dalla capacità del condensatore e dalla resistenza del resto del circuito. per capirsi, più grosso è il contenitore (maggiore è la capacità) e più piccolo è il tubo per svuotarlo (resistenza), più tempo ci vuole a svuotare/riempiere il condensatore e viceversa. ma essendo un prodotto tra 2 componenti, raddoppiando la capacità e dimezzando la resistenza ottieni la stessa costante di tempo.

ma tanto nel nostro campo i condensatori si usano come filtro e quindi è molto importante che la capacità sia la medesima.
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Vecchio 03 giugno 21, 09:16   #4 (permalink)  Top
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vero che sono costruiti diversi, di solito quelli ceramici (senza polarità) hanno capacità più basse rispetto a quelli elettrolitici (con la polarità). dipende se ti serve capacità o no.

la costante di tempo non ha nessuna relazione con il metodo costruttivo di un condensatore, anzi, manco esiste la costante di tempo per un condensatore: è una caratteristica di un circuito capacitivo, dipende dalla capacità del condensatore e dalla resistenza del resto del circuito. per capirsi, più grosso è il contenitore (maggiore è la capacità) e più piccolo è il tubo per svuotarlo (resistenza), più tempo ci vuole a svuotare/riempiere il condensatore e viceversa. ma essendo un prodotto tra 2 componenti, raddoppiando la capacità e dimezzando la resistenza ottieni la stessa costante di tempo.

ma tanto nel nostro campo i condensatori si usano come filtro e quindi è molto importante che la capacità sia la medesima.
Bhe in realta non e' proprio cosi, la costante esiste (il circuito che descrivi e' quello reale che rappresenda il condensatore ideale )ed rappresentativa delle caratteristiche del condensatore. Va interpretata come la capacita di reagire alle variazioni delle grandezze in gioco. Per assurdo se utilizzi un condensatore con capacita enorme e altissima costante di tempo, diventa del tutto trasparente alle variazion idi tensione del circuito pila esc, ovvero non reagisce al drop di tensione.
Per rispondere direttamente alla domanda : nessuno
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Vecchio 04 giugno 21, 17:23   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di saxo8v
 
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non sono proprio convinto che il condensatore sui nostri ESC sia per limitare i buchi di tensione, credo sia più come snubber, ma non ho elementi per contraddirti.

però resto convinto che la costante di tempo dipende da resistenza e capacità: il condensatore reale ha molta più capacità che resistenza e quindi la costante di tempo è decisamente più influenzata dalla parte resistiva del circuito che non dalla resistenzina minuscola del condensatore.

e credo che, proprio per i due componenti che formano la costante di tempo, non ha senso, come dicevo, basarsi sulla sola capacità per definire come si comporterà alla carica e scarica il condensatore.

se poi mi dici che i circuiti con cui abbiamo a che fare sono tutti simili e quindi le resistenze sono tutte comparabili, quindi al variare della capacità del condensatore hai direttamente un impatto sulla costante di tempo, sono d'accordo, ma dire che la costante di tempo è legata al solo condensatore non mi piace.
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Vecchio 05 giugno 21, 00:47   #6 (permalink)  Top
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L'avatar di emipan
 
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I condensatori sono degli accumulatori temporanei di cariche elettriche, costruiti con due elettrodi affacciati separati da un dielettrico, fra i due elettrodi c'è una resistenza ENORME, dell'ordine delle decine di mega Ohm, in corrente continua naturalmente.
Un elettrodo è sede di cariche elettriche negative (elettroni) e di conseguenza l'altro è sede di cariche elettriche positive.

la capacità di (accumulare cariche) del condensatore dipende da fattori fisici, che sono la superficie degli elettrodi, la loro distanza e il tipo di dielettrico.


Secondo l'applicazione servono capacità adeguate, e quindi diversi tipi. di condensatori
I condensatori "polarizzati" hanno un dielettrico formato da un elettrolita e un ossido e funzionano soltanto con le cariche positive su un elettrodo e negative sull'altro, non viceversa, altrimenti l'elettrolita si separa , si scalda e il condensatore scoppia. questi condensatori sono chiamati appunto elettrolitici e hanno elevate capacità, ordine del micro Farad quelli ceramici ad esempio hanno capacità dell'ordine dei nano Farad o addirittura pico Farad.


Se utilizzati in corrente continua la resistenza è elevatissima, la resistenza fra i due elettrodi. intendo.
In situazioni di variazione della quantità di cariche la resistenza apparente (impedenza) dipende da capacità e frequenza. Non mi è noto - ma posso sbagliare - che si tenga conto in qualche formula di calcolo di circuiti elettronici, della velocità con cui un condensatore si carica o si scarica basandosi soltanto sulla resistenza degli elettrodi, essi sono dei conduttori e hanno di certo una resistenza, ma è così infinitesima che non si prende in considerazione. Tant'è vero che quando occorre controllare la corrente di carica o di scarica si adoperano dei resistori piazzati nello schema del circuito e le formule di calcolo utilizzano la capacità del condensatore e la resistenza del resistore, e basta.

Il tempo di carica e di scarica di un condensatore non è nullo, dipende dalla sua capacità e dal circuito che gli sta intorno. La fisica e le sue leggi vanno rispettate e dato che non esiste un conduttore con resistenza ZERO non è possibile scaricare un condensatore fisico in un tempo ZERO, ma se carichi un elettrolitico da 5000 micro farad a 100 volt e ne metti poi i terminali in corto, ti rendi conto di quanto si scarica in fretta. zap.

I condensatori "polarizzati", si chiamano elettrolitici, hanno una capacità più elevata e sono adatti alle applicazioni in alimentatori, stabilizzatori e altri oggetti con tensioni e correnti elevate in corrente continua ma con transizioni, con lo scopo di compensare la variazione della corrente del carico.
I condensatori non elettrolitici sono utilizzati in filtri di segnale, oscillatori, dove comunque sono in gioco frequenza più elevate.

Un condensatore usato in corrente continua è equivalente a un circuito aperto,
in corrente alternata invece, pur non lasciandosi attraversare da cariche elettriche, se osservato da uno dei suoi terminali sembra che lasci passare corrente, certo perché si osservano le cariche cha "vanno" ad accumularsi sull'elettrodo e poi le stesse che "vanno via" da quell'elettrodo, osservando il via vai di cariche si misura una corrente alternata, ma ripeto NON C'E' passaggio di elettroni fra i due elettrodi, e non ci potrebbe essere dato che in mezzo ad essi c'è un dielettrico ISOLANTE.
Se possiamo "veder circolare" un flusso di elettroni avanti e indietro, possiamo pensare che nel circuito ci sia una resistenza, non un condensatore. Si possiamo pensarlo ma non si parlerà di resistenza, ma di impedenza del condensatore, è un valore che dipende dalla capacità e dalla frequenza in senso proporzionale inverso: più aumenta la capacità più diminuisce l'impedenza, più aumenta la frequenza più diminuisce l'impedenza.

cavoli se l'ho fatta lunga! Spero che non abbiate perso la pazienza... ;-)

Buonanotte!
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Vecchio 05 giugno 21, 09:22   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di saxo8v
 
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Sono d'accordo.

Sono anche andato a curiosare su un esc da 30 A. Il condensatore è da 750 MicroF. alimentato a 3s accumulerebbe meno di 0,01 Coulomb, che significa meno di 10 A per un millesimo di secondo. Escludo quindi che serva come "deposito" per sopperire ai cali di tensione
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