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Realizzare un cono in carbonio Link all'articolo: http://www.baronerosso.it/Articolo227.html Un metodo semplice semplice per realizzare dei tubi conici in carbonio |
Geniale l'idea del termoretraibile. Bravo Mauro. Ciao |
Può essere utilizzato anche per fare tubi non conici? |
ciao a tutti mi interesserebbe moltissimo realizzare questi tubi dato che nel mio elicottero li rompo spesso, mi sapreste dire dove acquistare il carbonio in calza e il termoretraibile?????? Grazie a tutti |
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Condivido pienamente!!! |
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Bravo Favonio Bell'articoletto semplice ed intuitivo... Un'info anch'io dove torvi il termoretraibile trasparente?ne trovo solo nero e colorato ma non trasparente. Ciao Ago |
E' una cosa bellisima !. Però se non dici a chi non sà niente (agli ignoranti(in senso bouno naturalmente)) che tipo di resina, la carta da forno??? ed il resto dove comperarlo, rimane una bella curiosità. peccato perchè la cosa è veramente interessante. Grazie tante |
Veramente interessante Fav :wink: |
Rispondo un po' a tutti....e scusate per l'assenza. La calza l'ho comprata da Shaller a 4,40 il m. http://www.schaller-compositi.com/ge...121&ItemId=510 La resina lo stesso, è la 721. La carta da forno l'ho rubata in cucina e comunque si trova al supermercato. E' una carta siliconata e non attacca nulla neppure il toner della fotocopiatrice ( a buon intenditor...) . Il termoretraibile l'ho trovato a Bari nel negozio di modellismo CMB di Gregorio Tel: 080-5425463. Si usa per impacchettare le batterie Mi ha detto che lo puo trovare anche più stretto e mi farà sapre. (sarebbe molto più facile da restringere) Si potrebbe provare a fare un rivestimento a spirale con il Douclan cha ha sperimentato Ago se non ci si preoccupa del dentino. Per i tubi cilindrici non ho provato ma vista la facilità con cui si estrae l'anima penso proprio di si. Per qualsiasi altra cosa sono quì. |
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Molto interessante..hai provato a fare piu strati di calza? Siccome ho notato che le calze di shaller sono intorno ai 20gr al mq mi sembrano un pò debolucce per dei tubi di coda per gli eli,magari a mettere piu calze si ottiene una robustezza sufficiente. |
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Tieni presente che il cono che ho fatto, da 10 a 15 mm sostituice come robustezza un tubo di quelli commerciali da 8/6 mm. e come peso, per la stessa lunghezza, è 10 g. contro 15 La calza si può in qualche maniera distendere più o meno a seconda delle preferenze. Esiste anche una calza più larga che si può tendere di meno e quindi risultare più robusta. |
Aggiorno questo post per fare delle considerazioni in merito ad una obiezione che mi è stata fatta da Ginmarco alias GMO78. Egli mi faceva notare che essendo la calza uniforme si ottiene più materiale in coda dove serve di meno. In effetti l'obiezione non è peregrina, ed allora sono andato a fare delle misurazioni. Ho preso un tubo che avevo da 70 cm x1,4x1,0 ed ho trovato, appendendo ad un filo, che il baricentro effettivo non si trova a metà ma a 40 cm dalla parte più stretta. Geometricamente il baricentro del cono si trova a 40,8 cm dalla parte più stretta. Quando si tira la calza sul tubo nella parte più stretta la maglia si allunga parecchio per poter rimanere aderente all'anima, mentre accade il contrario nella parte più larga dove bisogna compattarla per evitare zne scoperte. Questo praticamente fa si che il materiale sia ditribuito in maiera abbastanza omogenea e lo spessore rimanga costante. Infine un paio di trucchi: Per evitare di smagliare la calza nella parte larga, dopo averla infilata sull'anima, fermatela con un giro di scotch. Ove servisse una buona anima può essere un vecchio bastone da sci che otretutto ha una parte cilindrica ed una conica. Buon lavoro a tutti. P.S.Scusate il testo senza "a capo" ma non so per quale motivo non vengono ho editato più volte ma nulla da fare! |
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Quindi le fibre sono più allungate (maggiore resistenza alla flessione) vicino ai piani di coda, dove lo sforzo maggiore è in torsione (atterraggi non perfetti), mentre sono meno allungate e quindi più resistenti alla torsione (intorno ai 30-40°?) nelle vicinanze delle ali, dove occorre maggiore resistenza a flessione? OK dico anche che un booma ottenuto da calza presenta, per quanto si possano allungare le fibre, tutta la resistenza che occorre e anche di più, alla torsione. Dico anche che basta un pò di UD a scalare laminato assieme alla calza per evitare qualsiasi problema di flessione. |
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Aggiorno questo post con alcuni suggerimenti inviati qualche tempo fa, in privato, a qualcuno che me lo ha chiesto. Si sa con la pratica la tacnica si affina La guaina: è del tipo per batterie magari trasparente che aiuta a vedere cosa c'è sotto. Quelle grige per elettricisti non vanno bene. Vedi Safalero o Jonatan ma credo che la abbiano in molti. La sequenza: Il master: io uso una canna da pesca da pochi soldi, va benissimo. Un po di cera sul master non fa male nel caso dovesse passare resina sotto la carta da forno. Carta da forno avvolta a spirale in modo che si sovrapponga almeno due volte, fissata bene con lo scotch alle estremità. Su se stessa e non sull'anima in modo che torcendo questa si possa sfilare allenti un po e poi la spingi di nuovo dentro. Cera sulla carta da formo, non guasta ed aiuta a sfilare la carta dopo. La calza: prima di infilarla legarla bene alla estremità piccola legandola con un filo di cotone.Nella parte larga fermarla con un paio di giri di scotch ad un diametro tale che possa essere infilata facilmente senza smagliarsi. Mettere un po' di tessuto sotto la parte larga aiuta il punto più sollecitato che per altro è più lasco di maglia e può rimanere scoperto. Dopo aver infilato il master nella calza cosi preparata, passare sopra la resina e rullare bene su un piano rivestito di carta o di plastica. Mungere bene cercando di non smagliare la parte larga. Infilare il tutto nel termorestringente senza altri strati di protezione. Il termorestringente va fermato, come la calza, nel lato piccolo in modo che dopo, quando restringi, non si sposti. Fissare il tutto in verticale in una morsa in modo da restringere avendo in una mano la pistola e nell'altra uno straccio per non scottarsi. Cominciare a restringere dalla parte piccola tirando verso il basso il termorestringente che così si allunga e si restringe bene. passare per bene la pistola schiacciando e mungendo con lo straccio in modo da stendere bene le fibre di carbonio che si allargano e coprono per bene l'anima specie nella parte larga. Per sicurezza prima di mettere il tutto ad asciugare su un termosifone do una un'altra torsione all'anima in modo da allentarla leggermente ed essere sicuro che poi venga fuori facilmente. Armati di pezienza e di un'asta di acciaio per togliere la carta dall'interno che comunque viene via. Per qualsiasi altra informazione sono qui! Mauro |
Capisco che la domanda è strana, ma mi chiedevo se con questa tecnica si potessero fare gli alberi per le barche a vela? Mi spiego meglio, la sezione dell'albero non è tonda ma a goccia. Siccome sei l'ideatore della tecnica, pensi che si riesca a sfilare l'anima da una cosa non a sezione circolare? Lo so, sono un rompiscatole :D |
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Per me si può sfilare se la sezione delle due estremità è geometricamente identica (es. cerchio) ma di differente misura. Chiaramente non sono Favonio:). gmo ha fatto dei bei boom a sezione ellittica, ma ci ha lasciato dentro l'anima in estruso. Ciao |
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La mia esperienza diretta su tubi tondi rastremati è che il distacco usando carta da forno + grasso di vaselina è fattibile senza torcere il master (che nel tuo caso sarebbe impossibile). E' da vedere se la sezione a goccia ti consente l'uso della carta da forno e se la "punta" della goccia possa o meno creare problemi. Io ho spaccato diversi manufatti + un master prima di riuscire ad ottenere qualcosa, c'è però chi ha fatto meglio. Qualcuno nella sezione f3k ha usato il nastro da pacchi (mi sembra avvolto al contrario) al posto della carta da forno. Diversi "tubisti" comunque li trovi nella sezione f3k. Ciao |
Grazie delle informazioni, andrò un po' a studiare...:) |
La realizzazione degli alberi per navimodellismo la vado abbastanza fattibile, magari modificando leggermente la tecnica esposta in questo thread. In aeromodellismo (ed in particolare nella categoria f3k) avere dei tubi di coda quanto più leggeri possibile è requisito essenziale. 2-3 grammi in eccesso sulla coda di un DLG sono un enormità. Negli alberi di modelli "marini" il requisito della leggerezza credo non sia indispensabile. A questo proposito si potrebbe pensare di realizzare un profilato in polistirene con sezione a goccia, rastremato ed usarlo a mò del master conico a sezione cilindrica che invece si usa per i tubi di coda dei modelli volanti. Ugualmente si rivertirebbe con calza di carbonio stirata+resina (senza carta da forno come distaccante) + un adeguato rivestimento esterno per dare una finitura liscia se necessario. Si lascierebbe catalizzare tra un profilato metallico ad L (per tenerlo dritto) e poi, a catalizzazione avvenuta, si discioglie il polistirene usato come anima con qualche goccia di acetone. Al limite, se non è assolutamente necessario avere il profilato con l'interno vuoto, si può anche lasciare l'anima di polisitrene interna, che a prezzo di pochi grammi in più, concorre alla robustezza complessiva. |
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Purtroppo i carichi sono notevoli, decisamente bisognerebbe usare più di uno strato di carbonio, di questo sono quasi certo in questa tabella c'è anche il peso al metro lineare Cod. Diam x Lunghezza Peso euro ST5B 5mm x 100cm 15gr/ml 6,50 ST5D 5mm x 150cm 15gr/ml 10,00 ST5F 5mm x 300cm 15gr/ml 19,00 ST6B 6mm x 100cm 19,3gr/ml 7,50 ST6D 6mm x 150cm 19,3gr/ml 11,50 ST6F 6mm x 300cm 19,3gr/ml 22,50 ST8B 8mm x 100cm 30,5gr/ml 10,50 ST8D 8mm x 150cm 30,5gr/ml 15,50 ST8F 8mm x 300cm 30,5gr/ml 31,00 ST10B 10mm x 100cm 40,6gr/ml 16,00 ST10D 10mm x 150cm 40,6gr/ml 23,50 ST10F 10mm x 300cm 40,6gr/ml 47,50 ST12B 12mm x 100cm 47,3gr/ml 21,00 ST12D 12mm x 150cm 47,3gr/ml 31,00 ST12F 12mm x 300cm 47,3gr/ml 60,50 ST14B 14mm x 100cm 58,5gr/ml 23,00 ST14D 14mm x 150cm 58,5gr/ml 34,50 ST14F 14mm x 300cm 58,5gr/ml 69,50 ST16B 16mm x 100cm 65gr/ml 29,50 ST16D 16mm x 150cm 65gr/ml 44,50 ST16F 16mm x 300cm 65gr/ml 88,00 |
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Per raggiungere la stessa robustezza con la tecnica del profilato di polistirene a goccia bisogna sicuramente, a questo punto, rivestire con diverse calze di carbonio sovrapposte (o anche con UD o tessuto sovrapposto più volte) magari interponendo anche qualche roving di carbonio nei punti maggiormente sollecitati. Bisogna andare avanti per tentativi, ma con alberi da 220 cm la spesa in materiali è tutt'altro che esigua. Ma, a dire il vero anche 3 tubi conici da Alivola non sono a costo zero... |
Forse si potrebbe fare un mix delle varie tecniche, anima in polistirene poi con il nastro monodirezionale fare un primo strato girando intorno all'albero con un angolo di 45° fare un secondo giro incrociando le fibre e alla fine procedere con il termorestringente...più ci penso e più mi piace :) |
Ciao. Scusa il ritardo ma sono stato fuori. Non saprei se un'anima a sezione non circolare (messo che non sia un'impresa realizzarla) possa uscire dopo la catalizzazione. Intanto penso che debba essere conica, ovvero la sezione si deve restringere progressivamente in modo costante, altrimenti la carta da forno non si avvolge bene. Il nastro da cassette sull'anima l'ho provato ma non ho avuto buoni risultati, aderisce troppo. Sopra invece, al posto del termorestringente si può usare anche se è più difficoltoso ed il risultato è meno brillante. Per facilitare l'estrazione, oltre ad incerare bene sotto e sopra la carta, prima che catalizzi sfilo l'anima di qualche centimetro e poi la rimetto al suo posto senza forzare in modo che a catalizzazione avvenuta la sfilo con molta facilità senza la necessità di torcerla, forse così si potrebbe provere con una sezione ovoidale. La torsione in un albero da vela è molto modesta rispetto alla flessione, per cui dovendo usare un doppio strato con l'unidirezionale, lo metterei dritto sotto e metterei la calza sopra che comunque è necessaria per evitare che l'albero si apra longitudinalmente. Penserei comunque ad uno stampo oppure ad un'anima a perdere come fa GMO con la quale puoi anche realizzare la canaletta per infilare la ralinga lasciando durante la catalizzazione un filo di nylon tra la calza e l'UD che poi si sfila facilmente tirando. |
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