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Vecchio 12 novembre 08, 13:51   #1 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Due riflessioni veloci su FPV ed autopilota

Da quando le nuove tecnologie digitali sono arrivate alla portata di tutti a costi irrisori, anche gli sviluppi nel modellismo sono stati (e continueranno ad essere) enormi ed imprevedibili. A Calcinatello, al termine degli Europei di F3A, abbiamo potuto assistere al volo dell'interessantissimo veleggiatore con autopilota di Mario Silvagni, una macchina raffinatissima, in grado di effettuare lunghe missioni, allontanandosi anche di parecchio dal campo e ritornarvi con estrema precisione. Ultimamente sto seguendo un po' di discussioni sui sistemi FPV che, a quanto pare, stanno diventando sempre più popolari in giro per il mondo. Talmente popolari che YouTube pullula di filmati dove si sbandierano records (fittizi) di distanza ed altezza perlomeno inquietanti. Pare sia iniziata una corsa a chi va più in alto e più lontano, con tutti i rischi connessi. Vorrei far presente infatti che un sistema FPV permette di avere un angolo visuale molto limitato (immagino fra i 40 ed i 60° circa) rendendo di fatto impossibile al pilota evitare una collisione con un altro aeromobile che non si trovi all'interno di questo campo visuale. Due giorni fa un volo Ryan Air da Francoforte se l'è vista brutta in atterraggio per la collisione con uno stormo di storni sopra all'ippodromo delle Capannelle. Non credo avesse più di 150-200 metri di quota. Devo andare avanti? Non credo. E' inutile che vi dica quali simpatici scherzetti si potrebbero architettare con un modello tipo il Mentor, pilotato in FPV e con un paio d'etti di Semtex ed un detonatore nel pancino. Semplice, economico, preciso e micidiale.

Dove voglio arrivare? Semplicemente a questo: sperimentate pure tutto quello che volete, ma se lo fate, tenete presente che con un sistema FPV o un autopilota, avete un mano uno UAV e NON UN AEROMODELLO e per gli UAV esistono normative ben precise. Non solo (e qui sarebbe interessante una volta tanto sentire la voce della FIAM), ma non credo che la copertura assicurativa aeromodellistica (direi che ne sono certo...) sia valida in questi casi. La mia opinione ed il mio consiglio (per quel che possono valere) è: se proprio volete giocare con gli FPV, cercate di non allontanarvi dal perimetro del campo e di non salire a quote irragionevoli, ma soprattutto, ricordate sempre che, in caso di malaugurato incidente, sarete soli con voi stessi.
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Vecchio 12 novembre 08, 14:20   #2 (permalink)  Top
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Da quando le nuove tecnologie digitali sono arrivate alla portata di tutti a costi irrisori, anche gli sviluppi nel modellismo sono stati (e continueranno ad essere) enormi ed imprevedibili. A Calcinatello, al termine degli Europei di F3A, abbiamo potuto assistere al volo dell'interessantissimo veleggiatore con autopilota di Mario Silvagni, una macchina raffinatissima, in grado di effettuare lunghe missioni, allontanandosi anche di parecchio dal campo e ritornarvi con estrema precisione. Ultimamente sto seguendo un po' di discussioni sui sistemi FPV che, a quanto pare, stanno diventando sempre più popolari in giro per il mondo. Talmente popolari che YouTube pullula di filmati dove si sbandierano records (fittizi) di distanza ed altezza perlomeno inquietanti. Pare sia iniziata una corsa a chi va più in alto e più lontano, con tutti i rischi connessi. Vorrei far presente infatti che un sistema FPV permette di avere un angolo visuale molto limitato (immagino fra i 40 ed i 60° circa) rendendo di fatto impossibile al pilota evitare una collisione con un altro aeromobile che non si trovi all'interno di questo campo visuale. Due giorni fa un volo Ryan Air da Francoforte se l'è vista brutta in atterraggio per la collisione con uno stormo di storni sopra all'ippodromo delle Capannelle. Non credo avesse più di 150-200 metri di quota. Devo andare avanti? Non credo. E' inutile che vi dica quali simpatici scherzetti si potrebbero architettare con un modello tipo il Mentor, pilotato in FPV e con un paio d'etti di Semtex ed un detonatore nel pancino. Semplice, economico, preciso e micidiale.

Dove voglio arrivare? Semplicemente a questo: sperimentate pure tutto quello che volete, ma se lo fate, tenete presente che con un sistema FPV o un autopilota, avete un mano uno UAV e NON UN AEROMODELLO e per gli UAV esistono normative ben precise. Non solo (e qui sarebbe interessante una volta tanto sentire la voce della FIAM), ma non credo che la copertura assicurativa aeromodellistica (direi che ne sono certo...) sia valida in questi casi. La mia opinione ed il mio consiglio (per quel che possono valere) è: se proprio volete giocare con gli FPV, cercate di non allontanarvi dal perimetro del campo e di non salire a quote irragionevoli, ma soprattutto, ricordate sempre che, in caso di malaugurato incidente, sarete soli con voi stessi.
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Vecchio 12 novembre 08, 14:29   #3 (permalink)  Top
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Da quando le nuove tecnologie digitali sono arrivate alla portata di tutti a costi irrisori, anche gli sviluppi nel modellismo sono stati (e continueranno ad essere) enormi ed imprevedibili. A Calcinatello, al termine degli Europei di F3A, abbiamo potuto assistere al volo dell'interessantissimo veleggiatore con autopilota di Mario Silvagni, una macchina raffinatissima, in grado di effettuare lunghe missioni, allontanandosi anche di parecchio dal campo e ritornarvi con estrema precisione. Ultimamente sto seguendo un po' di discussioni sui sistemi FPV che, a quanto pare, stanno diventando sempre più popolari in giro per il mondo. Talmente popolari che YouTube pullula di filmati dove si sbandierano records (fittizi) di distanza ed altezza perlomeno inquietanti. Pare sia iniziata una corsa a chi va più in alto e più lontano, con tutti i rischi connessi. Vorrei far presente infatti che un sistema FPV permette di avere un angolo visuale molto limitato (immagino fra i 40 ed i 60° circa) rendendo di fatto impossibile al pilota evitare una collisione con un altro aeromobile che non si trovi all'interno di questo campo visuale. Due giorni fa un volo Ryan Air da Francoforte se l'è vista brutta in atterraggio per la collisione con uno stormo di storni sopra all'ippodromo delle Capannelle. Non credo avesse più di 150-200 metri di quota. Devo andare avanti? Non credo. E' inutile che vi dica quali simpatici scherzetti si potrebbero architettare con un modello tipo il Mentor, pilotato in FPV e con un paio d'etti di Semtex ed un detonatore nel pancino. Semplice, economico, preciso e micidiale.

Dove voglio arrivare? Semplicemente a questo: sperimentate pure tutto quello che volete, ma se lo fate, tenete presente che con un sistema FPV o un autopilota, avete un mano uno UAV e NON UN AEROMODELLO e per gli UAV esistono normative ben precise. Non solo (e qui sarebbe interessante una volta tanto sentire la voce della FIAM), ma non credo che la copertura assicurativa aeromodellistica (direi che ne sono certo...) sia valida in questi casi. La mia opinione ed il mio consiglio (per quel che possono valere) è: se proprio volete giocare con gli FPV, cercate di non allontanarvi dal perimetro del campo e di non salire a quote irragionevoli, ma soprattutto, ricordate sempre che, in caso di malaugurato incidente, sarete soli con voi stessi.
Caro Cesare, oltre che quotarti al 200%, ti segnalo che addirittura in tempi non sespetti (non eri ancora iscritto) nella sezione Razzomodellismo c0 era qualcuno che chiedeva se era possibile installare una guida ottica su un razzo e quanti KM di autonomia e di range poteva avere (casomai con un sensore ad infrarossi....).
Beccato e Thread tolto....
Ma non è che era solo un Thread, aveva aperto diversi canali (razzo, pilotaggio, sensori....)

Visto che il sottoscritto all' età di 12 anni aveva "inventato" un missile balistico con un etto di polvere pirica come testata provato ai Giardini Margherita (molto meno affollati di ora) e pure un "cannone" che sparava sacchetti di piombini, non oso pensare cosa farebbe una mente contorta (come la mia di allora) con l' attuale tecnologia.

ps per il cannone mi aveva dato una mano il mio papà......
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Vecchio 12 novembre 08, 15:03   #4 (permalink)  Top
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in grado di effettuare lunghe missioni, allontanandosi anche di parecchio dal campo e ritornarvi con estrema precisione. Ultimamente sto seguendo un po' di discussioni sui sistemi FPV che, a quanto pare, stanno diventando sempre più popolari in giro per il mondo.
Ciao,
in effetti come disciplina sta' prendendo piede abbastanza rapidamente, in Italia piu' lentamente, in Spagna e in Francia con piu' velocita'.
Negli usa e' diffusissima.

L'anno scorso si contavano circa 180 piltoti FPV in tutto il mondo, questo anno saranno cresciuti sicuramente.


Citazione:
Talmente popolari che YouTube pullula di filmati dove si sbandierano records (fittizi) di distanza ed altezza perlomeno inquietanti. Pare sia iniziata una corsa a chi va più in alto e più lontano, con tutti i rischi connessi. Vorrei far
Sono d'accordo con te sul tema sicurezza, sopratutto se tali record sono destinati ad un improbabile campionato di chi ha la testa piu' vuota.

Alcuni risultati sono farlocchi, ma la maggior parte sono veri!

Ho anche discusso con i fautori di queste megadistanza da 17 Km a tal proposito e i rischi di non essere sul posto, di non poter prevedere le condizioni meteo che anche solo a 5Km di distanza possono essere ben diverse del posto di ci troviamo fisicamente noi, ecc. ecc.

Per questo motivo nella sezione FPV stiamo cercando di approntare una sorta di regolamento interno con specifiche ben precise sulle norme di sicurezza che devono essere ben maggiori e piu' scrupolosi dei consueti controlli prevolo fatti da un qualsiasi modellista coscienzioso.

Citazione:
presente infatti che un sistema FPV permette di avere un angolo visuale molto limitato (immagino fra i 40 ed i 60° circa) rendendo di fatto impossibile al pilota evitare una collisione con un altro aeromobile che non si trovi
L'angolo di visuale puo' anche arrivare a 80°, ma manca nella maggior parte dei casi la visione sopra al velivolo.
In ogni caso in due anni di modellismo mi e' capitato di scontrarmi in volo almeno 3 volte pilotando in modo classico, quindi non prenderei in considerazione l'ipotesi di uno scontro in volo, in quanto puo' capitare molto spesso se il campo e' molto frequentato.

Per cio' che concerne la sicurezza del mezzo volante in linea di massima si preferiscono modelli in polistirolo con elica spingente che ovviamente in caso di impatto si presentano con minor peso e massa.

Cio' non toglie che un tuttala di EPP se arriva su un motociclista o sul parabrezza di una auto possao anche causare qualche morto.
(ma questo vale anche per chi guida normalmente)

Citazione:
quali simpatici scherzetti si potrebbero architettare con un modello tipo il Mentor, pilotato in FPV e con un paio d'etti di Semtex ed un detonatore nel pancino. Semplice, economico, preciso e micidiale.
Purtroppo la storia ci ha dimostrato che e' piu' facile prendere e dirottare un aereo vero...

Citazione:
Dove voglio arrivare? Semplicemente a questo: sperimentate pure tutto quello che volete, ma se lo fate, tenete presente che con un sistema FPV o un autopilota, avete un mano uno UAV e NON UN AEROMODELLO e per gli UAV esistono normative ben precise. Non solo (e qui sarebbe interessante una volta tanto sentire la voce della FIAM), ma non credo che la copertura
Per cio' che concerne questa parte del discorso non sono informato, nel senso che non ho mai avuto a che fare con le FIAM.
Sulla normativa credo che come tutte le cose in Italia sia piuttosto lacunosa a facilmente (male)interepretabile, ma sarebbe giusto approfondire....

Citazione:
assicurativa aeromodellistica (direi che ne sono certo...) sia valida in questi casi. La mia opinione ed il mio consiglio (per quel che possono valere) è: se proprio volete giocare con gli FPV, cercate di non allontanarvi dal perimetro del campo e di non salire a quote irragionevoli, ma soprattutto, ricordate sempre che, in caso di malaugurato incidente, sarete soli con voi stessi.
Ho cercato maggiori informazioni al riguardo della copertura assicurativa anche in altri miei post passati sempre qui sul Barone e nessuno mi rispose allora ne' in maniera positiva ne' in maniera negativa, se hai notizie certe sono sempre ben accette.

Per come la vedo io, le responsabilita' penali sono ovviamente escluse e se ne risponde di persone come in altre attivita' di volo.

Per quelle civili, in fin dei conti abbiamo sempre una radio in mano e dalla altra parte c'e' qualcosa che vola e risponde (non sempre) ai nostri comandi, non vedo che differenza possa fare a livello assicurativo.

I soci che guidano gli elicotteri e fanno 3D o coloro che fanno gare di Pylon o gli aliantisti con modelli da 3-4 metri, in teoria dovrebbero sostenere maggiori costi vista il loro volo teoricamente piu' pericoloso di uno che guida con l'EasyStar a 50 metri sul campo di volo?

Non credo che le assicurazioni facciano differenza sul come viene guidato un radiomodello, magari in fase di denuncia se non si e' tranquilli si puo' omettere il discorso degli occhiali LCD....


Sono comunque contento che anche i non praticanti affrontino queste problematiche anche perche' significa che pianin pianino si acquista maggiore visibilita' nei confronti dei modellisti classici.

P.S. Al mio campo sino a due anni fa' ero considerato come una specie di marziano e tutte le volte che rompevo e cadevo con il modello me ne dicevano di tutti i colori, che non dovevo piu' guidare cosi' ecc.

Ora con un pochino in piu' di esperienza alle mie spalle, i rischi di perdita di modello o errori di pilotaggio sono piu' bassi e quasi nessuno fa' piu' caso a me tranne qualche ospite che vede i miei modelli nel cielo e nessuno che apparentemente li guida perche' me ne sto' seduto in un angolino zitto zitto e non guardo il cielo

Saluti.

Ultima modifica di biv2533 : 12 novembre 08 alle ore 15:09
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Vecchio 12 novembre 08, 15:25   #5 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Caro Cesare, oltre che quotarti al 200%, ti segnalo che addirittura in tempi non sespetti (non eri ancora iscritto) nella sezione Razzomodellismo c0 era qualcuno che chiedeva se era possibile installare una guida ottica su un razzo e quanti KM di autonomia e di range poteva avere (casomai con un sensore ad infrarossi....).
Beccato e Thread tolto....
Ma non è che era solo un Thread, aveva aperto diversi canali (razzo, pilotaggio, sensori....)

Visto che il sottoscritto all' età di 12 anni aveva "inventato" un missile balistico con un etto di polvere pirica come testata provato ai Giardini Margherita (molto meno affollati di ora) e pure un "cannone" che sparava sacchetti di piombini, non oso pensare cosa farebbe una mente contorta (come la mia di allora) con l' attuale tecnologia.

ps per il cannone mi aveva dato una mano il mio papà......
Beh, anch'io ho avuto un'infanzia turbolenta, fino a che non mi è esplosa in mano un bottiglia piene di polvere nera senza che mi facessi nemmeno un graffietto. A quel punto ho capito che si trattava di un segno: "Figliuolo, vedi un po' tu cosa vuoi fare. Sappi solo che la prossima volta ti toccherà imparare a scrivere con la bocca..." Messaggio ricevuto e recepito: da allora non ho mai più toccato un petardo e mi allontano subito appena ne vedo uno. Chiusa parentesi.

Tornando in argomento vorrei precisare che il veleggiatore di Silvagni è una cosa molto seria, roba da istituto di ricerca, e che comunque a Calcinatello si è limitato a fare un volo sempre a vista, nei limiti del campo. In caso di problemi bastava riaccendere il Tx per riguadagnare il pieno controllo manuale. Immagino che riguardo all'FPV qualcuno potrebbe obiettare che lui vola con uno spotter a fianco che segue il modello a vista per lui ed è quindi in grado di attuare una procedura del tipo "SAA" (See and Avoid - vedi ed evita) in caso di potenziali pericoli, come ad esempio la vicinanza con un ultraleggero. Fin qui tutto bene o quasi, ma quelli che che ormai hanno preso confidenza col sistema e vanno a volare da soli? Quelli che si divertono a fare i record del piffero? Come la mettiamo in questi casi? Il problema è davvero serio, vista la sempre maggior popolarità di questi sistemi, e prima lo si affronta (senza polemiche, per favore) e meglio sarà.
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Vecchio 12 novembre 08, 15:46   #6 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Ciao,
in effetti come disciplina sta' prendendo piede abbastanza rapidamente, in Italia piu' lentamente, in Spagna e in Francia con piu' velocita'.
Negli usa e' diffusissima.

L'anno scorso si contavano circa 180 piltoti FPV in tutto il mondo, questo anno saranno cresciuti sicuramente.




Sono d'accordo con te sul tema sicurezza, sopratutto se tali record sono destinati ad un improbabile campionato di chi ha la testa piu' vuota.

Alcuni risultati sono farlocchi, ma la maggior parte sono veri!

Ho anche discusso con i fautori di queste megadistanza da 17 Km a tal proposito e i rischi di non essere sul posto, di non poter prevedere le condizioni meteo che anche solo a 5Km di distanza possono essere ben diverse del posto di ci troviamo fisicamente noi, ecc. ecc.

Per questo motivo nella sezione FPV stiamo cercando di approntare una sorta di regolamento interno con specifiche ben precise sulle norme di sicurezza che devono essere ben maggiori e piu' scrupolosi dei consueti controlli prevolo fatti da un qualsiasi modellista coscienzioso.



L'angolo di visuale puo' anche arrivare a 80°, ma manca nella maggior parte dei casi la visione sopra al velivolo.
In ogni caso in due anni di modellismo mi e' capitato di scontrarmi in volo almeno 3 volte pilotando in modo classico, quindi non prenderei in considerazione l'ipotesi di uno scontro in volo, in quanto puo' capitare molto spesso se il campo e' molto frequentato.

Per cio' che concerne la sicurezza del mezzo volante in linea di massima si preferiscono modelli in polistirolo con elica spingente che ovviamente in caso di impatto si presentano con minor peso e massa.

Cio' non toglie che un tuttala di EPP se arriva su un motociclista o sul parabrezza di una auto possao anche causare qualche morto.
(ma questo vale anche per chi guida normalmente)


Purtroppo la storia ci ha dimostrato che e' piu' facile prendere e dirottare un aereo vero...


Per cio' che concerne questa parte del discorso non sono informato, nel senso che non ho mai avuto a che fare con le FIAM.
Sulla normativa credo che come tutte le cose in Italia sia piuttosto lacunosa a facilmente (male)interepretabile, ma sarebbe giusto approfondire....


Ho cercato maggiori informazioni al riguardo della copertura assicurativa anche in altri miei post passati sempre qui sul Barone e nessuno mi rispose allora ne' in maniera positiva ne' in maniera negativa, se hai notizie certe sono sempre ben accette.

Per come la vedo io, le responsabilita' penali sono ovviamente escluse e se ne risponde di persone come in altre attivita' di volo.

Per quelle civili, in fin dei conti abbiamo sempre una radio in mano e dalla altra parte c'e' qualcosa che vola e risponde (non sempre) ai nostri comandi, non vedo che differenza possa fare a livello assicurativo.

I soci che guidano gli elicotteri e fanno 3D o coloro che fanno gare di Pylon o gli aliantisti con modelli da 3-4 metri, in teoria dovrebbero sostenere maggiori costi vista il loro volo teoricamente piu' pericoloso di uno che guida con l'EasyStar a 50 metri sul campo di volo?

Non credo che le assicurazioni facciano differenza sul come viene guidato un radiomodello, magari in fase di denuncia se non si e' tranquilli si puo' omettere il discorso degli occhiali LCD....


Sono comunque contento che anche i non praticanti affrontino queste problematiche anche perche' significa che pianin pianino si acquista maggiore visibilita' nei confronti dei modellisti classici.

P.S. Al mio campo sino a due anni fa' ero considerato come una specie di marziano e tutte le volte che rompevo e cadevo con il modello me ne dicevano di tutti i colori, che non dovevo piu' guidare cosi' ecc.

Ora con un pochino in piu' di esperienza alle mie spalle, i rischi di perdita di modello o errori di pilotaggio sono piu' bassi e quasi nessuno fa' piu' caso a me tranne qualche ospite che vede i miei modelli nel cielo e nessuno che apparentemente li guida perche' me ne sto' seduto in un angolino zitto zitto e non guardo il cielo

Saluti.

Tutto molto interessante e d'altra parte trovo comprensibile il fatto che, praticando questa disciplina, tu ne veda soprattutto gli aspetti positivi. Ma il discorso centrale è un altro: tu non stai pilotando un aeromodello RC, ma uno UAV. Non si scappa. Per aeromodello RC infatti s'intende un aeromobile controllato da terra "a vista", con un collegamento visivo costante e continuo fra mezzo e pilota. Tu invece piloti dall'interno, "in soggettiva" per dirla col linguaggio del cinema, e quindi sei tecnicamente in grado di andare ben al di là (perlomeno finché la radio te lo permette) della portata ottica che caratterizza un aeromodello RC. Il tuo, a tutti gli effetti, è un Unmanned Aerial Vehicle, ovverosia un aeromobile senza pilota a bordo. Che poi sia di EPP, a motore propulsivo e di aspetto innocuo ha poca importanza. Dal punto di vista assicurativo sei fuori dall'ambito modellistico e dato che la missione aziendale di ogni compagnia è quella di trovare più cavilli possibili per NON pagare, tu gliene stai servendo l'opportunità su un piatto d'argento. Fermo restando che come giustamente dici la responsabilità penale non te la copre nessuno, la sola responsabilità civile, se non adeguatamente supportata, è sufficiente a farti passare il resto dei tuoi giorni sotto ad un ponte. Bada bene: non ne sto facendo una questione morale o chissacché. Per me, fino a che non interviene la legge ad impedirlo, ognuno è libero di divertirsi con tutti gli FPV che vuole, ma deve sapere che rischia (e fa rischiare) anche parecchio e, soprattutto, che la sua attività non ha nulla a che vedere con l'aeromodellismo, ma investe tutt'altro campo d'azione. Tutto qui.


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Vecchio 12 novembre 08, 17:32   #7 (permalink)  Top
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Tutto molto interessante e d'altra parte trovo comprensibile il fatto che, praticando questa disciplina, tu ne veda soprattutto gli aspetti positivi.
...e io capisco che chi non la pratichi la veda in cattiva luce



Citazione:
Per aeromodello RC infatti s'intende un aeromobile controllato da terra "a vista", con un collegamento visivo costante e continuo fra mezzo e pilota. Tu invece piloti dall'interno, "in
E' una definizione che non ho letto da nessuna parte e che mi sembra alquanto anacronistica, la tecnica e la scienza si evolvono costantemente e molto in fretta.

maggiori info Wikipedia (che non e' la bibbia beneinteso) sul aereomodellismo dinamico

Non vedo perche' la disciplina del FPV non possa rientrare in ambito radiomodellistico, il radiocomando in mano ce lo abbiamo anche noi, non riusciamo ancora pilotare con la sola forza del pensiero

Se ti riferisci solo ai mezzi UAV quella e' una altra storia e sono d'accordo con te.



Citazione:
Dal punto di vista assicurativo sei fuori dall'ambito modellistico e dato che la missione aziendale di ogni compagnia è quella di trovare più cavilli possibili per NON pagare, tu gliene stai servendo l'opportunità su un piatto d'argento.
Ho sempre odiato parlare di cose che non conosco; ma non e' facile reperire informazioni in tal senso.

Il discorso dei cavilli e' facilmente aggirabile omettendo di dichiarare che si guidava con occhiali LCD.

Nella mia polizza assicurativa personale (oltre a quella del campo di volo) sono citati anche i giocattoli e quindi la casistica di infortuni coperti cresce notevolmente.

Chi potrebbe non classificare i modellismo come una sorta di giocattolo evoluto?




Citazione:
divertirsi con tutti gli FPV che vuole, ma deve sapere che rischia (e fa rischiare) anche parecchio e, soprattutto, che la sua attività non ha nulla a che vedere con l'aeromodellismo, ma investe tutt'altro campo d'azione. Tutto qui.
Come gia' detto in precedenza, stiamo cercando di dare una notevole importanza e risalto alla questione sicurezza, proprio perche' prevenire e meglio che curare.
(forse con tuo post ci stai dando una mano senza volerlo)


Una ultima considerazione personale e poi la chiudo qui, se non ci saranno altri inteventi significativi:
Classificare il modo di volo FPV non modellistico mi pare un po' azzardato.

Quando dal volo vincolato passarono ai radiocomandi cosa fecero, emisero delle scomuniche per coloro che volavano senza tenere saldamente il modello legato alla propria mano?
biv2533 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 12 novembre 08, 18:20   #8 (permalink)  Top
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Ciao,
il discorso è interessante e sarebbe bello se qualcuno potesse citare normative chiare al riguardo. Da parte mia ne ho cercate ma senza successo (probabilmente non so cercare).

Però in Germania la normativa indica come UAV un velivolo privo di controllo da terra. Se è radiocomandato non rientra tra gli UAV. Indipendentemente dagli ausili elettronici che può avere a bordo.
E' questa la ragione (tra l'altro) per cui per il Mikrokopter non hanno sviluppato funzionalità di volo autonomo tramite GPS, sebbene facilmente implementabili. Il radiocomando deve rimanere accesso. Altrimenti il velivolo atterra automaticamente.

Ultima considerazione: è probabile che la maggior consapevolezza della pericolosità del volo FPV ci venga (giustamente) dall'alta urbanizzazione italiana. Se vivessimo nell'Utah e il nostro vicino di casa abitasse a 25km di distanza probabilmente ne avremmo una percezione diversa...

Ciao!
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Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande. R.W. Emerson
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Vecchio 12 novembre 08, 19:08   #9 (permalink)  Top
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...e io capisco che chi non la pratichi la veda in cattiva luce




E' una definizione che non ho letto da nessuna parte e che mi sembra alquanto anacronistica, la tecnica e la scienza si evolvono costantemente e molto in fretta.

maggiori info Wikipedia (che non e' la bibbia beneinteso) sul aereomodellismo dinamico

Non vedo perche' la disciplina del FPV non possa rientrare in ambito radiomodellistico, il radiocomando in mano ce lo abbiamo anche noi, non riusciamo ancora pilotare con la sola forza del pensiero

Se ti riferisci solo ai mezzi UAV quella e' una altra storia e sono d'accordo con te.




Ho sempre odiato parlare di cose che non conosco; ma non e' facile reperire informazioni in tal senso.

Il discorso dei cavilli e' facilmente aggirabile omettendo di dichiarare che si guidava con occhiali LCD.

Nella mia polizza assicurativa personale (oltre a quella del campo di volo) sono citati anche i giocattoli e quindi la casistica di infortuni coperti cresce notevolmente.

Chi potrebbe non classificare i modellismo come una sorta di giocattolo evoluto?





Come gia' detto in precedenza, stiamo cercando di dare una notevole importanza e risalto alla questione sicurezza, proprio perche' prevenire e meglio che curare.
(forse con tuo post ci stai dando una mano senza volerlo)


Una ultima considerazione personale e poi la chiudo qui, se non ci saranno altri inteventi significativi:
Classificare il modo di volo FPV non modellistico mi pare un po' azzardato.

Quando dal volo vincolato passarono ai radiocomandi cosa fecero, emisero delle scomuniche per coloro che volavano senza tenere saldamente il modello legato alla propria mano?
Due sole considerazioni perché non è mia intenzione entrare in polemica, ma semplicemente rendere trasparente quella che al momento pare essere una zona oscura e potenzialmente molto pericolosa:

1) Omettere o negare di stare volando in configurazione FPV nella denuncia all'assicurazione in caso d'incidente è una pratica che in italiano ha un nome preciso ed inequivocabile: TRUFFA.

2) La definizione di aeromodello RC non l'ho inventata io. Cito testualmente (e traduco) dal Safety Code dell'AMA (http://www.modelaircraft.org/PDF-files/Memanual.PDF):

10. The operator of a radio-controlled model aircraft shall control it during the entire flight, maintaining visual contact without enhancement other than by corrective lenses that are prescribed for the pilot. No model aircraft shall be equipped with devices which allow it to be flown to a selected location which is beyond the visual range of the pilot.

10. L'operatore di un aeromodello radiocomandato deve controllare il medesimo durante l'intero volo mantenendo il CONTATTO VISIVO SENZA ALTRI AUSILII MIGLIORATIVI che eventuali lenti ottiche correttive prescritte al pilota. NESSUN AEROMODELLO PUO' ESSERE MUNITO DI DISPOSITIVI CHE PERMETTANO DI PILOTARLO VERSO UNA PRECISA LOCAZIONE CHE SI TROVI AL DI LA' DEL RAGGIO VISIVO DEL PILOTA.


Ergo: Gli FPV NON SONO aeromodelli.


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Vecchio 12 novembre 08, 19:59   #10 (permalink)  Top
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L'avatar di mekfly
 
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...mi permetto di scrivere anche io due righe, ma considerate che sono di parte perchè faccio fpv.

intanto mi piace l'approccio pacato con cui si è aperto questo post, senza sbraiti, infamate e so tutto io...

dico solo che nella vita si deve usare SEMPRE la testa, in tutte le cose, altrimenti dobbiamo essere pronti a pagarne le conseguenze.

secondo me è sbagliato non definirlo aeromodellismo RC anche se accetto e incamero la citata definizione di cesare.

la sicurezza va prima di tutto e su questo non si discute, ma in tutte le cose.

mettere un pò di C4 su un aeromodello(che sia fpv o tradizionale è lo stesso) è un modo come un altro per tirare giù un aereo di linea certo, ma credo che in rete ci siano mille modi per realizzare una bomba e fare quindi una strage.
ho visto video di campi volo situati tra le case o circondati da strade molto trafficate eppure peinamente in regola.
è vero che la fatalità può sempre succedere e che si deve fare di tutto per evitarlo, ma come io uso la testo col mio fpv(fornito di gps soprattutto per sapere a che distanza si trova il modello e poter tornare indietro in sicurezza)non allontanandomi mai dalla visuale a terra del mio spotter, così in tutte le branche del modellismo dinamico nessun dispositivi di sicurezza può sostituire il proprio senso di responsabilità.

per esempio a me fanno molta paura i jet, ho visto video di jet che in un regolare campo volo passano a 100-150 mt da case e strade...
e se si guasta un servo? se c'è un interferenza radio e si perde il controllo?
un modello di 20kg, pieno di benzina e con una turbina che lo spinge a 300km/h può finire su una casa..e che succede??? o magari puntarlo proprio su un aereo di linea.
questo è per definizione modellismo RC ma non è molto più pericoloso?
badate bene che adoro i jet, ma mai ne avrò uno proprio perhè mi fanno paura.

sicuramente in rete avrai (cesare)visto decine di record di altezza o distanza che comunque sempre , nell'aposita sezione, abbiamo censurato e definito in tutti i modi dispregiativi di questo mondo, ma si trovano anche folli che fanno RC classico nei parchi, sulle spiagge affollate o nei parcheggi.
come si dice, la mamma dei deficenti è sempre incinta!
nn ci si può fare niente.
non credo che il fpv possa essere più pericoloso dell'RC classico con i jet o altri modelli fatto senza la testa...

BASTA USARE LA TESTA E LA CONSAPEVOLEZZA DI CIO' CHE PUO' ACCADERE.

purtroppo sono sempre più convinto che questo hobby verrà, per colpa dei soliti irresponsabili, limitato da restrizioni e leggi fatte da gente che non ne capisce nulla di modellismo dinamico(es.vedi l'assurda legge sui cani "pericolosi") rovinado una disciplina che per molti è passione.

cerchiamo almeno tra di noi di non tirarci la zappa sui piedi!!!

comunque sicurezza e consapevolezza prima di tutto!

Ultima modifica di mekfly : 12 novembre 08 alle ore 20:03
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