Veleggiatore V.M. 12 di Oscar Marchi buongiorno, sono in cerca del disegno in DWG o PDF del veleggiatore V.M. 12 di Oscar Marchi. grazie Antonio |
Ciao. Io personalmente non possiedo il disegno del V.M.12, ma ho letto che dovrebbe trattarsi di una splendida tavola,molto dettagliata,cosa insolita per un progetto del 1940. Qualche foto della struttura della coda di un esemplare del V.M.12 in costruzione è compresa nel fascicolo numero speciale di SAM2001 a titolo "AEROMODELLI D'EPOCA". So per certo che l'articolo originale era sulla rivista L'AQUILONE N.12/1940, e che un articolo successivo è trattato nel Notiziario 102/2003 della SAM62. Se tu fossi Socio di una delle due Associazioni potresti interpellarle tu per ottenere aiuto. Ti posso solo aggiungere che si tratta di un aliante con a.a.di 2440 e superficie 33,60 dm2 Di più non posso dirti, nè darti. Mi dispiace. Ciao |
Buongiorno, tutte notizie esatte, e sono anche Socio di una delle due SAM, a cui ho chiesto aiuto. grazie comunque. Antonio |
1 Allegato/i Ciao. Ti ho trovato per intanto il vecchio trittico dell'intrigante V.M. 12. Era sul Notiziario SAM 2001-L'AQUILONE N.33 del 2007. E' descritto come modello "caratteristico per la sua ala bassa con diedro a gabbiano e complessivamente dalle forme originali che nella riproduzione maggiorata di Gaetano Fratini ha dato prova delle sue brillanti prestazioni". Se ti serve il disegno ora sai a chi puoi chiederlo. Un abbraccio |
Citazione:
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Ciao Rover. E' un piacere leggerti! Non crocefiggete anche me, io ho solo cercato di rendermi utile per soddisfare una curiosità accademica, e ho riportato quanto entusiasticamente scritto nell'articolo. Io per mio conto ho ormai le mie convinzioni, sono innamorato dei disegni di Macera e di Andrei. Un abbraccio a tutti. |
Ciao Luigi, io non crocefiggo nessuno, il bello del nostro hobby sta proprio nel poter fare ciò che più ci piace in barba ai commenti. Quel modello è molto bello esteticamente ma in volo è un tormento. Se devi fare una inversione di rotta, ad esempio uscire da una virata a destra e iniziarne una a sinistra passano non pochi secondi ma parecchi secondi. Se vicino a terra prendi un colpo di vento che ti inclina il modello rischi di sbattere a terra l'ala prima di correggere e riportare il modello in posizione stabile. Poi ripeto che ognuno è libero di fare ciò che gli pare. Io un modello con diedro a gabbiano non lo farei proprio perché a due assi è inguidabile. |
Ho un minimoa inizialmente concepito a due assi che uso esclusivamente in pendio. Vola benissimo, per carità, e con il nulla. Ma dopo il secondo giorno di volo gli ho montato gli alettoni. Sottovento non gira neanche a sparargli a meno che non lo metti a scendere e prendere velocitá. Detto questo ora è un modello che porto sempre con me... [emoji16] Inviato con scocciofono e ditoni. Scusate gli errori... [emoji51] |
In realtà il modello di Fratini virava quasi in maniera decente ma solo per un motivo. Aveva un longherone molto ma molto elastico e bastava il peso del modello per avere un diedro notevole, cioè l'ala si piegava verso l'alto, ma ovviamente se davi un colpo a picchiare le estremità si piegavano bruscamente verso il basso e verso l'alto alla richiamata. Ma se hai il longherone bello rigido non vira, ci vogliono gli alettoni. Inoltre avrà la tendenza a entrare nella virata abbassando l'ala interna una volta che sarai riuscito ad inclinare il modello per virare. |
Sì, si comporta proprio cosí Inviato con scocciofono e ditoni. Scusate gli errori... [emoji51] |
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