1 Allegato/i Forse ci siamo. Grazie al lavoro di Piero che ha ricostruito i vari pdf in uno unico riducendone moltissimo le dimensioni ecco il disegno. Mancano i particolari delle ordinate ma è già molto questo. Ciao Albyone :) |
Citazione:
|
2 Allegato/i in allegato la scansione del disegno comparso su Modellistica dell'ottobre 1966 il PDF è già scalato per essere stampato in 1:1 naturalmente non sarà il massimo della precisione viste le dimensioni della stampa di partenza... http://www.baronerosso.it/forum/atta...1&d=1367914725 |
Citazione:
La struttura di questo modello precorre, con un anticipo di 50 anni, quello che vediamo ora nei modelli cinesi tagliati al laser. Walter aveva sicuramente preso dal padre, laureato in Ingegneria Aeronautica, aveva progettato diversi ultraleggeri appena la normativa italiana aveva allargato le sue maglie. Non sono sicuro, ma mi pare che anche Walter, un ragazzo mio coetaneo, sia scomparso da tempo. P.S. C'è qualche anima buona che può fare una scatola con taglio laser ? P.P.S. Ho messo il trittico del Baga su RC Groups, nella discussione Control Line plans. RC Groups - View Single Post - Control Line Plans Potresti allegare qui il pdf, ed anche su Hip Pocket, dove ho già visto tuoi contributi. |
:o: Grazie Beppe :) ricordo di aver visto il suo volo, lento e per questo preciso anche se mi par di ricordare i raccordi fossero un po' "larghi" Contrariamente alla totalità dei VVC è evidente l' assoluta mancanza di inclinazione della deriva per dare trazione ai cavi, affidata questa solamente alla notevole inclinazione dell'asse motore....più controcorrente di così ! E se non sbaglio aveva anche le semiali di eguale ampiezza. |
A me sembrava di ricordare la deriva inclinata, e, ingrandendo il disegno ne ho avuto conferma, e ricordo comunque le disquisizioni con Marino B. se servisse o no, visti i 20 gradi di disassamento motore. Quello che in pochi , forse nessuno, hanno osservato, e' il serbatoio sfilabile dal muso, tutti l'abbiamo sempre incollato nel modello, Marino era maniaco dell'ispezionabilita'. Ho visto da qualche parte un'elica 10x5, e' un falso, Marino, da buon nazionalista, nel bene e nel male, usava il Supertigre G21/46, con elica 12x4, ne aveva fatta anche una 12x3, faceva impressione tanto era lento, sopratutto in discesa, ma non teneva sulla verticale. Marino fece il servizio di leva in Aeronautica, e probabilmente per la passione aeromodellistica (costrui' l'ala di un veleggiatore sulla porta della camera d'albergo durante il viaggio di nozze), fini' a Guidonia, debbo pensare insieme a Castellani per lo stesso motivo. Walter, dopo il diploma di geometra volle tentare ingegneria, c'erano gli esami allora se venivi dall'ist. tecnico, e fece la tesi presentando il Leonardino, un'ultraleggero (il suo primo) con l'ala Rogallo. E Marino ovviamente fu il costruttore di tutti i suoi progetti successivi, che ricordi ! |
Baga-14 Seguo con molto interesse la storia di questo modello, anche perchè sembra sia stato la base di partenza che ispirò i primi F2B di mio padre; un BAGA lo realizzò come semiriproduzione dello Zlin 526 (è praticamente già lui ) ed un altro con la tecnica costruttiva del Baga fu il Fokker E III (Eindecker), tutt'oggi esistente. Però mi sembra di ricordare che il BAGA 14 non fosse studiato sul G21/46, ma sul G21/35, oltretutto modificato dallo stesso Bagalini: ovvero, ricordo delle note a matita sul disegno del modello, dove lo stesso Bagalini forniva dei suggerimenti sul diametro del venturi da utilizzare, perchè (così scriveva) quello originale "era ridicolo" :) Anche il diedro accentuato dell'ala, aveva la sua funzione: portare l'uscita dei cavi più in linea possibile con il CG laterale. Quanto al resto, anche mio padre mi ha raccontato quello stile particolare di pilotaggio di Bagalini, con un modello lentissimo, tanto da doverlo letteralmente "tirare" sul doppio rovesciamento. |
G21/35 o ST35S ? |
Citazione:
Per quanto riguarda lo Zlin ho allegato nella discussione sul Volo Vincolato il disegno di uno Zlin acro di progetto italiano, che sia quello di tuo padre ? Io avevo costruito l'Eindecker, ma non lo ricordo molto lento. Ricordo invece una figura che Walter usava fare in esibizione: una specie di looping che diventava sempre più stretto di raggio, insomma una spirale che terminava con il modello praticamente fermo alla fine con Walter che, per ottenere questo, si spostava verso l'esterno del cerchio di volo. Walter aveva scritto per un certo tempo una colonna sul volo acro in una rivista "Modelli e sport" che, purtroppo durò poco, stampata dalle parti di Salerno, se ben ricordo. Purtroppo di questa rivista ho solo qualche numero.:( |
Citazione:
Certo che sono felice che la riesumazione di questo modello abbia suscitato tanto entusiasmo :rolleyes: Ciao Albyone :) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18:40. |
Basato su: vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
E' vietata la riproduzione, anche solo in parte, di contenuti e grafica. Copyright 1998/2019 - K-Bits P.I. 09395831002