OPS 60 Ursus RCA

[magu]

Ciao GRIPPAUDO, tanti anni fà ò usavo anch'io il 40 ed il 60 OPS , si trattava del 60 ABC-RCB-SP dotato di espansione e mi sembra di ricordare che la fasatura fosse più esasperata rispetto la versione aerea.

[Ing.GRIPPAUDO]

Originalmente inviato da magu

Ciao GRIPPAUDO, tanti anni fà ò usavo anch'io il 40 ed il 60 OPS , si trattava del 60 ABC-RCB-SP dotato di espansione e mi sembra di ricordare che la fasatura fosse più esasperata rispetto la versione aerea.

Ciao magu, era questo?

[2M86]

Originalmente inviato da Ing.GRIPPAUDO

A proposito di lunghezze della risonanza, ho trovato alcune indicazioni interessanti sul libretto allegato al motore. Vedo addirittura riportato dai test che alla lunghezza minore per il .60 vengono associati RPM di 22.000 - 23.000!!

Ora, la biella è quanto di più robusto abbia mai visto in vita mia, ma 23.000 giri è roba da Rossi 15 del '70!

Ovviamente tutto dipende da che elica monti... cioè, con un elica 9x10 credo non abbia problemi a raggiungere i 20000 RPM, ma ovviamente va usato su un modello da velocità, non più su un acrobatico.

Ciao.

[gianfry2866]

cmq quel foglietto di istruzione ....io l'ho trovato anche sul mio OPS 40 pylon....non vorrei che ne mettano uno che vale per tutti .......

[Renato Privitera]

Cosi' credo sia,la nostra industria non ha mai investito molto nella carta stampata, anche perche' 23000 giri sono appunto una velocita' da velocita' VVC 3' serie (23000 giri un rossi 15 del 70 li faceva in rodaggio...si volava sui 28000 /29000 , questo appunto il regime contagirato in volo su di un mio f1A nel 72, con elica super record 6x8 accorciata e sfinata, a circa 230 km/h)
Per un acrobatico F3a i regimi sono verosimilmente sui 15/16000, con una diagrammatura meno spinta, per avere una certa elasticita' di utilizzo.
Senza contare che senza un elica adeguata un modello da 4kg non decollerebbe nemmeno ( un velocita' VVC 3' serie pesava 1 kg .....)

[Renato Privitera]

Ops, non era un f1a ( veleggiatori volo libero ! ) ma un f2a, ovviamente.

[redcoxdgm]

mi unisco anche io alla discussione interessante
si la ops metteva sempre il solito foglietto di istruzioni su tutti i motori per cui i dati sono da prendere con le pinze... nel senso che bisogna capire per quale motore effettivamente sono validi i dati dichiarati.
io di ops ursus ne ho 3, 2 scarico posteriore denominati speed quindi da usare solo con scarico accordato
ed uno scarico laterale , montano i carburatori ops a ghigliottina, carburatori di una stabilità di carburazione incredibile che se ben regolati permettono di ottenere un passaggio minimo massimo istantaneo....e un minimo tipo moto guzzi,.. senza eguali....
anche se il mercato americano era stranamente innamorato dei classici carburatori perry in resina caricata... degustibus...
la qualità dei materiali, la durata, l'affidabilità, le prestazioni etc sono ai vertici di categoria, ecco perchè ancora oggi quando si parla di ops ursus c'è ancora chi si emoziona
Si volle poi migliorare il progetto e allora nacquero i 10cc testa oro con un nuovo disegno delle luci di travaso, inaugurando l'era dello schema ops 3+2
fu irrobustito l'albero motore e conseguentemente adottati cuscinetti un po piu generosi dimensionalmente parlando, altra non trascurabile miglioria fu l'adozione dei tappi frontale e posteriore del carter in pressofusione e non piu ''semplicemente'' fusi in conchiglia, per il resto il motore rimase sempre quello...

ciao

[Ing.GRIPPAUDO]

Originalmente inviato da redcoxdgm

(...) montano i carburatori ops a ghigliottina, carburatori di una stabilità di carburazione incredibile che se ben regolati permettono di ottenere un passaggio minimo massimo istantaneo....e un minimo tipo moto guzzi,.. senza eguali...(...)

Mi fa molto piacere quello che mi dici, perchè non ho esperienza su questo genere di carburatore, che sembra essere più affine al settore car (guarda caso lì la prontezza non è un optional!). Lo spruzzatore è simile al Rossi, con il taglietto prima dell'estremità finale, ma ho notato anche un buchino perpendicolare all'asse, sempre rivolto verso il basso come il taglietto, però all'inizio dello spruzzatore, fuori dal settore che viene attraversato dallo spillo del minimo. Anche quest'ultimo è particolare: direi che è un incrocio tra un classico spillo conico e quello che si trova nei MAG. Infatti è lungo più o meno come il ST ma è circa il doppio di sezione, con una conicità molto progressiva e finisce tronco.

Nel suo insieme è uno spettacolo da vedere! Una volta pulitone l'interno e lubrificato a dovere si apre e si chiude da sè per gravità, semplicemente inclinando il motore! Il tutto con tolleranze invisibili, anche sul leveraggio di comando. Penso comunque che si debba fare particolarmente attenzione a polvere e sporcizia che potrebbero rovinarlo più velocemente di un tradizionale carburatore a tamburo.

Grazie per gli interventi fin'ora postati!

[Renato Privitera]

Per sapere la vera ragione del (presunto) disamore per i carburatori a ghigliottina bisognerebbe sentire chi adoperava tali motori al tempo...
Per certo il perry, benche' cheap all'apparenza era di una facilita' di uso incredibile, specie riguardo a quello che girava all'epoca ( e per questo divento' la cura piu' diffusa ...):in america poi proporre qualcosa di casalingo era un ottimo elemento di marketing.
Sicuramente OPS, che a parer mio, forse per problemi di distribuzione, non conquisto' mai veramente l'america nella f3a (diverso per gli scafi, dove dettava legge) causa la concorrenza di Rossi e OS (FSR) e Yamada 61 poi .
Probabilmente anche la diversita' di regolazione del ghigliottina puo' aver avuto un peso ( non so l'OPS, ma quello del webra a ghigliottina pose non pochi problemi che molti non vollero affrontare, se non pagati per farlo...)

[magu]

Originalmente inviato da Ing.GRIPPAUDO

Ciao magu, era questo?

Magari, il mio era più vecchio, ancora con la testa rossa (costava 80 000 lire), questo à già il raffreddamento, per raffreddare la testa usavo un tubo di rame appittito a forma rettangolare, piegato al diametro della tesa, saldato alle due estremità i tibetti per inrgesso e uscita acqua, poi tornito la parete interna al giusto diamtro per calzarlo stretto attormo alla testa