02 novembre 20, 08:52 | #21 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-09-2012 Residenza: Torino
Messaggi: 1.065
| Citazione:
Certamente, i piloti dovevano volare contrastando l’effetto della trazione asimmetrica innescata dalla piantata del motore. Maggiore se la distanza dei motori dalla fusoliera era più ampia. Era quello l’addestramento. Nelle statistiche degli incidenti di bimotori civili degli anni passati era contemplata la piantata motore. Oggi è più rara con i sistemi elettronici odierni. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk | |
02 novembre 20, 20:49 | #22 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-02-2018 Residenza: Cento
Messaggi: 122
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Non serve usare il passato, anche qualunque abilitazione multiengine moderna prevede la gestione del volo con spinta asimmetrica, così come ad ogni rinnovo è richiesta tutta una serie di manovre "single engine" da dimostrare all'esaminatore. Poi che sia un PA-44 o un 737, è sempre questione di timone, trim, e un po' di rollio verso il motore buono, non ci sono diavolerie elettroniche che correggano una piantata motore nemmeno nel 737.
__________________ I miei modelli (Wip) |
03 novembre 20, 14:42 | #23 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
Messaggi: 3.672
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...i miei 5 centesimi...Sicuramente un aereo vero perdona molto di più di un modello... (..ma il rischio e' molto diverso...) Per quel che ho visto, di modelli bimotori, si e no una decina... (8 glow un paio elettrici..) Quelli glow, sono venuti tutti giu' (anche male..) appena spento uno dei motori (o alla prima virata dopo la spenta di uno..) Quelli salvi (meno della metà..) avevano il serbatoio in comune, o il meccanismo di spegnimento per entrambi se uno piantava... In linea di principio il bimotore non e' tanto agevole perché c'e' da tener conto oltre che della distanza tra i motori, anche il loro disassamento e il senso di rotazione delle eliche (molto poco gestibile sul glow, e complicata per gli elettrici..) |
03 novembre 20, 15:30 | #24 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
Messaggi: 810
| Citazione:
Non è un caso che con gli aerei veri devi affrontare il type-rating. Con i modelli basta un attestato di pilota molto generico (se poi ce l'hai, visto che non è obbligatorio) e poi vai in volo con quello che ti pare. Pochi aeromodellisti acquisiscono l'esperienza e gli "automatismi" di un pilota di aerei veri, e pochi modelli vengono testati in modo completo e "scientifico" per poter scrivere il libretto delle caratteristiche. La targhetta "Velocità di stallo=..." e ""non fatelo andare in vite" l'ho vista solo su aerei veri. Di un modello sai che è un "galleggione", oppure che è "carogna" o che "tira a sinistra", ma quando, come e soprattutto perchè lo sanno in pochi. Il che, se vogliamo, è ancor più strano in questi tempi di più-telemetria- per- tutti, che ti permetterebbero di avere dati ben più precisi e utilizzabili; ma forse verrebbe meno il divertimento del volo alla "spingi il gas e tira il cabra".. | |
04 novembre 20, 19:12 | #26 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 17-07-2016
Messaggi: 810
| Citazione:
Nel modellismo c'è posto per tutti, purchè non caschi in testa a qualcuno. Detto questo, leggo di pochi modellisti che studiano a fondo le caratteristiche del proprio modello, e meno ancora che lo progettano come si deve con tutti i calcoli, le forze e le torsioni. Il mondo del modellismo è principalmente un mondo di praticoni, a volte con grande esperienza e pollici, che se va bene leggono le istruzioni - questo forum ne è la prova, se escludi i soliti guru le domande a volte sono surreali, "dove attacco la radio", "posso incollare il carbonio con la coccoina"... Poi alla fine volano anche loro e magari sfasciano meno di altri, se poi usano un SAFE chi li ammazza? E certamente non è obbligatorio e neppure previsto il type-rating, se hai i soldi e un chilo d'incoscienza puoi volare il lunedì col trainer, il mercoledì con un elicottero elettrico e il sabato con un biturbina. Mi rendo conto che sia utopico, ma UN POCHINO POCHINO dell' approccio metodico, accademico e vagamente ossessivo dei piloti di linea non farebbe male a nessuno... | |
04 novembre 20, 19:38 | #27 (permalink) Top |
User Data registr.: 20-09-2012 Residenza: Torino
Messaggi: 1.065
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Qua ci sono anche persone con brevetto di volo civile, piloti militari attivi o in pensione, ingegneri aeronautici e diplomati. E anche aeromodellisti che sono in grado di progettare e realizzare aeromodelli. E che, anche se non sempre riescono, trainano quelli che non sanno perché un aereo vola. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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