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Vecchio 19 febbraio 20, 23:08   #71 (permalink)  Top
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Non si puo' stampare solo i pezzi rotti ?



Umberto
Sì, certo che puoi...
Quello che ci vedo difficile è asportare la sezione danneggiata per incollarci quella nuova. L'unica via percorribile sarebbe quella di tagliarla o con una lama affilatissima o con un filo caldo... Comunque sarebbe impossibile effettuare un taglio perfettamente trasversale alla sezione...
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Vecchio 19 febbraio 20, 23:15   #72 (permalink)  Top
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A seguito di un urto ti si rompe l'ala in zona "w left 2".
Come faresti a cambiare solo quella sezione? Considera che tutte le sezioni sono incollate con cianoacrilato.
L'unica via, per me, sarebbe ristampare l'intera ala.
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3D Lab print models - problemi di stampa-screenshot_20200219-220945.jpg  
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Vecchio 20 febbraio 20, 02:04   #73 (permalink)  Top
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Non sono un grande esperto ma il fatto che quello in balsa sia più facilmente riparabile ne dubito, forse ho torto...ma mi viene difficile pensare che sia più facile ripararlo...scusate la mia ignoranza
Appunto, ne dubiti perchè non sei un grande esperto

a parte il fatto della netta maggiore robustezza di un balsa rispetto ad uno stampato in PLA.
Mach .99 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 20 febbraio 20, 09:06   #74 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mach .99 Visualizza messaggio
Appunto, ne dubiti perchè non sei un grande esperto

a parte il fatto della netta maggiore robustezza di un balsa rispetto ad uno stampato in PLA.
Si questo è vero... non mi sono mai concentrato molto sui balsa , proprio per paura che se cade non ci si recupera nemmeno uno stuzzicadenti secondo me...
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Vecchio 20 febbraio 20, 09:32   #75 (permalink)  Top
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Sicuramente se si rompe una sezione interna è piu complicato per il doppio incollaggio. Sul mio Edge da 1.2m durante il trasporto in auto, ho rotto, un pianetto di coda e la sezione finale, dopo la ristampa dei pezzi e con un po di pazienza sono riuscito a sostituirli.
Fosse stato in balsa avrei avuto piu difficoltà per la riparazione, sicuramente anche per mia inesperienza con il legno.
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Vecchio 20 febbraio 20, 11:33   #76 (permalink)  Top
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Si questo è vero... non mi sono mai concentrato molto sui balsa , proprio per paura che se cade non ci si recupera nemmeno uno stuzzicadenti secondo me...
eh, ti capisco.. come cambiano i tempi
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Vecchio 20 febbraio 20, 20:35   #77 (permalink)  Top
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A seguito di un urto ti si rompe l'ala in zona "w left 2".
Come faresti a cambiare solo quella sezione? Considera che tutte le sezioni sono incollate con cianoacrilato.
L'unica via, per me, sarebbe ristampare l'intera ala.

Potresti sempre pulire le zone da incollare con il dremel, oppure con il nitrometano (se non squaglia la plastica).


Umberto
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SONO DEI POLLI !
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Vecchio 20 febbraio 20, 21:38   #78 (permalink)  Top
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Temo che anche se la realizzazione è moderna la riparazione sia di vecchio stampo. Probabilmente la strada è ristampare solo le parti rotte, tagliare la zona rotta e fare la toppa come si farebbe con la balsa.

Inviato dal mio Mi A3 utilizzando Tapatalk
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Vecchio 20 febbraio 20, 23:13   #79 (permalink)  Top
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Si può star qui a parlare all'infinito ma c'è poco da fare ogni materiale ha i suoi pregi e i suoi difetti.
Se tutt'oggi si costruiscono modelli con la balsa un motivo ci sarà. E' leggerissima ma al tempo stesso robusta. E' facile da lavorare ma richiede tempo e pazienza. Purtroppo non è proprio economica.

Ritengo valido anche il depron che, in mani esperte, si presta a costruzioni sublimi (e non parlo di due tavolette a mo' di fusoliera) con una leggerezza forse superiore alla balsa.

Poi è arrivata la stampa 3D.

Chiaramente siamo agli albori di questa frontiera ancora acerba come tecniche e materiali.
Sono sicuro che in un futuro non troppo lontano soppianterà tutte le altre tecniche e materiali usati fino ad oggi.
Al momento attuale, accettando il più grosso svantaggio legato al peso delle parti stampate non certo trascurabile, per me ha un sacco di vantaggi.
E' economica, con una bobina di un chilo da 20€ ci stampi un modello da 1,5m di apertura alare.
E' pratica, imposti la stampa e ogni sera ti ritrovi i pezzi belli e pronti (chiaramente servono tante "sere" per ultimare il modello).
E' precisa perché ci sono tolleranze dell'ordine di centesimi di millimetro (se la stampante è valida e ben tarata).
E' polifunzionale perché insieme al modello ti stampi rinforzi, portaservi, squadrette, guide per le aste di comando delle superfici mobili ecc.
E' precolorata quindi, volendo, il modello esce già colorato.

Insomma ad ognuno il suo materiale...
Io sono pigro e la costruzione mi annoia, oltretutto non sono paziente.
Insomma per non comprare sempre ARF ho provato questi modelli della 3D labprint dove ci si limita ad assemblare i signoli pezzi con del cianoacrilato e nulla di più.
Che dire, se vi piace pilotare modelli con un alto carico alare e un volo "teso" ma nenache più tanto provateci. Al massimo fate fuori un po' di filamento...
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Vecchio 29 febbraio 20, 00:41   #80 (permalink)  Top
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buonasera a tutti,
da appassionato di stampa 3d, di warbirds e di volo rc dopo aver realizzato da tanti anni modelli in legno con la tecnica tradizionale mi ci sono cimentato pure io.

secondo la mia esperienza ci sono un paio di considerazioni da fare in merito agli aerei stampati in 3d:

1) si realizzano molto rapidamente, basta avere una discreta stampante 3d e la pazienza di lasciare che termini i pezzi e poi in una mezza giornata li si mette insieme.

2) la qualità di riproduzione e alcuni dettagli appagano davvero la vista e richiederebbero tanto tempo per realizzarli a mano.

3) non sono facili da verniciare e non è facile dargli una finitura superficiale liscia.

4) temono l'umidità; il pla è biodegradabile, dopo aver tenuto il modello in cantina per qualche settimana quando l'ho fatto volare, dopo qualche minuto di volo si è disintegrato in volo. L'effetto è stato molto scenografico, colpito dalla contraerea è esploso in mille pezzi.

5) E' vero che il balsa si ripara quasi sempre a differenza del 3dprinted ma va anche considerato che il tempo per riparare un balsa (lo dico per esperienza) è spesso superiore a quello che ci vuole per rimetter insieme i pezzi stampati in 3d di un intera semiala o della fusoliera.

6) venedo alle doti di volo: si è già detto che sono oltremodo pesanti e richiedono un volo teso, va aggiunto che sono rigidi e in volo si comportano bene, le giunte, se sono incollate bene, non si rompono e reggono bene.

7) se volete evitare di usare il cianoacrilato che rende le giunzioni molto rigide e i cui vapori rendono fragile il pla, utilizzate la colla strutturale da cantiere edile, tipo il costrufiss per intenderci. (andate su Amazon e scrivete costrufiss nella ricerca)

8) se stampate i pezzi in PETG vengono più leggeri.

ho costruito e fatto volare, nell 'ordine temporale (di schianto):

3 BF 109 (senza carrelli) -> volo teso e velocissimo, ala sottile e rigida, velocità di stallo elevata, atterraggio in erba difficoltoso.

4 P47 (con carrelli retrattili) -> uno è quello che si è disintegrato in volo, uno l'ho regalato ad un amico del campo volo, il terzo l'ho schiantato atterrando male sulla pista in asfalto, il quarto l'ho finito da poco, lo collauderò a breve.

3 sturmovik (senza carrelli) -> uno schiantato per cedimento del servo del cabra picchia, uno per cedimento strutturale delle ali (incollato con cianoacrilato scadente), uno ancora intero dopo un pò di voli. Vola bene, e riesce, data la elevata corda alare, anche a volare a bassa velocità. un bel modello.

1 P38 (carrelli retrattili) -> fatto un paio di voli e poi appeso al soffitto di camera di mio figlio. Volo lento e morbido, non esagerato in velocità.

1 ta 152 (senza carrelli) -> volo teso, veloce ma stabilissimo. Non facile da atterrare in erba. sicuramente il più facile da assemblare per via della nuovo sistema con cui è progettato per cui anzichè avere un unico bordino di giunzione, i pezzi si infilano per un paio di millimetri l'uno nell'altro tipo innesto a baionetta. In un atterraggio ho danneggiato un ala, ho ristampato la sola sezione dell'ala e rimesso insieme il tutto.


B25 MItchell, ancora da terminare (mi mancano i servi), si vedono sullo sfondo lo sturmovik e uno dei BF109 ancora operativo

Ultima modifica di bilanciozero : 29 febbraio 20 alle ore 00:45
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