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Vecchio 28 aprile 07, 10:43   #31 (permalink)  Top
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L'avatar di frank
 
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Ora ricalcolo le corde...
Ehm, scusa: non le corde, ma le aperture dei pannelli di coda.
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Vecchio 28 aprile 07, 10:55   #32 (permalink)  Top
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L'avatar di frank
 
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XFLR5 e V-Tail

Ho fatto le prove: è vero che il calcolo del rapporto volumetrico di coda nella finestra di definizione della geometria è sbagliato, ma i calcoli seguenti sembrano tenere nella giusta considerazione la presenza della coda a V. Ho provato a sostituire la coda a V con una equivalente coda convenzionale, e le curve si sovrappongono.
Sembra quindi che da parte di XFLR5 ci sia solo un peccato "veniale"... puoi provare anche tu, Davide?
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Vecchio 28 aprile 07, 11:23   #33 (permalink)  Top
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L'avatar di gmo78
 
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Oltre ad avere velocità minime di caduta, o di efficienza massima ecc. esiste la possibilità di conoscere altri parametri come angolo di stallo reale o simulare altri comportamenti come la flappatura ecc oppure apprezzare l'eventuale presenza di svergolatura o profili più sottili alle estremità?
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Vecchio 28 aprile 07, 11:26   #34 (permalink)  Top
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Oltre ad avere velocità minime di caduta, o di efficienza massima ecc. esiste la possibilità di conoscere altri parametri come angolo di stallo reale o simulare altri comportamenti come la flappatura ecc oppure apprezzare l'eventuale presenza di svergolatura o profili più sottili alle estremità?
L'influenza della svergolatura, geometrica o aerodinamica, è analizzabile con un insieme di rappresentazioni che spiegherò fra breve. La flappatura è simulabile con facilità, bisogna creare una copia "flappata" del modello, ripetere le analisi e confrontare. Per lo stallo, VLM è lineare e non lo simula, ma con l'uso combinato del modulo XFoil possiamo vedere quali parti dell'ala "non ce la fanno" e stallano prima, e a quale angolo.
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Vecchio 28 aprile 07, 11:37   #35 (permalink)  Top
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L'avatar di fabionet31
 
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Ciao Frank

posso quindi usare questo software per applicarlo ai modelli di Pylon?

in particolare per vedere se un'ala va più forte di un'altra e determinarne lo stallo?
fabionet31 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 aprile 07, 11:48   #36 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da fabionet31
posso quindi usare questo software per applicarlo ai modelli di Pylon?
in particolare per vedere se un'ala va più forte di un'altra e determinarne lo stallo?
Puoi usare XFLR5 per farti calcolare le polari Cd/Cl di ali diverse, o con profili diversi, e poi confrontarle, ma ovviamente devi essere poi tu a applicare i criteri di selezione. Mi spiego: visto che parli di pylon penso tu debba combinare volo veloce a bassa resistenza a bassi angoli di incidenza con volo ad elevato Cl ad alti angoli di incidenza durante le virate: solo tu puoi sapere quanto alto deve essere il Cl in virata, in base soprattuto ai "G" che tiri, o quanto basso deve essere il Cd durante i tratti rettilinei.
Per quanto riguarda lo stallo, valgono le avvertenze che già ho ripetuto: il metodo VLM è lineare e non modella lo stallo; per farlo, XFLR5 combina all'analisi inviscida VLM una simulazione del comportamento viscoso fatto con XFoil, ma non esiste una seria base teorica per separare e combinare in questo modo i due comportamenti.
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Vecchio 28 aprile 07, 13:23   #37 (permalink)  Top
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L'avatar di 'ttafàt
 
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Originalmente inviato da frank
Puoi usare XFLR5 per farti calcolare le polari Cd/Cl di ali diverse, o con profili diversi, e poi confrontarle, ma ovviamente devi essere poi tu a applicare i criteri di selezione. Mi spiego: visto che parli di pylon penso tu debba combinare volo veloce a bassa resistenza a bassi angoli di incidenza con volo ad elevato Cl ad alti angoli di incidenza durante le virate: solo tu puoi sapere quanto alto deve essere il Cl in virata, in base soprattuto ai "G" che tiri, o quanto basso deve essere il Cd durante i tratti rettilinei.
Per quanto riguarda lo stallo, valgono le avvertenze che già ho ripetuto: il metodo VLM è lineare e non modella lo stallo; per farlo, XFLR5 combina all'analisi inviscida VLM una simulazione del comportamento viscoso fatto con XFoil, ma non esiste una seria base teorica per separare e combinare in questo modo i due comportamenti.
mi sa che cancelleranno anche questo messaggio,ma sono debole di vescica....non resisto.
Non si potrebbe usare i termini italiani " viscoso" "non viscoso" oppure "fluido reale " o "fluido perfetto".
Sono puttanate,d'accordo,ma viscido ed inviscido mi fa un brutto effetto.
Complimenti per il lavoro,continua,mi tengo qualche domanda per la fine.
Grazie
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Vecchio 28 aprile 07, 15:00   #38 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
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Originalmente inviato da 'ttafàt
mi sa che cancelleranno anche questo messaggio,ma sono debole di vescica....non resisto.
Non si potrebbe usare i termini italiani " viscoso" "non viscoso" oppure "fluido reale " o "fluido perfetto".
Sono puttanate,d'accordo,ma viscido ed inviscido mi fa un brutto effetto.
Complimenti per il lavoro,continua,mi tengo qualche domanda per la fine.
Grazie
Concordo.

Pure lo stesso effetto fa a me quando qualcuno non parla come mangia.
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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Vecchio 28 aprile 07, 17:08   #39 (permalink)  Top
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L'avatar di frank
 
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Grazie dei complimenti.
Per quanto riguarda la terminologia, vengo anche io da una "tribù" attenta all'uso della lingua, e per questo motivo prima di scrivere mi sono documentato. Non mi sono permesso di usare il termine "viscido" al posto di "viscoso" (controllate pure...), sono consapevole della differenza; tuttavia "inviscido" è usato in fior di pubblicazioni scientifiche delle Università e Politecnici italiani, quindi non mi sono sentito in colpa nell'usarlo. In futuro userò "non viscoso", anche se l'ossimoro non è la mia figura retorica preferita.
Avviso comunque che userò per i coefficienti aerodinamici la terminologia intenazionale inglese Cl (coefficiente di portanza), Cd (coefficiente di resistenza), Cp (coefficiente di pressione) e Re (numero di Reynolds), e non quella italiana: e prima che nascano sospetti, tengo a precisare che non lo faccio per esterofilia ma per usare la stessa convenzione usata da XFLR5 e non generare confusione in chi legge.
frank non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 aprile 07, 18:46   #40 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
Data registr.: 22-07-2003
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Originalmente inviato da frank
Avviso comunque che userò per i coefficienti aerodinamici la terminologia intenazionale inglese Cl (coefficiente di portanza), Cd (coefficiente di resistenza), Cp (coefficiente di pressione) e Re (numero di Reynolds), e non quella italiana: e prima che nascano sospetti, tengo a precisare che non lo faccio per esterofilia ma per usare la stessa convenzione usata da XFLR5 e non generare confusione in chi legge.
Pazienza, cercherò di non confodermi.<_<
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