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11 ottobre 21, 00:51 | #102 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-05-2009 Residenza: Piacenza
Messaggi: 465
| Citazione:
Ho avuto modo di assistere ad entrambi i voli di prova del Tritol sia nella versione con e senza winglet. Mai avrei immaginato l'effetto che potessero avere sul volo quei due pezzettini messi alle estremità del modello. Quasi incredibile. | |
16 ottobre 21, 10:56 | #103 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
Messaggi: 1.577
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Dato che ho intenzione di proseguire gli esperimenti con il TRITOL, ho aperto una nuova discussione per non continuare a scrivere in questa che come sappiamo è dedicata al famigerato SCARPONE VOLANTE: https://www.baronerosso.it/forum/aer...ml#post5233039 ettore |
23 dicembre 21, 15:20 | #104 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
Messaggi: 1.577
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Aggiorno la discussione anzitutto per augurare a tutti buon Natale e felicissimo 2022. Comunico poi che ho iniziato la costruzione del “Flying Boot” (Scarpone volante). Le sei parti che formano l’ala sono opera di Adelio che ha fatto un lavoro veramente ottimo. Inoltre l’amico Giorgio è riuscito a trovare del compensato di pioppo da 3 mm. quasi perfettamente piano e con la sua CNC ha realizzato le flange dei galleggianti e la fusoliera centrale “a scatola” (in compensato da 4 mm.). Quindi un enorme ringraziamento a Giorgio e Adelio. La mia idea è quella di collaudare il modello prima su terra e poi, se non succedono disastri, provare a metterlo in acqua. Come faccio sempre ho sommato TUTTE le parti del modello per individuare il peso finale e purtroppo il risultato non è incoraggiante. Infatti è quasi certo che saremo oltre i 3 chili e mezzo che non sono tanti per un modello di questo tipo ma per decollare dall’acqua è molto probabile che si renderanno necessari due galleggianti di maggior volume e/o una ventola più potente della 74 mm. che ho acquistato. In ogni modo sono determinato a portare avanti la costruzione……e se il modello sarà troppo pesante….potrebbe diventare una sorta di “idroscivolante” da usare al lago nel periodo estivo oppure sulla neve. AUGURI A TUTTI!!!! ettore |
29 dicembre 21, 15:21 | #106 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
Messaggi: 1.577
| Il profilo è MH60. E' stato scelto lanciando in aria una moneta....... Di conseguenza la possibilità che il modello voli è principalmente affidata.....alla fortuna. In ogni modo l'oggetto non mi dispiace. --------------------------------------------------- Nonostante si tratti di un modello di dimensioni medio-piccole in polistirolo, i lavori da fare sono tanti: finire galleggianti, finire flange, taglio 4 elevoni, taglio direzionale, installazione 5 servi, realizzazione supporto ventola, incollaggio parti fusoliera, fibratura ala e un sacco di altre piccole cose. Riguardo ai galleggianti è ovvio che la loro tenuta stagna è di importanza assoluta. Il sistema di fissaggio dei perni passanti in acciaio armonico permette di smontare i galleggianti e mettere 2 coppie di ruote con grande diametro. Nella foto si vedono le due rondelle laterali (stampate in 3D dall’amico Corrado) il tubetto in carbonio, un’altro tubetto di alluminio che permette di usare un perno di acciaio armonico da 3 mm (invece di quello da 4) e i collarini di tenuta. Tutto quanto è incollato con silicone bianco che per fortuna non intacca il Depron. Prima di incollare, sempre con silicone, la parte superiore dei galleggianti, voglio fare un esperimento abbastanza semplice per avere la certezza che non entri acqua. Gli elementi del test sono: 1) Galleggianti 2) Vasca da bagno riempita d’acqua a metà circa 3) Tubetto di tempera colorata 4) Assenza da casa della mia cara mamma….. Buon anno a tutti!!! ettore |
31 dicembre 21, 10:12 | #107 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.606
| Citazione:
Buon anno Ettore | |
03 gennaio 22, 10:51 | #108 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
Messaggi: 1.577
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Buon 2022 a tutti! Grazie Beppe per l’incoraggiamento. L’ala di un aeromodello costruita in legno con il metodo tradizionale, è molto leggera perché quasi completamente vuota all’interno. La stessa ala, se realizzata interamente in polistirolo o polistirene estruso, risulta avere un peso simile a quella in balsa e compensato. Quindi, per ridurre un po’ il peso, è possibile realizzare degli alleggerimenti INTERNI all’ala: un’operazione piuttosto delicata e molto snervante. Anzitutto è indispensabile avere le dime in compensato, posizionarle con nastro biadesivo, fare un foro di passaggio per il filo a caldo, eseguire l’alleggerimento, far raffreddare il filo, smontarlo…..e ripetere tutto per varie volte stando attenti a non far danni al modello….e alle mani. Le foto mostrano il risultato che ho ottenuto sui pannelli alari in corrispondenza dei galleggianti. Dopo oltre 4 ore di lavoro ho risparmiato 24 grammi di peso. Se non altro questi alleggerimenti interni semplificano l’installazione delle prolunghe dei servocomandi. La prossima sessione di lavoro riguarderà gli alleggerimenti dei pannelli alari interni. Alla prossima ettore |
03 gennaio 22, 11:46 | #109 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.606
| Citazione:
Vero è che 20 di qui e 30 di là si arriva a 100 che può essere un risultato interessante se la percentuale sul peso totale è significativa, altrimenti è solo un piacere personale, ma l'aeromodellismo è fatto di queste cose. | |
08 gennaio 22, 19:50 | #110 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
Messaggi: 1.577
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Con l’indispensabile aiuto dell’amico Fausto ho alleggerito i pannelli alari interni. Per prima cosa Fausto ha realizzato un archetto per taglio polistirolo di dimensioni adatte in quanto il mio era troppo piccolo. Poi si trattava di fare i fori di piccolo diametro nei quali far passare il filo metallico. Riuscire a fare un foro lungo e dritto nel polistirene estruso IN UN ALA A FRECCIA è molto difficile. In altre parole si inizia a forare in un punto…..e si finisce per uscire in un altro che non è quello giusto. Il metodo che ho usato non produce sempre risultati perfetti ma funziona spesso. Si tratta di un semplice supporto in legno nel quale far passare un tubo in carbonio (o in ottone) da 5 mm. con una punta da legno incollata all’estremità che entrerà nel pezzo. Le tre immagini permettono di capire di cosa si tratta: Appoggiando questa “dima” al profilo alare si inizia a girare il tubo lentamente a mano, cercando di far avanzare la punta poco per volta. Usare un avvitatore provoca sicuramente dei danni. In 5 minuti circa di “giramento” si dovrebbe vedere uscire la punta dalla parte opposta del pannello, se siamo fortunati, nel punto desiderato. Fatti i fori di passaggio del filo metallico si realizzano le due dime in compensato da fissare con nastro biadesivo alle estremità del pannello e finalmente si procede con il taglio. In questa fase è indispensabile essere in due dato che i fori di estremità degli alleggerimenti hanno forma e dimensione diversa. A lavoro finito il risparmio di peso è di 112 grammi totali. Accontentiamoci.... Alla prossima. ettore |
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