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quenda 04 maggio 19 11:12

Tuttala DFS-40 - Primo prototipo
 
Per i fortunati che non frequentano Facebook, apro questa discussione sul DFS-40 (altrimenti detto Delta V), che abbiamo da poco collaudato.
Ci tengo al plurale perché senza Luigi Rossi che ha tagliato tutti i pezzi con la CNC, Dante Beretta che mi ha aiutato con l’albero motore e il pilota Giangi Mazzari, questo piccolo Nurflügel (senza coda) sarebbe ancora un oggetto di fantasia.

Alla fine del primo video ho dato qualche informazione sul modello e sull’aereo vero, del quale si sa quasi niente:



Questo invece è il video del secondo volo che sempre per merito del bravissimo pilota, si è svolto senza problemi:




Pur considerando la notevole abilità di Giangi Mazzari, il DFS-40 vola abbastanza bene e l’unico problema è il fastidioso rumore dell’albero di trasmissione che entra in risonanza.

Faccio notare che i precedenti esperimenti fatti con un alberino in acciaio da 3 mm. (20 grammi), evidenziavano vibrazioni ancora maggiori.
Ho quindi scelto il minore dei mali, utilizzando un tondino in carbonio che pesa 4 grammi. Con una massa così ridotta, un’eventuale rottura non mi preoccupa più di tanto.

Voglio precisare che il modello in questione è un prototipo che dovrebbe precedere qualcosa di più grande con i carrelli retrattili (come il vero) e la grande cappottina trasparente.
Questi due particolari, assieme alla prolunga dell’albero motore, qualora decidessi di proseguire con il progetto, mi daranno parecchi grattacapi.

Se non altro, questo piccolo DFS-40 mi ha aiutato a risolvere due problemi non da poco:
1) Profili alari e incidenze.
Abbiamo usato il Gottingen 765 con +2° di incidenza alla radice e il NACA 0012 con -3° di svergolamento all’estremità.

2) Bilanciamento.
Utilizzando il sito Wing Library, sono riuscito a individuare in modo abbastanza preciso la posizione del centro di gravità che per puro caso si trova esattamente al centro della cassa rotante del piccolo motore brushless.

Il pilota mi ha segnalato che con il motore al massimo si genera un forte momento picchiante che deve essere contrastato con l’elevatore. Dato che, a meno non imbarcarmi in un lavoro pazzesco, non mi è possibile cambiare l’incidenza di motore, albero ed elica, interverrò con una miscelazione sulla trasmittente.

Accetto suggerimenti riguardo alle dimensioni del modello più grande.

Ciao!

ettore

pave 52 04 maggio 19 13:27

Complimenti per la realizzazione, come sempre inusuale e sfidante!
Per l'albero motore che va in risonanza io proverei a farlo con un tubo di alluminio da 4 mm piuttosto che in tondino, il peso potrebbe essere addirittura inferiore, la rigidezza senz'altro migliore.

at-6texan 04 maggio 19 16:00

complimenti Ettore bel progetto. poi inusuale.
in che scala lo vorresti riprodurre?
per la trasmissione io userei l'alluminio con cuscinetto cardanico in questo modo eviti le vibrazioni.
ciao e alla prossima.:)

dooling 04 maggio 19 16:36

Mi associo a Pave 52 ed AT6 Texan.

Complimenti!!!! :clap:

Un asse tubolare è certamente più leggero e meno incline a vibrazioni torsionali.

Trattandosi del prossimo modello, più grande, non avrai difficoltà a montare l'asse con adeguati cuscinetti di supporto e reggispinta.

Auguri, buon lavoro.

Edima 04 maggio 19 18:39

2 Allegato/i
Ciao Ettore, innanzi tutto bravo! e ora vedo se posso esserti utile.
I miei Fauvel, sono tuttala “plank” ovvero con l’ala senza freccia, ma penso che l’impostazione generale simile al tuo mi consenta di poterti dare delle informazioni.
Ho costruito due semiriproduzioni di motoalianti Fauvel, accurate nell’impostazione generale, meno nei dettagli, uno con apertura alare di 2400 mm con carico alare 25 gr/dmq e uno da 3050 mm con carico alare 28, entrambi hanno il motore elettrico in posizione quasi baricentrica con albero di trasmissione all’elica posteriore. Nei tuttala, tengo conto che volano con un coefficiente di portanza più basso di un modello tradizionale, considero 0,7 contro 1, diventa quindi importante stare bassi con il carico alare e considerare un 30% in meno di quello di un modello tradizionale di pari tipologia. Sulla grandezza del modello sarebbe fin troppo facile dire che più grande è meglio va, sta di fatto che il mio Fauvel da 3050 vola meglio di quello più piccolo ed ha una velocità di caduta inferiore, ora ne sto costruendo uno con apertura alare 4000 e....vedremo. Per quanto riguarda l’albero di trasmissione ho scelto una soluzione semplice che fino ad ora ha funzionato bene, albero in tubo di carbonio ricavato da tessuto diagonale. L’albero è calettato direttamente sull’asse del motore mediante una boccola di alluminio con relativi grani e supportato vicino all’elica con un solo cuscinetto a sfere. Ho scelto il tubo di carbono in tessuto perché è leggero, offre una grande resistenza alla torsione ed è di spessore omogeneo il che garantisce una buona bilanciatura. Per quanto riguarda il rumore della trasmissione, me ne sono fatta una ragione, pur vibrando in modo insignificante il rumore è maggiore di quello che fa un’elica calettata direttamente al motore. Il calettamento dell’asse di trazione nei miei Fauvel è di 2° rispetto alla linea media del profilo alare all’attacco. In pratica nel Fauvel da 3050 di apertura alare, rispetto alla linea media del profilo, l’asse di trazione passa 38 mm sopra al bordo d’entrata e 25 sopra al bordo d’uscita. In questo modo si crea un momento picchiante necessario ma un po’eccessivo, per questo, sotto motore ho previsto un mix che solleva gli elevoni di 2 mm. Allego due foto del AV 451 in costruzione, come vedi l’attacco del motore è provvisto di un puntone regolabile per allineare meglio il gruppo di trasmissione, la paratia che sostiene il supporto del cuscinetto posteriore è irrigidita da quattro tubi in carbonio (mancano ancora gli elementi diagonali). Prove di motore a secco hanno dato esito largamente positivo.
Edi

quenda 08 maggio 19 13:11

Grazie a tutti!

Tengo sicuramente in considerazione i tuoi suggerimenti, Edi.

Attualmente l’idea di realizzare un DFS-40 di grandi dimensioni…..è ancora un’idea!:lol:

Innanzitutto ho in programma altri voli con questo “Test Model”, magari provando a pilotarlo io per rendermi effettivamente conto di come vola.

Va detto che considerare il DFS-40 come un moto-aliante è un po’ azzardato anche se il suo carico alare è piuttosto basso, cioè 41 g./dmq..
Credo che Lippisch si sia servito dei due DFS-39 e DFS-40 per valutare il comportamento dell’ala a velocità piuttosto alte, dato che all’epoca si pensava già a qualcosa con propulsione a razzo che aveva ben poco in comune con gli alianti.

In un DFS-40 più grande la questione dell’albero di trasmissione è sicuramente spinosa ma seguendo le tue indicazioni, dovrebbe essere risolvibile…anche se ipotizzando un’apertura alare di circa 2 metri, l’albero di trasmissione tra motore e elica sarebbe lungo quasi 50 cm….:o::o::o:

La difficoltà maggiore è invece quella dei carrelli retrattili.
Anzitutto perché non esistono foto o disegni sufficientemente chiari e l’unico riferimento che ho trovato è quello di un piccolo DFS-40 in scala 1:72 che si vede in questo video:



….inoltre, per realizzare (bene) qualcosa del genere dovrò rivolgermi a persone veramente esperte.

Quindi, prima di tutto, devo cercare di costruire i carrelli e poi penserò alla grande cappottina trasparente, all’albero di trasmissione, al raffreddamento di motore e regolatore, agli eventuali direzionali d’estremità, ecc., ecc…

Ciao!

ettore

neo781 12 maggio 19 12:41

questo modello andava anche a getto o solo a propulsione ad elica? Quali sono le dimensioni che intendi affrontare se deciderai di farlo?
io sto cercando di fare in 3d il komet a turbina per un amico..sto impazzendo con prese d'aria e cono di scarico poichè se fatto in scala non rispecchierebbe le dimensioni utili per garantire il flusso alla turbina.

quenda 16 maggio 19 14:57

Ciao Neo.
Per quello che so l’unico DFS-40 costruito aveva un’elica spingente.

Al momento non ho ancora deciso se tentare la costruzione di un DFS-40 più grande e non ho idea delle dimensioni che dovrebbe avere.
Tutto dipende dalla questione dei carrelli retrattili dei quali so quasi niente.
Ho chiesto aiuto agli amici tedeschi che ho conosciuto lo scorso anno al raduno per aeromodelli VTOL in Germania, ma per adesso non sono stati in grado di trovare altre foto o disegni utili per realizzare i carrelli del DFS-40.
In ogni modo si dovrà trattare di un modello di circa 2 m. di apertura alare anche perchè il mio laboratorio è piccolo e la mia auto poco spaziosa…:(

Nel 2014 avevo collaudato (il pilota era l’amico Davide Alberti) un piccolo Me-163B “Komet” costruito dal kit della ditta Inglese Cloud Models.
L’idea di base era quella di montare il mio razzo ricaricabile Aerotech G12RCT che ho già utilizzato sull’OPEL RAK.1 e poi sul Bell X-1.
I video dei due modelli sono sul mio canale YouTube:
https://www.youtube.com/user/equenda

Il piccolo Komet aveva un peso accettabile e volava abbastanza bene.
Purtroppo, aggiungendo il razzo con relativo tubo di scarico in alluminio e il sistema di accensione, il carico alare diventava esagerato e perciò il modello è stato accantonato.

In questa pagina è presente il breve video del collaudo e dei vari tentativi di decollo:
Messerschmitt Me-163B “Komet”

Dato che sulla pagina ci sono alcune foto che potrebbero esserti utili, ti segnalo questo bel Komet della ditta JagerHobby:

https://www.jagerhobby.com/product/1...r-prop-1850mm/

Ha un’apertura alare di 185 cm.. e pare molto ben fatto.
Purtroppo si parla di circa 800 euro.:(

Ciao!

ettore

neo781 16 maggio 19 20:49

1 Allegato/i
grazie per le informazioni, le guarderò ben bene come pure i video. Al momento siamo sui 240cm di apertura alare con un diametro lievemente ritoccato rispetto alla scala di 8 cm utili allo scarico di turbine da 100 a 140. Considerato che sarà full sandwich dovremmo starci. Se trovo qualcosa sui carrelli del tuo modello sarò lieto di postare


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06:35.

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