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esiste una proporzione ottimale per il carico alare? |
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Il ventaglio di solito è dai 17g /dmq in sù. Io cerco di stare sotto i 25/30 ma faccio prevalentemente slow flyers che con il vento sono incontrollabili. Il Masali ha realizzato un Mig che con 71 g/dmq e una spinta statica di poco superiore alla metà del peso del modello vola benone. Ciao |
Quindi dipende dal modello. comunque se ho capito bene dipende anche dalla dotazione del modello, cioe se uno stasso modello monta motorizzazioni diverse (elettrico/scoppio)avra un carico differente anche se dimensioni uguali. |
Citazione:
Posso solo dire che ogni modello ha il suo carico alare ottimale, ed il gruppo propulsore deve esser dimensionato (sia come peso che come potenza) di conseguenza. Ritengo che la propulsione a scoppio attualmente sul mercato sia buona solo per modelli da una certa dimensione in su proprio per questioni di peso. |
Citazione:
In realta' la discussione sta diventando forse piu' complicata del necessario... mi spiego: ho un modello con 20 dm2 di superficie, monto una propulsione a scoppio che tutto compreso (motore, elica, serbatoio) pesa 300 grammi e ho un tot carico alare; il giorno dopo monto sullo stesso modello una propulsione elettrica che tutto compreso (motore, elica, batteria) pesa 300 grammi, ed ho lo stesso carico alare .Infatti non e' cambiato niente! Se poi i due sistemi propulsivi fanno girare la stessa elica allo stesso numero di giri, e' perfettamente indifferente anche la prestazione ottenuta. Se invece del motore (elettrico o a scoppio) metto un piombo da 300 grammi, la prestazione in planata sara' la stessa, perche' il carico non e' cambiato. ... mi sono spiegato o ho complicato le cose?:wacko: ciao PG |
Però adesso dovremmo considerare l'efficenza diversa dei diversi profili, cosi come l'analisi del numero di reynolds. Se un profilo X da condizione A (quota, carico, velocità, incidenza) a condizione B avrà una certa reazione, un profilo Y analizzato nelle medesime condizioni avrà reazioni piu vicine o piu distanti tra loro. CAcchio, qui ci vorrebbe Tullio. Saluti :) |
Citazione:
poi se voleta approfondire siete i benvenuti, ma l'origine era il peso che sopporta un modello con un certo carico alare.......... |
Il carico alare teoricamente influenza la velocità di stallo e il carico strutturale sotto raffica. Sotto raffica (ascendente) di solito il carico strutturale aggiuntivo (dovuto alla raffica stessa) è più basso quanto è più alto il carico alare del modello....non scendo nelle formule... Più il carico alare è alto più poi è alta la velocità di stallo. Per esperienza personale gli alianti che abbiamo in pendio (quasi tutte riproduzioni) sono tra i 65 e i 50 gr/dmq. Poi comunque 'sto cavolo di carico alare è solo un fattore di progetto...non ha di fatto nessun significato preso dasolo...ci sono dei valori empirici da rispettare per convenzione ma niente di più....nessuno mi vieterebbe di fare un aliante da 200 gr/dmq...ma poi a quanto atterro??? ...a Mach 2?? Alla fine decidere il valore di c.a. iniziale è solo una questione di sensibilità. Prende un significato quando dico:ad uno stesso modello vario il carico alare....questa variazione avrà influenza su determinate caratteristiche tipo aumento della vel. trimmata, aum. della v. di stallo e così via.... Ciao Francesco |
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