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power83 14 novembre 05 15:42

come da titolo, parliamo di qeusto fenomeno, almeno per me sconosciuto.

In prima cosa, cosa sarebbe di preciso?
come si verifica?
come evitarlo?
come ritornare indietro dalla posizione di stallo?

Chi piu' ne ha piu' ne metta per favore.

Un grazie a tutti in anticipo

flyer 14 novembre 05 16:25

Sicuramente qualcuno piu' esperto di me te ne parlerà dal punto di vista aereodinamico (fai??). Io posso dirti che nel funzionamento normale c'e un flusso laminare di aria sulla superficie inferiore e superiore dell'ala... quando diminuisce la velocità relativa dell'aria rispetto alle ali questo flusso inizia a staccarsi e crea dei piccoli vortici, a questo punto l'ala smette di avere portanza e l'aereo quindi e' soggetto solo al suo peso e cade verso terra .... se il modello ha il CG giusto leggermente picchiato come dovrebbe essere il modello mette il muso in basso acquista velocità e l'ala inizia nuovamente a portare... esce dallo stallo da solo a parte in situazioni difficili (vite, vite piatta ecc.ecc).

Come te ne accorgi ... allora inizia in quota a diminuire la velocità mettendo il motore al minimo e muso leggermente in alto ma pocooooo..... ad un certo punto osserverai che inizia ad essere instabile sull'asse di rollio cioe' si inclina da una parte e dall'altra poi una delle due semiali (o tutte e due) affonda verso il basso. In quel momento sei in stallo... normalmente stalla sempre una semiala prima dell'altra a meno che non lo controlli appositamente per farlo stallare perfettamente livellato.

Per uscire dallo stallo .. picchia il modello .. fagli prendere velocità e poi lo guidi normalmente .... ricorda che in condizione di stallo gli alettoni non rispondono quasi per niente in questo caso e' il direzionale e l'elevatore che vanno usati. Infatti sono sottoposti al flusso d'aria prodotto dall'elica e rimangono di solito operativi.

Ciao, Flyer

power83 14 novembre 05 16:47

ok.

E in un tuttala com'e' la situazione? E in uno specie di tuttala a forma di jet?

Fedegas 14 novembre 05 18:43

è la stessa identica teoria anche su quelli.
quando perde velocità e portanza, tende a stallare ( sempre su 1 delle 2 ali)

power83 14 novembre 05 18:53

ok, ma nn si comportano diversamente i stallo e quando si tenta di recuperarlo a causa del diverso baricentro?

Fedegas 14 novembre 05 19:00

ovviamente si, ma qui si va al discorso si stabilità delle varie strutture alari (es: un ala alta è + stabile di una ala bassa, figuriamoci di uno schiumino!!!!!)

Strabist 14 novembre 05 22:00

Conoscete l'aereo Victor dell'aviomodelli, quello nella mia foto?
I piu anziani sicuramente si...perchè avranno iniziato con lui.

Questo modello era considerato negli anni 80-90..un trainer, un aereo scuola.

Ecco io l'ho comprato usato 3 anni fa...e vi dico che far volare un sasso è piu semplice. Non so come facevano a considerarlo un trainer.

Posso solo dirvi che a 1/4 di gas con un supe tigre 45 ABC lo stallo era sempre in agguato...troppo divertente.

:lol:

Buoni voli a tutti e cercate di atterrare sempre!!!

gallina 14 novembre 05 22:39

Citazione:

Originally posted by power83@14 novembre 2005, 13:42
come da titolo, parliamo di qeusto fenomeno, almeno per me sconosciuto.

In prima cosa, cosa sarebbe di preciso?
come si verifica?
come evitarlo?
come ritornare indietro dalla posizione di stallo?

Chi piu' ne ha piu' ne metta per favore.

Un grazie a tutti in anticipo

Parlare di velocità di stallo è sicuramente intuitivo, ma ad essere precisi bisognerebbe parlare di angolo di incidenza. Lo stallo, avviene su un profilo
per un certo angolo di incidenza, indipendente dalla velocità .. vedi stalli dinamici etc.
Diminuendo la velocità, aumenta l' angolo di incidenza e quindi parlare di velocità di stallo diventa intuitivo.
Mi immagino che fel forum si possa trovare di tutto e di più su questo argomento.
Ciao
Gallina

Nibbio 14 novembre 05 22:55

noterai inoltre che se metti il modello contro vento e' molto piu' difficile andare in stallo (quando c'e' molto vento mi diverto a far andare i modelli all'indietro :D )
da qui' il bisogno di atterrare e decollare sempre contro vento..
e' una cosa molto piu' semplice di quando sembra:
l'ala, per funzionare, deve essere continuamente attraversata da un fluido, altrimenti non e' altro che una menzoletta...



:D





Bye

livio

fai4602 15 novembre 05 09:52

Citazione:

Originally posted by power83@14 novembre 2005, 13:42
come da titolo, parliamo di qeusto fenomeno, almeno per me sconosciuto.

In prima cosa, cosa sarebbe di preciso?
come si verifica?
come evitarlo?
come ritornare indietro dalla posizione di stallo?

Chi piu' ne ha piu' ne metta per favore.

Un grazie a tutti in anticipo

Ecco qui una estesa discussione di qualche tempo fa.

http://www.baronerosso.it/forum/index.php...topic=13177&hl=

batman 15 novembre 05 17:20

Citazione:

Originally posted by power83@14 novembre 2005, 15:42
come da titolo, parliamo di qeusto fenomeno, almeno per me sconosciuto.

In prima cosa, cosa sarebbe di preciso?

Nello stallo d' ala, la circuitazione dell' aria attorno all' ala diventa turbolenta e non più laminare, ed alla fine si interrompe, l' ala non "porta" più, e il modello cade dalla parte dell' ala che ha raggiunto l' incidenza critica per prima.
come si verifica?

Come sopra, nel caso di stallo in virata è l' ala interna che stalla per prima, muovendosi a velocità relativa MINORE che l' ala esterna.
Nello stallo in volo rettilineo, l' ala essendo calettata ad angolo di attacco di solito maggiore che l' equilibratore, questa stalla per prima, di solito una delle due, per flusso o posizione, stalla prima dell' altra.
come evitarlo?


Andando + veloci della velocità di stallo relativa a quella particolare incidenza e/o posizione.

come ritornare indietro dalla posizione di stallo?

Facendo in modo che il modello riacquisti una velocità relativa maggiore della velocità di stallo, e recuperando la posizione di volo orizzontale senza scendere sotto la velocità di stallo.
Di solito i modelli a motore si recuperano piu facilmente degli alianti in quanto l' elica genera un flusso maggiore sull' ala anche a bassissime velocità, naturalmente nel caso di elica traente, nelle propulsive, ventole, jet ecc. il flusso è quasi nullo.

Chi piu' ne ha piu' ne metta per favore.

Come dice FAI, ci sono diversi contributi, ma qualcosa di fresco fa sempre piacere scriverlo.

Un grazie a tutti in anticipo

Palla avanti e pedalare.

lapo92 15 novembre 05 20:04

un mio amico del campo ha recentemente ricondizionato il mosquito della graupner che risale esattamente al 1975 ed è motorizzato con i primi elettrici con un 540 ridotto 6:1 con delle 1800 mah cinesi andate.
il motore si comanda con un servo che muove l'interruttore che taglia la corrente.
allora era considerato un modello stabile da scuola, ma io l'ho provato ed è piu difficile tra tutti quelli che ho provato.le virate le devi fare ampie e coordinando bene l'elevatore con il direzionale(2 assi) se no ti stalla brutalmenten e se ti va in vite e fa un mezzo giro si apre.
modello super impegnativo

davide.pasq 15 novembre 05 20:17

Citazione:

Originally posted by Strabist@14 novembre 2005, 21:00
Conoscete l'aereo Victor dell'aviomodelli, quello nella mia foto?
I piu anziani sicuramente si...perchè avranno iniziato con lui.

Questo modello era considerato negli anni 80-90..un trainer, un aereo scuola.

Ecco io l'ho comprato usato 3 anni fa...e vi dico che far volare un sasso è piu semplice. Non so come facevano a considerarlo un trainer.

Posso solo dirvi che a 1/4 di gas con un supe tigre 45 ABC lo stallo era sempre in agguato...troppo divertente.

:lol:

Buoni voli a tutti e cercate di atterrare sempre!!!

he he!!! ne so qualcosa! è vero, io l'ho avuto sia con magnum 6,5 che con un st 8,3... il bello è che per uscire da una vite con un modello normale, basta centrare i comandi... con quello dovevo dare deriv dall'altra parte, tutto motore e faceva ancora due giri di vite prima di uscire ! uno spettacolo!!!

estense 15 novembre 05 20:42

Citazione:

se metti il modello contro vento e' molto piu' difficile andare in stallo
no. é facile (o difficile ) allo stesso modo. quello che conta é la velocitá all'aria.
quello che cambia se si va contro o a favore di vento é la velocitá al suolo.
ma se voli al minimo, stalli allo stesso modo, da qualsiasi parte tu stia andando.


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