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14 dicembre 18, 22:46 | #41 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
al di là del fatto che certi atteggiamenti visti qui, quali gettare link e "nascondere la mano " con la netiquette hanno poco a che vedere, secondo me non è il caso di impiegare qui (in Picares autonomy) altri post con una "questione" che si è paalesata totalmente off topic. Per quanto riguarda la formula: WCL factor = oz. / ((sq.in. / sq.in.)^1.5) scritta anche così come derivata dai suoi link rileggendo si può anche tradurre così, almeno per quanto riguarda le unità di misura: WLC Factor = oz./ (sq.ft^1.5) che poi è anche = oz./ft^3 ossia un peso diviso un volume A livello matematico, non mi pare affatto adimensionale, ma probabilmente sono un po' fuso... Però, se il nostro amico buzz troverà tempo e voglia, potrà aprire una sua topic a riguardo e illuminarci riguardo questo coefficiente cubico che, per quel che posso capire, per quel che si tratta qui non c'entra proprio. Grazie
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 14 dicembre 18 alle ore 22:50 | |
14 dicembre 18, 23:29 | #42 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
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Per tornare in tema, continuo con la descrizione della costruzione del tratto centrale dell'ala. Nel completare l'incollaggio delle parti che compongono il centrale, ho trovato anche un errore sul disegno: i due particolari F27 sono disegnati di dimensioni errate e in posizione traslata rispetto a quella corretta: si tratta dei due pannellini in balsa da cui poi usciranno le prolunghe di connessione dei servi. Qui in foto la posizione corretta in cui piazzarli, allineati con i fori di passaggio prolunghe nelle centine Altro dettaglio che si vede qui in foto, sono delle strisciette di balsa da 1,5 mm di spessore applicate sulle centine dentro il vano del diruttore. Dato che ho deciso di utilizzare gli alettoni come freni e di abolire il diruttore, con questa aggiunta, non sarà più necessario rifilare il rivestimento per poi ed incollarlo nell''alloggiamento a lui previsto: dato che è spesso 3 mm e il rivestimento solo 1,5 mm, con quel pezzettino aggiunto sulle centine, la superficie di appoggio del rivestimento standard ripristinata. Qui si vede, tratto dal forum tedesco, l'ala con rivestimento superiore tagliato per alloggiare il diruttore e qui, invece, l'ala con rivestimento integrale più o meno come rimarrà. Non sarà molto, ma qualche grammo viene risparmiato e la solidità aumenta.
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15 dicembre 18, 23:44 | #44 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Ottimizzazione design fusoliera Picares
Nell’ottimizzazione del Picares, studiando i disegni che mi sono portato nel pc, ho verificato che l’ala è calettata con circa un grado di incidenza positivo rispetto all’asse fusoliera. Dato che la fuso è piccola (larghezza max poco superiore a 30 mm), ma è pur sempre una “cassettina” e l’aerodinamica non è proprio il massimo: l’ideale sarebbe farla volare il più in asse possibile sia in beccheggio sia in imbardata. Se per l’imbardata si fa quel che si può pilotando a meno di non sacrificare la virata “corretta” con una virata orrenda, ma dentro alla termica se e quando serve, per il calettamento in beccheggio occorre lavorare sulle geometrie ottimizzando le velocità di maggior utilizzo del modello specie quando serve efficienza. Dato che il profilo AG35 del Picares non differisce poi molto da quello dell’AGO18 e che i carichi alari sono simili (circa 15g/dm2), ho deciso in prima approssimazione di basarmi sui test fatti su quest’ultimo. Ricollegandomi a quanto si scriveva tempo fa tra Edi e me a proposito dei test che si facevano sui profili e sulle velocità in volo Citazione:
Citazione:
Il modello è carico 15 g/dm2 e, nelle migliori performance medie registrate scende tra 0,3 e 0,28 m/s a quella velocità. Quindi, elaborando questi dati sperimentali ne risulta che voli con un CP di circa 0,65 e con una efficienza di circa 21. Questo genera un angolo di discesa sulla traiettoria di circa 3 gradi. Da questo risultato, se ne potrebbe dedurre che, a quella velocità, la traiettoria di discesa del modello sia di 3 gradi e, per avere la minima sezione frontale, la fusoliera debba essere inclinata verso il basso di circa 3 gradi. Quindi, se in volo la fuso appare in piano con l’asse parallelo all’orizzonte, di sicuro non sarà in asse con il flusso in cui sta volando il modello, ma avrà la coda “bassa” e una maggiore superficie esposta rispetto alla minima realmente sviluppabile. Infatti sulla fuso dell’AGO19 che sto preparando, il calettamento dell’ala verrà aumentato rispetto all’asse della fusoliera. Però, oltre al volo planato, nella nostra gara passiamo buona parte del tempo attaccati al cabra a girare in termica… quindi l’angolo di attacco dell’ala sarà superiore per buona parte del volo. E, sempre in base teorica esaminado le polari, che calettamento reale dovrà avere l'ala rispetto al flusso per sviluppare CP = 0,65? La risposta è... circa 4 gradi E qui vengono fuori altre sorpresine a proposito del DL e del calettamento del timone rispetto al flusso reale, visto che il DL dell'AGO 18 è circa 1 grado Quindi, anche sul Picares Autonomizzato, il calettamento dell’ala rispetto alla fusoliera verrà incrementato rispetto al disegno in cui ha circa 1 grado, ma di quanto? To be continued
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17 dicembre 18, 13:46 | #45 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-04-2008 Residenza: milano
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| Citazione:
quindi supponendo allungameto 15 abbiamo 2*0.65/3.14/15 radianti =1.6° che aggiunt al grado di prima sono gia 2.6... mancano all'appello ancora 1.4°... ps... ritenerlo asintotico è pessimisico probabilmente essendo il piano di quota a distanza finita il valore è maggiore | |
18 dicembre 18, 00:22 | #46 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Qui in volo planato rettilineo a caduta minima in aria calma anche i 4 gradi ... sono un po' di più Idee a riguardo?
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18 dicembre 18, 07:56 | #47 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-04-2008 Residenza: milano
Messaggi: 405
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beh nel calcolo della incidenza ci va anche l'incidenza indotta Cl/PI/AR che per 15 di ar e .65 di cl vale circa 0.8°.. questa volta da aggiungere alla ala... poi bisogna valutare il vero angolo di portanza nulla, eventuali bolle di separazione ecc ecc
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18 dicembre 18, 08:20 | #48 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-12-2009 Residenza: Turriaco (GO)
Messaggi: 1.272
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Dopo tante formule, la butto lì ma credo di averlo già suggerito, mi rendo conto che a provare un centraggio così controtendenza ci vuole del coraggio. In tutte le categorie in volo libero che ho praticato, se parliamo di planata, girare in termica ecc. i migliori risultati li ho ottenuti calettando l'ala a zero (0°) rispetto all'asse fusoliera. Questo calettamento fuori da ogni apparente logica, è stato provato anche da altri con buoni risultati. Certo non si può vedere un modello planare con la coda bassa, in effetti in gara molti mi consigliavano di picchiare! Cito il volo libero senza paura di andare fuori tema in quanto un modello F1E da 40 - 45 dmq caricato a 15 non è molto dissimile dai vostri. Può essere che la fuso inclinata verso il basso segua meglio il downwash e frena meno? Edi |
18 dicembre 18, 18:20 | #49 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-08-2007 Residenza: Forlì
Messaggi: 791
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Caro Edi, può essere benissimo! La teoria dice una cosa ma la pratica magari insegna diversamente. A me non piacciono i modelli col culo basso, ma in effetti non ho notato evidenti problemi se la fusoliera ha il trave di coda esattamente orizzontale o lievemente inclinato in basso, mentre la stessa ala su una fusoliera col muso dritto o inclinato di un paio di gradi verso il basso si nota bene la differenza in volo. Evidentemente il muso vuole essere infilato lungo la traiettoria di discesa del modello, la coda lavora in maniera differente, certamente dentro il flusso deviato dall'ala. (a me sti termini inglesi mi stanno sugli zebedei, downwash, che palle, flusso deviato, meglio)
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18 dicembre 18, 23:33 | #50 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
probabilmente 'sti termini inglesi non piacciono nemmeno all'ala del Dismora di Eugenio... perchè non ne vuole sapere di farlo vedere Giusto per dare qualche info in più riguardo al test: - la fusoliera è quella dell'Hi Aspect Art Hobby "aliante" e il pod è circa in asse con il trave di coda, quindi niente muso "basso" - calettamento ala rispetto ad asse fusoliera, circa 1,5 gradi - calettamento timone circa a zero su asse fusoliera. - DL di circa 1,5 - centraggio circa 38% Geometrie simili sono presenti su entrambi i miei modelli delle passate stagioni di Autonomy-F5J. Quello delle foto è il Dismora, ma alcuni test sono stati fatti sull'AGO18 e non si sono evidenziate differenze quanlificanti. I test di Eugenio fanno una verifica dell'angolo di attacco del flusso rispetto all'ala, cioè lo zero del rilevatore è parallela alla congiungete BE-BU ala. Le posizioni del modello in cui viene rilevato il flusso, in volo planato a pari trim, sono davanti, appena dietro ala e nella seconda metà del trave di coda davanti appena dietro in coda Scherzi a parte, a me lascia molto perplesso, ma non si vede praticamente differenza nelle 3 posizioni che sono state esaminate anche con qualche filmato registrato dalla microcamera attaccata al modello. Mi lascia anche perplesso il calettamento dell'ala rispetto a quel flusso che è ben più di 4 gradi... per non parlare di quel che si vede se si chiude una spirale come per girare in termica. Per ora bisognerà raccogliere ancora dati e test: è prematuro provare a formulare teorie, ma si possono fare alcune considerazione se ci si fida di quel che si vede. La prima considerazione che mi viene in mente è che è meglio fare fusoliere minimali... perchè non si sa bene come viaggino calettate. Sul Picares 4 o 5 gradi di fuori asse aumentano l'area frontale di circa 2volte e mezza e lo scatolotto non è propriamente aerodinamico La seconda è che tutti i miei modelli hanno troppo poco angolo tra ala e fusoliera e di sicuro volano "a coda bassa" di un po' di gradi rispetto a quel flusso indicato dal segnalatore La terza è che i timoni sono tutti calettati positivi rispetto a quel flusso (quindi portanti) quando il modello vola a velocità di caduta minima Credo che il Picares si trasformerà un po' per diventare ulteriore banco di prova per qualche trovata un po' astrusa
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 18 dicembre 18 alle ore 23:42 | |
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