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Vecchio 03 gennaio 18, 13:55   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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AGO 2018-aliante per la prossima stagione di Autonomy-F5J

Data la peculiarità delal formula Autonomy-F5J e sempre alla ricerca di nuove soluzioni, con Eugenio ci siamo messi a studiare un nuovo modello per il 2018.
L'obbiettivo era di realizzare un'ala con D-Box il più leggera possibile copiando alcune soluzioni del Pulsar, ma con un peso decisamente più ridotto e profili che ne migliorassero la resa ad alto cp (> di 0,7).
Alla fine, dopo lunghi studi e un gran numero di comparazioni di polari di profili moderni e non solo usando il programma di Duranti (Profili2), abbiamo deciso di usare un profilo molto simile all'S4082 facendone un mix con l'AG25.

In pratica abbiamo preferito dare una maggiore resa ad alto CP ottimizzando il range di velocità medio basso e non curandoci di avere le massime prestazioni a cp molto bassi. Infatti, in caso di bisogno, in Autonomy-F5J per rientrare da sottovento si può sempre usare il motore

Altro requisito del modello era la maneggevolezza e quindi abbiamo deciso di impegnarci a fare un DBox rigido rivestito in carbonio con un profilo all'8% (non troppo sottile) e un allungamento di circa 14 per 65 dm2 di superficie.

Come scelta base rimane sempre la configurazione dell'ala con multidiedro abbastanza pronunciato per avere un pilotaggio quasi 2 assi, una risposta pronta al direzionale e un pilotaggio semplificato con il modello lontano, ma con alettone molto esteso e vicino all'estremità per usarlo all'occorrenza in caso di bisogno.

Nella ricerca del risparmio di peso e per semplificare la costruzione, il flap non è presente: come freno verranno usati i due alettoni alzati a 80 gradi come al solito e, per eventuale bisogno di velocistici... si userà una motorizzazione adeguata che permetta di volare livellati ad almeno 70km/h

Per estendere il range di velocità il modello sarà comunque dotato di possibilità di ballast fino a circa 300 grammi.

I dati sono quindi
Allungamento 14 circa
64-65 dm2 di superficie ala
peso odv 1050 (sperato senza ballast)
carico circa 15-16 g*dm2 in configurazione std e 20 g*dm2 ballastato

Qui di seguito uno degli schematici con le varie soluzioni che sono ancora al vaglio: credo che i due modelli non saranno del tutto uguali così potremo sperimentare ulteriormente.




Qualche dettaglio delle pelli dei DBox in costruzione laminati su una lamiera piegata a 90 gradi rivestita di mylar separatore e curata sottovuoto.
Per ora abbiamo fatto qualche provino con carbone da 100 +vetro da 40, solo carbone da 100 tramato 0-90 e biassiale a +/-45 gradi.
Sembrano andare abbastanza bene e abbiamo pesi tra 2 e 3 g*dm2.







A breve vedremo cosa usare per rivestire il bordo d'attacco della nuova ala.

Buon Anno a tutti e a presto per altri aggiornamenti
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 gennaio 18, 14:32   #2 (permalink)  Top
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seguo interessato
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gratta, gratta, la termichina
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Vecchio 03 gennaio 18, 18:59   #3 (permalink)  Top
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Il compressore è identico al mio....
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Vecchio 04 gennaio 18, 03:01   #4 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da rovermer Visualizza messaggio
Il compressore è identico al mio....
Il mio... È made in Rizzo, un nome, una garanzia
E funziona alla grande
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Vecchio 04 gennaio 18, 08:23   #5 (permalink)  Top
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Avremo riciclato lo stesso frigorifero dismesso? Chi lo sa!
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Vecchio 06 gennaio 18, 17:01   #6 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Data la peculiarità delal formula Autonomy-F5J e sempre alla ricerca di nuove soluzioni, con Eugenio ci siamo messi a studiare un nuovo modello per il 2018.
L'obbiettivo era di realizzare un'ala con D-Box il più leggera possibile copiando alcune soluzioni del Pulsar, ma con un peso decisamente più ridotto e profili che ne migliorassero la resa ad alto cp (> di 0,7).
Alla fine, dopo lunghi studi e un gran numero di comparazioni di polari di profili moderni e non solo usando il programma di Duranti (Profili2), abbiamo deciso di usare un profilo molto simile all'S4082 facendone un mix con l'AG25.

In pratica abbiamo preferito dare una maggiore resa ad alto CP ottimizzando il range di velocità medio basso e non curandoci di avere le massime prestazioni a cp molto bassi. Infatti, in caso di bisogno, in Autonomy-F5J per rientrare da sottovento si può sempre usare il motore

Altro requisito del modello era la maneggevolezza e quindi abbiamo deciso di impegnarci a fare un DBox rigido rivestito in carbonio con un profilo all'8% (non troppo sottile) e un allungamento di circa 14 per 65 dm2 di superficie.

Come scelta base rimane sempre la configurazione dell'ala con multidiedro abbastanza pronunciato per avere un pilotaggio quasi 2 assi, una risposta pronta al direzionale e un pilotaggio semplificato con il modello lontano, ma con alettone molto esteso e vicino all'estremità per usarlo all'occorrenza in caso di bisogno.

Nella ricerca del risparmio di peso e per semplificare la costruzione, il flap non è presente: come freno verranno usati i due alettoni alzati a 80 gradi come al solito e, per eventuale bisogno di velocistici... si userà una motorizzazione adeguata che permetta di volare livellati ad almeno 70km/h

Per estendere il range di velocità il modello sarà comunque dotato di possibilità di ballast fino a circa 300 grammi.

I dati sono quindi
Allungamento 14 circa
64-65 dm2 di superficie ala
peso odv 1050 (sperato senza ballast)
carico circa 15-16 g*dm2 in configurazione std e 20 g*dm2 ballastato

Qui di seguito uno degli schematici con le varie soluzioni che sono ancora al vaglio: credo che i due modelli non saranno del tutto uguali così potremo sperimentare ulteriormente.




Qualche dettaglio delle pelli dei DBox in costruzione laminati su una lamiera piegata a 90 gradi rivestita di mylar separatore e curata sottovuoto.
Per ora abbiamo fatto qualche provino con carbone da 100 +vetro da 40, solo carbone da 100 tramato 0-90 e biassiale a +/-45 gradi.
Sembrano andare abbastanza bene e abbiamo pesi tra 2 e 3 g*dm2.

A breve vedremo cosa usare per rivestire il bordo d'attacco della nuova ala.

Buon Anno a tutti e a presto per altri aggiornamenti

Il "solito" bel modello di Eugenio con qualche novità . Mi piace, ha delle proporzioni gradevoli .
Leggo :

"l'alettone esterno scende trascinato ma non sale, una molla lo tiene al centro."

E' una soluzione già testata ? Quale miglioramento è atteso ?


Umberto
__________________
SONO DEI POLLI !
----------------
milan non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 gennaio 18, 16:04   #7 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da milan Visualizza messaggio
Il "solito" bel modello di Eugenio con qualche novità . Mi piace, ha delle proporzioni gradevoli .
Leggo :

"l'alettone esterno scende trascinato ma non sale, una molla lo tiene al centro."

E' una soluzione già testata ? Quale miglioramento è atteso ?


Umberto
E' un possibile esperimento la cui implementazione... stiamo ancora vagliando.

la premessa è che l'alettoncino sull'estremità è molto piccolo, e quindi non vale certo la pena di mettere un servo dedicato a comandarlo, quindi converrebbe un collegamento meccanico.

Però, dato che gli alettoni salgono di 75 gradi circa in funzione freno, non è possibile collegare in maniera rigida anche la parte del terminale che ha un tot di diedro in più (13 gradi), quindi L'idea era di farlo solo comandare a scendere assieme all'alettone che lo trascinerebbe meccanicamente verso il basso.

In questo modo, usando gli alettoni inversi alla deriva per mantenere l'inclinazione in spirale, si andrebbe a dare un po' di portanza in più alla semiala lenta con il vantaggio supplementare di creare un po' di resistenza (tipico effetto di imbardata inversa) che aiuti a mantenere stretto il raggio di virata riducendo magari la necessità di comando sul direzionale.

Aerodinamicamente il sistema funziona... ad esempio sui parapendio che, sfruttando la campanatura dell'ala, sfruttano la resistenza della porzione estrema di ala per aiutare la virata.
Anche sui volo libero alcune soluzioni simili sono usate, ad esempio mettendo un piccolo flap o similare sulla semiala interna che fa un po' di portanza e un po' di resistenza che assieme favoriscono la virata.

Fatto un conto di costi/benefici, non saprei dire quanto possa avere influenza benefica su un aliante come il nostro, ma fare un piccolo test potrebbe essere interessante.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 gennaio 18, 20:18   #8 (permalink)  Top
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Intanto, grazie alle vacanze, si continua la produzione dei rivestimenti del D Box laminati su lamiera piegata a L.

Dopo i primi un po' "robusti" da 30 grammi circa, ora sono in corso gli esperimenti verso il massimo della leggerezza, circa 20 grammi per un Dbox largo 60 mm e lungo 1 metro con solo carbone da 100 g*m2.







e nel frattempo sull'altro fronte....
si è assemblato il primo tratto centrale



segue...
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 gennaio 18, 21:47   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di Claudiopapi
 
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Scusa ma...trama a 0-90 sul D-box!?! Non credo sia una buona idea, spero sia solo una prova.
Claudiopapi non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 gennaio 18, 01:54   #10 (permalink)  Top
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In effetti so benr che a livello teorico sarebbe meglio a 45 gradi, ma tra materiale buttato per farla con le fibre a 45 gradi qualche rogna in piu a laminare e i vantaggi... non saprei.

Per un'ala che vola a quasi 40 km/h carica 15 a dm2... fatto il debito rapporto tra il modulo elastico di quel rivestimento anche diviso radq di 2 e uno in balsa... non c'è paragone a rigidezza.
Ho già fatto dei test a riguardo ed è venuta ben solida e il problema di rigidezza è legato più al buckling locale che al modulo effettivo sulla linea di sforzo.

Con le fibre a 45 gradi si potrebbe mettere anche la metà di quella grammatura di carbonio, ma per evitare il buckling... Più sottile di così non si può fare.

Ho provato anche il biassiale a 45 gradi che sarebbe perfetto, ma non mi è piaciuto molto il risultato.

Quindi, con fibre 0-90 mi aspetto un risultato non ottimizzato al massimo, ma più che sufficiente per quello che poi serve.
Poi vedremo... ho intenzione di fare il mio centrale con il biassiale ma prima devo riuscire a laminarne uno che mi piaccia e senza trppe gobbette lato sacco.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
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