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Vecchio 13 agosto 16, 19:14   #31 (permalink)  Top
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un po' OT ma significativo

Oggi sono stato a Lugo di Romagna dove sono in corso di svolgimento i CM di F5 modelli elettrici F5B e F5D
Questo il links

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ho avuto la bella sorpresa di vedere fra lo staff tecnico e organizzativo la Famiglia Cervi.

Il nostro Campione, reduce dagli europei, era addetto al controllo del passaggio al pilone 3 della gara di Pylon racer F5D, mentre papà Cervi era al lavoro al tavolo della giuria sempre della F5D.
Una bella famiglia che non si tira indietro ad aiutare quando c'è bisogno di aeromodellisti che si impegnano per far fare bella figura alla nostra Italia davanti a tutto il mondo.

A Lugo si respira tecnica e passione sia da parte dei partecipanti che da parte dello staff organizzativo che è stato coinvolto da un grandissimo dell'aeromodellismo, cioè Fabrizio Ceccarini, presidente dell'Aero Club monospecialistico VO.LI a cui si deve il merito di aver messo, con un lavoro di oltre 8 mesi, in moto una così complessa macchina organizzativa. due gare di mondiale in contemporanea. GRAZIE FABRIZIO!! e grazie all'Ae.C.Lugo

Paolo Dapporto

non mancate di fare una visita a Lugo durante la prossima settimana…..vale la pena di vedere questi modelli super veloci
Icone allegate
Sono iniziati gli Europei di F3A in Germania-dsc_0201.jpg   Sono iniziati gli Europei di F3A in Germania-dsc_0141.jpg   Sono iniziati gli Europei di F3A in Germania-dsc_0133.jpg  
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Vecchio 14 agosto 16, 16:32   #32 (permalink)  Top
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Qui una bella serie di immagini che appaiono su Facebook Team Italia

https://www.facebook.com/78443818169...type=3&theater

Ribadisco il ringraziamento al CS che ha attivata una così completa informazione.

Con la capacità che ha di coinvolgere tutti con una info particolareggiata credo che non abbia difficoltà ad attivare il prossimo anno nuovamente la categoria Sport, con un campionato in tre prove per richiamare nuovi rincalzi alla F3A nazionale.

….e naturalmente che le prove di CI siano almeno tre. Il lavoro lo attende appena rientrato in Italia in quanto il calendario F3A deve essere comunicato entro settembre all' Ae.C.I.
Un lavoro di contatti con i Gruppi e gli Aero Club italiani che se spronati credo possano farsi carico delle prove di C.I.

Ora vediamo le semifinali cosa ci regalano…….io continuo a sognare

Paolo
Caro Paolo, ho pochissima esperienza di F3A e di competizioni aeromodellistiche.
So però cos'è la competizione pura, in altri sport, e conosco benino il concetto di agregazione.
Tu parli di riattivare la sport come un punto di partenza, mentre al contrario, la vedo come un punto di arrivo.

L'Italia in questi anni è molto cambiata, sia dal punto di vista economico che da quello di uso e consumo dei giovani.

Vedo molta, troppa gente, ancorata a vecchi rancori e al passato. ....bachettoni e radicali nei pensieri

Provate a pensare al salame, al buon vino e all'aiuto reciproco.
Una nuova formula in cui i vecchi possano aiutare i giovani in quanto cointeressati.
Una formula non legata alla Fai a cui tutti gli amanti di acrobazia possano partecipare.

Penso ....per sognare ad una squadra formata da Benincasa e Corridori con due neofiti........oppure Mazzucchelli e Villa con altri due nuovi .....e ancora....altre squadre sparse per l'Italia.

Forse nel giro di qualche anno si potranno portare 20/30 persone nella sport e in un quinquennio avere un campionato F3a degno dell F1 dell'aeromodellismo.

Fare trasferte costa molto sia econimicamente che di tempo.
Riflettetiamo su questo

Cosa spinge un pilota a fare 500 km per una gara?
Come incentivare nuovi piloti ad entrare in una categori senza l'assillo del risultato?

Paolo sei un grandissimo organizzatore....e hai grandi possibilità per aiutare(con l'aiuto di altre persone del giro F3A) questa splendida categoria

solo spunti di riflessione e un grande in bocca al lupo all'F3A

Enzo Grasso
__________________
Ciao
Enzo
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Vecchio 14 agosto 16, 18:48   #33 (permalink)  Top
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Caro Paolo, ho pochissima esperienza di F3A e di competizioni aeromodellistiche.
So però cos'è la competizione pura, in altri sport, e conosco benino il concetto di agregazione.
Tu parli di riattivare la sport come un punto di partenza, mentre al contrario, la vedo come un punto di arrivo.

L'Italia in questi anni è molto cambiata, sia dal punto di vista economico che da quello di uso e consumo dei giovani.

Vedo molta, troppa gente, ancorata a vecchi rancori e al passato. ....bachettoni e radicali nei pensieri

Provate a pensare al salame, al buon vino e all'aiuto reciproco.
Una nuova formula in cui i vecchi possano aiutare i giovani in quanto cointeressati.
Una formula non legata alla Fai a cui tutti gli amanti di acrobazia possano partecipare.

Penso ....per sognare ad una squadra formata da Benincasa e Corridori con due neofiti........oppure Mazzucchelli e Villa con altri due nuovi .....e ancora....altre squadre sparse per l'Italia.

Forse nel giro di qualche anno si potranno portare 20/30 persone nella sport e in un quinquennio avere un campionato F3a degno dell F1 dell'aeromodellismo.

Fare trasferte costa molto sia econimicamente che di tempo.
Riflettetiamo su questo

Cosa spinge un pilota a fare 500 km per una gara?
Come incentivare nuovi piloti ad entrare in una categori senza l'assillo del risultato?

Paolo sei un grandissimo organizzatore....e hai grandi possibilità per aiutare(con l'aiuto di altre persone del giro F3A) questa splendida categoria

solo spunti di riflessione e un grande in bocca al lupo all'F3A

Enzo Grasso
Ciao Enzo

quello che tu chiedi, uomini con la capacità di fare e concludere, in Italia li abbiamo già e fanno grandissime cose

Guarda cosa è riuscito a fare Manrico Mincuzzi

IMAC ITALIA

A questo si aggiunge anche il Campionato Cisalpino: fantastico

Il mio invito a Giorgio Baggiani è semplicemente di fare quello che altri stanno facendo in modo splendido.

Molti piloti F3A ora sono piloti IMAC, della F3A ora a loro non importa più nulla e credo che ben difficilmente faranno un passo indietro.

Ora il Responsabile deve dimostrare di che pasta è fatto e, come dici tu, con pazienza ricostruisca la F3A che ha bisogno del coinvolgimento dei giovani, è da li che si deve ripartire: i piloti F3A ora non ci sono se non due giovani splendidi che ci hanno rappresentato in modo fantastico all'ultimo europeo. dietro nulla, se non un applauso ai pochi che hanno partecipato alla prova unica.

Metti il caso che questi due giovani smettano e non avremo più una squadra che ci rappresenti a livello internazionale.
Ma ti pare possibile che l'Italia sia ridotta così?

Giorgio Baggiani bisogna che dia una forte motivazione ai giovani e piano piano assisteremo, come una volta ai campionati italiani di F3A/sport come ai vecchi tempi dove addirittura nello stesso giorno si organizzavano tre gare di F3A/S una al nord, una al centro ed una al sud e a fine stagione una finalissima che dava diritto ai primi tre classificati a far parte del gruppo ristretto e nominativo dei piloti di F3A, che erano ben 30

Cosa è rimasto di tutto questo. un gruppo di 6 piloti che disputano una prova di C.I. in prova unica: questo ti fa capire come enorme sia il lavoro di ricostruzione.

Io credo di aver dato tanto all'aeromodellismo (la cat F3A/S la ho costituita io quando ero presidente di voi aeromodellisti) : ora sono i giovani Responsabili come Giorgio Baggiani che devono lavorare.

Non sono in grado di dare nessun consiglio, se non prendere atto dei tempi passati e che se ne faccia tesoro.

Grazie del tuo messaggio.

Paolo

Ultima modifica di Indoor : 14 agosto 16 alle ore 18:54
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Vecchio 18 agosto 16, 00:28   #34 (permalink)  Top
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Ripeto che un vivaio esiste , è silenzioso e se opportunamente motivato potrebbe dare un nuovo corso alla nostra F3A.

La responsabilità di Paolo Baggiani ora è enorme: non lo conosco, vediamo di che pasta è fatto.

Poi modestamente faccio rilevare che a squadre siamo 5° su 17 nazioni (con 3 concorrenti) …..qualcosa portiamo a casa.



Carissimi,

Per " sperare" in un rilancio della F3A credo sia necessario anzitutto esaminare e capire da dove e in che modi si è maturato questo disastro perché di disastro si tratta.

Vediamo di procedere per gradi cercando di essere essenziali.

Prima di tutto bisogna comprendere i meccanismi di questa categoria :

1) ci sono dei piloti che devono eseguire una sequenza rigida e concatenata di 19 figure acrobatiche molto complesse senza soluzione di continuità in uno spazio ben definito.

2) ci sono dei Giudici che, interpretando, un regolamento hanno ha disposizione 10 ( a valore unitario) punti e seduti sulla loro seggiola, per ore ed ore, devono valutare il volo dei Piloti.

3) Molte figure acrobatiche degli attuali programmi hanno anche 7...8 punti dove il Giudice può intervenire penalizzando.

4) Se si moltiplicano 19 figure per almeno una media di solo 2 possibilità di penalizzazione si intuisce facilmente che i 10 punti a disposizione del Giudice non sono sufficienti.

5) Se si aggiunge che i Giudici devono anche tenere conto che il Pilota resti negli spazi definiti....

Quindi come prima conclusione si nota che l'attuale regolamento della FAI fa acqua da tutte le parti.
Ma tantè che tutto questo è uguale per tutti.
E quindi ?
Ecco il primo grande tema :" I GIUDICI".

I Giudici sono delle persone, appassionati come tutti noi, che si mettono a disposizione per ore e ore e devono sempre mantenere un equilibrio psico-fisico ottimale.
E' evidente che senza Giudici preparati e competenti le gare di F3A non si possono fare.
Diventare Giudici è un lungo percorso che come per i Piloti richiede tempo, studio, allenamento.
I piloti si possono allenare ma i Giudici ?

Ecco il primo punto assoluto.
Senza una CATEGORIA dei Giudici di F3.... organizzata, efficiente, ben separata dai Concorrenti, con un sua organizzazione che prevede una verifica e una valutazione puntuale e indipendente sull'operato di ciascuno non si va da nessuna parte.

Dico questo come contributo perché uno dei più grandi problemi di questo ultimo decennio è stato proprio la gestione dei Giudici, compreso gli ultimi tre anni dove si arrivati al ridicolo.

Caro Sig. Baggiani, se veramente vuoi rilanciare la F3A devi dimetterti da Giudice e dare un segnale importante di discontinuità con il passato.

Primo tempo terminato.
La prossima volta parliamo del resto...........

LA PULCE
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Vecchio 21 agosto 16, 21:00   #35 (permalink)  Top
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Ciao,

Nell'ambito della categoria IMAC il problema della soggettività del giudizio è stato, se non eliminato, almeno significativamente ridotto applicando le seguenti regole diverse dalla FAI:

Regola 1.
1. Le sequenze sono relativamente corte, 10 figure. Per cui i Piloti possono fare più voli nell'ambito di una stessa gara
2. Una gara IMAC non è valida se non si fanno almeno 6 voli per Pilota
3. Il regolamento dice che si possono usare giurie ristrette, fino a solo due giudici. Solitamente se ne usano almeno tre
4. Nell'ambito di ogni gara, ogni volo viene giudicato da diverse giurie, composte a rotazione da diversi giudici, esponendo quindi ogni Pilota alla valutazione soggettiva di una bella varietà di Giudici
5. I Piloti, dopo aver partecipato ad un Corso Giudici dedicato (IMAC ITALIA), possono fare anche i Giudici nell'ambito di una stessa gara (nell'IMAC si volano fino a 5 classi di volo nell'ambito della stessa gara), ma giudicando classi diverse dalla propria. Questo evita il fatto che le giurie siano composte sempre e solo da persone che non volano e che spesso hanno una competenza solo teorica, oltre che un livello di allenamento inevitabilmente basso (i Piloti vanno al campo molto spesso, dove si trovano a giudicare e giudicarsi durante ogni allenamento, e quindi tendono ad essere molto più allenati di persone che si prestano a fare solo il Giudice e che, in molti casi, sono coinvolti a giudicare solo una gara all'anno).

Regola 2.
Nell'IMAC i Giudici devono giudicare solo la precisione di ogni figura con un voto specifico, mentre devono giudicare il posizionamento generale del volo con un voto sintetico assegnato al termine del volo, cui è associato un K relativamente basso.
Invece, il regolamento FAI prevede che il 25% del giudizio di ogni figura si riservato alla valutazione dell'eleganza, che è una variabile assolutamente non codificata nel regolamento, che lascia quindi spazio a notevolissimi margini di soggettività, come anche alla volontà di far vincere un Pilota piuttosto che un'altro

In sintesi, la soluzione IMAC è:
1. Fare tanti voli esponendo ogni Pilota a giurie diverse durante la stessa gara
2. Focalizzare il voto dei Giudici sulla precisione, non lasciando spazio per altre valutazioni soggettive.

A mio avviso, tutto questo costituisce un miglioramento rispetto alle regole FAI, che forse potrebbero essere ripensate.

Nella categoria F3M (maxi) la FAI ha già praticamente adottato il regolamento IMAC e questo ha già fatto significativamente risvegliare la categoria presso diverse Nazioni dove stava morendo. In Italia noi invece, con il supporto degli amici Americani, abbiamo introdotto l'IMAC originale e abbiamo fatto prima. Sempre meglio andare alla fonte delle cose buone.

E poi c'è odore di benzina dappertutto ...

Manrico
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Vecchio 22 agosto 16, 22:41   #36 (permalink)  Top
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Ripeto che un vivaio esiste , è silenzioso e se opportunamente motivato potrebbe dare un nuovo corso alla nostra F3A.

La responsabilità di Paolo Baggiani ora è enorme: non lo conosco, vediamo di che pasta è fatto.

Poi modestamente faccio rilevare che a squadre siamo 5° su 17 nazioni (con 3 concorrenti) …..qualcosa portiamo a casa.



Carissimi,

Per " sperare" in un rilancio della F3A credo sia necessario anzitutto esaminare e capire da dove e in che modi si è maturato questo disastro perché di disastro si tratta.

Vediamo di procedere per gradi cercando di essere essenziali.

Prima di tutto bisogna comprendere i meccanismi di questa categoria :

1) ci sono dei piloti che devono eseguire una sequenza rigida e concatenata di 19 figure acrobatiche molto complesse senza soluzione di continuità in uno spazio ben definito.

2) ci sono dei Giudici che, interpretando, un regolamento hanno ha disposizione 10 ( a valore unitario) punti e seduti sulla loro seggiola, per ore ed ore, devono valutare il volo dei Piloti.

3) Molte figure acrobatiche degli attuali programmi hanno anche 7...8 punti dove il Giudice può intervenire penalizzando.

4) Se si moltiplicano 19 figure per almeno una media di solo 2 possibilità di penalizzazione si intuisce facilmente che i 10 punti a disposizione del Giudice non sono sufficienti.

5) Se si aggiunge che i Giudici devono anche tenere conto che il Pilota resti negli spazi definiti....

Quindi come prima conclusione si nota che l'attuale regolamento della FAI fa acqua da tutte le parti.
Ma tantè che tutto questo è uguale per tutti.
E quindi ?
Ecco il primo grande tema :" I GIUDICI".

I Giudici sono delle persone, appassionati come tutti noi, che si mettono a disposizione per ore e ore e devono sempre mantenere un equilibrio psico-fisico ottimale.
E' evidente che senza Giudici preparati e competenti le gare di F3A non si possono fare.
Diventare Giudici è un lungo percorso che come per i Piloti richiede tempo, studio, allenamento.
I piloti si possono allenare ma i Giudici ?

Ecco il primo punto assoluto.
Senza una CATEGORIA dei Giudici di F3.... organizzata, efficiente, ben separata dai Concorrenti, con un sua organizzazione che prevede una verifica e una valutazione puntuale e indipendente sull'operato di ciascuno non si va da nessuna parte.

Dico questo come contributo perché uno dei più grandi problemi di questo ultimo decennio è stato proprio la gestione dei Giudici, compreso gli ultimi tre anni dove si arrivati al ridicolo.

Caro Sig. Baggiani, se veramente vuoi rilanciare la F3A devi dimetterti da Giudice e dare un segnale importante di discontinuità con il passato.

Primo tempo terminato.
La prossima volta parliamo del resto...........

LA PULCE

Secondo la mia esperienza e per quanto ho potuto verificare di persona in questi ultimi anni, il tuo intervento ha perfettamente centrato il problema della F3A Italiana.
Farei comunque alcuni distinguo per chiarire alcune cose che mi sembra tu conosca in modo approssimato.
I programmi di F3A sono scritti in codice Aresti ed esistono descrizioni, e tutto quanto necessrario per capire la loro esecuzione. Sono composti da una sequenza di 17 figure (non 19) che vanno eseguite nelle modalità che i l regolamento stabilisce.
I giudici non hanno nessuna e ripeto nessuna possibilità di interpretare alcunchè. Sono previste penalizzazioni per ogni movimento non corrispondente.

La riprova sta nel fatto che in molte nazioni , Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Finlandia per poi andare in USA e Giappone il regolamento è ampiamente capito ed applicato.
Per meglio capire, è possibile scaricare dal sito italiano della F3A a questo indirizzo:
Programmi F3A :: F3aerobatics
un file in formato .PPT ed uno in formato .PPS che raffigurano in modo chiaro cosa deve essere fatto.
Il lavoro è opera di Peter Ulig giudice internazionale con un passato di oltre 35 anni in gare di F3A. Fu per lunghi anni membro del team tedesco.
Il lavoro è comprensibile anche ad un neofita. Sarebbe sufficiente leggero ed impararlo

Noi Italiani siamo capaci di grandi cose... in tutti i sensi, quelli positivi ma anche in quelli negativi.

Dobbiamo ricordare che i nostri team negli Europei, hanno avuto ottimi piazzamenti e molto spesso sono anche andati sul podio. Avevamo ottimi piloti professionisti.
Poi un grande cambiamento..........

Ho recentemente conosciuto Baggiani Giorgio ( e non Paolo) durante il recente CE in germania ed abbiamo parlato molto. E' una persona estremamente motivata a fare bene. Ha una ottima cultura e conosce BENE sia il tedesco che l'inglese. Per la prima volta nella storia del modellismo F3A Italiano abbiamo avuto un Team Manager che non aveva bisogno di PIETIRE le traduzioni nelle riunioni dei TM dove si decide il come ed il quando. Non mi è sembrato molto ferrato dei meandri della moderna acrobazia ma questo non costituisce un ostacolo od un motivo di critica.

Ha certamente compreso che i BRAVI si sono dedicati ad altre attività e non esiste nessuna speranza per un loro ritorno. Va aggiunto che il programma è cambiato ed anche per loro, sono necessari nuovi modelli che comportano investimenti economici notevoli ed inoltre tanto e tanto allenamento al nuovo programma che è notevolmente complicato se eseguito correttamente.
Ora il problema riemerge nella sua totalità.
I sei volenterosi che hanno dato vita al CI che ha formulato la recente classifica italiana che puntualmente e letteralmente è stata ribaltata in ambito Europeo, da chi saranno giudicati nella prossima gara quando , dove e se si farà?
Se non si ricostituirà un numero di giudici adeguatamente preparati, liberi da condizionamenti, che siano veramente in grado di conoscere le figure e dare un punteggio reale ed obiettivo, dubito che chiunque possa essere disponibile a fare km ed investimenti economici.
Per terminare, credo sia imperativo prima formare i giudici che devono essere anche istruttori e poi tentare di formare i nuovi atleti. Il buon giudice è quello che deve evidenziare gli errori e tentare di istruire il pilota a migliorarsi.
Loris Kanneworff docet.
Saluti
Franco Sala
FAI 6710
__________________
"Scorrono gli anni, volano i mesi ed i giorni.
Ti svegli una mattina e pare che sia finito un'altro anno.
Ma è soltanto un nuovo giorno...."
(MarkChagall)
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Vecchio 23 agosto 16, 21:32   #37 (permalink)  Top
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Il buon giudice è quello che deve evidenziare gli errori e tentare di istruire il pilota a migliorarsi.
Loris Kanneworff docet.
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Vecchio 26 agosto 16, 20:19   #38 (permalink)  Top
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Ripeto che un vivaio esiste , è silenzioso e se opportunamente motivato potrebbe dare un nuovo corso alla nostra F3A.

La responsabilità di Paolo Baggiani ora è enorme: non lo conosco, vediamo di che pasta è fatto.

Poi modestamente faccio rilevare che a squadre siamo 5° su 17 nazioni (con 3 concorrenti) …..qualcosa portiamo a casa.



Carissimi,

Per " sperare" in un rilancio della F3A credo sia necessario anzitutto esaminare e capire da dove e in che modi si è maturato questo disastro perché di disastro si tratta.

Vediamo di procedere per gradi cercando di essere essenziali.

Prima di tutto bisogna comprendere i meccanismi di questa categoria :

1) ci sono dei piloti che devono eseguire una sequenza rigida e concatenata di 19 figure acrobatiche molto complesse senza soluzione di continuità in uno spazio ben definito.

2) ci sono dei Giudici che, interpretando, un regolamento hanno ha disposizione 10 ( a valore unitario) punti e seduti sulla loro seggiola, per ore ed ore, devono valutare il volo dei Piloti.

3) Molte figure acrobatiche degli attuali programmi hanno anche 7...8 punti dove il Giudice può intervenire penalizzando.

4) Se si moltiplicano 19 figure per almeno una media di solo 2 possibilità di penalizzazione si intuisce facilmente che i 10 punti a disposizione del Giudice non sono sufficienti.

5) Se si aggiunge che i Giudici devono anche tenere conto che il Pilota resti negli spazi definiti....

Quindi come prima conclusione si nota che l'attuale regolamento della FAI fa acqua da tutte le parti.
Ma tantè che tutto questo è uguale per tutti.
E quindi ?
Ecco il primo grande tema :" I GIUDICI".

I Giudici sono delle persone, appassionati come tutti noi, che si mettono a disposizione per ore e ore e devono sempre mantenere un equilibrio psico-fisico ottimale.
E' evidente che senza Giudici preparati e competenti le gare di F3A non si possono fare.
Diventare Giudici è un lungo percorso che come per i Piloti richiede tempo, studio, allenamento.
I piloti si possono allenare ma i Giudici ?

Ecco il primo punto assoluto.
Senza una CATEGORIA dei Giudici di F3.... organizzata, efficiente, ben separata dai Concorrenti, con un sua organizzazione che prevede una verifica e una valutazione puntuale e indipendente sull'operato di ciascuno non si va da nessuna parte.

Dico questo come contributo perché uno dei più grandi problemi di questo ultimo decennio è stato proprio la gestione dei Giudici, compreso gli ultimi tre anni dove si arrivati al ridicolo.

Caro Sig. Baggiani, se veramente vuoi rilanciare la F3A devi dimetterti da Giudice e dare un segnale importante di discontinuità con il passato.

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LA PULCE
Credo che il perbenismo aeromodellistico, considerando con quali soggetti ci si confronta, vada messo da parte. Bisogna dire PAPALE PAPALE ai Pelloni di LASCIARE LA MORSA SULLA F3a....
Saluti
Carlo Bianconi
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